Il Sole 24 Ore - 09.11.2019

(C. Jardin) #1

Il Sole 24 Ore Sabato 9 Novembre 2019 11


Economia & Imprese


Fincantieri, saltano


i fondi per lo sviluppo


del polo di Genova


Celestina Dominelli


L’assenza, in manovra, dei fondi


pubblici (quasi  milioni) che


consentirebbero a Fincantieri di


portare a termine l’ampliamento


del cantiere navale di Genova fa di-


scutere. E ieri, in difesa dei piani del


gruppo, è sceso in campo il presi-


dente di Confindustria, Vincenzo


Boccia, che ha espresso «vicinanza»


all’ad dell’azienda triestina interve-


nendo alla presentazione dell’ulti-


mo volume di Valerio Castronovo.


«Bono ha fatto una grandissima


operazione strategica in Francia co-


struendo un gigante europeo, cosa


che è nella logica che stiamo por-


tando avanti da tempo, ovvero che


la sfida è tra Europa e mondo ester-


no e non tra paesi d’Europa», ha


detto a margine il numero uno di


viale dell’Astronomia alludendo in-


nanzitutto al tentativo di acquisi-


zione da parte di Fincantieri degli


Chantiers de l’Atlantique (l’ex Stx


France), su cui l’Antitrust Ue ha de-


ciso nei giorni scorsi di avviare


un’indagine approfondita per valu-


tare l’operazione alla luce della nor-


mativa Ue sulle concentrazioni.


Boccia ha quindi spostato lo


sguardo sulla vicenda genovese


evidenziando che «bisogna avere


attenzione a queste questioni per-


ché, tra l’altro, Fincantieri è un mo-
dello d’impresa che va anche bene

e quindi va aiutata». Per questo, ha


proseguito il presidente di Confin-
dustria, «dobbiamo evitare di fi-

nanziare disoccupazione, dobbia-


mo sostenere lo sviluppo a partire
da aree come questa e, partendo dal

Mezzogiorno che è in recessione,


evitare traumi». Invece, ha chiosato
Boccia, «ci chiediamo a volte perché

non abbiamo il senso del limite in


questo paese che deve attrarre gli
investitori e fidelizzarli».

L’assenza in manovra dei fondi


pubblici necessari per l’amplia-
mento è una doccia fredda per Fin-

cantieri che, come ha spiegato lo


stesso Bono in una intervista rila-
sciata al Secolo XIX, non avvierà il

progetto di ribaltamento a mare


dello stabilimento genovese di Se-
stri Ponente se il governo non stan-

zierà le risorse.


Per realizzare il nuovo piano
presentato dal gruppo e potenziato

rispetto a quello formulato dieci an-


ni fa - quando fu firmato al ministe-
ro dello Sviluppo Economico un ac-

cordo di programma per far partire


i lavori mai decollati fino a questo
momento -, è necessario un investi-

mento di  milioni: il gruppo can-


tieristico potrebbe mettere a dispo-
sizione una fetta pari a  milioni,

altri  milioni sarebbero assicurati


dall’Autorità di sistema portuale di
Genova-Savona. I fondi mancanti,

quasi  milioni, dovrebbero arri-


vare dal governo, ma finora la ri-
sposta dell’esecutivo è mancata. E

a rischio non c’è solo la realizzazio-


ne dell’opera, ma anche i benefici
stimati per l’economia locale dal

momento che il piano di Fincantie-


ri, imperniato su un sostanziale
raddoppio delle aree, potrebbe far

salire dai mila attuali a mila gli
addetti impiegati presso il cantiere,

tra occupati diretti e indotto.


Il nuovo piano di Fincantieri
prevede infatti un ampliamento

molto significativo dello stabili-


mento di Sestri e garantirebbe an-
che la messa in sicurezza del rio

Molinassi: il cantiere dovrebbe


passare dai mila metri quadri di
superficie su cui può contare oggi

a mila metri quadri. Il progetto


dovrebbe poi comportare anche la
realizzazione di un maxi bacino di

carenaggio - in grado di ospitare la


costruzione di navi da crociera di
grandi dimensioni e di ultima ge-

nerazione -, la realizzazione di


nuove officine e lo spostamento a
monte della ferrovia che attual-

mente taglia in due il cantiere dove


il gruppo di Bono può costruire al
momento solo unità di piccole e

medie dimensioni.


L’allargamento, dunque, è uno
snodo obbligato per consentire al-

l’impianto ligure di ampliare la sua


capacità produttiva. Ma, per taglia-
re il traguardo finale, serve lo sbloc-

co delle risorse da Roma e sarà ne-


cessario anche un nuovo accordo di
programma affinché venga appro-

vato l’ultimo progetto di Fincantieri
che ha modificato i piani originari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il gruppo Fincantieri. Il sito di Genova del gruppo di cantieristica


IMAGOECONOMICA

CANTIERISTICA


I  milioni per ampliare


lo stabilimento


non sono in manovra


Vincenzo Boccia: nel Paese


manca il senso del limite,


il gruppo va sostenuto


GIUSEPPE BONO
Il manager è
amministratore
delegato
di Fincantieri
da aprile 2002

Nel porto ligure


cresce lo scontro


tra Msc e Psa


Raoul de Forcade


È scontro tra i big dello shipping per
il controllo delle banchine del porto

di Genova. A fronteggiarsi sono il
gruppo Msc (compagnia armato-

riale ma anche grande operatore di


terminal, attraverso la controllata
Til) e uno dei maggiori terminalisti

del mondo: Psa cioè Port of Singa-


pore Authority.
Per dirimere la situazione, l’Au-

torità di sistema portuale di Genova


e Savona, ha chiamato in causa il
ministero dei Trasporti, il cui parere

è atteso nel giro di qualche settima-


na. I soggetti che si fronteggiano
sono entrambi già operativi all’in-

terno dello scalo di Genova. Psa ha


in concessione il terminal Vte che,
non a caso, è stato appena ribattez-

zato Psa Genova Pra'. Si tratta di


uno dei più importanti terminal
della Lanterna, capace di movimen-

tare, in un anno, circa , milioni di


teu (container da  piedi). Msc, da
parte sua, nel bacino portuale di

Sampierdarena, possiede il % del


gruppo Messina che ha in conces-
sione il terminal omonimo, il %

del Terminal Rinfuse Genova e con-


trolla calata Bettolo, banchina per
container ancora in costruzione.

A settembre di quest’anno però,


e qui nasce la materia del contende-
re, Psa ha stretto un accordo con il

Gruppo investimenti portuali (Gip),
società che gestisce, sempre nel ba-

cino di Sampierdarena, il terminal


Sech (Southern mediterranean
hub) che ha, come soci di maggio-

ranza, i fondi Infracapital e Infravia


ed è partecipata anche dal manager
Giulio Schenone, che la guida. Psa

aveva già una quota di minoranza
del Sech e Gip azioni del Vte. Con

l’accordo di settembre, però, è stata


creata una nuova società, di cui Psa
detiene la maggioranza, destinata

a gestire sia il terminal di Pra' che il


Sech. Il che significa che Singapore
muoverà nel porto di Genova circa

 milioni di teu.


La mossa di Psa ha subito susci-
tato la reazione di Msc, il cui patron,

Gianluigi Aponte, ha preso carta e


penna e scritto all'Adsp guidata da
Paolo Signorini ipotizzando, in so-

stanza, un profilo dei illegalità


nell'operazione. Secondo Aponte,
sulla questione dovrebbe interve-

nire l'Antitrust (che ha recente-


mente dato il via libera alla sua ac-
quisizione delle quote Messina).

«La situazione – dice Signorini – in


realtà è molto chiara. Le operazioni
di concentrazione, in base all’ordi-

namento vigente vengono analiz-
zate sotto diversi profili. Uno è

quello classico della segnalazione


all’Antitrust». Un profilo che l’Adsp
deve considerare, prosegue Signo-

rini, «è dettato dall'articolo ,


comma , della legge / sui por-
ti, che vieta a un soggetto di avere

due terminal, nel medesimo porto,


che fanno la stessa attività». L'Ad-
sp, già in precedenti occasioni, per

l'applicazione dell'articolo , «ha


chiesto – ricorda Signorini – un pa-
rere, a Genova, all'avvocatura di-

strettuale dello Stato. La quale ha


sostenuto che bisogna considerare,
caso per caso», se la situazione che

si crea con un soggetto che acquista


il controllo di più di un terminal
ponga o meno tematiche di concor-

renza. In un quadro così comples-


so, dice Signorini, «data anche la
rilevanza delle operazioni in corso

a Genova, che è il primo porto del


Paese, abbiamo inviato una richie-
sta di parere al Mit». La risposta dal

Mit dovrebbe arrivare «nel giro di


qualche settimana».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

INFRASTRUTTURE


L’Autorità di sistema


portuale pronta a dirimere


la contesa per le banchine


OGGI FORUM PICCOLA INDUSTRIA A GENOVA


Robiglio: Governo senza visione


Si terrà oggi a Genova il Forum


Piccola Industria Confindustria
sul tema «Sostenibilità e

crescita: il futuro delle piccole


imprese». Parteciperanno, tra gli
altri, Stefano Patuanelli,

ministro dello Sviluppo


economico, Vincenzo Boccia,
presidente di Confindustria,

Luca Peyrano, ceo di Elite e Carlo


Robiglio, presidente Piccola
Industria Confindustria. Ieri,

anticipando le tematiche del


forum, a margine della
presentazione del volume Per

una moderna cultura d’impresa di


Valerio Castronovo a Genova,
Robiglio ha spiegato che

«bisogna incentivare gli


imprenditori a innovare,
bisogna sostenere le imprese

anche in quella che è l’apertura
verso l’esterno, verso i capitali,

in una crescita sostenibile che


deve vedere una politica


industriale di visione e non
miope come oggi». Il presidente

Piccola Industria Confindustria e


vicepresidente di Confindustria
ha poi aggiunto che per le

imprese il Governo «sta facendo
abbastanza poco, siamo molto

insoddisfatti, perché riteniamo


che non ci sia visione di una
politica economica, non ci sia

una visione di futuro per le


imprese».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

CARLO ROBIGLIO
Vice presidente di
Confindustria e
presidente Piccola
Industria

Metaltecnica srl è un’Azienda familiare del No-
varese fondata nel 1963 da Zanolo Piero che
oggi porta avanti con i  gli Zanolo Giovanni,
Marco e Lisa. Dopo 50 anni di attività, con il quo-
tidiano impegno della seconda generazione e
dei 60 dipendenti, con la qualità di prodotto e
l’assistenza al cliente, la quota di esportazione
supera il 90% del fatturato in oltre 60 paesi nel
mondo. Metaltecnica è leader di mercato nella
produzione di valvole e saracinesche in ottone,
ghisa ed acciaio inox ed accessori per carri bot-
te, impianti a terra per il trattamento di liquami
e biomasse, impianti biogas ed auto spurghi, il
tutto rigorosamente ideato, progettato e pro-
dotto al 100% Made in Italy.
http://www. metaltecnicazanolo.it - Hall18 Stand C

La sede si trova a Fontanella, in provincia di
Bergamo, in una delle più importanti regioni
italiane per tradizione agricola e industriale: la
Lombardia. Da più di sessant’ani l’anima dell’a-
zienda è uno degli strumenti più antichi utiliz-
zati dall’uomo: l’aratro. Fondata nel 1957, dalla
famiglia Moro , la Moro Aratri è una impresa
moderna, che ha sviluppato conoscenze , ca-
pacità tecniche e tecnologie uniche nell’ambito
della meccanizzazione applicata all’agricoltura,
la cui governance mantiene però i valori della
impresa familiare, trasmessi dai fondatori. L’e-
sperienza maturata sul campo in oltre mezzo
secolo di storia, ha permesso all’azienda di muo-
versi su numerosi mercati internazionali.

http://www.moroaratri.com - Hall 11 Stand D


Metalmont progetta, produce e commercializza
da oltre 20 anni macchine per la movimenta-
zione e pulizia di cereali e prodotti agricoli sfusi
negli impianti di stoccaggio (silo e magazzini).
La qualità costruttiva, sinonimo di robustezza e
a dabilità, lo sviluppo di soluzioni su speci ca
del cliente, la disponibilità e tempestività delle
persone, e la base di macchine installate in oltre
18 paesi, sono il suo biglietto da visita. Ad Agri-
technica 2019 presenta un elevatore per portate
a 400 ton/h e illustra i bene ci del sistema auto-
matico di livellamento dei magazzini a comple-
tamento della gamma di trasportatori e pulitori.
http://www.metalmont.it - Hall 06 Stand H

È u ciale, l’azienda italiana di punta nel com-
mercio e nella revisione delle macchine per la
forgiatura e la lavorazione dell’acciaio, apre la
propria  liale indiana con l’inaugurazione del
nuovo magazzino su un’area di 7000 mq.
Presente dai primi anni 60 grazie alla visione del
fondatore Vittorio Romano Silini , rappresen-
ta oggi un punto di riferimento nell’industria
metalmeccanica come fornitore delle maggiori
stamperie e forge Italiane.
Negli storici capannoni di Torino e Varese sono
visibili più di 650 macchinari per lo stampaggio
dell’acciaio: tagliabillette, presse meccaniche,
magli e presse per tranciare, oltre alle macchi-
ne per la lavorazione meccanica tradizionale e
CNC. Lo scorso anno è stato esportato più del
25% del fatturato proprio in India, ed il restante
55% nel resto del mondo.
http://www.silinipress.com - Hall 02 Stand B

MORO ARATRI da più


di 60 anni al servizio


della moderna agricoltura


METALMONT, macchine di


alta qualità e semplicità


di montaggio per la


movimentazione di cereali


SILINI PRESS inaugura


la nuova branch di


Aurangabad - India Tutto nasce nel 1950 quando l’attuale Presidente Vittorio Pozzi
fonda Varesina Stampi, a ancato dai fratelli Elio e Luigi.
Oggi l’intero gruppo è gestito dalla seconda generazione e con
il giovane supporto della terza. Le quattro aziende del Gruppo,
Varesina Stampi, To ac Ingranaggi, Meccanica Sepriesi e la più re-
cente O cina Meccanica Vercellese in breve O.M.V., costituiscono
un unicum sul mercato italiano per e cienza, a dabilità e  essi-
bilità. Insieme rappresentano una vera e propria  liera autonoma
nella produzione di stampi, stampaggio acciaio a caldo, tratta-
menti termici, lavorazioni meccaniche di precisione ed ingranag-
gi. Quattro aziende, sei stabilimenti, 400 collaboratori e un giro
d’a ari di circa 110 milioni, dei quali l’80% di export, questi sono i
numeri che caratterizzano questo straordinario gruppo industria-
le leader nel settore metalmeccanico. L’azienda soddisfa le esigen-
ze dei clienti leader mondiali nel settore agricolo, automobilistico,
motociclistico, navale, ferroviario e del movimento terra. - http://www.varesina.com – Hall 15 Stand E

POZZI GROUP, un’impresa familiare che


ha costruito in 70 anni una lunga storia di successi


Nata negli anni ’60 a Luzzara,
in provincia di Reggio Emilia,
SIMOL Spa è leader a livello
europeo nella progettazio-
ne e produzione di ruote e
piedi di appoggio, con una
presenza commerciale in
oltre 50 nazioni. Strutture
progettuali e produttive
tecnologicamente avanzate,
un percorso imprenditoriale
basato sulla specializzazio-
ne e sull’innovazione hanno
permesso all’Azienda di di-
ventare fornitore primario di
tutti i più importanti marchi
operanti nel settore della
meccanizzazione agricola.
SIMOL è la prima e unica re-
altà industriale ad o rire una
gamma di piedi d’appoggio
conformi alla certi cazione
ISO-12140 per macchine
agricole, rimorchi e attrezza-
ture, in grado quindi di garantire i massimi stan-
dard di qualità e sicurezza attualmente previsti
dalle normative internazionali. Alte prestazioni
certi cate secondo ISO-12140 pur mantenendo
minimi ingombri caratterizzano anche Novel
Jack , novità assoluta che viene presentata ad
Agritechnica 2019. Si tratta del primo piede

di appoggio idraulico au-
tomatizzato, in grado di
comunicare secondo il pro-
tocollo ISOBUS (standard
ISO-11783) con il Virtual
Terminal situato a bordo del
trattore. Le movimentazioni
del piede di appoggio sono
infatti eseguibili dalla cabina
del trattore, con comandi dal
Virtual Terminal, un display
che visualizza le informazio-
ni degli attrezzi collegati e
consente di controllare ogni
movimento degli implement
in campo. Novel Jack: un
supporto sempre più smart
che consente a SIMOL di in-
serirsi nella grande rivoluzio-
ne tecnologica in atto, quella
dell’agricoltura 4.0., o rendo
come vantaggi una maggio-
re produttività ed e cienza
in completa sicurezza. Novel
Jack ha ricevuto il certi cato Seal of Excellence
dall’Unione Europea nell’ambito del progetto
Horizon 2020.

http://www.simol.com
http://www.simolnoveljack.eu
Halle 15 Stand E

Ruote e piedi d’appoggio SIMOL ai massimi


standard Internazionali di qualità e sicurezza


Tradizione ed attenzione alle s de future, in particolare alla preservazione dell’ambiente e del
prodotto da questo ricavato, con grande attenzione alle colture Bio. Ecco i punti fondamentali del
Gruppo Demetra , proprietario dei marchi storici Breviglieri ed Agrimaster , pionieri nelle macchi-
ne lavorazione del terreno e della pulizia e manutenzione del verde, del sottobosco e dei residui di
colture. Ad Agritechnica espone alcune novità che ri ettono i cambiamenti attuali nella società
rispetto a protezione dell’ambiente, attenzione al prodotto coltivato con conseguente bene cio da
parte del consumatore e dell’ambiente circostante, come le
Bio-zappatrici per sopperire all’utilizzo di glifosati, gli erbici-
di più usati al mondo ma con impatti pesanti sull’ambiente ,
le Multi-fresatrici utilizzate nelle colture a  lari in agricoltura
biologica ed altre importanti novità nel mondo della manu-
tenzione del verde. Chi ricerca nuove soluzioni per un’a gri-
coltura sostenibile, si a da ai marchi Breviglieri-Agrimaster.
http://www.breviglieri.com - Hall 11 Stand B
http://www.agrimaster.it - Hall 11 Stand B

BREVIGLIERI-AGRIMASTER, le macchine


agricole per coltivare in modo biologico DragoGT, Drago2 e DragoGold, la gamma di testate mais
e testate girasole di Olimac saranno presenti al gran com-
pleto alla  era di Hannover. Il campione di vendite Drago
ha recentemente vinto il famoso premio internazionale
“Highest Retained Value 2019”. Il premio ha certi cato che
Drago2 è lo spannocchiatore che mantiene il più alto valo-
re di mercato a cinque anni dall’acquisto. DragoGT , vinci-
tore dei premi novità Tecnica in molte  ere internazionali,
oltre ad essere dotato di piatti a regolazione automatica
come Drago2, è dotato di Piatti Spannocchiatori Ammor-
tizzati (brevetto mondiale Olimac). Questi dispositivi, insieme ad una tecnologia innovativa ed
esclusiva, consentono a DragoGT e Drago2 di raccogliere tutto il mais, senza perdita di granella e
pannocchie. DragoGold è la nuova testata girasole-sorgo-canapa dotata di una meccanica super-
performante che determina più potenza e più robustezza per un raccolto più rapido e senza perdite.
Unica nel settore, Olimac progetta e costruisce tutti i componenti delle testate Drago all’interno del
proprio stabilimento totalmente robotizzato di Margarita (CN). Questo primato consente di ottene-
re un totale controllo qualitativo in tutte le fasi di produzione. - http://www.olimac.it - Hall 13 Stand A

Le novità OLIMAC DRAGO ad Agritechnica 2019


METALTECNICA &


AGRITECHNICA, di anno in


anno verso nuovi traguardi


AGRITECHNICA - Fiera internazionale delle tecnologie per l’agricoltura - HANNOVER 10-16 novembre 2019


Agritechnica è il salone dell’ingegneria industriale agricola nella sua globalità dove tutte le aziende leader di settore presentano le loro ultime novità ed è il forum che indica il futuro alla modalità dei nuovi impianti di produzione. Sono presenti
2.750 espositori da 51 paesi e sono attesi più di 450.000 visitatori di cui 110.000 da 130 paesi nel mondo. Signi cativa la presenza di imprese italiane che presentano macchine e impianti all’avanguardia per tecnologia e innovazione.

Imprese italiane presenti ad Hannover alla Fiera dell’agricoltura n° 1 al mondo


Silini Press. Francesca, Paolo e Patrizia Silini


INFORMAZIONE PROMOZIONALE

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