La Stampa - 14.11.2019

(Brent) #1
GIANLUCA PAOLUCCI

«I


l documento che
ci avete inviato
non è stato emes-
so da alcuna com-
pagnia del gruppo Zurich,
che pertanto ne disconosce
il contenuto, la validità e l’ef-
ficacia». L’ultimo capitolo,
recentissimo, della vicenda
Finpiemonte è una fideius-
sione falsa. Che doveva ser-
vire per garantire il paga-

mento da parte della Gesi
spa di 4,5 milioni di euro ri-
cevuti indebitamente dalla
finanziaria regionale duran-
te la presidenza Gatti.
La vicenda risale al 2017.
Quando nei conti della fi-
nanziaria regionale, allora
in procinto di trasformarsi
in banca, emerse una buco
nei conti legati a una serie di
investimenti sballati, in pa-
rallelo con il fallimento di
una società personale
dell’allora presidente Gatti.
Per quella vicenda, Gatti è

stato rinviato a giudizio per
peculato con altre sei perso-
ne e la Corte dei Conti ha ri-
chiesto, nel marzo scorso,
un sequestro da 12 milioni
di euro sui beni personali di
Gatti e della ex dg, Maria
Chiara Perlo.
Intanto Finpiemonte ha
cercato di recuperare alme-
no una parte dei soldi finiti
alla Gesi spa, riferibile all’e-
poca dei fatti a Pio Piccini, il
faccendiere al centro del ca-
so Gatti-Finpiemonte. Nel
febbraio scorso, dopo una
serie di azioni ingiuntive,
Finpiemonte ha presentato
istanza di fallimento per Ge-
si. A quel punto, la Gesi ha
iniziato a pagare. Tra mag-
gio e settembre ha versato
60 mila euro in totale, pro-
mettendo di saldare la par-
te restante entro il 31 mag-
gio del 2020. Finpiemonte,
dopo aver valutato le scar-

se possibilità di recupero
del credito in caso di falli-
mento di Gesi, acconsente
alla dilazione chiedendo
condizione una «idonea ga-
ranzia fideiussoria».
Si arriva così all’8 ottobre,
quando dopo un lungo
scambio di lettere tra i rispet-
tivi legali, arriva a Finpie-
monte una fideiussione rila-
sciata da Zurich «a garanzia
del corretto adempimento
delle obbligazioni contrat-
tuali sottoscritte tra le par-
ti». Tutto a posto, dunque.
Invece no. Perché martedì
scorso, 12 novembre, dagli
uffici milanesi della compa-
gnia assicurativa svizzera è
arrivata nella sede Finpie-
monte di Galleria San Fede-
rico la risposta alle verifiche
chieste dalla finanziaria re-
gionale sulla fideiussione.
Non ha nessun valore. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ANDREA ROSSI
Se non fosse nota - e finora mai
ritrattata, anche perché le re-
gole del Movimento 5 Stelle lo
impediscono - la decisione di
non ricandidarsi nel 2021, si
sarebbe legittimati a pensare
che Chiara Appendino abbia
dato avvio con largo anticipo
alla sua campagna elettorale.
Perché quando il suo mandato
arriverà a scadenza, tra meno
di un anno e mezzo, i torinesi
potrebbero ritrovarsi una città
che ha ricevuto un corposo re-
styling e nella quale sono parti-
ti i lavori per la seconda linea
della metropolitana.
Incassati dal governo 828
milioni per il metrò, ieri la sin-
daca ha completato l’opera va-
rando il bilancio di previsione
per il 2020. E ha quasi triplica-
to l’investimento per le manu-
tenzioni straordinarie: dai 10
milioni del 2017, diventati po-
co più di 20 quest’anno, si pas-
serà ai 55 del prossimo. Le ma-
nutenzioni ordinarie restano
invariate a circa 5 milioni ma
dai mutui la Città ricaverà le ri-
sorse per dare vita a un’impo-
nente operazione di lifting ur-
bano: «È una scelta che rispon-
de alle esigenze del territorio
ma ci permetterà nel medio pe-
riodo di ottenere risparmi im-
portanti», spiega la sindaca.

Strade, giardini, scuole, im-
pianti sportivi e immobili, con
una sostanziosa manutenzio-
ne resisteranno meglio all’usu-
ra del tempo e avranno meno
bisogno di riparazioni. Così le
risorse per gli edifici scolastici
(circa 6 milioni nel 2019) sono
state incrementate del 37%,
quelle per gli impianti sportivi
del 36%, il verde dovrebbe cre-

scere del 48% dagli attuali 4,8
milioni e il suolo del 25% ri-
spetto ai 3 milioni del 2019.
Se Appendino è riuscita a di-
rottare così tanti fondi sulle
manutenzioni è grazie a un’o-
perazione che, di fatto, concen-
tra in un solo anno i soldi nor-
malmente a disposizione in un
triennio. Non succedeva dal
1994 che il Comune approvas-

se il bilancio ancora nell’anno
vecchio, «e questo ci consente
di programmare e spendere
meglio». Infatti nel 2020 la Cit-
tà avrà a disposizione le risor-
se dei mutui siglati nel 2019 e
non ancora erogati (22 milio-
ni) e i proventi dei mutui con-
tratti ad anno in corso (30 mi-
lioni). In più potrà beneficiare
di 16 milioni risparmiati dalla

rinegoziazione del debito, con-
cordata qualche mese fa, an-
ch’essi destinati a investimen-
ti. Un’operazione irripetibile.
Nel 2021, ad esempio, la Città
potrà contare solo sui mutui
dell’anno in corso avendo già
speso quelli del 2020.
In generale Torino continua
il risanamento dei conti. Il bi-
lancio, messo a punto dagli uf-

fici guidati dall’assessore Ser-
gio Rolando e dal direttore fi-
nanziario Paolo Lubbia, preve-
de una riduzione della spesa
corrente di circa 40 milioni, a
un miliardo e 191 milioni. Con-
fermati gli impegni su servizi
sociali (40 milioni), cultura
(19) e servizi educativi (48),
mentre si riduce drasticamen-
te la spesa per il personale. An-
che il debito continua la sua di-
scesa: da 2,59 a 2,48 miliardi.
Resta invariata anche la
pressione fiscale, eccetto la Ta-
ri che per via dell’inflazione au-
menterà in media dello 0,8%.
Il Comune conferma previsio-
ni di incasso per 3,8 milioni
dalla nuova Ztl e un aumento
delle multe da 88 a 92 milioni.
Crollano le stime di ricavi dal-
le aste immobiliari: «Il merca-
to è in grave crisi, quest’anno
abbiamo provato a vendere im-
mobili per 40 milioni ricavan-
done appena 12», ammette Ro-
lando. Per questa ragione le
previsioni nel 2020 si limitano
a 6 milioni così come dividen-
di e ricavi da vendite di parteci-
pazioni passano da 78 a 48 mi-
lioni. Un particolare che con-
ferma la volontà di mantenere
le quote in Iren: «Non sono pre-
viste ulteriori dismissioni», cer-
tifica Appendino. —
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varato il bilancio per il 2020

Dal Comune 55 milioni per le manutenzioni


Il piano straordinario della sindaca: risorse triplicate per intervenire su suolo, verde, scuole e impianti sportivi


3,8
Il Comune conferma
la previsione di
incassare 3,8 milioni nel
2020 dalla nuova Ztl

60
Le migliaia di euro
versate da Gesi: una
piccola parte di quanto
dovuto a Finpiemonte

12
I milioni di euro
sequestrati dai beni
personali dell’ex
presidente Gatti

La lettera

La lettera di Zurich: «Il docu-
mento che ci avete inviato non è
stato emesso da alcuna compa-
gnia del gruppo» —

Doveva garantire il pagamento dei fondi ricevuti indebitamente da Gesi


L’ultima beffa per Finpiemonte


Fideiussione falsa da 4,5 milioni


I fondi per il verde cresceranno del 48%, quelli per il suolo del 25%

1,191
La spesa corrente del
Comune scende di circa
40 milioni sfiorando
il miliardo e 200 milioni

IL CASO

GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019LASTAMPA 53
CRONACA DI TORINO

T1 PR
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