la Repubblica - 09.11.2019

(Brent) #1
MILANO — Jean Pierre Mustier s’è
tolto il peso chiamato Medioban-
ca e si concentra sul piano 2023,
con cui intende ridare a Unicre-
dit il rango che le compete. An-
che in Borsa, dove l’azione scam-
bia a meno di metà del patrimo-
nio netto. «In Mediobanca abbia-
mo fatto quel che avevamo detto
e pensato fin da un anno fa, dopo
che azionisti storici e manage-
ment non avevano voluto siglare
un patto parasociale più forte, a
protezione dell’istituto e di Gene-
rali».
Come mai non hanno voluto?
«Probabilmente hanno pensato
che non fosse una buona cosa. Da
allora abbiamo cambiato
opinione: eravamo lieti di
condividere una strategia forte e
condivisa, ma altrimenti non
aveva senso tenere 800 milioni in
un’altra banca».
Uscendo da Mediobanca però
rinunciate a proteggere le
Generali del suo amico Philippe
Donnet: vede appetiti ostili su
Trieste?
«Generali è protetta dal fatto che è
ben gestita, nonché dal fatto che
ha in pancia molti titoli
governativi italiani, e credo che un
rivale straniero difficilmente
sceglierebbe di avere quel tipo di
concentrazione. Certo, in estate lo
spread italiano si è dimezzato e chi
ha molti Btp ne ha tratto benefici.
Ma lo spread in futuro può andare
dove vuole: anche se a breve
termine non vedo rischi, e il nuovo
governo ha rassicurato i mercati e
l’Europa».
Ha fatto un affare a vendere
Mediobanca, o lo hanno fatto
Del Vecchio e i fondi a spartirsi il
vostro 8,4%?
«Noi siamo contenti: non abbiamo
impatti patrimoniali e useremo i
proventi a beneficio dei nostri
clienti. Inoltre ci concentriamo
sulle nostre strategie e mettiamo
la parola fine su tante, assurde
teorie del complotto... Quanto a
Mediobanca, il management l’ha
gestita bene durante la crisi, grazie
al controllo dei pochi crediti nella
finanza al consumo. Ma oggi non è
facile fare banca d’affari in Europa,
e come per tutto il settore nuove
idee saranno necessarie».
Quindi il pungolo del neo
(primo) socio Del Vecchio ci sta?
«È un imprenditore di cui ho
grande stima e rispetto, ma non ne
parlo volentieri perché è nostro
cliente e azionista».
Nel terzo trimestre Unicredit
ha sorpreso i mercati, con un
utile di 1,1 miliardi salutato con un
+6% dell’azione. Ma la
quotazione è ancora al 49% del
patrimonio tangibile. Come mai
tanta disaffezione?
«L’azione nel maggio 2018, anche
a seguito del graduale
completamento del piano

Transform 2019, era sopra i 18
euro. Ma l’insediamento del primo
governo Conte cambiò la
percezione del rischio Italia.
Unicredit ne risentì perché
abbiamo bond italiani per 45
miliardi, il doppio del capitale
allocato in Italia. In Germania,
Austria, Centro Est Europa il
nostro rapporto è 1 a 1, le altre
banche europee sono al 50-60%.
Siamo intervenuti per
riequilibrare quei rischi, specie
contabilizzando i recenti acquisti
di Btp per renderli meno sensibili
alla volatilità. Quanto ai nostri
numeri, sono tutti positivi, e così
patrimonio, redditività, qualità
dell’attivo. Ora il piano Transform
2019 può dirsi pienamente

completato».
Tra un mese arriva “Team
2023”. Uno dei cardini sarà la
nascita della subholding,
controllata in cui porrete le
partecipate estere. Un passo
verso la prossima fusione
straniera?
«Intanto la subholding sarà
italiana e non sarà quotata. Oggi
non credo abbia senso parlare di
fusioni bancarie, perché anche
quelle fatte scambiando azioni
richiedono di aumentare il
capitale, per fronteggiare i costi di
ristrutturazione. Vale in Europa e
più in Italia: dove i livelli di
capitale e Npl credo rendano
difficile fare operazioni. Nel nostro
caso, poiché Unicredit tratta a

questi multipli, gli azionisti
sarebbero molto diluiti da un
aumento, e l’utile per azione
scenderebbe. Quello che abbiamo
allo studio è invece un buyback
delle nostre azioni: hanno una
redditività del 9%, e quotando a
metà del patrimonio comprandole
otterremmo un ritorno del 18%,
senza rischi di esecuzione. A
dicembre valuteremo».
Che altro ci sarà nel piano
triennale?
«Abbiamo già detto che i ricavi
difficilmente cresceranno per via
dei tassi negativi, e che i costi
resteranno piatti (il che presume
qualche taglio, dati i crescenti
ammortamenti sulla rete
informatica). Non resta che
lavorare a migliorare i processi
interni. Offro uno spunto: in Italia
presto le transazioni saranno tutte
senza carta, e così più efficienti,
sicure, piacevoli».
Ma dicendo tagli di costi
intende esuberi? Si parlava di 10
mila uscite...
«Siamo sempre stati datori di
lavoro molto responsabili, mi
limito a dire che continueremo a
esserlo».
Avete già passato i tassi
negativi sulle giacenze di conto
oltre il milione di euro? Si sente
un pioniere o il cattivo del
settore?
«È una questione semantica. Tutte
le banche già applicano una
commissione sulle liquidità
eccedenti le grandi somme. Solo lo
0,1% dei nostri clienti ha più di un
milione in deposito: offriremo loro
di investirla in fondi monetari
senza commissioni, oppure
trasmetteremo semplicemente la
politica monetaria che la Bce
chiede a noi banche. Mi pare ci sia
molta ipocrisia sul tema, un po’
come tre anni fa sulle vendite di
crediti in sofferenza. Ci fu tra i
banchieri italiani chi dichiarò che
vendere Npl era una cosa da
bambini: ora tutti riconoscono che
è una priorità per tutte le banche».

L’intervista all’ad di Unicredit


Mustier “Mediobanca cambi


E Generali si difende da sé”


di Andrea Greco

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T S


I mercati


©RIPRODUZIONE RISERVATA

I


ministri delle Finanze europei
riuniti ieri a Bruxelles hanno
deciso di frenare l’avvento delle
criptovalute come Libra, la moneta
digitale di Facebook. Per una volta
tutti d’accordo, affermano che i
metodi di pagamento social non
potranno diventare operativi fino a
quando non saranno eliminati i
rischi per l’ordine finanziario, per la
sovranità monetaria dell’Unione
nonché per la protezione dei
consumatori, della loro privacy e
della tassazione. Ma i ministri sono
andati oltre, con una contromossa a
sorpresa: a dicembre benediranno
l’intenzione della Bce di mettere in
campo una moneta digitale pubblica
europea come antidoto a quelle
private. Perché, come notava Valdis
Dombrovskis, «Libra è un
campanello d’allarme, indica che c’è
una lacuna nell’offerta per
pagamenti veloci e a buon mercato».
Secondo i più ottimisti, questo lavoro
potrebbe dare frutti già nei prossimi
mesi. Secondo i pessimisti, invece, ci
vorrà molto di più. Per una volta
sarebbe bene che a Bruxelles vincesse
l’ottimismo: sarebbe eccessivo
affidare alle piattaforme anche le
nostre transazioni dopo che già
controllano i nostri dati e conoscono
i nostri gusti orientando desideri,
scelte commerciali e politiche del
cittadino-follower.

di Alberto D’Argenio

iIl banchiere
Jean Pierre Mustier guida
Unicredit dal luglio 2016

Il punto


Vade retro Libra


La Bce prepara


l’euro bitcoin


g


Lo spread ha depresso


l’azione Unicredit


ma stiamo riducendo


i rischi sovrani


Con il nuovo piano in


Italia solo transazioni


digitali e senza carta


Economia


T


T


T


T


Dow Jones
+0,02 27.681,24

Spread Btp/Bund
+5,05% 145,15

Brent
+0,53% 62,62$

180
170
160
150
140
130
4 nov 5 nov 6 nov 7 nov 8 nov

4 nov 5 nov 6 nov 7 nov 8 nov

4 nov 5 nov 6 nov 7 nov 8 nov

24,5

26,0
25,5

27,0
26,5

25,0

62,0
61,0
60,0
59,0
58,0
57,0

T +0,13%


ftse mib
23.534,49 +0,11%

ftse all share
25.549,63 -0,24%

euro/dollaro
1,1023 $

Prefettura
Ufficio territoriale del Governo
di Campobasso
Servizio II - Amministrazione Affari generali
e attività contrattuale
AVVISO PUBBLICO
La Prefettura – UTG di Campobasso ha indetto una nuova pro-
cedura di gara telematica aperta e comunitaria (n. 7576412-
CIG 80761222B5) finalizzata alla sottoscrizione di un Accordo
Quadro suppletivo per l’affidamento, nell’ambito del territorio
della provincia di Campobasso, dei servizi di gestione di centri
collettivi di accoglienza dei migranti con capacità ricettiva
superiore a 50 posti e fino ad un massimo di 100 posti. La
documentazione di gara è reperibile sul sito internet della
Prefettura di Campobasso - UTG all’indirizzo http://www.pre-
fettura.it/campobasso nella sezione Comunicazione - ammini-
strazione trasparente - bandi di gara e contratti, nonché nella
sezione dedicata del portale Acquisti in Rete di CONSIP
https://www.acquistinretepa.it/opencms/opencms. Il termine
per la presentazione delle candidature è fissato nel giorno
18/11/2019 ore 17.00. Tutti i dettagli sono contenuti nei
documenti di gara reperibili sui predetti siti. Il Responsabile
del procedimento è la dott.ssa Mariantonietta Ciocca.
Campobasso, 06/11/2019
IL DIRIGENTE SERVIZIO II
Servizio Amministrazione, Servizi Generali e Attività Contrattuale
(dott. Giorgio Carissimi)

AVVISO
DI CONVOCAZIONE

I soci della Sollievo Bologna Società co-
operativa sociale sono convocati in as-
semblea ordinaria il giorno 24/11/2019
alle ore 07.30 presso le sede legale in
Bologna via dell’Arcoveggio n. 74/2 e
occorrendo, il giorno 25/11/2019 alle
ore 14.00, in seconda convocazione
sempre presso le sede legale a Bolo-
gna.

Ordine del giorno:


  • Dimissioni Consiglio di Am-
    ministrazione

  • Nomina membri Consiglio di
    Amministrazione;

  • Determinazione compensi

  • Varie ed eventuali.
    Bologna, 09/11/2019


Il Presidente del cda

TRIBUNALE DI CIVIT AVECCHIA
Dichiarazione di morte presunta
Sentenza n. 8 /2019^
Il Tribunale, pronunciando sul ricorso iscritto
al n. 368 /18 R.G.VG., dichiara la morte pre -
sunta di Angelo Maestrini, nato a Roma, il
29/11/19 62 e scomparso dal 25 /07/199 6 ; di -
spone che la presente sentenza sia inserita
per estratto, una sola volta, nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica e nei quotidiani Il
Messaggero e La Repubblica. Dichiara irripe-
tibili le spese. Così deciso in Civitavecchia,
1 1 luglio 2019
avv. Dario Faratro

pagina. 26 Sabato,9 novembre 2019

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