Corriere della Sera - 01.11.2019

(C. Jardin) #1


34 Venerdì1Novembre2019CorrieredellaSera


LOSANGELES«Spero che il mio
Piccoledonnerestituisca i so-
gni, le emozioni e le lezioni di
vita che ho fatto mie quando
ho lettoper la primavolta il
romanzodiLouisa May Al-
cott. Il librohapiù dicento-
cinquanta anni, ma sa parlare
ai cuori di oggi», assicura
Greta Gerwig alla prima pro-
iezione del film, che sarà di-
stribuito in quasi tutto il mon-
do a Natale.
Laurea in Filosofia al Bar-
nardCollege di NewYork, la
trentaseienneregista diLady
Birdèapparsa emozionata
durante l’incontrocon il pub-
blico. Accanto a lei alcune del-
le attrici protagoniste: Saoirse
Ronan, nelle gonnelle dell’in-
domitaJo March, antesignana
nella ricercadella sua indi-
pendenza alla fine della guer-
ra di secessione americana.
Nelle previsioni diVariety,è
giàcandidata alle nomination
dei prossimi Oscar. Assieme a
lei, Timothée Chalamet (The-
odoreLaurie Laurence), Em-
maWatsoneFlorencePugh.
PoiLaura Dern, la mamma
delle sorelle March,eMeryl
Streep nellevesti della stizzo-
sa zietta March.
Haavutotimorineldirige-
reunnuovoadattamentodi
questocelebrelibro?
«Avevoil desiderio da anni
di cimentarmi nellaregia di
un film incostumeeillibro
della Alcott, quando ero ado-
lescente, haconcorso alla mia
conquista della maturità».
Checosalorendeattuale
ancoraoggi?
«E’ la storia di un viaggio:
quello della propria vita, per
ciascun personaggio. Ogni
giovane donna del filmcom-
pie un tragitto andandoverso
la maturazioneelaconsape-
volezza dei propricompiti.
Ogni giovane uomo — nell’in-
treccio di situazioni, innamo-
ramenti o delusioni —,cerca i
propri obiettivi, qualchecon-

Spettacoli


L’intervista


Il kolossal


della regista,


già candidata


all’Oscar


Le nuove Piccole donne


Greta Gerwin: «Non temo confronti con iclassici


Il cinema rilanci isentimenti, non gli effetti speciali»


quistaoperde alcuni sogni.
Le sorelle March — sia la fra-
gileetimida Beth che la
schiettaecoraggiosaJo—,
hannocaratteri che permetto-
no di immedesimarsi».
Nontemeunconfrontocon
ifilmprecedenti?
«Non ho mai pensato a pa-
ragoni: nécon quello di Geor-
ge Cukor del 1938 e nécon al-
tri. Ogniregista porta in un
film la sua cultura e sensibili-
tà. La nostra produttrice, Amy
Pascal, era entusiasta di un
nuovoadattamentoeabbia-
mo lavoratoper l’eleganteri-
costruzione di un’epoca».
Qualisonoivaloriprinci-
palidiquestastoria?
«La ricerca dell’individuali-
tà. Ogni personaggio ha un
suo percorso e una crescita o
trasformazione. Non ci sono

effetti speciali, ma affetti, per-
dite,conquisteesempreuna
vitalità, che derivadalla fre-
schezza del libro. Ognuno ha
un ricordo personale delle
piccole donne, le sorelle Mar-
ch,elosfondo dell’America
del passatooffrirà nuove con-
siderazioni, mi auguro».
Checosalepiacedipiùdel
romanzo?
«Il fatto che di per se è già
un film. Ci sono le scene di
ballo, la dignitosa povertà del-
la famiglia March, le grandi
avventureedisavventuredi
queltempo, ilvalore della fa-
miglia, la diversità dei perso-
naggi rappresentatiedelle
classi sociali, la libertà del-
le scelte. Ilconfronto delle
ragazzeMarchconipro-
blemi quotidianièsenza
tempo anche se le donne

avevano un ruolo seconda-
rio».
VoiregisteaHollywood
avetemaggiorepesorispetto
alpassato.Tantesuecolleghe
sibattonoancoraperidiritti
delledonne...
«Ilcammino per la parità è
lungo, ma Hollywood si sta
aprendo a molte diversità an-
che per la maggiore presenza
di donne produttrici».
Checosasièprefissa,dopo
«LadyBird»,conquestofilm?
«Volevooffrireunritratto
sincerodellafemminilità. Il
romanzo ha una trama attuale
anche perché vibra nella vita
di personecomuni, che non
miranoaessereperfette, che
sanno andarealdilàditanti
stereotipi, incercadi genero-
sità e eguaglianza sociale. Mi
sono chiesta: quantopeso
hannoisogni nella vita di
ognuno di noi? Quello che
hovolutoraccontareèla
miaconvinzione che possa-
no diventarerealtà».
GiovannaGrassi
©RIPRODUZIONERISERVATA

Unite
Da sinistra,
Emma Watson,
Saoirse Ronan,
Florence Pugh e
Eliza Scanlen
nei panni delle
quattro sorelle
March;
rispettivamente
: Meg, Jo, Amy e
Beth. Nel cast di
«Piccole
donne», in
uscita a Natale,
anche Timothée
Chalamet,
Laura Dern
(Marmee
March)
e Meryl Streep
(zia March)

Berlino


L’ItaliaFilmFestival
celebralesorelle
AlbaeAliceRohrwacher

Dal 13 al 17 novembre 2019torna allaKulturbrauerei dellacapitale
tedesca la sesta edizione dell’Italian FilmFestival Berlincon sette
film in anteprima e un omaggio alle sorelle Alice e AlbaRohrwacher.
Il pubblicoassegnerà il premio Italia dopo la proiezione de «Le
meraviglie» di AliceRohrwacher che darà il via allaretrospettiva: la
regista incontrerà il pubblico via skype.Tr a gli eventi la masterclassdi
MarcoMuller. In programma tra gli altri «Il traditore» di Marco
Bellocchio (film designato dall’Italia allacorsa per l’Oscarcome
miglior film straniero), «Il primore» di MatteoRovere, «La mafia non
è più quella di una volta» diFranco Maresco.

L’autrice


●La regista
Greta Gerwig,
36 anni, ha un
passato da
attrice. Ha
sfiorato l’Oscar
con «Lady
Bird»


Iprecedenti

6«LITTLEWOMEN»


Sono numerosi gli adattamenti di «Little
Women» di Louise May Alcott (1868), che
narra la storia di 4 sorelle durante la guerra
civile americana. Al cinema già all’epoca
del muto nel 1918. Delle seiversioni, la più
nota è quella del 1949 di LeRoycon Liz
Taylor (nellafoto, prima da sinistra).
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