La Stampa - 01.11.2019

(Barry) #1
In attesa dei cartelli

La Città non risolve

il cortocircuito

sui monopattini

FRANCESCA LAI


C


hiedono due milioni
di euro alla Città del-
la Salute i familiari
di Angela Nesta, la
donna morta a 39 anni insie-
me alla sua bambina. La tra-
gedia era avventura durante
la notte del 27 dicembre
2015 all’ospedale Sant’Anna
di Torino. La famiglia di Ange-
la però non si è ancora arresa
e ha deciso di portare avanti
una causa civile contro la Cit-
tà della Salute facendosi assi-
stere dagli avvocati Gino Do-
menico Arnone e Carlo Vitto-
rio Marocco Carena: «Una vi-
cenda tristissima e tra le più
gravi capitate nella nostra Re-
gione - ha commentato Arno-
ne -, per di più in un centro di
eccellenza. Una tragedia che
poteva essere evitata e per la
quale non è ancora scritta la
parola fine».

Angela era al nono mese di
una gravidanza a rischio, sia
per l’età che per il sovrappeso.
Per questo i medici la mattina
del 26 dicembre, viste le sue
condizioni decidono di tratte-
nerla e indurle il travaglio.
Verso sera però iniziano i pro-
blemi a causa di una «embolia
di liquido amniotico» che ha
comportato un’insufficienza
cardiocircolatoria acuta.
L’embolia amniotica è una
rara complicazione causata
dal passaggio del liquido am-
niotico nella circolazione san-
guigna materna. Il grave choc
ha fermato il cuore prima del-
la madre e poi della figlia. Per
questo Angela è morta insie-
me al suo feto.
Il processo di fatto non è mai
avvenuto:La Pm Monica Su-
pertino, infatti aveva archivia-
to il caso. All’interno della peri-
zia non si era trovato il nesso di
causa tra il decesso e il tratta-
mento che Angela e sua figlia
avevano ricevuto in ospedale.

Per questo il 31 ottobre del
2018 i due medici imputati
vengono assolti.
A far sperare però è anche la
relazione del perito Aurelio
Storace: «L'arresto cardiorespi-
ratorio materno non può ave-
re provocato la morte istanta-
nea del feto. L’esperienza del
taglio cesareo post mortem ha
dimostrato che in ambiente
ospedaliero si documentano
tassi di sopravvivenza neona-
tale del 63,6%; se l'intervento
fosse stato effettuato entro i
quindici minuti la piccola si sa-
rebbe salvata».
Sul caso erano anche interve-
nuti gli ispettori inviati dal mini-
stero della Salute constatando
un ritardo nella comunicazio-
ne del decesso ai familiari. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

FABRIZIO ASSANDRI
MATTEO ROSELLI

Quando si potrà circolare con i
monopattini elettrici per le
strade di Torino? Da giorni,
chi lo ha acquistato, continua
a porsi la stessa domanda. E
trovare una risposta chiara tra
la circolare appena approvata
dalla città e le multe a tre zeri
staccate dai vigili urbani risul-
ta difficile. Teoricamente, con
il documento firmato martedì
dalla giunta, i monopattinisti

non dovrebbero più incrociare
una paletta della polizia muni-
cipale lungo il loro tragitto.
Ma la realtà è più complessa.
Perché devono ancora essere
posizionati tutti i cartelli che
rappresentano un nastro di
partenza per la sperimentazio-
ne della micro-mobilità elettri-
ca in città. Senza di quelli il ri-
schio di ricevere delle multe sa-
late è ancora alto. Ecco allora
che in tanti hanno preferito la-
sciare il mezzo elettrico in ga-

rage. Qualche coraggioso inve-
ce sta sfidando le sanzioni viag-
giando in strada con l’ordinan-
za pronta in tasca.
Intanto, il Club Monopattini
Torino organizza le prime pro-
teste. La prima è sui social. Chi
per lo spauracchio delle sanzio-
ni è stato costretto a usare l’au-
to, ha deciso di lanciare una
provocazione al Comune con
l’hashtag #costrettiainquina-
re e una foto scattata all’inter-
no dell’abitacolo. L’altra si è
svolta invece ieri sera, in stra-
da. La festa di Halloween dei
patiti della micro-mobilità elet-
trica davanti alla Gran Madre
si è trasformata in un fla-
sh-mob ispirato alla serie della
Casa di Carta: «Siamo venuti
qui con i monopattini spenti e
senza indossare le maschere
perché vogliamo dimostrare
che non siamo dei pirati della
strada ma persone comuni che
vogliono viaggiare in città con

comodità e senza inquinare».
In Comune il clima resta teso
dopo che la maggioranza 5
Stelle ha chiesto un parere al
Ministero dei trasporti sulla le-
gittimità delle multe fatte dai
vigili. Nel mirino è finito il co-
mandante, Emiliano Bezzon,
malgrado i vigili dipendano
dalla giunta sostenuta dalla
stessa maggioranza. E se da un
lato Legambiente si schiera
con i monopattinisti, il sindaca-
to Usb Taxi, ha scritto ad Ap-
pendino in difesa di Bezzon.
Parlano di «continue infrazio-
ni, anche semaforiche, da par-
te di chi usa i monopattini, e
comprendiamo le preoccupa-
zioni sui requisiti assicurati-
vi». La questione sarà discussa
anche a Montecitorio: il depu-
tato di Forza Italia Roberto
Rosso ha presentato un que-
stion time per chiedere chiarez-
za sulla sperimentazione. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

IL CASO


La tragedia nel 2015 al Sant’Anna: non sopravvisse neanche il feto

Il caso fu archiviato, ora parte la causa civile contro Città della Salute

Morì durante il parto

I familiari chiedono

due milioni di euro

controlli in vista del derby

Tifoso aggredisce uno steward in curva

Arriva il daspo e il ritiro della tessera

Angela Nesta aveva 39 anni: morì con la sua bambina a seguito di un’embolia amniotica

Un ultrà della Juventus dei
Nab, gruppo del tifo organiz-
zato coinvolto nell'inchiesta
Last Banner della Procura di
Torino che ha azzerato i verti-
ci della curva Sud, è stato de-
nunciato dalla Digos per aver
minacciato uno steward ieri
sera durante la partita all'Al-
lianz Stadium Juventus-Ge-
noa. Fiorentino di 47 anni, ha
afferrato per il collo l'addetto
alla sicurezza che, nel riscalda-
mento pre gara, gli ha impedi-
to di prendere un pallone.
L'ultrà, che è stato allontanato

dallo stadio, è stato anche san-
zionato per la violazione del
regolamento d'uso dell'im-
pianto.
Gli è stata ritirata la tessera
del tifoso e verrà sottoposto a
Daspo. L'episodio rientra in
un'ampia attività di monito-
raggio messa in atto dalla Di-
gos per evitare che nella curva
Sud si infiltrino gruppi o ultrà
che non vogliano rispettare la
legge e le norme. E i controlli
di monitoraggio investigativo
proseguono in vista del derby
di sabato. I. FAM.

dopo 47 anni

Radicali Italiani,

il Congresso

torna a Torino

Il flash mob dei monopattini davanti alla Gran Madre

Si apre oggi a Torino il 18esi-
mo Congresso dei Radicali
Italiani. Sino a domenica al
centro congressi del Pacific
Hotel Fortino, si sussegui-
ranno incontri e dibattiti sul-
lo Stato di diritto, l’Europa e
la storia dei radicali. «Porte-
rò un dossier che documen-
ta le sistematiche violazioni
di legge compiute dal primo
Governo Conte - annuncia
la segretaria Silvja Manzi - i
decreti sicurezza, l'abolizio-
ne della prescrizione, la vi-
cenda di Radio Radicale». Il
congresso torna in città do-
po 47 anni e per l’occasione
verrà allestita una mostra
fotografica.

*


*


Un lettore scrive:


«Una considerazione e proposi-
to di viabilità e relative sanzio-
ni. Ma può l'assessore compe-
tente invitare il comandante
della polizia municipale a esse-
re comprensivo verso violazio-
ni evidenti e pericolose, per al-
tro ampiamente pubblicizzate,
screditando operato e autorità
degli addetti alla pubblica sicu-
rezza che stanno applicando
dei regolamenti?
«Siamo stati anche informati
che è aumentato il numero
delle multe verso gli utilizza-
tori delle vetture euro 3 che
magari non possono caricare
figli e zaini scolastici sui mo-
nopattini...».
MARILENA Z.

Una lettrice scrive:


«Sono ritornata a visitare il Mu-
seo Pietro Micca: un piccolo gio-
iello della nostra citta’!!!
«In particolare vorrei compli-
mentarmi con la struttura, pre-
sidente in primis e guide tutte,
per l’entusiasmo, preparazione
e passione con cui ci hanno ac-
compagnati(eravamo un grup-
po). Bravi!».
GABRIELLA FERRERO

Un lettore scrive:


«Scrivo per i continui ritardi e
disguidi sulla linea Sfm1 della
linea ferroviaria Gtt -Chieri Ri-
varolo. E' impensabile avere
sempre dei ritardi non di pochi
minuti ma delle mezzore, sopra-
tutto al pomeriggio e sera. Me-
no male che hanno proclamato
che i treni sarebbero andati a
70 km. orari invece dei 50. Spe-
riamo che nel nuovo anno con

l'avvento di Trenitalia riesca a
gestire meglio il sistema....-».
F.B.

Un lettore scrive:


«L’ho soprannominata “sindro-
me della corsia di svolta” e pun-
tualmente mi colpisce mentre
attendo a un qualsiasi semafo-
ro della mia città. La scena è
sempre la stessa: io fermo nella
corsia di svolta, altre auto sulla

corsia di marcia a fianco mi su-
perano, mettono la freccia e
bloccano il traffico; superato il
folclore generale di clacson,
scatta il verde per la svolta e lo-
ro a quel punto rallentano noi;
altri strombazzamenti e alla fi-
ne il risultato è che loro passano
e io sono costretto ad attendere
il turno successivo. Nessuno ar-
riva a capire che se tutti seguis-
sero le regole si eviterebbero
rallentamenti e molte più auto

supererebbero l’incrocio. Molti-
plichiamo questo per tutti gli in-
croci della città ed ecco il risulta-
to, ma questo presuppone che
le persone adottino una visione
collettiva d’insieme che va oltre
il proprio singolo interesse e for-
se è troppo. Io sono sempre più
convinto di essere fuori dal tem-
po: purtroppo mi hanno cre-
sciuto inculcandomi l’idea che
il rispetto delle regole e degli al-
tri sia condizione imprescindi-
bile per il vivere civile. Ma ogni
giorno ho la continua dimostra-
zione che nel nostro paese il fur-
bo vince, mentre l’onesto sta a
guardare. «Ogni giorno, men-
tre attendo di svoltare al sema-
foro, inizio a pensare che do-
vrei omologarmi».
GM

Specchio dei tempi

«Ma un assessore può chiedere ai vigili di non applicare la legge?»- «Il Museo Pietro Micca,


gioiello di Torino» - « I lenti treni Gtt» - «La pericolosa sindrome della corsia di svolta»


15 NOVEMBRE, SPECCHIO DAY AL CONSERVATORIO - http://www.specchiodeitempi.org - [email protected] - info: 011.6568376

44 LASTAMPAVENERDÌ 1 NOVEMBRE 2019


CRONACA DI TORINO


T1 PR

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