la Repubblica - 31.10.2019

(Ann) #1
Il 15enne romano Marco
Gradoni ha ricevuto alle
Bermuda il World Sailor of the
Year 2019 assegnato dalla
federazione internazionale al
miglior velista al mondo della
stagione 2018-19. Fra gli
italiani solo Alessandra Sensini
aveva ricevuto questo premio.
Gradoni è stato il primo nella
storia
dell’Optimist a
centrare la
tripletta
mondiale. Nato a
Roma nel 2004,
ha iniziato
l’attività velica
all’età di 7 anni a
Fano, città di origine del papà
e attualmente gareggia per il
Circolo Velico Tognazzi
Marine Village ASD. Ben 14 i
suoi successi nel 2019.

Arbitro: Irrati.
Note: espulso Fazio al 32’ pt. Ammoniti Mancini,
Dzeko, Okaka, Barak, Jajalo. Spettatori 23.854.

Udinese 0

Roma 4
14’ pt Zaniolo, 6’ st Smalling,
9’ st Kluivert, 20’ st rig. Kolarov

La vittoria in trasferta

Roma, la strada di Zaniolo


porta dritti in Champions


A Udine prova di forza dei giallorossi: quattro gol e quarto posto giocando in 10 dal 32’


per la discussa espulsione di Fazio. A segno anche Smalling. Superato il Napoli


Vela
Gradoni, 15 anni
il migliore al mondo

k2 gol in Serie A Nicolò Zaniolo, 20 anni, a segno: è il 2° gol in campionato


Le pagelle
Pastore rinato
di Matteo Pinci

Udinese


Roma


Udinese (3-5-2)
Musso – Rodrigo Becao, Ekong, Samir – Ter Avest
(10’ st Nestorovski), Mandragora (1’ st Barak),
Jajalo, De Paul, Sema – Lasagna (34’ st Pussetto),
Okaka, De Paul. All. Tudor.

Roma (4-2-3-1)
Pau Lopez – Santon, Smalling, Fazio, Kolarov –
Mancini, Veretout – Zaniolo (34’ st Florenzi),
Pastore (25’ st Cetin), Kluivert (28’ st Perotti) –
Dzeko. All. Fonseca.

6.5 Musso Una subdola deviazione
in barriera non lo inganna. Il resto
non è certo colpa sua.

4 Rodrigo Becao Il “mani” da
rigore è la sua resa.

4.5 Ekong Dzeko gira largo e a lui
mancano i riferimenti.

4 Samir Il liscio che spiana la
strada a Zaniolo è una chiazza di
sugo sulla tovaglia che aveva
apparecchiato Tudor.

6 Ter Avest Alle spalle di Kolarov
c’è spazio, ma lui è troppo timido.
Dal 10’ st Nestorovski 4.5 Chi l’ha
visto?

4.5 Mandragora Del tutto
trasparente: inevitabile toglierlo.
Dal 1’ st Barak 4.5 Una mina nel
crollo.

6.5 Jajalo Ha la pretesa di dare una
logica alle sconclusionate iniziative
dei compagni. Pericoloso due volte.

4.5 De Paul Tramortito.

6 Sema Ha due marce più di
Santon, ma sono spunti solitari.

4 Lasagna Un assist. Ma al
romanista Smalling. Dal 34’ st
Pussetto sv.

6 Okaka In agguato e in
pressione, riesce a far cacciare Fazio
senza toccare il pallone.

4 All. Tudor Undici gol subiti in 4
giorni.

6 Pau Lopez Vacanze friulane.

6 Santon Rischia meno di
Fonseca, che lo sceglie.

7.5Smalling Primo errorino da
romanista, poi abbassa la serranda
in faccia a Lasagna. E quanto pesa
quel gol. Enorme.

5 Fazio La cosa più difficile è
convincerlo a lasciare il campo
dopo il rosso. Ma aveva sofferto.

6.5Kolarov Più freddo del clima al
Friuli.

7 Mancini Meglio a
centrocampo o dietro?
Indispensabile.

7 Veretout Un sarto
raffinatissimo.

7.5Zaniolo Terzo gol di fila.
Dicono preghi prima delle partite:
tra un po’ inizieranno a farlo i suoi
avversari. Dal 34’ st Florenzi sv.

7 Pastore Il vero miracolo di
Fonseca è aver restituito al calcio il
suo talento. O a lui la voglia. Dal
25’ st Cetin sv.

7 Kluivert Una roadster contro
tre tir: risultato scontato. Dal 28’ st
Perotti sv.

7 Dzeko Luci abbaglianti da n.10.
Usa pietà sull’Udinese a terra.

7.5All. Fonseca La Roma ha
un’anima forte.

5 Arbitro Irrati Un “rosso”
inspiegabile.

ANSA/FRANCO DEBERNARDI

dal nostro inviato
Matteo Pinci

Udine — Più forte dei propri vizi anti-
chi e di una decisione almeno fretto-
losa dell’arbitro. Dietro il 4° posto
della Roma - dietro il sorpasso al Na-
poli con quel 4-0 sul campo di un’U-
dinese in versione Titanic - c’è una
nuova consapevolezza della squa-
dra, sempre più simile nel carattere
a Paulo Fonseca. Ma anche ai suoi
leader. Sarebbe stato facile rifugiar-
si nel piagnisteo vittimistico dopo
l’espulsione di Fazio per un fallo su
Okaka che solo il fischietto di Irrati
ha ritenuto come l’interruzione di
una chiara occasione da gol: manca-
vano 13 minuti all’intervallo e il van-
taggio di Zaniolo pareva improvvisa-
mente un’esile barriera tra i giallo-
rossi e un altro inciampo. Anziché
rammollire la Roma, invece, quell’e-
pisodio l’ha rinvigorita. C’erano tut-
te le condizioni perché la ripresa si
presentasse come un’agonia insoste-
nibile, invece dopo 9 minuti era già
un festival. E non è un caso se ad
aprirlo e poi a chiuderlo siano stati
Smalling e Kolarov, due di quelli a
cui - insieme a Dzeko - Fonseca non
rinuncia mai. Lo spessore caratteria-
le di un gruppo che, come Pastore di-
xit domenica sera, «inizia a credere
di essere forte perché così ci fa senti-
re Fonseca».
Una vittoria nata all’intervallo, nello
spogliatoio, quando l’allenatore ha
chiesto di non pensare all’espulsio-
ne ma a chiudere una partita che la
squadra stava dominando. «Niente
alibi»: è da inizio stagione il mantra
che ripetono tecnico e (soprattutto)
dirigenti a Trigoria. Il messaggio è
passato, tramutato in fatti dalla for-
za di Zaniolo che, da quando ha in-
cassato la critica gratuita di Fabio
Capello non si ferma più: 3° gol in 3

partite, scatti e giocate illuminate
dal talento di cui è stracolmo. Ma pu-
re di Kluivert (3° gol stagionale) e so-
prattutto Pastore: magari non sarà
ancora il marziano degli anni di Pa-
lermo, ma lentamente di quel talen-
to ha iniziato a dispensare fotogram-
mi che con la continuità in campo
stanno diventando videoclip. Riu-
scisse a riprodurne addirittura dei
cortometraggi, la Roma si ritrovereb-
be in casa un fuoriclasse del tutto in-
sperato (eccetto per l’allenatore).
Il paradosso è che la Roma bella di
oggi è nata da macerie: quelle fisi-
che di una raffica di infortuni (ulti-
mo Juan Jesus) e di proteste verso
gli arbitri. Da cui ha imparato ad af-
francarsi. In cambio ha ricevuto il 4°
posto che aveva accarezzato alla 4ª

giornata ma che non aveva mai occu-
pato in tutta la scorsa stagione: per
ritrovare una Roma in zona Cham-
pions bisogna tornare all’ultima
giornata del campionato 2017/18, an-
no della semifinale Champions. Og-
gi anche chi leader non lo sarà mai
ha però la testa libera per fare la dif-
ferenza. Come Kluivert: «Ora sento
la fiducia» dice a caldo, sorridente.
Sabato all’Olimpico arriverà proprio
il Napoli sorpassato grazie al poker
friulano. Un incrocio che il turno in-
frasettimanale ha trasformato in
uno scontro diretto, sì, ma a valori in-
vertiti. Per la Roma, per paradosso,
non perderlo sarà più importante
che vincerlo. Ma non ditelo a Fonse-
ca.
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. Giovedì,^31 ottobre^2019 Sport pagina^45

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