Il Sole 24 Ore Sabato 9 Novembre 2019 9
Economia
Imprese
Una collezione in edizione
limitata per il brand del
gruppo Calzedonia: maglioni
per lui e lei ispirati a Parigi,
New York, Tokyo, Hong Kong
e altre ancora
Made in Italy
Falconeri, a ogni
città della moda
il suo golf
in cashmere
L’amministrazione Sala ha
definito i paletti per il nuovo
stadio voluto da Milan e
Inter: no a grattacieli e
recupero del Meazza con
nuove funzioni —pag.
Milano
La giunta Sala:
ok al nuovo
San Siro, ma
senza grattacieli
Rimini punta sui super depuratori,
in Adriatico solo l’acqua filtrata
GRANDI OPERE
Al rush finale il piano da
milioni per salvaguardare
la balneazione e la città
A realizzarlo Comune, Hera,
Romagna Acque. Dal
stop acque reflue in mare
Cristina Casadei
Dal nostro inviato
RIMINI
«Andrea, sembrava Calcutta». Dice-
va così il messaggio di un cittadino
riminese al suo sindaco all’indoma-
ni del giugno del , quando un
violento nubifragio si abbattè su Ri-
mini. Emergenza nell’emergenza:
per un guasto tecnico la paratia del
canale di sforo Ausa, in piazzale
Kennedy, che si sarebbe dovuta
aprire per far defluire in mare le ac-
que reflue non si aprì. L’acqua co-
minciò a risalire dai tombini e, al de-
butto della stagione estiva, piazzale
Kennedy, a Marina centro, si presen-
tava coperto di acque nere che in
breve allagarono alberghi, garage,
scantinati e negozi. Il è stato
l’anno del debutto da sindaco di An-
drea Gnassi, eletto in quota Pd appe-
na una settimana prima, il mag-
gio. La storia è molto complessa, ma
almeno l’incipit è chiaro e cioè la fra-
gilità del sistema fognario della città
balneare più popolare d’Italia. Il fi-
nale dovrebbe essere l’inizio di
un’altra storia che qui vogliono tutti,
le istituzioni, le varie rappresentan-
ze, oltre ovviamente agli abitanti,
che si augurano di sentir parlare di
Rimini più che per i divieti di balnea-
zione, per il completamento di uno
dei più importanti interventi idrau-
lici d’Europa, con il piano di salva-
guardia della balneazione e idrauli-
ca, per la sua storia, per il teatro Gal-
li, per Fellini, per la Notte rosa e per
il Parco del mare, come è successo
l’altro giorno ad Ecomondo (si veda
altro pezzo in pagina).
La reazione di Gnassi, allora, fu
tanto immediata quanto razionale e
portò al cosiddetto Piano di salva-
guardia della balneazione, inter-
venti idraulici, per un investimento
complessivo di milioni di euro.
Mentre scendiamo nel ventre di
piazzale Kennedy con l’ingegner
Massimo Vienna, responsabile co-
struzioni della direzione ingegneria
del gruppo Hera, la multiutility che a
Rimini gestisce i servizi ambiente e
acqua, proviamo a capire. «Il proble-
ma risale alle origini, quando a Rimi-
ni venne realizzata una rete fognaria
di tipo misto, non suddivisa quindi in
acque bianche e acque nere», spiega
l’ingegnere. A questo si aggiunga che
a Rimini, nei decenni scorsi, c’è stato
uno sviluppo forte ma poco raziona-
le dell’urbanizzazione, che ha ampli-
ficato il problema delle infrastruttu-
re fognarie, soprattutto in estate,
quando la popolazione passa da
mila a mila persone.
Arrivati alla base della vasca di la-
minazione, Vienna mostra alcune
delle avanguardie idrauliche, non
solo d’Italia, ma d’Europa. «Questa è
una delle pompe che, una volta che
la vasca sarà riempita, spingeranno
le acque fino al mare aperto: è la più
grande che la Xylem ha montato in
Europa. Qui, a Rimini», ci tiene a sot-
tolineare indicando l’enorme mecca-
nismo, alto metri e dal peso di
tonnellate. L’intervento di piazzale
Kennedy è uno degli del Piano di
salvaguardia della balneazione, ed è,
insieme al depuratore di Santa Giu-
stina, già realizzato, il più importan-
te. Sotto piazzale Kennedy sono state
realizzate due vasche, le cui fonda-
menta scendono a metri di pro-
fondità. «La prima è la vasca delle co-
siddette prime piogge, le acque di di-
lavamento superficiale, che ha una
capienza di mila metri cubi ed già
pienamente operativa - spiega Vien-
na -, la seconda è invece quella di la-
minazione che ha una capienza di
mila metri cubi e raccoglie le co-
siddette seconde acque. In totale
mila metri cubi. Nell’emergenza,
riempita la prima, si riempie la se-
conda. Se il piano A basta allora nel-
l’arco di , ore le vasche vengono
svuotate attraverso le pompe che
mandano gradualmente le acque al
depuratore di Santa Giustina. Se in-
vece il piano A non basta perché le
piogge sono ancora più intense, allo-
ra c’è il piano B. Le sette pompe gi-
ganti spingono l’ulteriore acqua, la
cosiddetta terza acqua, meno carica
di fosforo, azoto e carbonio rispetto
alle prime due, in tubi di due metri
di diametro», racconta l’ingegner
Vienna mostrandoceli.
Torniamo un momento alla città.
Già nel , il Comune guidato dal-
l’allora sindaco Alberto Ravaioli,
aveva fatto un primo importante
passo per correre ai ripari, deliberan-
do un piano generale di revisione
della rete fognaria costituito da mol-
teplici progetti, con un costo mon-
stre complessivo di oltre milioni
di euro. Cominciarono gli studi dei
progetti. Mancava, però, la copertura
finanziaria. Intanto la normativa eu-
ropea sulla balneazione diventa
sempre più stringente e a giugno
, come se non bastasse, arriva il
nubifragio. Il Comune, questa volta
guidato da Gnassi, estrapola inter-
venti del maxipiano del desti-
nati al solo target balneazione e deli-
bera il Psbo, il piano di salvaguardia
della balneazione da milioni di
euro. Se ne trovano, in tempi relati-
vamente brevi, poco più di . Parto-
no i primi interventi, tra cui il maxi-
impianto di depurazione di Santa
Giustina. La svolta arriva nel ed
è frutto di due anni di negoziati tra il
Comune di Rimini, la multiutility
Hera e Romagna Acque, il produttore
dell’acqua potabile. Si divide la spe-
sa: un terzo ciascuno, nel caso di He-
ra e Romagna Acque su tariffa. Il Co-
mune finanzia la sua parte in parte
da bilancio con risorse e mutui pro-
pri, in parte con alcuni finanziamenti
nazionali e regionali.
Nel il piano ha finalmente le
gambe per camminare. Il problema
è che bisogna correre. Nel la cit-
tà va sott’acqua un’altra volta e il pia-
no deve essere aggiustato: al target
balneazione si affianca quello idrau-
lico. L’obiettivo è chiudere i lavori in
anni e, al netto di imprevisti straor-
dinari, la tempistica potrebbe essere
sforata di poco. Il piano ha infatti già
abbondantemente superato il giro di
boa. «Degli scarichi a mare – spie-
ga Vienna – i maggiori sono già sta-
ti riclassificati, da scuri acque miste
sono diventati acque bianche. E nei
primi mesi del potrebbe essere
la volta di quello più importante, in
piazzale Kennedy».
Dopo aver visto l’inizio dei tubi
che si congiungeranno alla vasca e
alle pompe, risaliamo per vedere do-
ve finiscono. «Usciranno in mare a
un chilometro dalla costa. Vede la
gru in mezzo al mare? È poco più in
là che usciranno i tubi, siamo arrivati
a posarli poco oltre metri, dob-
biamo arrivare a un chilometro»,
spiega Vienna. Ci incamminiamo
verso il belvedere, molto popolato in
questa giornata di sole di inizio no-
vembre. Tra pochi giorni, poco di-
stante, partirà anche il primo cantie-
re del parco del Mare. Ma questa è
un’altra storia.
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PANORAMA
Milano centro del mondo per chi in Italia vive di musica. Ai
piedi del Duomo si genera il % del giro d’affari del settore,
secondo le elaborazioni della locale Camera di commercio.
Tenendo dentro anche le attività di radio e Tv, le aziende
milanesi della musica muovono addirittura , miliardi.
Le imprese attive sono (il ,% rispetto al totale nazio-
nale), crescono dello ,% nell’ultimo anno e danno lavoro
a . persone, il % del dato italiano.
Parliamo di musica live? Milano è la principale piazza
del Paese con oltre . eventi all’anno. Secondo le rileva-
zioni di Siae riferite alla prima metà del , i concerti nel
capoluogo lombardo hanno generato un volume
d’affari di , milioni, il % dei ricavi nazionali.
Se al dato dei live act sommiamo anche i fatturati
di discoteche e concertini, si sale a quota , mi-
lioni, il ,% del totale italiano. Parliamo di disco-
grafia? I quartier generali di Universal, Sony e
Warner, le tre major del mercato, ma anche stori-
che etichette indie come Sugar e Carosello hanno
sede qui. E la discografia, grazie allo streaming,
continua a crescere: nei primi nove mesi del
la riproduzione online, secondo Fimi, è cresciuta
del % rispetto allo stesso periodo dell’anno
scorso fino a raggiungere il % dei ricavi digitali.
Lo streaming per abbonamento è aumentato del
% (oggi vale il % dei ricavi digitali).
«La leadership di Milano nel music business è antica.
Intorno alla Scala, nell’Ottocento, qui è nata l’editoria mu-
sicale con la Casa Ricordi. La sfida del presente consiste nel
valorizzare questo straordinario patrimonio con l’interna-
zionalizzazione». Parola di Paolo Franchini, presidente di
Milano Music Week, settimana della musica la cui terza
edizione si celebrerà dal al novembre. «Momento di
riflessione e opportunità di business per le aziende di set-
tore» promossa da Mibact, comune di Milano, Siae, Nuovo
Imaie, Fimi e Assomusica. L’evento mette in fila panel di
discussione ed esibizioni live. Ospite ufficiale al Base per
l’evento Linecheck è il Canada, così da esplorare leopportu-
nità di business con l’Italia. «Il futuro della Music Week -
continua Franchini - è rappresentato dalla costituzione di
un’associazione di scopo tra i promotori. Solo così l’evento
potrà crescere e, come le altre week milanesi, diventare
fonte di indotto».
—Francesco Prisco
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Alla terza edizione del premio “Lombardia è ricerca”
la Regione Lombardia ha premiato con milione di
euro la migliore scoperta scientifica nell'ambito delle
Scienze della Vita.
Il vincitore, premiato al Teatro la Scala di Milano, è
il biologo molecolare Guido Kroemer, di origini austri-
che e spagnole ma residente e operante a Parigi (parla
perfettamente l'italiano) che ha scoperto nella restri-
zione calorica, in grado di indurre l'autofagia, un fatto-
re chiave per la longevità in salute. Ha sviluppato il
concetto dei “caloric restriction mimetics” (CRMs)
identificando e caratterizzando sostanze naturali o far-
macologiche capaci d'indurre l'autofagia per
combattere l'invecchiamento cardiovascola-
re e rinforzare l'immunità antitumorale.
Stiamo identificando delle nuove sostan-
ze naturali o farmacologiche capaci d'indur-
re l'autofagia senza tossicità e ne abbiamo
gia' individuate alcune che hanno un effetto
benefico sul metabolismo, sull'invecchia-
mento cardiovascolare e sul cancro -ha detto
Guido Kroemer - Con lo sviluppo di questa
ricerca in Lombardia valuteremo i loro effet-
ti anche su altre condizioni patologiche co-
me la fibrosi cistica. Diverse specie batteri-
che che stimolano le risposte immunitarie
antitumorali nei pazienti hanno anche la ca-
pacità di migliorare la sindrome metabolica, il diabete
e l’obesità. Esiste inoltre prova del fatto che una sin-
gola specie batterica, Akkermansia muciniphila, pos-
sa ritardare l’invecchiamento nei centenari umani.
Proprio su questi ambiti si concentrerà il futuro della
nostra ricerca” ha aggiunto Kroemer.
Per regola il % del premio dovrà essere investito
in centri di ricerca lombardi. Ad essere coinvolti saran-
no quindi l’istituto di ricerca Ieo e l’istituto europeo per
la fibrosi cistica. I dati dimostrano che l’aspettativa di
vita cresce anno dopo anno, la nostra sfida è quella di
implementare la ricerca affinché si parli invecchiamen-
to in buona salute” ha commentato il vicepresidente di
Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innova-
zione, Università, Export e Internazionalizzazione Fa-
brizio Sala. «Questa scoperta - ha proseguito - apre
grandi prospettive proprio su questo tema».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SCIENZE DELLA VITA
La Lombardia premia
il biologo Kroemer
DISCOGRAFIA E CONCERTI
Milano capitale
del music business
Premio della
Lombardia.
Il biologo
molecolare
Guido Kroemer
A Milano.
Lorenzo Jovanotti
al maxi-concerto
di Linate
Alta gamma.
Maglione Falconeri
con cappuccio
dedicato a New York
+Articoli e gallery su edizioni
speciali e limitate
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Il cantiere
Rimini. In alto
la vasca di
laminazione sotto
piazzale Kennedy,
di lato il rendering
del parco del
mare e in basso i
lavori di posa
delle tubazioni
a un chilometro
dalla costa
LA TRANSIZIONE ECOLOGICA DELLA CITTÀ
Così nasce il parco del mare
«Rimini sarà la prima città a non sca-
ricare acque reflue in mare. La storia
ci mostra che troppo spesso il cam-
biamento lo evochi, ma poi non lo fai
mai. Noi - dice il sindaco di Rimini,
Andrea Gnassi - abbiamo voluto
cambiare, facendo pianificazione
strategica, andando in giro per l’Eu-
ropa, studiando modelli. È così che è
nato il piano di salvaguardia della
balneazione e che nascerà il parco
del mare». Il punto di partenza del
cambiamento è nel , quando
Gnassi diventa sindaco, in quota Pd,
con il ,% di preferenze, al secondo
turno, per poi essere riconfermato
con il % nel . Vanta una rete di
sostegno e collaborazione molto
estesa che valica il territorio e parte
dallo storico presidente di Italian
exibition group, Lorenzo Cagnoni,
che lo ha visto crescere e consolidare
il consenso, fino ad arrivare a Letizia
Moratti, co-fondatrice della Fonda-
zione San Patrignano.
Il cambiamento, Gnassi lo sinte-
tizza dicendo: «Stop al cemento, via
alle fogne». Parte così nel il pia-
no di salvaguardia delle acque e
idraulica che rappresenta «le fonda-
menta del cambiamento. Come
quando si costruisce una casa, siamo
partiti dalle fondamenta e dai sotto-
servizi. Adesso che buona parte degli
sforatori a mare sono stati riqualifi-
cati, partirà la parte sopra, il parco
del mare, che sarà l’espressione della
transizione ecologica del nostro
nuovo modello di sviluppo». Nei
giorni scorsi, alla Fiera Ecomondo, il
progetto del Parco del mare, tra l’al-
tro, ha ricevuto anche il Premio svi-
luppo sostenibile istituito da Ieg e
dalla Fondazione per lo sviluppo so-
stenibile. Con il Parco del mare
Gnassi si è lanciato nella sfida di por-
tare Rimini a un modello lontano an-
ni luce da quello degli anni ’, ’
che segnarono l’inizio del turismo di
massa in riviera. I chilometri di
lungomare verranno pedonalizzati
e sarà realizzato un vero e proprio
parco con piste ciclopedonali, aree
verdi, aree attrezzate per lo sport e le
health wellness urban station. Costo
dell’intervento? «Oltre milioni -
dice -. In parte fondi privati, in parte
pubblici». E come si arriva al mare?
A piedi o in bicicletta, ma proprio per
questo il parco del mare sarà corre-
dato da una serie di progetti collate-
rali fondamentali. «I parcheggi in-
nanzitutto, per i quali abbiamo già
individuato varie aree a poche centi-
naia di metri dalla costa e la metro-
politana di costa», spiega il sindaco.
Poi però c’è anche il lato B di Rimi-
ni, quello che va dalla ferrovia verso
monte, dove nel cambiamento ha
trovato posto la ricostruzione di quel
teatro Galli che venne inaugurato da
Verdi, la Piazza sull’acqua o il cantiere
del porto antico attorno al Ponte di
Tiberio. E in prospettiva ci sono il
nuovo Museo d’arte moderna e con-
temporanea, in collaborazione con la
Fondazione San Patrignano, e il Mu-
seo internazionale Federico Fellini. A
fine mandato, nel , Gnassi auspi-
ca anche di «uscire da un modello
centrato su ombrellone e mattone.
Qualcuno ha detto che con l’arte non
si mangia: non è vero. Rimini splen-
derà anche come città d’arte».
—C.Cas
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il sindaco Gnassi: «Usciremo
dal modello centrato solo
su ombrellone e mattone»
ANDREA
GNASSI.
Il sindaco di
Rimini è stato
rieletto per la
seconda volta nel
2016