Il Sole 24 Ore - 05.11.2019

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Il Sole 24 Ore Martedì 5 Novembre 2019 9


Mercati Primo Piano


Dazi, trimestrali, Fed e Bce:


Borse Ue volano al top dal 2015


Cambia il quadro. La paura di un forte rallentamento economico cala grazie alle banche centrali,


al disgelo tra Usa e Cina e a bilanci aziendali migliori del previsto: questo sostiene i listini globali


Morya Longo


«Ottimismo di breve termine, scet-


ticismo di lungo termine». Forse


questa frase, con cui Bank of Ameri-


ca titola uno dei suoi tanti report,


condensa al meglio l’umore sui


mercati finanziari: nell’anno in cui


l’economia rallenta, le Borse infatti


volano sui massimi con un’entusia-


smo che - secondo vari indicatori -


non si vedeva dal . Non solo


Wall Street ieri ha registrato l’enne-


simo record storico, ma anche in


Europa l’indice Stoxx  è arrivato


a toccare i massimi dal lontano


maggio  per portarsi a un soffio


dal record storico dell’aprile . E


tutte le Borse festeggiano: Milano


+,% ieri e +,% da inizio anno,


Francoforte +,% ieri e +% da


gennaio e così via.


I motivi dell’entusiasmo sono al-


meno quattro. Uno: gli sviluppi po-


sitivi della vertenza commerciale


tra Cina e Stati Uniti. Due: la stagio-


ne delle trimestrali sta stupendo in


positivo. Tre: le banche centrali so-


no pesantemente tornate in campo.


Quattro: il pericolo di una Brexit du-


ra è sostanzialmente scampato. Ma


dietro questa facciata di buon umo-


re, sul mercato in tanti sono convin-


ti che gli squilibri non siano pochi.


Ottimismo nel breve


L’umore sui mercati è condensato


in alcuni indicatori che più di tutti


ne mostrano la faccia estrema. Per


esempio l’indice «Fear and greed»


(Paura e avidità), elaborato dalla


Cnn sulla base di vari parametri,


mostra che i mercati sono imposta-


ti sull’«estrema avidità»: in una


scala che va da zero (paura massi-


ma) a  (avidità massima), l’indi-


ce attualmente sta a quota : mas-
simo dal , anno d’oro delle

Borse. Messaggio simile lo lancia-


no i dati (di Bloomberg) sulle spe-
culazioni ribassiste sull’indice di

volatilità (Vix): qui siamo sui mas-


simi storici. Mai gli investitori ave-
vano scommesso in gregge come

oggi su una volatilità bassissi-


ma: «Come se prevedessero cielo
sereno a lungo», commenta Anto-

nio Cesarano di Intermonte.


I motivi, come detto, sono tanti.
Il primo è che il fantasma di una

guerra commerciale tra Stati Uniti


e Cina sembra scongiurato. Il mer-
cato era entrato nel  con la pau-

ra di un’escalation, che avrebbe pe-


sato non poco sull’economia globa-
le. Dal marzo del , quando l’am-

ministrazione Trump ha imposto i


primi dazi a beni cinesi, il commer-
cio globale ha infatti segnato una

brusca frenata: ai tempi - secondo


i dati di JP Morgan AM - cresceva a
un tasso del % annuo, mentre ora

il tasso è leggermente negativo.


Questo ha causato un violento peg-
gioramento della fiducia delle im-

prese e degli investimenti: questi


ultimi prima crescevano a un tasso
di circa il % annuo, ora sono vicini

all’% a livello globale. Insom-
ma: più le tensioni commerciali au-

mentano, più l’economia frena. So-


prattutto quella europea, che - se-
condo i dati della Banca Mondiale -

è maggiormente esposta ai com-


merci globali. Ecco perché i mercati
erano terrorizzati. Ed ecco per-

ché ora, che c’è il disgelo tra Cina e


Usa, i mercati volano.
Il secondo motivo va cercato nei

conti trimestrali delle aziende. Il


mercato temeva che la frenata del-
l’economia pesasse sugli utili. Così

le previsioni sui profitti del terzo
trimestre  erano nere. Ma poi,

una volta arrivati i dati effettivi, si è


scoperto che i conti delle aziende
vanno meglio del previsto: in Euro-

pa i conti già diramati - secondo la


banca dati di Bloomberg - hanno re-
gistrato una sorpresa positiva del

,%, mentre begli Usa del ,%.


Dunque la situazione non è nera co-
me si temeva. Se a questo si aggiun-

ge che la vicenda Brexit è in via di


risoluzione e che le banche centrali
sono pesantemente tornate in cam-

po (la Bce ha avviato a novembre un


nuovo quantitative easing e la Fed
ha tagliato i tassi), si comprendono

i motivi dell’entusiasmo sui listini.
Vedevano nero, quindi anche il gri-

gio di oggi sembra luce.


Scetticismo nel lungo
Ma sui mercati ci sono anche tanti

motivi per guardare al futuro con


una certa apprensione. Il debito del-
le aziende americane è arrivato al

record storico pari al % del Pil


Usa, e buona parte di questo debito
è stato contratto sui mercati con

strumenti sempre più rischiosi e


speculativi. Per esempio i leveraged
loans. La fame di rendimento sta

spingendo gli investitori a varcare


frontiere sempre più estreme, arri-
vando al paradosso per cui bisogna

rischiare tanto per guadagnare


sempre meno. Calcola Citigroup che
solo nel  per avere un rendi-

mento del % bastava comprare


tranquilli bond con rating di “BBB”,
mentre ora per avere lo stesso %

bisogna spingersi nell’insidioso


campo della “spazzatura” sui rating
“B”. I rischi, insomma, sono elevati.

á@MoryaLongo


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Borse europee ai


massimi. Euforia


sui listini:
ottimismo per

il vento di intesa


tra Usa e Cina e
per le trimestrali

BLOOMBERG

Principali listini da inizio anno. Dati in %
IERI DA INIZIO ANNO

27,


Ftse Mib
ITALIA 1,

25,


Ftse All-Share
ITALIA 1,

24,


Dax
GERMANIA 1,

23,


Cac 40
FRANCIA

1,


10,


Ibex 35
SPAGNA 0,

9,


Ftse 100
REGNO UNITO

0,


19,


Shanghai Composite
CINA 0,

22,


S&P 500*
USA 0,

14,


Nikkei 225
GIAPPONE

0


(*) Aggiornato alle ore 20.

Borse da record


OLTREOCEANO


Wall Street segna


il nuovo record


con la svolta Usa-Cina


Dagli Stati Uniti arriva


la buona notizia: progressi


con la Cina per la Fase uno


Marco Valsania


NEW YORK

Wall Street svetta a nuovi record sul-


la spinta dell’ottimismo per la salute
della Corporate America e il disgelo

nei rapporti commerciali. Tutti e tre


i principali indici azionari, durante la
seduta, hanno guadagnato circa

mezzo punto percentuale e strappa-


to massimi storici, con l’S&P  sa-
lito fino a quota . punti. Il Dow

Jones è lievitato a . punti e il tec-


nologico Nasdaq a quota .. L’S&P
, in rialzo di oltre il % da inizio

anno, è al momento in marcia per la


miglior performance annuale dal
. Un andamento che, rispec-

chiando il miglior stato dell’econo-


mia statunitense nel quadro interna-
zionale, eclissa il più limitato incre-

mento del % nell’indice globale


MSCI AC World senza la Borsa Usa -
e il % registrato dall’Europa.

Le grandi aziende, nonostante le


maggiori pressioni sugli utili, hanno
spesso battuto le attese con le loro

ultime trimestrali: tre quarti delle


imprese nell’S&P  ha riportato i
conti del periodo luglio-settembre e

nel % dei casi hanno superato le


previsioni di profitto, nel % anche
quelle di ricavi. La stagione potrebbe

concludersi con una flessione com-


plessiva negli utili, ma il calo del ,%
ora stimato è contenuto al confronto

del ,% ipotizzato alla vigilia. Schia-
rite su delicate incognite stanno in-

coraggiando la Borsa e spezzare una


fascia di oscillazione che l’aveva im-
brigliata. Su tutte le tensioni com-

merciali: il Segretario al Commercio


Wilbur Ross ha assicurato che Stati
Uniti e Cina stanno compiendo

«buoni progressi» verso la firma di


un primo accordo di pace sull’inter-
scambio - la cosiddetta “Fase ”. E ha

aggiunto che sono imminenti licenze


per consentire alle aziende Usa di la-
vorare con Huawei, il colosso delle

telecomunicazioni di Pechino messo


al bando per accuse di spionaggio (si
veda servizio a p. ).

L’andamento dell’espansione


americana contribuisce a iniettare fi-
ducia: recenti dati sull’occupazione

hanno evidenziato la continua crea-


zione di posti di lavoro, . posti
in ottobre. E, se il comparto manifat-

turiero risente di debolezza globale,


regge invece la spesa dei consumato-


ri, che rappresenta due terzi dell’eco-
nomia e nel terzo trimestre ha soste-

nuto una marcia del Pil al passo del-


l’,%, meglio del previsto ,%. La
Federal Reserve ha rafforzato il nuo-

vo clima più favorevole al rischio


azionario con una diagnosi di solidi-
tà della crescita, che le ha consentito

di suggerire probabili pause nei tagli


dei tassi d’interesse dopo tre inter-
venti di stimolo. L’avanzata del mer-

cato azionario è stata trainata da set-


tori quali finanza e energia, in passa-
to parsi tra i meno brillanti e più dan-

neggiati da spettri di escalation della


guerra commerciale. Citigroup, Bank
of America e Goldman Sachs hanno

messo a segno guadagni superiori


all’%, Morgan Stanley è lievitata di
oltre il %. Tra le compagnie petroli-

fere ExxonMobil si è impennata di


quasi il %, Chevron ha sfiorato il %.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

4,3%


LA SORPRESA
SUGLI UTILI UE
I conti trimestrali
presentati fino ad
ora dalle aziende
europee stanno
sorprendendo in
positivo: secondo
Bloomberg, sono il
4,31% più alti delle
attese. Negli Usa
sorpresa a +4,85%

ACCORDO
IN VISTA
Dopo tante
tensioni,
si fa più vicina
una prima intesa
tra Cina e Usa

SOSTENIBILITÀ E CRESCITA: IL FUTURO DELLE PICCOLE IMPRESE


Comitato Regionale Ligure Piccola Industria

LIGURIA


Con il sostegno di: In collaborazione con:

Cultura, ecosistemi, fattori abilitanti


Con il contributo di: Media Partner: Vettori Ufficiali:

Forum Piccola Industria Confindustria


Genova, 9 novembre 2019 | Ansaldo Energia | Stabilimento di Cornigliano | Via San Giovanni D’Acri


Ai sensi del Regolamento n. 679/2016 e del D.Lgs n. 196/2003, in qualità di Titolare, Confindustria informa che i dati raccolti in occasione del Convegno saranno trattati unicamente per consentire la gestione delle attività connesse alla sua realizzazione, ivi compresa la diretta streaming dell'evento, la riproduzione e la diffusione delle immagini registrate.

9.30 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI


10.00 SALUTI DI APERTURA


Giovanni Mondini | Presidente Confindustria Genova


Fausto Agostini | Presidente Piccola Industria Liguria


Andrea Carioti | Presidente Piccola Industria Confindustria Genova


10.20 CULTURA, ECOSISTEMI, FATTORI ABILITANTI:
CULTURA PER LA CRESCITA, CRESCITA DELLA CULTURA

Carlo Robiglio | Presidente Piccola Industria Confindustria


10.40 SCENARI E STRUMENTI PER LA CRESCITA


Fabrizio Guelpa | Responsabile Industry and Banking Research,
Direzione Centrale Studi e Ricerche
Intesa Sanpaolo

Ciro Rapacciuolo | Centro Studi Confindustria


Stefano Scalera | Dirigente Generale Consulenza, Studi ed Analisi
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato
Ministero dell’Economia e delle Finanze

11.15 UN ECOSISTEMA PER CRESCERE: LE FILIERE


Fabrizio Longo | Direttore AUDI Italia


11.25 ABILITARE GLI ECOSISTEMI


Elio Catania | Presidente Gruppo Tecnico Crescita digitale
delle imprese Confindustria

Giuseppe Zampini | Presidente Confindustria Liguria,
Presidente Ansaldo Energia

11.45 IL PIANETA SOSTENIBILE


Paolo Nespoli | Astronauta


12.00 GLI STRUMENTI A SUPPORTO PER LA CRESCITA DELLE PMI


Luca Peyrano | CEO ELITE London Stock Exchange Group


12.10 I FATTORI ABILITANTI: CAPITALE, GOVERNANCE, CULTURA D’IMPRESA


Stefano Barrese | Responsabile Divisione Banca dei Territori
Intesa Sanpaolo

12.20 INTERVISTA A:


Stefano Patuanelli | Ministro dello Sviluppo Economico


12.40 CONCLUSIONI


Vincenzo Boccia | Presidente Confindustria


Modera:


Sebastiano Barisoni | Vicedirettore Esecutivo Radio 24 - Il Sole 24 ORE


Per informazioni e adesioni: http://www.confindustria.it - Per partecipare all’evento è necessario iscriversi #PMIForum

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