16 Sabato 9 Novembre 2019 Il Sole 24 Ore
Finanza & Mercati
Il leader degli accessori per moto
Givi apre il dossier Piazza Affari
Carlo Festa
MILANO
Apre il dossie di piazza Affari il
gruppo Givi, tra i leader mondia-
li nel settore degli accessori per
i motociclisti.
Secondo indiscrezioni,
l’azienda starebbe guardando al-
la quotazione in Borsa nel medio
termine. Contattattodal Sole
Ore, il gruppo di Flero conferma
che l’Ipo è una prospettiva inte-
ressante nel medio termine. Ma
a tal fine, riferiscono fonti vicine
all’azienda, non sarebbe stato
ancora conferito un mandato.
Tuttavia, secondo quanto riferi-
scono diversi operatori, da qual-
che mese starebbe lavorando sul
dossier la banca d’affari Lazard.
Fino ad oggi il gruppo non ha
mai preso in considerazione
l'ipotesi di aprire il capitale, mal-
grado le numerose manifesta-
ziopni d’interesse arrivate dai
private equity negli ultimi anni.
Attualmente il gruppo fa capo alla
famiglia Visenzi. Il patron Giu-
seppe Visenzi è ai vertici, in qua-
lità di presidente onorario, insie-
me alla figlia Hendrika, nella ve-
ste di amministratore delegato.
Lo scorso anno sono entrati in
azienda nuovi manager con l'affi-
damento delle deleghe.
Del resto, l’azienda negli ulti-
mi anni ha intrapreso un percor-
so virtuoso di crescita. Il fattura-
to consolidato del era di
milioni di euro, mentre quello
del di oltre , milioni e
ora si attesta sopra i milioni.
La storia di Givi inizia nel
, grazie all'intraprendenza
del suo fondatore, Giuseppe Vi-
senzi. Dopo una serie di stagioni
da pilota di motomondiale, che
gli valgono il terzo posto nel
Campionato classe , Vi-
senzi abbandona le corse per in-
traprendere la nuova attività
d'imprenditore.
Givi si impone rapidamente
sul mercato fino a diventare una
delle realtà più autorevoli e in-
novative del panorama motoci-
clistico a livello nazionale e in-
ternazionale.
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Atlantia, incertezza su Aspi
Nessun acconto sulla cedola
INFRASTRUTTURE
Nei nove mesi raggiunti
ricavi per , miliardi
e un ebitda di , miliardi
Atlantia non stacca l’acconto sul
dividendo. Il perdurare dell’incer-
tezza attorno alla vicenda Auto-
strade per l’Italia, legata alla trage-
dia del Ponte Morandi, ha spinto il
consiglio di amministrazione della
compagnia a rivedere la storica po-
litica sulle cedole. Pur in presenza
di numeri che nei primi nove mesi
del hanno segnato progressi
positivi. In particolare, come an-
nunciato ieri, la holding infrastrut-
turale ha riportato ricavi operativi
per , miliardi, in aumento di
, miliardi rispetto allo stesso
periodo , con un ebitda di
, miliardi, in crescita di ,
miliardi (+% su base omogenea
pro-forma) e un utile di pertinenza
pari a , miliardi (da milioni
che risentivano degli accantona-
menti per il crollo del viadotto Pol-
cevera). Il risultato netto, ha poi
spiegato la società, non risente de-
gli impatti economici conseguenti
alla applicazione definitiva della
Purchase Price Allocation dell’ac-
quisizione di Abertis che saranno
recepiti invece nel bilancio . Il
cash flow operativo, pari a ,
miliardi, è cresciuto di , miliar-
di, essenzialmente per l’apporto di
Abertis. L’indebitamento finanzia-
rio netto al settembre era
pari a miliardi, contro i , mi-
liardi del dicembre , ma non
includeva i proventi derivanti dalla
cessione della quota detenuta in
Hispasat per milioni, perfezio-
nata il ottobre scorso.
Più nel dettaglio la controllata
Autostrade l’Italia ha segnato rica-
vi operativi per , miliardi, in au-
mento di milioni (+%) mentre
l’ebitda si è attestato a , miliardi
(in crescita di milioni). Il siste-
ma aeroportuale romano invece ha
registrato , milioni di passegge-
ri, in aumento dell’,%; i ricavi
operativi sono saliti a milioni,
con un balzo di milioni (+%)
mentre l’ebitda ha raggiunto quota
milioni(+%). Infine, i ricavi
operativi del gruppo Abertis si so-
no attestati a , miliardi (+,%)
e l’ebitda a , miliardi (+,%).
In merito alle previsioni sull’in-
tero anno Atlantia ha fatto sapere
che «la gestione operativa si prefi-
gura positiva, fermo restando
l’impatto sui risultati a fine eserci-
zio che potrebbero essere deter-
minati dalle fluttuazioni dei tassi
di cambio, di interesse e da even-
tuali discontinuità nell’operativi-
tà» di Alitalia per la quale la hol-
ding il ottobre scorso ha mani-
festato la propria intenzione di
proseguire nel confronto per defi-
nire un piano industriale.
—R.Fi.
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Fca. John Elkann incontra gli studenti
durante il festival della tecnologia
presso il Politecnico di Torino
ANSA
Fca-Psa, Tavares guarda all’Ue
«Pronti a tutto per avere l’ok»
RIASSETTI
Elkann: «Entusiasti ma
dall’annuncio all’esecuzione
c’è un tempo anche lungo»
Monica D’Ascenzo
Tre le sfide nel futuro dell’automoti-
ve e Fca potrà coglierle con la fusione
con Psa. John Elkann, presidente di
Fca, non ha dubbi che i due gruppi
sapranno «cogliere» queste «grandi
opportunità», se l’operazione andrà
in porto. L’occasione per parlare del-
le trattative in corso tra il gruppo ita-
lo-americano e quello francese è sta-
ta ieri la partecipazione di Elkann ad
un incontro al Politecnico di Torino,
nell’ambito del Festival della Tecno-
logia. «Siamo entusiasti di quanto si
potrà fare con Psa, immaginando
anche le sfide del futuro» del settore
automotive, tra le quali Elkann ha in-
dicato elettrificazione, connettività
e guida autonoma.
D’altra parte l’esperienza passata
del gruppo Fiat è stata positiva se si va
indietro al matrimonio con Chrysler:
«Noi abbiamo molto beneficiato co-
me Fca dall’accordo con Chrysler e
Peugeot ha fatto lo stesso dall’accor-
do con Opel dove queste operazioni
sono fatte per investire meno. Un eu-
ro investito si riesce a spalmare su più
macchine. Questa è la ragione indu-
striale perché queste operazioni sono
positive e questo l’abbiamo speri-
mentato entrambi» ha sottolineato il
presidente di Fca, che ha però richia-
mato alla cautela: «La fusione è stata
annunciata, non è stata fatta. Da an-
nunciare a farla poi passa un periodo
anche lungo».
E il percorso da qui in avanti è
chiaro ad entrambe le parti. Se ormai
sembra imminente, questione di
qualche settimana, la firma di un me-
morandum non vincolante, i tempi
per chiudere effettivamente l’opera-
zione sono invece più lunghi: tra trat-
tative e autorizzazioni potrebbe pas-
sare circa un anno. E infatti sul fronte
francese, Carlos Tavares, ceo di Psa e
probabile ceo del nuovo gruppo post
fusione, in un’intervista a Bfm Busi-
ness sottolinea che «considerate tutte
le necessarie autorizzazioni normati-
ve che devono essere ottenute, un ac-
cordo di questo tipo non si chiude in
meno di un anno». Una volta trovata
l’intesa, la Commissione europea do-
vrà dare il via libera alla fusione. Sulla
FUTURE MATRICOLE
Il fatturato dell’azienda
si attesta sui milioni
con milioni di Ebitda
IN BREVE
M&A
Bruno Generators
nel radar
dei private equity
Partner in vista per il gruppo Bruno
Generators, azienda leader nel
mercato mondiale per la
costruzione di gruppi elettrogeni
compatti. Secondo indiscrezioni,
un incarico per valutare possibili
manifestazioni d’interesse sarebbe
stato affidato alla banca d’affari
Mediobanca. In campo ci sarebbero
esclusivamente fondi di private
equity, malgrado la società nel
recente passato sia stato oggetto di
interesse da parte di gruppi
strategici. Bruno Generators ha un
giro d’affari di circa milioni e
milioni di Ebitda. Una volta
individuato, l’investitore
finanziario dovrebbe fornire le
risorse per lo sviluppo in alcuni
mercati, come Australia e Stati
Uniti. Entro Natale sono attese le
offerte non vincolanti.
—C.Fe.
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La fusione, che dovrà
ottenere il via libera dell’Ue,
si chiuderà fra un anno
questione Tavares non batte ciglio: se
un matrimonio è una questione di
compromessi, il ceo di Psa si dichiara
pronto a «tutte le concessioni» per
ottenere il via libera di Bruxelles.
Oltre alla Commissione europea,
anche i governi nazionali presteran-
no molta attenzione alle intese fra le
parti, soprattutto per quel che riguar-
da la difesa dei livelli occupazionali,
come hanno già avuto modo di evi-
denziare la scorsa settimana. Il nuovo
gruppo diventerebbe il quarto al
mondo contando , milioni di veico-
li venduti ogni anno con marchi tra
cui Fiat, Alfa Romeo, Chrysler, Citro-
en, Dodge, DS, Jeep, Lancia, Maserati,
Opel, Peugeot e Vauxhall. Tavares
non vede in prospettiva la necessità di
rinunciare ad alcuno di essi, pur con-
sapevole che sarà necessario «gestire
bene la loro complementarità», ma è
convinto che: «Non c’è nessuna ne-
cessità di eliminare i marchi perché
hanno tutti la loro storia e tutti la loro
forza» ha aggiunto il manager, che ha
anche confermato che non è stata
pianificata la chiusura di fabbriche,
citando l’esempio dell’acquisizione di
Opel nel .
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Andamento del titolo a Milano
17
19
23
25
21
28/12/18 8/11/
18,07 22,
Atlantia
HOLDING
Il Nav di Italmobiliare
sale a 1,59 miliardi
Italmobiliare ha chiuso i primi
nove mesi dell'anno con ricavi
consolidati pari a , milioni
(+,%) e il Mol pari a milioni,
migliorato di , milioni, dovuto
principalmente a Caffè Borbone
(+, milioni di euro) e
Italmobiliare (+, milioni di
euro) Al settembre il Net Asset
Value ammontava a ., milioni,
in aumento di milioni rispetto
al dicembre
JUVENTUS
Nel trimestre su i ricavi,
perdite per 12,8 milioni
Juventus Football Club ha
registrato ricavi per , milioni
nel primo trimestre dell'esercizio
-, in crescita del ,%
rispetto a un anno fa. A fronte di
costi operativi aumentati a ,
milioni (da ,), la perdita
operativa è scesa a , milioni di
euro (da -,) e la perdita netta di
periodo si è attestata a , milioni
(-,%). Con tali perdite di
periodo, il patrimonio netto si
riduce a , milioni da , milioni.
PRIVATE EQUITY
Xenon acquista
Cbg Acciai
È stato ceduto al fondo Xenon
Private Equity il gruppo Cbg
Acciai. Nell’ambito
dell’operazione, sono stati
coinvolti gli advisor
Mediobanca, Fineurop Soditic,
Chiomenti, Pavia e Ansaldo,
Dentons. Intesa Sanpaolo e
Mps tra i finanziatori.
RCS
Profitti a 40,7 milioni
nei nove mesi
Utile netto per , milioni di
euro per Rcs Mediagroup nei
primi mesi dell'esercizio
, in calo dai , milioni
di un anno fa, su ricavi
consolidati in discesa del
,% a , milioni di euro.
Il margine operativo lordo è
in lieve aumento a
milioni mentre
l'indebitamento finanziario
netto si attesta a milioni,
in miglioramento di
milioni rispetto al
dicembre e di
sul settembre .
ALIBABA
Verso Ipo a Hong Kong
da 10-15 miliardi
Alibaba punta a raccogliere circa
- miliardi di dollari dalla
quotazione secondaria alla Borsa
di Hong Kong, dopo quella record
di Wall Street: lo riporta l'agenzia
Bloomberg. Intanto, la prossima
settimana è atteso un incontro tra
la società e le autorità del listino
di Hong Kong per definire i
passaggi della procedura
accelerata.
ALLIANZ
Nel trimestre utile
a 1,9 miliardi
Il gruppo Allianz ha archiviato il
terzo trimestre con un utile netto
pari a , miliardi di euro, in
crescita dello , per cento. I ricavi
globali sono risultati pari a ,
miliardi (+,%). Per l'intero il
gruppo assicurativo si aspetta un
utile operativo nella parte alta della
forchetta individuata
precedentemente tra e
miliardi di euro. In Italia si è
registrato un utile operativo a
milioni, con una raccolta
a , miliardi.
NOVITÀ
TIPO SOTTOSTANTE
BARRIERA
INFERIORE
BARRIERA
SUPERIORE
SCADENZA ISIN
StayUP UniCredit 9,50 NO 20/03/2020LU
StayUP EUR/USD 1,07 NO 20/03/2020LU
StayDOWN FTSE MIB NO 25.000 19/06/2020LU
StayDOWNPetrolio WTI Future NO 70 19/06/2020LU
S I AT
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