la Repubblica - 31.10.2019

(Ann) #1
©RIPRODUZIONE RISERVATA

di Giuseppe Filetto

Si arrabbiava per non riuscire “ad or-
ganizzare un po’ di strategia difensi-
va” con gli indagati sul crollo di Ponte
Morandi e sui falsi report di 9 viadot-
ti: «Questa storia mi sta sfuggendo di
mano». Valentina Maresca, nell’otto-
bre del 2018 capo dell’Ufficio Legale
di Spea, società delegata al monito-
raggio della rete autostradale, era l’a-
nello di collegamento con Autostra-
de, la concessionaria. Parlava al tele-
fono ed era intercettata, ma lo scorso
settembre la società di Atlantia l’ha
sospesa dalle sue funzioni.
Maresca, indagata di favoreggia-
mento nell’inchiesta madre sulla
strage, di falso in quella bis sui re-
port, da dirigente di punta e di fidu-
cia si è sentita messa fuori. Ha chie-
sto al pm Walter Cotugno di essere
interrogata. Ieri mattina da Milano è

scesa a Genova, accompagnata dal
suo avvocato. Alle 10.30, in taxi, si è
presentata alla caserma della Gdf.
Abbigliamento casual-chic, occhiali
scuri, ben curata. Passo deciso. Ne-
gli uffici del Primo Gruppo «ha dato
la prima spallata ad un sistema di
omertà che va avanti da quando è
crollato il ponte». Dicono. Ha parla-
to per un’ora. D’altra parte, ha da

raccontare. Di lei il gip Angela Nuti-
ni scrive: «Dopo l’iscrizione nel regi-
stro degli indagati, si era attivata
una procedura aziendale per prepa-
rarli ad affrontare gli interrogatori».
L’avvocata Maresca il 5 febbraio
scorso li aveva riuniti in un hotel di
Roma. E però lamentava di non riu-
scire a istruirli, «su cosa dire e cosa
omettere». Scrive ancora il giudice:
«L’azienda non si è limitata al sup-
porto ai dipendenti indagati, ma si è
adoperata in attività di bonifica dei
computer, nell’installazione di tele-
camere finalizzate ad impedire l’atti-
vazione delle intercettazioni da par-
te degli inquirenti e nell’utilizzo di
disturbatori delle intercettazione
(jammer)». Era stata Maresca con
l’avvocato Fabio Freddi (indagato)
di Milano a contattare la società Mu-
teki, per installare gli apparecchi ne-
gli uffici romani e milanesi di Spea.

Sul sito
di Repubblica

«Penso che le prove indichino un
omicidio piuttosto che un suici-
dio». Così Michael Baden, il patolo-
go forense assunto dalla famiglia
Epstein per assistere all’autopsia
del magnate della finanza arresta-
to a luglio per abusi e traffici ses-
suali e ritrovato morto nella sua cel-
la del Metropolitan Correctional
Center di Manhattan, New York, il
10 agosto. Secondo Baden, le tre
fratture riscontrate sul collo sono
insolite in un suicidio per impicca-
gione. In un’intervista a Fox News,
Baden ha spiegato: «Si verificano
più comunemente nei casi di stran-
golamento». Celebrità a livello in-
ternazionale, Baden, 85 anni, è sta-
to a capo dell’ufficio di medicina le-
gale di New York. Ha presieduto le
inchieste sugli assassinii di J.F.Ken-
nedy e Martin Luther King e ha te-
stimoniato in centinaia di proces-
si, come quello di O.J.Simpson.

Il miliardario suicida


I dubbi su Epstein


del patologo di parte


“È stato un omicidio”


©RIPRODUZIONE RISERVATA

«Le scuole devono essere sicure, per
tutti». Con lo striscione e gli elmetti
da cantiere in testa i presidi sono
scesi in piazza ieri a Roma. Una ma-
nifestazione convocata dal basso,
via social, scatenata dalla condanna
in Cassazione e dalla sospensione
dallo stipendio di Franca Principe,
dirigente dell’istituto Pisacane di Sa-
pri. Un suo studente nel 2011 cadde
da un lucernario ferendosi grave-
mente. L’unica a subirne le conse-
guenze fu lei, non l’ente responsabi-
le della manutenzione. Questo il
cuore della protesta che ha raduna-
to ieri a due passi dal Miur, alcune
centinaia di dirigenti, in maggioran-
za arrivati dal Sud. Nel mirino il de-
creto legge 81 del 2008. «Ormai ga-
rantire la sicurezza nelle scuole. è
impossibile. Gli edifici sono degli en-
ti locali, ma se succede qualcosa ne
rispondiamo noi. Ora basta fare i ca-
pri espiatori, si cambi la normativa».

Roma


I presidi in piazza


“Scuole più sicure


noi stanchi di pagare”


kLa protesta In piazza a Roma presidi da tutta Italia ©RIPRODUZIONE RISERVATA


©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Procura di Napoli ha chiesto il rin-
vio a giudizio di 55 persone, tra cui
l’ex parlamentare Italo Bocchino,
l’ex governatore Stefano Caldoro,
l’imprenditore Alfredo Romeo e l’at-
tuale direttore dell’AslNa1 Ciro Ver-
doliva nell’inchiesta dei sostituti
Carrano e Woodcock sul cosidetto
“Sistema Romeo” per compiere rea-
ti contro la Pubblica amministrazio-
ne. Tra i reati contestati corruzione
e turbata libertà degli incanti, fina-
lizzati all’assegnazione e aggiudica-
zione di appalti per servizi di pulizia
di edifici pubblici, oltre all’emissio-
ne e l’utilizzazione di fatture per
operazioni inesistenti con l’obietti-
vo di avere fondi per le tangenti.

La Cassazione condanna Valentino
Talluto, il 35enne sieropositivo fini-
to a processo per aver contagiato
32 partner con rapporti sessuali
non protetti, ma chiede un nuovo
processo di appello per alzare la pe-
na che in secondo grado era stata
stabilita in 22 anni di carcere. Se-
condo i giudici vanno inseriti nel
computo della condanna quattro
casi di altrettante persone per i
quali, i giudici di appello avevano
assolto l’imputato. Ci sarà dunque
un processo bis ma la pena non po-
trà scendere sotto i 22 anni già com-
minati. L’indagine, prima nel suo
genere in Italia, è partita dalla de-
nuncia di una delle vittime.

Roma


Contagiò le sue donne


Cassazione: per l’Hiv


si alzi la pena a Talluto


©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Piccola Nube
di Magellano
Una galassia
nana è stata
passata al
setaccio
dall’Australian
Square
Kilometre Array
Pathfinder.
Individuati i resti
di due
supernovae.

Una tv
da cinema
È su RepTech
Big Aquos: un
televisore Sharp
da 70 pollici a
4K. Grande
schermo, Ultra
Hd e Hdr 10. Il
nostro test.

D.it e la voglia
di Halloween
Tante
suggestioni per
la notte più
horror: i
travestimenti
dei vip, i consigli
per
acconciature
spaventose e
make up a tema
gli account
Instagram cui
ispirarsi per la
nail art, le
capsule
collection
dedicate, i libri
per grandi e
piccini.

Italia


Molletta
antispreco
La produce
un’azienda
veneta che ne
ha realizzate
alcune con il
legno
recuperato dal
disastro a Vaia.
Un microchip
manda via app
l’alert per la
scadenza, da tre
giorni a 24 ore
prima.

Genova


Ponte, la dirigente va dalla Finanza


“Prima spallata al muro di omertà”


kIl disastro Il Ponte Morandi
dopo il crollo

34,3%


Prima l’Umbria
È la regione con la copertura
più alta (Cittadinanzattiva)

6,7%


Ultima la Campania
In questa regione entrano
al nido solo 3 bimbi su 50

11,017


Le strutture in Italia
Insufficienti. La copertura è
pari al 21,7% dell’utenza

I numeri
Al nido 1 bimbo su 5

La California brucia dalla Silicon
Valley a Los Angeles, dove oltre 7
mila case sono state evacuate. Le
autorità hanno emanato l’allerta
rossa estrema, la più alta mai
lanciata e che interessa circa 26
milioni di persone. I venti sopra i 130
chilometri orari alimentano le
fiamme (che hanno circondato
anche la biblioteca dell’ex
presidente Reagan, nella prima foto
a sinistra) costringendo tutti a
indossare maschere per respirare.
Tre i fronti di fuoco: il più
pericoloso, Getty Fire, domato solo
per il 27%; Easy Fire scoppiato nella
Simi Valley; Kincade Fire che sta
devastando Sonoma Valley, patria
del vino californiano.

Incendi in California
Scatta l’allarme rosso
per 26 milioni di abitanti

Napoli


Appalti truccati


Chiesto il processo


per Romeo e Bocchino


. Giovedì,^31 ottobre^2019 pagina^25

Free download pdf