la Repubblica - 31.10.2019

(Ann) #1

Ragazzini, fanatici e molto infelici


I registi


di Arianna Finos

“L’età giovane” è quella in cui è pos-
sibile essere radicalizzati, distrug-
gere la propria vita e quella degli al-
tri. I fratelli Jean-Pierre e Luc Dar-
denne, registi d’impegno, come si
diceva una volta, affrontano il terro-
rismo alla loro maniera, la camera
addosso al giovane Ahmed, 13enne
in lotta tra le pulsioni adolescenzia-
li e il fanatismo dell’imam che è il
suo mentore. Il film, presentato al
festival di Cannes, ad Alice nella cit-
tà, è in sala da oggi. «L’idea è nata
dopo una lunga riflessione sugli at-
tentati che hanno coinvolto il Bel-
gio e altre realtà», racconta Luc. Ah-
med, senza padre, un cugino marti-
re e un imam carismatico, è circon-
dato da persone che cercano di di-

stoglierlo dall’ossessione, la fami-
glia, la scuola, gli amici: neanche
l’incontro con Louise, la coetanea
con cui lavora alla fattoria e che a
un certo punto lo bacia. «È l’ultima
possibilità di richiamo a un’adole-
scenza normale. – spiega Jean Pier-
re - Ma Ahmed non riesce a uscire
dalla trappola di quel radicalismo
che ha abbracciato in modo così to-

tale, se non di fronte al dramma
estremo: solo allora ritrova la sua
anima di bambino. Di sicuro non
potevamo scegliere un finale trop-
po lieto, anche per rispetto alle vit-
time degli attacchi».
I registi di Rosetta e Il figlio si so-
no presi anche un lungo periodo di
preparazione e approfondimento.
Dice Luc: «Il film non è basato su

una storia vera, anche se c’è stato
un caso di un ragazzino belga origi-
nario del Marocco che fu portato in
Siria dal fratello per addestrarsi. Ab-
biamo visitato molti centri di riedu-
cazione per giovani, anche nei casi
reali, gli operatori fanno tutto il pos-
sibile per aiutare. Oggi in Belgio ci
sono molti imam che vengono
dall’Arabia Saudita, hanno una po-

sizione estremista e cercano di tra-
smettere ai giovani questa imposta-
zione così radicale. Un nostro ami-
co aveva iscritto i suoi figli ad un
corso di lingua araba, ma ad un cer-
to punto decise di portarli via per-
ché l’imam definiva l’Occidente co-
me l’inferno. D’altra parte c’è an-
che una forte presa di coscienza da
parte dei musulmani non radicali
verso l’attività dei fanatici».
Non è stata difficile la scelta del
protagonista. Idir Ben Addi. Luc:
«Lo abbiamo trovato tra 150 ragaz-
zi. Idir ci ha colpito per talento, sen-
so del ritmo e l’aspetto da piccolo
intellettuale in un corpo ancora ra-
gazzino». L’irriducibilità del giova-
ne Ahmed può far interpretare il
film in chiave anti islamica?
Jean-Pierre crede di no: «Il rischio
della strumentalizzazione c’è sem-
pre. Ma noi non diamo giudizi né
facciamo un processo, raccontia-
mo una situazione e un rischio. Che
ha riguardato e riguarda tutte le re-
ligioni. Una amica musulmana ci
ha ringraziato per aver portato sul-
lo schermo una questione che pre-
occupa la sua comunità. Ci sono al-
tri estremismi, oggi, che preoccupa-
no: il fascismo, il populismo, il na-
zionalismo che attraversa l’Euro-
pa».
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“L’età giovane”


è il nuovo film


dei fratelli Dardenne


La storia


di un tredicenne belga


radicalizzato


da un imam


Musica Gianni Morandi in teatro
Domani sera Gianni Morandi debutta al Teatro Duse
di Bologna con Stasera gioco in casa – Una vita
di canzoni, un concerto in forma acustica (21 date
in programma) in cui l’artista ripercorre la sua carriera

kFratelli belgi
Jean-Pierre, 68 anni, a sinistra,
e Luc Dardenne, 65

Concerti Biglietti nominali, disagi per Sting
Forti disagi martedì al concerto di Sting al Forum di
Assago, primo evento organizzato da Live Nation Italia
dopo l’entrata in vigore dei biglietti nominali. «Speriamo
che il Parlamento - replica Assomusica - riveda la legge»

jIn sala
Othmane
Moumen e Idir
Ben Addi nel film
in sala da oggi

. Giovedì,^31 ottobre^2019 pagina^37

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