Il Sole 24 Ore Martedì 5 Novembre 2019 21
Finanza & Mercati
Alitalia, Lufthansa al bivio sul dossier
La decisione approda in consiglio
TRASPORTO AEREO
Delta ferma sul suo
impegno, ma non accetta
una gara al rilancio
La compagnia italiana
vale il % del traffico
totale di Fiumicino
Gianni Dragoni
Delta non entra in una gara di ri-
lanci con Lufthansa su Alitalia. Il
vettore americano mantiene ferma
la sua posizione, annunciata da
mesi e deliberata dal cda: acquisire
il % nella Newco Nuova Alitalia
per milioni di euro e ammette-
re Alitalia solo come «associated»
partner, cioè di secondo livello,
nella joint venture transatlantica
Blue Skies con Air France-Klm e
Virgin, salvo darle progressiva-
mente un po’ più di spazio.
Una posizione che non convince
Atlantia. La società dei Benetton
considera Delta un partner svogliato,
vorrebbe un impegno più forte del
gigante americano (sia nel capitale,
sia nel miglioramento dell’accesso di
Alitalia alle rotte con gli Usa) e acco-
glie con favore le mosse di avvicina-
mento di Lufthansa.
Secondo le valutazioni di Atlantia
il gruppo tedesco offrirebbe un
network che si integra meglio con
Alitalia e sarebbe un partner preferi-
bile se prenderà l’impegno a investire
nel capitale. È su questa base che si
consuma il passaggio finale della
trattativa per il salvataggio di Alitalia.
L’attenzione è puntata sul consi-
glio di amministrazione di Luf-
thansa, che il novembre si riunisce
per l’approvazione dei conti del ter-
zo trimestre. In quella seduta, se-
condo le aspettative di alcuni sog-
getti coinvolti nel dossier Alitalia, il
cda guidato da Carsten Spohr po-
trebbe fare la scelta decisiva: dire se
si impegna o no a entrare nel capi-
tale della Nuova Alitalia da subito,
con la costituzione del consorzio
guidato da Fs che dovrà fare l’offer-
ta ai commissari per l’acquisto delle
attività della compagnia (il termine
scade il novembre).
Le Ferrovie dello Stato, capocorda-
ta dell’operazione, lavorano da un an-
no al «Progetto Az». La posizione di
Fs è stata messa in chiaro dall’a.d.
Gianfranco Battisti: ci vuole un part-
ner industriale che entri nel capitale
della Nuova Alitalia e le Fs acquisiran-
no solo una quota di minoranza (si
parla del % o massimo ,%, la
stessa quota dovrebbe avere Atlantia).
Per le Fs un partner vale l’altro,
purché rispetti le condizioni fissate.
La prima è quella dell’equity. Ad og-
gi solo Delta ha manifestato questo
impegno. Se lo farà anche Lufthan-
sa (dando concretezza alle voci se-
condo cui sarebbe disposta a mette-
re più soldi degli americani, almeno
milioni) si aprirà un confronto
e una comparazione tra le offerte.
Se invece l’interessamento dei te-
deschi fosse un bluff, la partita si
dovrebbe concludere con il socio
americano.
A quel punto ci sarebbe l’incogni-
ta di Atlantia, che potrebbe denegare
l’impegno se non considerasse sod-
disfacente il piano industriale e l’im-
pegno di Delta. Sullo sfondo rimane
la preoccupazione di Atlantia _ come
espresso nella lettera del ottobre al
ministro dello Sviluppo, Stefano Pa-
tuanelli _ di salvaguardare la conces-
sione di Autostrade per l’Italia. Il go-
verno ha spiegato che i due dossier
sono separati. Il ministro delle Infra-
strutture e Trasporti, Paola De Mi-
cheli, ieri ha sottolineato che «la vi-
cenda delle concessioni autostradali
ha un suo percorso e arriverà a ter-
mine abbastanza a breve. La parteci-
pazione di Atlantia in Alitalia è un’al-
tra partita».
Lufthansa «è disponibile», ha
detto De Micheli. Poi c’è il capitolo
esuberi. Il piano Fs-Delta ne prevede
circa .. Lufthansa è partita da
. esuberi. Adesso, si dice, po-
trebbe scendere a . nelle attività
di volo, ma resterebbe da affrontare
a parte la razionalizzazione del-
l’handling a Fiumicino, con altri
probabili futuri esuberi. Sugli esu-
beri De Micheli ha glissato: «Si vedo-
no con il piano».
Per Atlantia la partita Alitalia ha
un riflesso anche sull’attività della
controllata (al ,%) Aeroporti di
Roma. Alitalia è il «vettore principa-
le» di Fiumicino, si legge nel bilan-
cio di AdR. Nel Alitalia ha tra-
sportato su Fiumicino , milio-
ni di passeggeri, pari al ,% dei
milioni totali dello scalo (mentre sui
, milioni totali di AdR, che ha an-
che Ciampino, vale il ,%). Il se-
condo vettore per passeggeri per
AdR è Ryanair, con , milioni (in
prevalenza su Ciampino, che vale
, milioni di passeggeri), il terzo
Vueling (, milioni), il quarto
easyJet (, milioni), il quinto Wiz-
zair (, milioni), il sesto Lufthansa
(, milioni).
Se saltasse Alitalia _ ipotesi da
non escludere se non ci fossero of-
ferte d’acquisto entro il novembre
_ per AdR (e per Atlantia) ci sarebbe
un problema. Domani i tre commis-
sari, che dal maggio sono in
carica con il compito di vendere Ali-
talia, saranno ascoltati dalle com-
missioni Trasporti e Attività produt-
tive della Camera.
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Nuova acquisizione
per Zucchetti
Rilevata Amilon
SOFTWARE
Importante operazione
nelle gift card digitali
All’orizzonte c’è la Borsa
Carlo Festa
MILANO
Nuova operazione per il gigante
dei sotware Zucchetti. Negli
scorsi giorni è stata infatti rileva-
ta la maggioranza (il %) del
gruppo Amilon, con quartier ge-
nerale a Milano, la prima azienda
in Europa ad aver lanciato le gift
card digitali.
Con questa operazione Zuc-
chetti avvicina la quota del miliar-
do di euro di fatturato. Secondo
indiscrezioni, il gruppo di Lodi po-
trebbe a questo punto anche valu-
tare l’opzione di quotazione a
Piazza Affari nei prossimi anni.
Amilon, d’altro canto, è una so-
cieta leader nel proprio settore,
quello della gestione delle gift card
digitali, con un giro d’affari di circa
milioni di euro e con un margi-
ne operativo lordo a regime del
-%. Amilon nasce dall’iniziativa
di tre imprenditori: Andrea Verri,
Fabio Regazzoni e Renato Buon-
tempo, che dopo aver lanciato nei
primi anni Duemila l’iniziativa del
gruppo Ecrm nel marketing digi-
tale, attorno al hanno avuto
l’intuizione che mercato delle gift
card si sarebbe digitalizzato e
avrebbe avuto bisogno di tecnolo-
gie specializzate.
I fondatori resteranno con il
% dell’azienda, anche dopo l’ac-
quisizione di Zucchetti, con la mis-
sione di gestire il gruppo e di cre-
scere per acquisizioni soprattutto
all’estero. Zucchetti è stata fonda-
ta anni fa da Domenico Zuc-
chetti ed è oggi la più grande sof-
tware house italiana, capace nel
passato di attirare le mire anche di
multinazionali come Microsoft.
Ma la famiglia non ha mai volu-
to cedere il gruppo e oggi Zucchetti
è gestita dalla seconda generazio-
ne. La guida è infatti in mano ai fi-
gli Alessandro, presidente, e Cri-
stina, presidente della holding
Zucchetti Group, la cassaforte di
famiglia che i due eredi controlla-
no con il % a testa. Zucchetti è
cresciuta in questi anni tramite
numerose acquisizioni.
Alessandro Zucchetti ha guida-
to lo sviluppo. Da gennaiosono
state concluse acquisizioni nel-
le soluzioni software per la gestio-
ne delle risorse umane, per profes-
sionisti, alberghi e ristoranti.
A fine luglio è invece stata com-
prata la maggioranza di Moxoff,
spin off del Politecnico di Milano
nel settore dell’intelligenza artifi-
ciale. L’anno di Zucchetti dovreb-
be chiudersi con milioni di fat-
turato e oltre milioni di ebitda.
Un importante impatto, in termini
di fatturato, arriverà grazie all’ac-
quisto di Amilon che porta in dote
altri milioni di giro d’affari. A
questo punto il gruppo Zucchetti
potrebbe avere le dimensioni per
guardare alla Borsa, anche se al
momento l’opzione non è concre-
tamente sul tavolo.
Gli advisor del venditore sono
stati K Finance e Gianni Origoni
Grippo Cappelli. Zucchetti è invece
stato assistito per la due diligence
da Pirola. L’operazione è soggetta
al via libera Antitrust.
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Iag conquista Air Europa
Affare da 1 miliardo
CONCENTRAZIONI
Iag, la holding cui fanno capo tra le altre Iberia e British Airways, ha
raggiunto un accordo per acquistare per un miliardo di euro la
compagnia spagnola Air Europa dal gruppo attivo nel turismo Globalia.
L'operazione permette a Iag di rafforzarsi sul mercato spagnolo, dove
già possiede la compagnia Iberia e la low cost Vueling. L'acquisto di Air
Europa, ha detto il ceo di Iag Willie Walsh, aiuterà il gruppo a
riaffermarsi come leader di mercato in America Latina e nei Caraibi. Air
Europa è una compagnia privata spagnola, serve 69 destinazioni
nazionali e internazionali con una flotta di 66 aerei, e - si legge nel
comunicato di Iag - ha chiuso il 2018 con un fatturato di 2,1 miliardi di
euro, generando un utile operativo di 100 milioni. Lo scorso anno ha
trasportato 11,8 milioni di passeggeri. Il completamento
dell'operazione è previsto nella seconda metà del 2020.
AFP
ACQUISIZIONI
NEL 2019
Intensa
campagna
di acquisizioni
per Zucchetti
nell’ultimo anno
25
LA QUOTA
DI DELTA
Il vettore
americano
ha manifestato
l’interesse per
il 10% di Alitalia
10%
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