FABRIZIO ASSANDRI
I
cinema vanno alla bat-
taglia dell’Imu, la tassa
sugli immobili. E chie-
dono al Comune di ri-
durre almeno la quota di
propria competenza, che
vale circa 200 mila euro
l’anno (su un totale di un
milione) tra sale e teatri.
Una miseria per il bilancio
della Città ma un costo sem-
pre più difficile da soppor-
tare per un settore che non
gode ovunque di splendida
salute, soprattutto per
quanto riguarda le sale del
centro città. «I cinema del
centro sono stati costruiti
prima della guerra e hanno
valori catastali molto alti,
per questo l’Imu è molto al-
ta e non è più aderente al
valore reale dell’immobi-
le», spiega Luigi Boggio,
amministratore dell’Ideal
Multiplex e presidente
dell’Agis Piemonte, l’asso-
ciazione dei gestori di cine-
ma. Secondo le cifre forni-
te ieri in Comune, durante
un vertice tra amministra-
zione e gestori, un cinema
come il Reposi pagherebbe
125 mila euro l’anno di
Imu, contro gli appena 25
mila del Parco Dora. Anche
Simone Castagno, del cine-
ma Massaua, ha sollevato
il problema. Va detto che
già tre anni fa il Comune fe-
ce uno sconto sull’Imu per
cinema e teatri: i gestori
ora sperano in un ribasso
ulteriore. E in cambio degli
sconti, hanno proposto di
proiettare spot sulle inizia-
tive culturali della Città Co-
mune tra le pubblicità che
precedono i film.
A Torino ogni anno al ci-
nema si staccano circa 3 mi-
lioni di biglietti, ma in co-
stante calo per la pirateria e
le piattaforme online. «Vo-
gliamo ricordare alla Città
che secondo vari studi uni-
versitari – dice Boggio – un
euro speso per i cinema o i
teatri genera un indotto
che va dai tre ai sette euro».
Per questa ragione i ge-
stori chiedono un aiuto a
Palazzo Civico anche su un
altro versante che nei pros-
simi mesi diventerà caldo e
colpirà ancora una volta i
locali del centro: la nuova
Ztl estesa fino alle 19,30. Il
punto è che chi va al cine-
ma lascia l’auto in sosta al-
meno per le due ore del
film. Non solo: «Il proble-
ma – aggiunge Boggio – è
che durante la settimana il
nostro principale spettaco-
lo è quello serale che inizia
tra le 20 e le 20,30. Chi vie-
ne in centro un po’ in antici-
po per cercare parcheggio
o mangiare un boccone sa-
rebbe costretto a pagare un
obolo di cinque euro per po-
chi minuti di sosta».
Di qui la richiesta al Co-
mune: trovare un sistema
per far pagare meno chi ar-
riva in centro intorno alle
19, se deve andare al cine-
ma. «Abbiamo avuto alcuni
incontri con l’assessore alla
Viabilità Maria Lapietra,
nei quali abbiamo risolto di-
versi aspetti critici ma fino-
ra su questo punto non ci è
stata data alcuna risposta.
Se non vogliono ammazzar-
ci va trovata una soluzio-
ne», dice Boggio. Anche
perché diverse sale hanno
fatto un sondaggio tra gli
spettatori: ebbene l’80 per
cento di loro per andare al
cinema utilizza l’auto. —
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Appello al Comune: un aiuto su tasse e balzelli
“Altrimenti non riusciamo a stare in piedi”
Imu e Ztl
La rivolta
dei cinema
del centro
230.000
È la cifra su cui
il Comune potrebbe
agire per ridurre
l’Imu ai cinema
il progetto a barriera di milano
Gli artisti ridanno vita ai negozi chiusi
Diventeranno laboratori per creativi
I cinema di Torino, soprattutto in centro, soffrono la crisi del settore e le multisala
IL CASO
3
Ogni anno nei cinema
torinesi vengono
staccati circa 3 milioni
di biglietti
125.000
Alcuni cinema in centro
pagano anche
oltre 100 mila euro
di Imu ogni anno
Dare nuova vita alle troppe
serrande abbassate. Un sogno
di rinascita per un quartiere
difficile come Barriera di Mila-
no che ora è realtà grazie agli
artisti che in questi anni si so-
no impegnati per valorizzare
la periferia Nord. Si chiama Ca-
sabottega il progetto che tra-
sformerà i negozi chiusi del
quartiere in laboratori creati-
vi. L’iniziativa sostenuta dal
Comune e finanziata da Com-
pagnia di San Paolo ha il suo
centro nevralgico all’interno
di Spazio Montanaro: l’ango-
lo artistico ideato da Cristina
Pistoletto che ha provato a
portare un po’ di luce nella via
dello spaccio. Con Alessandro
Bulgini e altri creativi ha mes-
so la prima pietra e ora il pro-
getto si aprirà a tutto il quartie-
re. La prima performance si è
svolta lo scorso fine settima-
na. L’artista franco-congolese
Eddy Mombesa ha costruito
un costume di lattine in plasti-
ca e poi l’ha indossato portan-
dolo per le vie di Barriera per
sensibilizzare sul tema dell’in-
quinamento e della raccolta
differenziata in un quartiere
che è ancora indietro rispetto
al resto della città. M. ROS. –
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