La Stampa - 14.11.2019

(Brent) #1
basket: oggi (ore 18) per il primato

Eurolega, Milano all’esame


di russo con il Khimki


Messina: “Serve pazienza”


GIANNI ROMEO

S


ono passati tre mesi
appena dalla morte
di un grande italiano
del ciclismo, Felice
Gimondi; ieri l’ha raggiunto
su quel percorso inesplorato
un francese che gli era stato
avversario e amico, Ray-
mond Poulidor. Il pensiero
corre ai mitici Anni Sessan-
ta, per lo sport delle due ruo-
te, quando farsi spazio per
raccogliere un po’ di gloria
era impresa non da poco. E
Poulidor, abbreviato in Pou-
Pou dai suoi tifosi, si è rita-
gliato il suo spazio in un mo-
do del tutto particolare, che
gli ha appiccicato l’etichetta
di Eterno Secondo: otto vol-
te sul podio al Tour, tre volte
secondo, senza mai indossa-
re la Maglia Gialla. Ma non è
del tutto esatta quella defini-
zione che per certi versi lo

sminuisce, basta ripassare la
sua storia.

Vinse la Sanremo nel 1961
I successi di Poulidor datano
dalla Milano-Sanremo 1961,
poi la Freccia Vallone 1963, la
Vuelta un anno dopo. E tanti
traguardi sfuggiti per un nul-
la, perché la volata non era il
suo forte. La sua popolarità, al-
tissima non solo in Francia, si
deve alla rivalità con Jacques

Anquetil. I due simboli oppo-
sti della Francia di allora: An-
quetil aristocratico nei modi,
ancorché contadino di nasci-
ta, PouPou borghese di nasci-
ta ma contadino nei modi. Il
primo un farmacista, vinceva
dosando gli sforzi e sparando
le sue cartucce migliori nelle
cronometro, il secondo gene-
roso combattente che esalta-
va la platea. La sua carriera è
stata lunghissima, 14 anni fra

il suo primo podio al Tour del
1962 e l’ottavo nel 1976, un re-
cord imbattibile per la Grande
Boucle. Quattro podi anche ai
Mondiali, tanto per ribadire il
suo soprannome, correndo fi-
no a 40 anni.
In due occasioni la vittoria
al Tour era sembrata alla por-
tata di Poulidor, nel 1965 e
nel 1968. Ma la prima volta
un semisconosciuto Felice Gi-
mondi, presentatosi con le
credenziali tutte da verifica-
re di aver vinto il Tour dell’Av-
venire, aveva aperto il suo
magico albo d’oro; e la secon-
da volta, senza avversari di ri-
lievo, era stato messo fuori
corsa da una moto dell’orga-
nizzazione. Va detto però
che i verdetti del ciclismo dif-
ficilmente mentono: Pouli-
dor non aveva una gran per-
sonalità, era bravo ma non
bravissimo in salita, sul passo
e a cronometro si difendeva.
La sua onestà intellettuale
gli faceva ammettere senza
alcun pudore: è stato giusto
così, in fondo ho raccolto più
simpatie e tifosi con il mio in-
seguimento vano alla Maglia
Gialla che se avessi vinto il
Tour. Onestà anche quando
per anni fu ingaggiato dalla ti-
vù francese come commenta-
tore: diceva pane al pane. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

STEFANO SEMERARO
LONDRA

I


l t ennis è una favola antica
dove compaiono sempre
tre eroi. Oggi tocca a Fede-
rer e Djokovic, che ripren-
dono il racconto da dove l’ave-
vano lasciato il 14 luglio, il gior-
no più lungo nella storia di Wim-
bledon. Roger ha una ferita nel
cuore, anzi due, come i match
point che sprecò sul Centre
Court, alla fine di cinque set sha-
kespeariani, consegnando la
coppa al Djoker. La rivincita di
quel match epocale si gioca sem-
pre a Londra, nell’arengo im-

menso e bluastro della O2 Are-
na, e vale la semifinale delle Atp
Finals: chi vince continua, chi
perde va a casa. A tifare per Ro-
ger ci sarà il terzo cavaliere, Ra-
fa Nadal, che ieri ha compiuto
l’ennesima impresa, rimontan-
do da 1-5 nel terzo set contro
Daniil Medvedev. È la 14ª volta
in carriera che l’hidalgo di Ma-
iorca la sfanga annullando un
match point. «Cosa ho pensato
in quel momento? Che dopo cin-
que minuti sarei stato negli spo-
gliatoi. Perché di solito capita
così». Invece Rafa si è aggancia-
to al destino, mulinando la Ba-
bolat come un Durlindana gial-
la e sfruttando le extrasistole
nervose del russo che ha chiuso

furibondo, maledicendo il suo
box ad ogni 15 che scivolava dal-
la parte di Rafa.

Rimonta da 1-5 nel terzo set
«Mi spiace per Daniil, sono
sconfitte che fanno male», di-

ce il Cannibale gentile, che il
draghetto russo lo aveva trafit-
to già in finale a New York. «Io
sono stato bravo a non mollare,
ma ci vuole “suerte”, fortuna.
Di partite così ne vinci una su
mille». Rafa non si era potuto al-
lenare prima del torneo per
uno stiramento ai muscoli ad-
dominali, all’esordio era in-
ciampato male su Zverev. Con
la vittoria di ieri, che vale 200
punti, ha buttato olio sulla stra-
da di Djokovic: per strappargli
il numero 1 il serbo ora è co-
stretto a vincere il torneo. «La fi-
nale di Wimbledon? Non avrà
nessuna importanza», ha ta-
gliato corto Nole parlando del-
la sfida di oggi, la 49ª del suo ro-

manzo con Federer. È in van-
taggio nel bilancio (26-22) e ha
vinto sei degli ultimi sette scon-
tri, l’ultima delusione l’ha rime-
diata però qui alle Finals, nel


  1. «Per dimenticare la scon-
    fitta di Wimbledon mi ci sono
    volute due settimane», ricono-
    sce Roger. «Resto convinto di
    aver giocato un grande torneo,
    e quella finale ha dato fiducia
    ad entrambi: molta a Djokovic,
    ovviamente, a me un po’ di me-
    no... Ma non per questo spera-
    vo di non incontrarlo più; anzi,
    meglio così. Pensandoci bene,
    non vedo l’ora di giocare con-
    tro Nole». E scrivere un finale di-
    verso alla favola. —
    c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


Ciclismo: è morto a 83 anni una leggenda. La rivalità con Anquetil

Poulidor, addio all’eterno secondo


Un combattente che esaltava il tifo


MATTEO DE SANTIS
Alla 250esima di queste parti-
te, sulla passerella nobile
dell'Eurolega da quando
(in)veste Armani, l'Olimpia Mi-
lano sogna, in maniera nean-
che troppo proibita, di regalar-
si una magnifica e inedita, setti-
ma vittoria filata nell'Europa
che conta dei canestri. Da Myti-
schi, sobborgo alle porte di Mo-
sca, parte la quattro giorni dei
personalissimi derby passati
dell'Ettore Messina milanese:
oggi (ore 18 Eurosport
Player), da vecchio padrone
della panchina del Cska, al co-
spetto del Khimki e domenica a
Bologna, da eterna icona dei
migliori anni della Virtus, con-
tro la Pompea Fortitudo. La pri-
ma tappa può voler dire confer-
ma del primato in Eurolega do-
po nove giri di giostra, una pri-
ma visione assoluta, forse addi-
rittura solitario se il Barcellona
dovesse inciampare con il Real.

«Servono difesa, rimbalzi e pa-
zienza», le richieste di Messina
per addomesticare il Khimki,
ancora senza macchia in casa
su scala continentale.

Eurocup, Virtus nelle Top16
Missione non impossibile po-
tendo calare dalla manica assi
come Rodriguez, Micov (a 25
punti dai 2000 in carriera) e
Scola, ma comunque colma di
insidie contro la delegazione
più prolifica (87 punti di media
a partita) del G16 europeo, per
una AX Armani Exchange sen-
za gli ammaccati Gudaitis e Del-
la Valle. Al piano di sotto
dell'Eurocup, con tre turni d'an-
ticipo, la Virtus Segafredo Bolo-
gna è già sbarcata al porto delle
Top 16: Maccabi Rischon ribal-
tato (79-85) in trasferta con un
parzialone da 24-1 fabbricato
dall'acuto finale dei tre tenori
Teodosic, Gamble e Gaines. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Calcio: battuta Malta
Under 19, vittoria 2-0
A Misano Adriatico, nelle quali-
ficazioni per gli Europei, l’Italia
Under 19 batte Malta 2-0 con
gol di Sebastiano Esposito
(nella foto) e di Alessio Riccar-
di. Sabato, sfida con Cipro.

Liga: 18 dicembre
Clasico, la nuova data
La Liga ha ufficializzato il gior-
no in cui si giocherà il «Clasi-
co» tra Barcellona e Real Ma-
drid. Il big match, rinviato lo
scorso 26 ottobre per le ten-
sioni in Catalogna, si gioche-
rà mercoledì 18 dicembre al-
le ore 20 al Camp Nou.

Tennis: 34 anni
Berdych si ritira
Tomas Berdych, 34 anni, si ri-
tira. Il ceco, scivolato al n.104
del ranking, è alle prese con
problemi all’anca. L’annun-
cio sabato a Londra.

Baseball: mito Major League
Italia, Piazza nuovo ct
Mike Piazza è il ct dell’Italia di
baseball. Fra i giocatori più
popolari della Major League,
nella Hall of Fame dal 2016, il
più forte battitore di sempre
sostituisce Gilberto Geralido.

Golf: “Lascio a 50 anni”
Woods e il ritiro
Il ritiro a 50 anni e i progetti
per la pensione. Tiger Woods,
che ha raggiunto il record di
successi (82) di Sam Snead
nel Pga Tour, pensa al prossi-
mo record. Poi spiega: «Do-
po il golf mi dedicherò a cac-
cia e pesca subacquea».

14
Partite vinte da Nadal
dopo aver salvato
un match point: l’ultima
ieri su Medvedev

Alle 15 Berrettini-Thiem

LE PILLOLE

Atp Finals: oggi la rivincita della finale di Wimbledon, lo spagnolo piega Medvedev (6-7 6-3 7-6) annullando un match point


Bivio Federer-Djokovic, magia Nadal


Il tennis resta nelle mani dei fenomeni


6
Titoli alle Atp Finals
per Federer contro i 5
di Djokovic, Lendl
e Sampras. Nadal è a 0

49ª
Sfida fra Federer
e Djokovic. Il serbo è in
vantaggio nel bilancio:
ne ha vinte 26 su 48

LA STORIA

AFP
Raymond Poulidor, a destra, con Jacques Anquetil al Tour del 1964

Girone «Andre Agassi»: Na-
dal-Medvedev 6-7 6-3 7-6. Og-
gi l’ultima giornata del girone
«Bjorn Borg», con Matteo Beret-
tini alla caccia del primo succes-
so alle Atp Finals. Alle 15 (diret-
ta tv Sky Sport): Berretti-
ni-Thiem. Non prima delle 21:
Federer-Djokovic.

PERSONAGGI

ANSA
Rafael Nadal, 33 anni, numero 1 del mondo: in carriera ha vinto 84 titoli, tra cui 19 tornei dello Slam, ma mai le Atp Finals

GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019LASTAMPA 45
SPORT
Free download pdf