Il Sole 24 Ore - 05.11.2019

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18 Martedì 5 Novembre 2019 Il Sole 24 Ore


Finanza & Mercati


IN BREVE


RENO DE MEDICI


Nei nove mesi


ricavi su del 20%


Reno De Medici, ha chiuso i primi


nove mesi dell'anno con un utile


netto a , milioni di euro, in calo
del ,% rispetto ai , milioni

dello stesso periodo dell'anno


scorso. In crescita i ricavi a ,
milioni (+,%). L'Ebitda si attesta

a , milioni di euro (+,%).


RISANAMENTO


Dimezza la perdita


a 9,7 milioni


Risanamento dimezza il rosso in


un anno. La perdita consolidata nei
primi  mesi del  si attesta a ,

milioni di euro rispetto ai ,


milioni di euro registrati al 
settembre .

REGIONE PUGLIA


Il Fondo Minibond


sale a 40 milioni


Salgono da  a  milioni di


euro le risorse del Fondo


Minibond voluto dalla regione
Puglia e finanziato con risorse

europee per sostenere i piani di


sviluppo delle Pmi emettendo
propri bond (taglio da  a 

milioni, durata massima  anni)


dalla stessa garantiti. La misura,
varata a settembre, conta sinora

manifestazioni di interesse già


candidate all'emissione di
minibond, ed altre  Pmi si sono

dette interessate. In questi giorni
poi all'unico investitore

istituzionale coinvolto, la


Cdp,che intende sottoscrivere il
% del basket bond, si sono

aggiunti anche MCC e le 


popolari della regione (Bari,
Pugliese, Puglia e Basilicata).

Ferrari rivede le stime al rialzo


Il titolo vola del 7% e fa record


Accordo con Armani:


«Maggiori standard»


con più Made in Italy


Moody’s alza da stabile


a positivo l’outlook di Fca


dopo le trattative con Psa


Alberto Annicchiarico


Titolo su fino al % al Nyse e a Milano
per Ferrari, dove è stato ritoccato il re-

cord storico con , euro ad azio-


ne. Lo sprint è arrivato in scia alla
conference call in cui il ceo Louis Ca-

milleri, presentando i conti del terzo


trimestre , ha confermato che la
casa di Maranello ha rivisto le stime al

rialzo. «È stato un altro trimestre for-


te per i risultati finanziari che, a dire
il vero, sono stati favoriti dalla con-

giuntura valutaria». Ordini sempre


robusti. Camilleri ha annunciato un
cambio di strategia sul piano del

marketing e della diversificazione del


brand svelando un accordo con Ar-


mani. Belle auto sì, ma sempre più


moda e intrattenimento. «Dalla brand
extension stimo il % della redditività

totale in - anni», ha precisato il
numero uno di Maranello.

Ieri è stato anche il giorno in cui


l’agenzia di rating Moody’s ha alzato
da stabile a positivo l’outlook di Fca e

Fiat Chrysler Finance Europe, alla lu-


ce delle novità di una possibile fusione
con il gruppo francese Psa. «La fusio-

ne – ha commentato Falk Frey, senior


vice president e Moody's lead analyst
per Fca - potrebbe creare un produt-

tore auto globale più grande e più di-


versificato con efficienze potenziali e
sostanziali sinergie, cosa che potreb-

be aiutare a mitigare le molteplici sfi-


de dell’industria automobilistica».
Tornando a Ferrari, con il gruppo

italiano più iconico del Fashion made


in Italy l’intesa è «a lungo termine»,
ha spiegato il ceo del Cavallino, e ha

alla base l’intenzione di «alzare gli


standard di tutti nostri prodotti» con
una concentrazione sul “Made in

Italy”. Il gruppo Armani produrrà una


selezione di capi e accessori a marchio
Ferrari. Ci sarà una revisione dei ne-

gozi in franchising e dell’attuale gam-


ma di prodotti offerti. Gli accordi di


licenza saranno ridotti di circa il %.
I prodotti a marchio Ferrari saranno

tagliati del %. Ovvero, si troverà un


numero minore di prodotti collaterali
ma saranno Made in Italy e più esclu-

sivi. Inoltre, Ferrari punta anche ad al-


largare le attrazioni (musei e parchi a
tema) su licenza. Tornando a Mara-

nello, il top manager ha anche annun-


ciato che Ferrari aprirà un ristorante
con un’altra star del made in Italy, ver-

sante food, lo chef stellato Michelin


Massimo Bottura. L’apertura è previ-
sta a fine .

Quanto ai numeri del terzo trime-


stre, Ferrari ha chiuso con utili netti a
 milioni. Dato in calo del % ri-

spetto allo stesso periodo dell’anno


scorso ma leggermente migliore delle
attese. Bene anche sul fronte dei rica-

vi: il trimestre si è chiuso con  mi-


lioni di fatturato (+%). Oltre le attese
di consensus a  milioni. Le conse-

gne, . in tutto, sono aumentate
del % (+% nei primi  mesi, pari a

. unità) e a questo ritmo non do-


vrebbe essere proibitivo tagliare il tra-
guardo delle mila entro la fine del-

l’anno, un record storico. Camilleri


per prudenza ha puntualizzato che il
numero definitivo sarà «nell’area del-

le mila vetture». L’ebitda è cresciuto
dell’% a  milioni (+% adjusted)

con il margine adjusted al %, in au-


mento di  punti base. L’ebit è salito
dell’% a  milioni (+% l’adju-

sted), con il margine adjusted a ,%,


in crescita di  punti base.
La società ha annunciato una revi-

sione al rialzo delle previsioni sul


: la stima sui ricavi netti passa co-
sì da , a , miliardi; quella sull’ebi-

tda adjusted da ,-, miliardi a ,
miliardi; quella sul risultato operativo

da ,-, miliardi a , miliardi;


l’utile diluito adjusted per azione pas-
sa da ,-, a una forchetta com-

presa tra i , e , euro per azione.


Uno sguardo ai modelli più richie-
sti. Nel terzo trimestre sono cresciute

del ,% le vendite degli  cilindri


(V) e dell’,% i modelli a  cilindri
(V). La performance è stata guidata

in particolare dalle consegne della


Portofino e della  Superfast. Verso
la fine di settembre sono iniziate an-

che le prime consegne delle Ferrari


Monza SP e SP. E la prossima setti-
mana, a Roma, sarà presentata l’ulti-

ma delle cinque nuove Ferrari an-


nunciate per quest’anno.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ferrari Portofino. Uno dei modelli di maggior successo della casa di Maranello


Fca-Psa spinge i gruppi rivali


verso il target di 15 milioni


IL CONSOLIDAMENTO


L’aggregazione altera


i rapporti di forza: pressing


su Toyota e Volkswagen


Mario Cianflone


Ferdinand Piech, il grande ingegne-


re tedesco che comandava


Volkswagen aveva un sogno: creare
un mega gruppo automobilistico. Il

più grande di tutti, con decine di


marchi e una copertura globale in
termini di prodotti e mercati. Un co-

losso vero e proprio.
Ferdinand Piech ci riuscì: portò il

gruppo Volkswagen a diventare il


primo o il secondo costruttore di au-
to al mondo a seconda degli anni.

Piech morì tre mesi fa, il  ago-


sto, e il mondo dell'auto ne piange
ancora la scomparsa, ma di lui, in

questi tempi tumultuosi per l'Auto-


mobile, è rimasta una lezione im-
portante: l'idea che è possibile fon-

dare una realtà automobilistica soli-


da e potente, in grado di generare
profitti grazie a sinergie industriali

in un mondo dove questi si riducono


costantemente.
Ed è un'eredità che altri, magari

manager come Carlos Tavares po-


trebberro raccogliere: costruire il
più grande gruppo della storia.

Del resto con la prospettata fu-


sione tra Fca e Psa si viene a costi-
tuire una nuova entità che altera

gli equilibri attuali ponendosi di


prepotenza, con  milioni di auto,
al  o  posto al mondo (dipende

dalla prospettiva) e potenzialmen-


te anche più in alto e insidiare
l'equilibrio del club dei  milioni

di autoveicoli prodotti. Nella clas-
sifica mondiale, troviamo infatti

nelle prime due posizioni il gruppo


Volkswagen e Toyota a contender-
si il primo posto per meno di

mila macchine. Con i tedeschi


nel  a quota .. e i
giapponesi a ... Il terzo

posto è di GM con .. milio-


ni mentre il gruppo Hyundai è po-
co sopra . milioni.

Con la fusione Psa più Fca arrive-


rebbero a insidiare anche la sempre
più vacillante Alleanza Renault Nis-

san Mitsubishi che si pone nel club


 milioni in modo non ufficiale poi-
ché non si tratta di un'unica azienda.

Ma  milioni erano la soglia psi-
cologica del passato, ora si può im-

maginare una nuova sfida: arrivare


a  milioni. Del resto questa era la
potenzialità della fallita intesa Fca

Renault che portando dentro anche


Nissan e Mitsubishi avrebbe creato
il megagruppo più grande di sempre

in grado di controllare praticamente
il % del mercato mondiale.

Del resto Fca e Psa potrebbero,


coinvolgendo una casa cinese,
proiettarsi verso il livello più alto

del mondo.


E che  milioni siano la nuova


soglia lo si vede anche dalle mano-


vre di Toyota che sta diventando un


polo industriale e tecnologico an-
cora piu grande. Recentemente è

salita al % in Subaru, sta attiran-


do Mazda nella sua orbita in una
collaborazione tecnologica per le

auto elettriche e con Suzuki ha fir-


mato un'alleanza con scambio
azionario (%) allo scopo di poten-

ziare un'alleanza di lungo termine


per la promozione della ricerca e lo
sviluppo congiunto di nuove colla-

borazioni a livello tecnologico, tra


cui la guida guida autonoma e quel-
la fortemente assistita.

Toyota, alleata di Bmw sulle


sportive, punta al tech per crescere
ancora e trasformarsi da produttore

di hardware (veicoli) a fornitore di


software e servizi di mobilità. Non
a caso ha stretto un'alleanza con

SoftBank e al salone di Tokyo due
settimane fa non ha messo auto in

mostra in uno stand ma ha creato


uno spazio dove esponeva le nuove
idee per la mobilità futura.

Tornando alle grandi manovre


verso l'ipotetico traguardo dei 
milioni bisogna considerare che

magari Volkswagen potrebbere


stringere maggiormente i legami
con Ford già molto forti. Renault e

Nissan potrebbero invece riconci-


liarsi mentre alla finestra c'è la sem-
pre più potente Hyundai Motors che

con soli due brand è al quarto posto


e vuole crescere ancora: solo un me-
se fa ha investito  miliardi per le

nuove tecnologie di guida assistita,


elettrificazione e mobilità. Il  si
annuncia un anno di grande evolu-

zione per l'automotive.


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MILIONI
DI AUTO
La fusione fra Fca
e Psa darà vita
al terzo-quarto
produttore
mondiale

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AUTO


ITALIAONLINE


Ricavi in calo


ma previsioni ok


I conti per i primi nove mesi di


Italiaonline hanno registrato un


calo del ,% dei ricavi a ,
milioni con calo dei prodotti

tradizionali come gli elenchi


telefonici e la telefonia (-,%) e
crescita (+,%) dei ricavi digitali a

, milioni. Il risultato netto della


società che si prepara al delisting è
positivo per , milioni di euro.

Per l’esercizio  Italiaonline


conferma la guidance già descritta
in occasione della semestrale ed in

particolare «prevede per l'esercizio
in corso una top line in leggera

flessione (low single digit) su base


annua, che riflette una crescita mid
single digit dei ricavi digitali in

grado di compensare quasi


completamente la flessione del
business tradizionale».

MACCHINE AGRICOLE


Cnh Industrial acquista l’australiana K-Line


Cnh Industrial ha raggiunto un
accordo per l’acquisizione della

società australiana produttrice


di attrezzi agricoli K-Line Ag.
Con questa operazione, il

portafoglio prodotti di Case Ih e


New Hollande Agricolture, i
marchi globali di macchine

agricole di Cnh Industrial, si


arricchisce di attrezzature
essenziali per la lavorazione del

terreno e la gestione di residui.


«L’acquisizione di K-Line Ag è


un’altra dimostrazione concreta
rispetto all’obiettivo dichiarato

per il segmento Agriculture di


ricercare acquisizioni
strategiche per migliorare

l’offerta dei vari brand e, al


contempo, riaffermare il proprio
ruolo di realtà consolidatrice del

settore», ha dichiarato Hubertus


Muehlhaeuser, amministratore
delegato di Cnh Industrial.

K-Line Ag, azienda australiana


attiva nel settore delle


attrezzature agricole, con sede a
Cowra, nel Nuovo Galles del Sud,

è stata fondata nel  e, nel


, ha esteso le proprie attività
al Nord America.

I prodotti K-Line saranno


disponibili presso i
concessionari Case IH in Nord

America e tramite le reti di


distribuzione Case IH, New
Holland e K-Line in Australia e

Nuova Zelanda.


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