Panorama - 30.10.2019

(coco) #1
30 ottobre 2019 | Panorama 61

Nei defibrillatori ci sarà un algoritmo che
calcolerà quando far partire la scossa.


di 100-150 mila, non si sa neppure se
funzionanti o meno.
«Il censimento esiste in alcune re-
gioni virtuose come Emilia Romagna
o Lombardia» dice Andrea Scapigliati,
presidente dell’Irc. «Ma l’uso è concesso
solo a chi ha frequentato un corso di
formazione specifico». Giusto così. Pec-
cato che non sia chiaro chi i corsi li deve
organizzare: Regioni? Comuni? 118? Irc?
Associazioni di volontariato? Spesso
queste ultime sorgono spontaneamente
dopo tragici eventi, come quello della
morte di David Carelli, nel settembre
2013, per arresto cardiaco a soli 19 anni.
Il 21 ottobre dello stesso anno è nata la
omonima Onlus, per organizzare nelle
scuole corsi di rianimazione.
«In Emilia Romagna, dove si rag-
giungono i migliori risultati, si riesce
a formare ogni anno lo 0,55 per cento
della popolazione. La media italiana è
dello 0,25 per cento» dice Semeraro. In
Emilia Romagna è stata creata l’appli-


cazione Dae Responder, sviluppata dal
118 insieme a Vigili del fuoco, forze di
Polizia e Progetto Vita: la prima app che
geolocalizza e mette in rete i defibrilla-
tori e i potenziali soccorritori nella zona
in cui si verifica un arresto cardiaco.

Qualcosa si è mosso anche a livello
politico: la Camera ha approvato la pri-
ma «legge salvavita» per regolamentare
la materia, rendendo obbligatori i corsi
di formazione per alunni e la dotazione
di defibrillatori in tutti i luoghi pubblici.
Entro dicembre è prevista l’approva-
zione definitiva del Senato. La legge
dovrebbe anche liberare da qualsiasi
responsabilità penale chiunque usi un
defibrillatore. «Spesso le persone sono
restie a intervenire anche per l’even-
tuale responsabilità. La prima cosa che
pensano è: “se poi faccio peggio?”» dice
Alberto Oggioni, Business marketing
manager di Philips, uno dei principali
produttori di defibrillatori. «Finora la
legge tutelava solo in base all’articolo
54 del Codice penale, che solleva da
ogni responsabilità chiunque agisca a Angelo Carconi/ANSA

fin di bene in stato di necessità» precisa
l’avvocato Rita Nanetti. «La nuova legge
disciplinerà in modo più specifico».
Oggi, inoltre, i defibrillatori sono
macchine «intelligenti» che guidano
il soccorritore in tutti i passaggi. E a
rendere più semplici le cose è in arrivo
un algoritmo che calcola con precisione
il momento in cui defibrillare il cuore,
come spiega Giuseppe Ristagno del Po-
liclinico di Milano (e professore all’Uni-
versità statale), responsabile europeo
della sperimentazione, oggi nella fase
finale. «L’algoritmo potrà verificare in
tempo reale il tracciato elettrocardio-
grafico e stabilire se procedere con la
scarica o con il massaggio cardiaco». I
test saranno condotti su 400 pazienti a
Milano, Monza, Bologna (ed Helsinki
in Finlandia). Infine, un progetto ita-
liano, guidato dall’Irc, ha realizzato
un videogame che, attraverso la realtà
virtuale e il rilevamento dei movimenti
del giocatore, insegna le manovre di ria-
nimazione cardiopolmonare in maniera
innovativa. E persino divertente. I
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