La Stampa - 06.11.2019

(Romina) #1

METROPOLI


MASSIMILIANO RAMBALDI


Nelle indagini dei carabinie-
ri sulla rapina nella villa di
Claudio Marchisio a Vinovo,
spunta l’ipotesi del basista.
Qualcuno che conosceva be-
ne i movimenti dell’ex calcia-
tore e della moglie Roberta e
che, in sostanza, avrebbe
spiegato ai malviventi come
e quando colpire. Forse, chis-
sà, un insospettabile. Di sicu-
ro, una persona informata
molto bene sui movimenti
dell’ex Principino biancone-
ro e che poteva sapere un det-
taglio per nulla trascurabile:
ossia nella sera della rapina,
all’interno della villa al villag-
gio Cavalieri non c’erano i fi-
gli della coppia. E di conse-
guenza, il tutto sarebbe fila-
to via in maniera più sempli-


ce. Come del resto è avvenu-
to. Resta infatti altamente im-
probabile che i rapinatori ab-
biano organizzato l’assalto
da un giorno all’altro, senza
pianificare il tutto con fonti
certe. Per riuscire ad entrare
ai Cavalieri e scappare con
un ingente bottino dalla casa
di un ex calciatore, qualche
informazione è necessaria-
mente arrivata.
Molte ville sono protette
con la vigilanza privata, che
di notte sorveglia le stradine
del quartiere vip. Non è esclu-
so che i rapinatori abbiano
anche studiato orari e tempi
dei vigilantes, per non avere
sorprese. E forse conosceva-
no un altro aspetto non se-
condario: buona parte delle
telecamere della zona sono

guaste o comunque poco effi-
caci a riprendere di notte. Da-
gli accertamenti è venuto fuo-
ri che una parte degli occhi
elettronici a guardia del vil-
laggio sono inadeguati. Si
tratta di strumentazioni in-
stallate da privati, che risal-
gono ad anni fa e non sono
tecnologicamente adatte a
filmare nitidamente di notte.
Un problema che era già
stato sottolineato in passato,
per cercare immagini detta-
gliate su altre indagini porta-
te avanti sempre dalle forze
dell’ordine. Per questo, i cara-
binieri hanno ampliato il rag-
gio d’azione andando a recu-
perare i filmati dalle teleca-
mere comunali di Vinovo e
dai Comuni vicini. La speran-
za è riuscire a tracciare il per-

corso fatto dai malviventi in
quelle ore prima e dopo la ra-
pina. Quel tipo di videosorve-
glianza è infatti utile a foto-
grafare, quanto meno, i vei-
coli che sono transitati sulle
strade ad alto scorrimento.
Sarebbero circa cinquemila
le targhe registrate e portate
all’attenzione degli investiga-
tori. Anche se, vista l’azione
esperta dei criminali, è possi-
bile che i fuggitivi abbiano
studiato il percorso più adat-
to per evitare proprio di esse-
re fotografati ai varchi di con-
fine. L’unica strada sprovvi-

sta di controlli di questo tipo
è via Stupinigi, in direzione
di Nichelino.
Pochi giorni fa, il Comune
ha stanziato i soldi per dota-
re di telecamere anche quel-
la zona periferica. L’obietti-
vo è avere certezza di chi tran-
sita da e per Vinovo 24 ore su
24, controllando che i mezzi
siano regolarmente coperti
di assicurazione e revisione.
Ma che in circostanze ecce-
zionali possano dare una
grossa mano nel caso di inda-
gini delicate. —
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V


a al patronato Acli
di via Giusti, a Ni-
chelino, per farsi fa-
re la dichiarazione
dei redditi e si ritrova senza
pensione per tre mesi. Colpa
di un errore di caricamento
dei dati: era stato inserito
due volte il reddito percepi-
to. Per lo Stato, quindi, era
una sorta di pensionato d’o-
ro e doveva pagare un bel
po’di tasse. Un lavoratore di-
pendente si vedrebbe decur-
tato lo stipendio in busta pa-
ga. L’anziano si è visto invece
cancellare la pensione, visto
che il suo «datore di lavoro»
è l’Inps. Ma se da una parte è
umano pensare che gli errori
possono capitare a tutti, l’as-
surdità sta nell’odissea che
ha dovuto passare l’81 enne
per cercare di risolvere un
problema non creato da lui.
La burocrazia, del resto, non
perdona mai.
Gaetano Damino, una vita
da operaio Fiat, è il pensiona-
to in questione. È il figlio Mas-
similiano a ripercorrere quel-
lo che è successo da settem-
bre in poi: «Quando abbia-
mo capito l’errore del patro-
nato abbiamo chiesto diretta-
mente a loro di risolvere la
questione. Anche perché
non si trattava di una decur-
tazione parziale della pensio-

ne, ma di uno zero bello e
buono alla voce “saldo men-
sile”. Quello che ha fatto più
arrabbiare è stata la superfi-
cialità con cui è stata gestita
la problematica».
L’anziano, secondo il rac-
conto del figlio, è stato rim-
balzato a destra e sinistra,
per uffici che non potevano
saperne nulla: «Prima gli
hanno detto di andare
all’Inps di Moncalieri – spie-
ga –, che ovviamente poteva
poco. Poi, ritornato al patro-
nato, si è sentito rispondere

che non potevano stargli die-
tro, perché non avevano per-
sonale sufficiente. A quel
punto abbiamo fatto le se-
gnalazioni del caso a tutti i li-
velli. Mio padre non poteva
stare senza pensione». Pecca-
to che il problema si è ripre-
sentato ad ottobre: pensione
a zero. E altro travaso di bile:
«Eravamo riusciti a trovare
telefonicamente un’impiega-
ta della sede di Torino che ci
ha aiutato – spiega Damino
–, spiegandoci che non solo
avremmo avuto gli arretrati,

ma anche i soldi delle spese
sostenute. Ma poi niente,
stiamo ancora aspettando».
Roberto Santoro, presi-
dente provinciale delle Acli,
ammette l’errore: «La colpa
è nostra, non c’è alcun dub-
bio. Abbiamo preso in mano
la questione e inoltrato all’A-
genzia delle Entrate un nuo-
vo documento, dove spiega-
vamo il disguido. Dal mese
di dicembre, il nostro assisti-
to recupererà tutto con gli in-
teressi del caso». M. RAM. —
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È successo alla stazione stura alle 7,50, la circolazione è tornata normale solo alle 8,40


Blocca i treni per protesta, caos sulla Torino-Milano


Una donna che aveva perso la coincidenza è scesa sui binari e ha provocato gravi ritardi su tutta la linea


22
È il numero di convogli
rimasti coinvolti, tra cui
cinque Frecciarossa
e due Italo

45
Sono i minuti di ritardo
accumulati dai treni
bloccati alla stazione
Stura

FOTO RAMBALDI
La donna, diretta ad Asti, ha occupato i binari per oltre mezz’ora

IL CASO


Una pensionata di 81 anni
è morta ieri pomeriggio a
Sant’Ambrogio dopo esse-
re stata investita sulla stata-
le 25. Il tragico incidente è
avvenuto verso le 18 nel
tratto di strada vicino al bar
tabaccheria all’ingresso del
paese: da una prima rico-
struzione dei carabinieri
sembra che Lelia Guerrieri,
81 anni, residente a Chiusa
San Michele, stesse attra-
versando la strada, ma non
sulle strisce pedonali.
Una Ford Focus condotta
da un impiegato di 56 anni,
anche lui residente a Chiu-
sa San Michele, l’ha travol-
ta, uccidendola sul colpo.
L’uomo, sotto choc, è stato
trasportato dal 118 all’ospe-
dale di Rivoli.
Sul posto sono interve-
nuti i carabinieri di Rivoli e
della stazione di Aviglia-
na, insieme all’ambulanza
del 118: il personale medi-
co non ha potuto far altro
che constatarne il decesso
della pensionata. La circo-
lazione è stata deviata, pro-
vocando code e rallenta-
menti. R. CRO. —
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MASSIMILIANO DAMINO
FIGLIO
DEL PENSIONATO

FOTO RAMBALDI


L’incidente è avvenuto nella sede nichelinese del patronato


Quando alle 7,50 di ieri sulle
chat Whatsapp dei pendolari
sono cominciati ad arrivare i
primi messaggi sul perché il
traffico ferroviario fosse bloc-
cato alla stazione Stura, in
molti non ci volevano crede-
re. Non bastavano i malfun-
zionamenti ai passaggi a livel-
lo, i ritardi ormai cronici sulla
Sfm1 o i guasti ai locomotori.
Questa volta a mandare in tilt
i convogli in tutto l’hinter-
land era stata una donna, che
aveva deciso per protesta di
occupare il primo binario del-
la stazione.
Secondo le ricostruzioni la
donna doveva andare ad
Asti, ma il treno è arrivato ad
un binario diverso dal solito.
La corsa all’impazzata è stata
inutile: vagoni partiti e lei a
terra. A quel punto è scoppia-
ta la rabbia. Ha interpretato
il cambio di binario come un
disservizio, l’ennesimo. E co-
sì è scesa tra le rotaie. Un ge-
sto che ha coinvolto nel bloc-
co non solo i treni metropoli-
tani, ma anche quelli a lunga
percorrenza. In totale saran-
no cinque Frecce, quindici re-

gionali e due Italo a subire ri-
tardi fino a 45 minuti.
La donna è rimasta lì per
più di mezz’ora. Quando la
Polfer è stata avvisata e ha rag-
giunto il binario, lei non c’era
più. Probabilmente si era resa
conto di quello che aveva
combinato e ha preferito dile-
guarsi. Fino a ieri sera non era
stata ancora rintracciata, ma
la ricerca continua. Rischia
una denuncia per interruzio-
ne di pubblico servizio e una
sanzione per nulla leggera.
Il traffico ferroviario è poi
ripartito regolarmente intor-
no alle 8,40. Molti pendolari
che non dovevano salire a
Stura ed erano in attesa di al-
tre linee hanno preferito so-
luzioni alternative. Come Da-
niela Porcello, 42 anni, che
dalla stazione Rebaudengo
doveva arrivare a Carmagno-
la per lavoro: «Ho comincia-
to a vedere il ritardo aumen-
tare, così io e la mia collega
siamo risalite in macchina
per arrivare in tempo in uffi-
cio. Ogni giorno ce n’è una,
ma occupare i binari perché
si perde il treno non l’avevo

ancora sentita. Se ci si metto-
no anche i viaggiatori a fare
certi show, i problemi non è
che si risolvono».
Anche perché non è stata so-
lo Stura al centro del ciclone,
in questa settimana già nera
per il trasporto pubblico su ro-
taia. A Trofarello, sulla ormai
tristemente famosa Sfm1, ie-
ri come lunedì ci sono stati ri-
tardi e soppressioni. Se due
giorni fa a creare caos era sta-
to un guasto al passaggio a li-
vello di via Torino, ieri alle
7,47 ci ha pensato un difetto
ad un locomotore. Risultato,
convogli in ritardo e treno del-
le 8,50 soppresso. Interpella-
ta, la centrale Gtt aggiungeva
un dettaglio non secondario:
«Non è semplice trovare i pez-
zi di ricambio da sostituire».
Unica soluzione per i viaggia-
tori, l’autobus sostitutivo.
Cronache di ordinarie e quo-
tidiane peripezie sui treni tori-
nesi, in attesa che Ferrovie su-
bentri nella gestione delle trat-
te oggi di competenza Gtt, con
la speranza di un miglioramen-
to generale. F.LAI/M.RAM. —
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sant’ambrogio


Pensionata


muore investita


da un’auto


vinovo


Rapina a Marchisio


Un basista conosceva


i dettagli della villa


Difficoltà nelle indagini: molte telecamere non funzionano


Quello che ci ha fatto
più arrabbiare è
stata la superficialità
con cui è stato
gestito il problema

Nichelino, l’ex operaio risultava avere un reddito d’oro


Anziano resta senza pensione


per un errore del patronato Acli


Il villaggio I Cavalieri è sorvegliato anche da vigilanti privati


50 LASTAMPAMERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE 2019


METROPOLI


T1 PR

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