Internazionale - 01.11.2019

(Ron) #1

America Latina


T


ra la raffica di notizie sugli
scandali dell’amministra-
zione Trump, ne è stata
trascurata una che riguar-
da Cuba: L’Avana è a corto
di carburante a causa del-
le sanzioni imposte da Washington. Il 28
settembre Sara Marsh, corrispondente
dell’agenzia Reuters sull’isola, ha carica-
to un video su Twitter. Il filmato, girato
con il suo cellulare da un’auto in movi-
mento, dura trenta secondi e mostra una
fila di veicoli fermi sulla strada: camion,
autobus, taxi, Chevrolet e Studebaker de-
gli anni cinquanta in una coda lunga qua-
si un chilometro. Aspettano tutti di fare
rifornimento. “Fino a quando non sono
passata accanto a questa fila interminabi-
le pensavo che il problema del carburante
a Cuba fosse un po’ migliorato. Ed è solo
un frammento di quello che ho filmato”,
ha scritto Marsh.
A Cuba la mancanza di carburante ha
cominciato a condizionare la vita delle
persone sotto molti aspetti. Una settima-
na prima di pubblicare il video, Marsh
aveva raccontato che il governo di Miguel
Díaz-Canel aveva invitato i cittadini a ri-
sparmiare benzina durante il giorno, per-
ché la fornitura non sarebbe bastata per
tutto il mese. Negli edifici pubblici erano
stati spenti i condizionatori, mentre le
scuole e le università avevano ridotto le
ore di lezione. Ad alcuni dipendenti sta-
tali era stato chiesto di rimanere a casa


perché non c’era abbastanza benzina per
i mezzi pubblici. Nei campi, i buoi aveva-
no sostituito i trattori, nelle panetterie di
stato erano di nuovo in uso i forni a legna
e alcune fabbriche avevano ridotto la pro-
duzione o chiuso del tutto.
Perché sta succedendo tutto questo?
Chiedetelo alla Casa Bianca. L’ammini-
strazione di Donald Trump non è riuscita
a far cadere il regime del presidente ve-
nezuelano Nicolás Maduro, anche se ha
introdotto sanzioni economiche e ha ap-
poggiato vari complotti militari e un ten-
tativo d’insurrezione nell’aprile del 2019.
Così ha rivolto la sua attenzione a Cuba,
che considera responsabile della soprav-
vivenza di Maduro.
Il governo di Caracas e quello dell’Ava-
na sono alleati dall’inizio degli anni due-
mila, quando l’ex presidente venezuela-
no Hugo Chávez e il cubano Fidel Castro

strinsero un accordo: Cuba avrebbe rice-
vuto regolarmente petrolio sovvenziona-
to dal Venezuela; in cambio, avrebbe
mandato decine di migliaia di medici, in-
segnanti e istruttori sportivi a lavorare
nei quartieri più poveri e nelle zone rurali
del paese.

Strategia sbagliata
L’accordo è ancora in piedi, ma dal 2015 il
disastroso declino economico del Vene-
zuela, che ha provocato una crisi umani-
taria e l’esodo di più di quattro milioni di
persone, ha avuto un effetto negativo an-
che su Cuba. L’isola produce poco più di
un terzo dei circa 145mila barili di petro-
lio che le servono quotidianamente. Dal
duemila il Venezuela le ha sempre fornito
il resto, mandando fino a 105mila barili al
giorno. Ma da quando la crisi economica
si è aggravata, i carichi venezuelani sono
diminuiti: nel 2019 sono stati in media di
55mila barili al giorno (si calcola che la
produzione di greggio del Venezuela sia
passata dai 2,5 milioni di barili al giorno
nel 2015 a una quantità che oscilla tra i
600mila e gli 800mila). Invece la presen-
za cubana in Venezuela è rimasta la stes-
sa e questo ha scatenato una controversia
con il governo degli Stati Uniti, che accu-
sa regolarmente l’esercito e i servizi se-
greti cubani di avere migliaia di dipen-
denti nel paese sudamericano.
L’amministrazione Trump, frustrata,
ha aumentato le sanzioni che prendono
di mira, tra le altre cose, proprio le espor-
tazioni di petrolio. A gennaio il diparti-
mento del tesoro ha imposto sanzioni
all’azienda petrolifera statale Petróleos
de Venezuela (Pdvsa), vietando a tutte le
aziende statunitensi di concludere con la
compagnia affari che darebbero a Madu-
ro accesso diretto ai pagamenti. Wa-
shington ha poi confiscato i beni
dell’azienda petrolifera venezuelana Cit-
go che ha sede negli Stati Uniti, e ha san-
zionato una serie di banche coinvolte
nelle transazioni finanziarie con Caracas.
Ad aprile le sanzioni sono state estese alle
aziende venezuelane che si occupano del
trasporto del petrolio a Cuba, alle navi e
ai loro proprietari.
A luglio le sanzioni hanno colpito an-
che la Cubametales, l’azienda cubana che
importa ed esporta greggio. In alcuni ca-
si, per inviare forniture di emergenza
all’Avana, il Venezuela ha usato diretta-
mente le sue navi invece di quelle batten-
ti bandiera straniera. Ma visti i problemi
che ha, non potrà farlo ancora a lungo.
La situazione rischia di diventare

Nel mirino

di Trump

Jon Lee Anderson, The New Yorker, Stati Uniti


Foto di Sanne Derks


Dopo aver fallito nel tentativo di destituire


il presidente venezuelano Nicolás Maduro,


ora gli Stati Uniti si concentrano su Cuba.


Danneggiando entrambi i paesi

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