La Stampa - 14.11.2019

(Brent) #1
BERNARDO BASILICI MENINI
MASSIMILIANO PEGGIO

I

eri, nel giorno dedicato al-
la festa della polizia muni-
cipale, due agenti inviati
nell’inferno di traffico che
a metà mattinata si è imposses-
sato delle strade attorno a Por-
ta Susa, non avevano nessuna
voglia di festeggiare. Circonda-
ti da lamiere e rabbia, hanno
cercato a fatica di sciogliere
quel coagulo di auto, pullman
e tram che si è creato in piazza
XVIII dicembre, contagiando
di ingorghi piazza Statuto, cor-
so Bolzano, via Cernaia, corso
Vittorio Emanuele. Un effetto
a catena causato da un cantie-
re edile privato. Per permette-
re l’assemblaggio di una gru, è
stato necessario dirottare e in-
canalare il traffico nelle corsie
riservate ai mezzi pubblici, nel
centro di corso San Martino,
verso piazza Statuto. Risulta-
to? Viabilità in tilt.
Giornata nera sulle strade
della città. Troppi cantieri con-
comitanti. Pochi, all’apparen-

za, i servizi di assistenza al traf-
fico da parte della polizia mu-
nicipale. Così come appare
scarsa anche la programmazio-
ne degli interventi, per non ac-
cavallare blocchi e restringi-
menti. Così molte direttrici ne-
vralgiche si trovano oggi sotto
scacco. In balia di code, forte
di esasperazione per migliaia
di automobilisti pendolari. Co-
sì accade in corso Massimo, in
corso Grosseto, in via Nizza. E
ai piedi della collina. Una lun-
ga catena di disagi che si som-
mano ad altri lavori in corso
nei comuni della cintura. Ad
esempio le interminabili ope-
re di ristrutturazione alla so-

praelevata della tangenziale
Sud, a Moncalieri.
Problemi anche tra piazza
Robilant e piazza Marmolada,
in zona San Paolo. La causa, or-
mai endemica, è la ciclabile
della discordia, quella di corso
Racconigi: voluta e poi critica-
ta. Comune e Circoscrizione si
scambiano accuse su chi sia il
colpevole di un progetto che,
restringendo la carreggiata,
manda da mesi in tilt la circola-
zione. Il problema è che come
ieri, ma non solo, appena c'è il
minimo stop, tutto si paraliz-
za. «Non si è risolto un bel
niente, è tutto come prima.
C'è rabbia per il traffico a sin-
ghiozzo», racconta Meo Tor-
ta, rappresentante dei com-
mercianti della zona. Per fare
duecento metri, basta crono-
metrare, si impiega mezz’ora.
Un problema particolarmen-
te grave per i mezzi di soccor-
so, visto che corso Racconigi è
un'arteria con poche alternati-
ve. Anche con le sirene acce-
se, spesso, le ambulanze fati-
cano a crearsi una breccia nel-
la matassa di lamiere.—
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  1. I vigili urbani in azione in via Madama Cristina multano un auto-
    mobilista che ha posteggiato in doppia fila. 2 Un furgone e una
    moto sul marciapiede in via Massena. 3. Un fuoristrada occupa
    marciapiede e passaggio pedonale in corso Stati Uniti. Due se-
    gnali che la malasosta è un problema della città


È bastato un mini cantiere per un breve in-
tervento sugli impianti dell'energia elet-
trica per mandare in tilt il traffico di cor-
so Moncalieri. È successo ieri mattina: le
transenne all'altezza di corso Lanza, che
saranno rimosse oggi, occupavano una
sola corsia per pochi metri, sufficienti pe-
rò per alimentare lunghe code e proteste
in una delle strade solitamente più trafficate della città. Rabbia cui si è aggiunta quel-
la degli automobilisti in arrivo da corso Vittorio Emanuele II verso corso Fiume. Il can-
tiere per il teleriscaldamento in corso Massimo d'Azeglio, che da lunedì blocca anche
via San Pio V (cioè il primo sbocco), ha effetti anche sulla quell'area. Risultato: ci vole-
vano 15 minuti, ieri mattina, per percorrere gli ultimi cinquecento metri prima di rag-
giungere il ponte. PF. CAR. —

ANDREA ROSSI


Immaginare che sia servito a
estirpare certe cattive abitu-
dini sarebbe illusorio. Di sicu-
ro da qualche tempo lasciare
l’auto in divieto di sosta o in
doppia fila ai torinesi costa
carissimo: le probabilità di ri-
trovarsi un verbale dei vigili
sono altissime. Nei primi no-
ve mesi dell’anno i civich
hanno inflitto oltre 184 mila
sanzioni per sosta vietata.
Un salto enorme rispetto al-
lo stesso periodo dello scor-
so anno - 145 mila - per non
parlare del 2017, quando a
fine settembre i verbali inflit-
ti agli automobilisti indisci-
plinati erano la metà rispet-
to a oggi, circa 98 mila.
È abbastanza intuitivo allo-
ra spiegarsi come mai la sin-
daca Appendino abbia deci-


so di tenersi ben stretto Emi-
liano Bezzon, respingendo-
ne le dimissioni. In due anni



  • e a fronte di un organico ri-
    masto sostanzialmente inal-
    terato a 1.800 addetti - il co-
    mandante dei civich ha co-
    stretto i suoi agenti a un lavo-
    ro immenso, con risultati evi-
    denti e proficui per le casse
    comunali. «A differenza del-
    le altre forze dell’ordine per
    noi è difficile ricevere con-
    senso rispetto a quel che fac-
    ciamo» ammetteva ieri il co-
    mandante. «C’è chi ci accusa
    di fare poco e chi di essere ga-
    bellieri che vessano i cittadi-
    ni. Ma noi dobbiamo far ri-
    spettare le regole».
    Vero, ma non è un mistero
    che l’impennata di sanzioni
    degli ultimi due anni rispon-
    da a due esigenze altrettanto
    forti nell’amministrazione
    Cinquestelle: la volontà poli-


tica di reprimere alcuni com-
portamenti degli automobili-
sti considerati dannosi per la
collettività e la necessità di
aiutare le affannate casse del
Comune. La stretta sulla so-
sta ne è un esempio, e avreb-
be fornito risultati ancora
più massicci se una sentenza
della Cassazione non avesse
legato le mani agli ausiliari
della sosta di Gtt, che a mag-
gio hanno smesso di fare mul-
te per doppie file, divieti e
passi carrabili: il risultato è
che il loro apporto è sceso dai
151 mila verbali del 2018 ai
108 mila di quest’anno.
Ma è buona parte dell’atti-
vità dei vigili a mostrare nu-
meri in crescita: le violazioni
al codice della strada passa-
no da 452.510 a 455.655.
Crescono soste ed eccesso di
velocità (da 70 a 73 mila ver-
bali) mentre scendono le con-
testazioni per semafori (da 3
mila a 2.200), sensi unici e
svolte (da 18 mila a 13 mila).
Aumentano anche i controlli
amministrativi, le attività
pubbliche ispezionate.
Un capitolo a parte merita-
no la Ztl e i due autovelox fis-
si, corso Regina Margherita e
corso Unità d’Italia, che i tori-
nesi sembrano aver definiti-
vamente metabolizzato: nel
2017 gli automobilisti pizzi-
cati ai varchi del centro era-
no 159 mila, quelli fotografa-
ti dalle telecamere oltre i 70
all’ora quasi 49 mila; que-
st’anno il totale delle violazio-
ni ammonta a 150 mila.
Prosegue il trend che dan-
ni vedete diminuire costan-
temente gli incidenti strada-
li. Dal primo gennaio al 30
settembre ne sono stati regi-
strati 3.398, 141 in meno ri-
spetto ai 3.539 dell’anno
passato. Negli incidenti av-
venuti nei primi nove mesi
dell’anno 3.051 persone so-
no rimaste ferite (2.989 nel
2018) e 25 sono morte (24
nel 2018). —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Pugno duro contro la sosta vietata


Contravvenzioni raddoppiate in due anni


Nei primi nove mesi dell’anno i vigili hanno inflitto 184 mila multe agli automobilisti indisciplinati


TRAFFICO E MULTE

Auto incolonnate che si perdono a vista d'oc-
chio e clacson strombazzanti. In piazza Bal-
dissera torna l'incubo ingorghi. Era da giu-
gno che la rotonda non faceva più parlare di
sé per le code, ma negli ultimi giorni passar-
ci in mezzo senza imbottigliarsi è un'impre-
sa. Qualcuno prova a saltare la coda infilan-
dosi nella corsia riservata a bus e taxi crean-
do altri disagi alla viabilità. Ieri ha influito anche la chiusura di corso Grosseto nel tratto che
incrocia via Casteldelfino. Risultato? Il traffico si è congelato per ore sia in corso Principe
Oddone che in via Stradella. Nel frattempo, i marciapiedi sono deserti e i commercianti, co-
me la vicepresidente dei negozianti di via Chiesa, lamentano un forte calo degli incassi:
«Siamo ancora imprigionati tra il cantiere e la rotonda senza nessuna soluzione». M.ROS. —

Gli ingorghi nel giorno della festa della polizia municipale

Tram e auto bloccate


Basta un cantiere privato


a paralizzare Porta Susa


La gru, di traverso davanti a via Cernaia, diretta al cantiere all’angolo di piazza XVIII dicembre

Una ragazza investita lunedì mentre attra-
versava corso Raffaello, vicino alle transen-
ne, dove il semaforo è lampeggiante. Un di-
stributore di benzina in corso Massimo d'A-
zeglio, dove lo scavo per 4 isolati occupa
una delle due carreggiate, che ha appena
gettato la spugna, chiedendo ai fornitori di
non portar più carburante. Sono gli effetti
più evidenti della selva di cantieri che, da settimane, affollano San Salvario, provocando
code e ingorghi. Lavori per completare le piste ciclabili in via Nizza e per il teleriscalda-
mento, gran parte dei quali si protrarranno fino a Natale: «I nostri incassi si sono dimezza-
ti», sbuffa Edoardo, del distributore Ip in corso Massimo davanti a via San Pio V, appena
bloccata dalle transenne. Tra le strade chiuse al traffico anche via Morgari (verso via Niz-
za) e corso Raffaello (da via Nizza): quest'ultimo blocco si risolverà in 10 giorni. PF. CAR. —

TRAFFICO E MULTE

corso moncalieri

Basta una buca sulla corsia
e la strada accanto al Po
diventa una coda infinita

piazza baldissera

Torna l’incubo ingorghi
Chiude corso Grosseto
e il traffico si inchioda per ore

REPORTAGE

REPORTERS

REPORTERS

REPORTERS

3

1

2

Salgono le violazioni
al codice della strada
e i controlli
amministrativi

corso massimo d’azeglio

Teleriscaldamento e ciclabili
I cantieri che strozzano
la circolazione di San Salvario

GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019 LASTAMPA 49
CRONACA DI TORINO

T1 PR
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