Panorama - 30.10.2019

(coco) #1
30 ottobre 2019 | Panorama 33

la Siria. E l’attenzione è appunto concentrata sugli
arrivi tramite canali migratori irregolari. Gli analisti
dell’Antiterrorismo segnalano che «a tale proposito
dev’essere citato il procedimento della Procura di
Napoli in cui si è accertato che due gambiani, Alhagie
Landing Touray e Ousman Sillah, arrivati in Italia con
l’intento di compiere azioni terroristiche, partivano
da un campo di addestramento dello Stato islamico
in Libia». Poi si erano imbarcati separatamente per
le nostre coste, arrivando con i barconi insieme ad
altri immigrati. Il primo è stato rintracciato a Napoli.
Il secondo a Bari.
Sempre nel capoluogo pugliese c’è il caso dell’e-
giziano Mohy Eldun Abdel Rahman, che come pre-
sidente di un’associazione culturale aveva iniziato
l’indottrinamento di giovanissimi immigrati di secon-
da generazione. È finito in carcere. E anche da lì sono
partite segnalazioni, come disposto dal nuovo capo
del Dap Francesco Basentini, che prima di approvare
al vertice dell’amministrazione penitenziaria faceva
il magistrato antimafia e antiterrorismo.


Il nucleo di intelligence della polizia penitenzia-
ria ha individuato per esempio Amine Ali Al Hajj
Ahmad, un cittadino libanese di origine palestinese
arrivato a Macomer, in Sardegna, da Beirut, dove
aveva progettato l’avvelenamento con la ricina di una
cisterna d’acqua utilizzata da una caserma dell’e-
sercito. Il combattente era intenzionato a compiere
in Sardegna un’azione analoga. E anche lui è finito
tra i detenuti monitorati. Questi attualmente sono
170, suddivisi in tre livelli di analisi-rischio: alto,
medio e basso.
L’ultimo fronte investigativo contro i foreign
fighters riguarda «le forme di micro finanziamento, la
cosiddetta “zakat” obbligatoria per i fedeli, che, pur
se modeste, raggiungono dimensioni importanti per
la loro continuità». Proprio sui flussi di denaro «par-
cellizzati», diretti verso le formazioni terroristiche
che sostengono i combattenti, si sono concentrate
indagini delle Procure di Cagliari e Brescia. E da lì
potrebbero estendersi a tutta l’Italia. I
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Un’immagine
del campo
profughi
di Ain Issa in Siria.
Qualche giorno
fa è stato
riconquistato
da mercenari
jihadisti.

TERRORISMO

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