la Repubblica - 12.11.2019

(Ron) #1
torino — «Non ho mai appoggiato
nessuna organizzazione terroristi-
ca, non so nemmeno l’arabo, ho solo
seguito mio marito», si è sempre di-
fesa così Lara Bombonati, 28 anni,
condannata ieri dalla corte d’assise
di Alessandria a 2 anni e 8 mesi più
uno di libertà vigilata in comunità.
La donna era stata arrestata due an-
ni fa a Tortona con l’accusa di essere
una foreign fighter al fianco di asso-
ciazioni terroristiche di matrice isla-
mica in Siria con il marito Francesco
Cascio, un combattente italiano che
risulterebbe morto in battaglia.

Abbandonato il velo integrale che
aveva iniziato a indossare dopo la
conversione all’Islam radicale, in au-
la si è presentata con pantaloni neri
e i lunghi capelli sciolti. Accusata di
terrorismo internazionale, era stato
individuato il suo ruolo nel dare assi-
stenza logistica, sanitaria e psicolo-
gica ai combattenti della Jihad e alle
loro famiglie dal 2014 all’inizio 2017,
quando le autorità turche l’avevano
arrestata al confine con la Siria per-
ché in possesso di documenti d’iden-
tità falsi ed era stata espulsa.
Oltre alla sua attività in Siria, rico-
struita dal pm Enrico Arnaldi di Bal-
me, il processo si è giocato soprattut-
to sul giudizio dei periti che hanno
evidenziato nella donna disturbi del-
la personalità: questi le permette-
ranno presto di andare in comunità
poiché la sentenza è arrivata quan-
do la condanna è già stata scontata
quasi interamente dal giorno dell’ar-
resto, avvenuto la notte tra il 22 e il
23 giugno 2017. La Digos delle que-
sture di Torino e di Alessandria l’ave-
vano fermata nel timore che volesse
tornare in Siria attraverso alcuni
contatti in Belgio.
— f. cr.

Tor Bella Monaca,


i neomelodici alle feste


del boss ai domiciliari


Arresti grazie ai pentiti


Foreign fighter
Lara Bombonati,
28 anni, è stata
arrestata al
confine tra Siria e
Turchia nel 2017

di Maria Elena Vincenzi

roma — Voleva essere come uno
dei protagonisti di Gomorra, tan-
to da essersi autoproclamato
“Principe”. Nel suo mondo, a Tor
Bella Monaca, era Bambo. Vincen-
zo Nastasi, classe 1990, sognava in
grande, voleva che la sua Tor Bel-
la Monaca, quartiere all’estrema
periferia di Roma, diventasse co-
me il regno dei Savastano, una ter-
ra di spaccio dove le forze di poli-
zia, «gli zii», non potessero entra-
re. Era il suo luogo, la sua terra.
«Tanto lo sanno che il 64 è mio»,
diceva alla moglie (arrestata ieri)
mentre dal carcere le spiegava co-
me gestire il suo business miliona-
rio. Il 64 è il civico di via dell’Ar-
cheologia, strada difficile di que-
sta zona di frontiera, che ospita le
“torri”, palazzine popolari sede di
diversi supermercati della droga.
Una zona che il “Principe” amava
al punto da aver contattato un ta-
tuatore e averlo fatto andare a ca-
sa mentre era ai domiciliari. Il di-
segno che ha voluto sul suo cor-
po, spiega il gip di Roma nell’ordi-
nanza con la quale ha disposto
venti misure cautelari per spaccia-
tori, vedette e capi dell’organizza-
zione, aveva le torri sullo sfondo e
un pusher che, in collaborazione
con un palo, cedeva un involucro
a un acquirente: «Tatuaggio — scri-
ve il giudice — che rappresentava
e pubblicizzava proprio le modali-
tà di funzionamento della piazza
di spaccio da lui diretta». Qualco-
sa di cui andava fiero. Lo aveva vo-
luto anche per la sua torta di com-
pleanno, fieramente postata su
Facebook: le torri, una pistola, le
banconote e, in cima, un rolex d’o-
ro. Tutto di pasta di zucchero. E,
per rendere la festa più solenne
nonostante i domiciliari, aveva vo-
luto, oltre ai boss della zona, un
cantante neomelodico. Questa
era la vita che voleva Bambo, ven-
tinovenne che aveva messo su un
giro da 350 vendite al giorno per
un fatturato quotidiano che, se-
condo i magistrati della Dda capi-
tolina, arrivava a 20 mila euro. Un
uomo spavaldo, lo definiscono i
carabinieri, che aveva infranto
ogni regola. Si era tolto persino il
braccialetto elettronico ed era an-
dato persino a fare visita in carce-
re a uno dei suoi sodali sotto falso
nome.
Il sistema, svelato da un’indagi-
ne che per la prima volta in que-
sta zona ha potuto contare anche
su due collaboratori di giustizia,
si reggeva su un’organizzazione
ferrea e maniacale. Ad accogliere
i clienti, catturati anche grazie a
una politica dei prezzi (si vendeva-
no anche le dosi singole a 20 eu-
ro), le vedette che li indirizzavano
verso i pusher in un giro di com-
mercio al dettaglio aperto 24 ore
su 24 che si svolgeva negli appar-

tamenti occupati abusivamente,
in strada o nelle macchine par-
cheggiate negli spazi condominia-
li. C’era da lavorare molto e chi
non lo faceva veniva licenziato
(previa lettera di richiamo), ma gli
stipendi per gli affiliati erano di
tutto rispetto. Il gip Cinzia Para-
sporo li definisce assimilabili a
quelli di «un dirigente di fascia al-
ta cui si aggiungevano i benefit
previsti in caso di arresto, in ter-
mini di rifusione delle spese lega-
li e di mantenimento». Perché
quelli del gruppo, se seguivano le
regole, non venivano abbandona-

ti, come accade appunto nella cri-
minalità organizzata in stile Go-
morra. Uno dei pusher arrestati lo
dice chiaramente in un’intercetta-
zione: «Ogni volta che bevono na
persona so’... minimo perdi na pal-
letta (gli involucri nei quali veniva
custodita la droga, ndr) so’ mille,
poi so’ mille e cinque d’avvocato,
poi se o carcerano gli devi da’ cen-
to euro a settimana capito? Oggi
ne hanno presi due... più non amo
lavorato e amo perso un botto, de
sera minimo se fanno, quanno
non arrestano, se fanno dodici,
tredici mila euro».

Carlo Verdelli e tutta la redazione di Repubbli-
ca sono vicini con affetto al collega Marco Imari-
sio del Corriere della Sera per la scomparsa del
padre
Renato
Roma, 12 novembre 2019
Un abbraccio da Paolo e Stefania a Marco per
la scomparsa del papà
Renato Imarisio
Torino, 12 novembre 2019
Marco, Giuliano e Fabio abbracciano forte il lo-
ro amico Marco per la perdita del suo caro pa-

Renato Imarisio
Roma, 12 novembre 2019

Ieri 11 novembre
Lamberto Magnoni
ha lasciato questo mondo. Con dolore immen-
so ne danno il triste annuncio la moglie Claudia,
i figli Aldo e Alessandro, le nuore Gloria e Vale-
ria e i nipoti Lamberto e Chiara.
Le esequie si terranno mercoledi 13 alle ore
10.30 nella Chiesa di Gesù Divino Maestro via
Vittorio Montiglio 18 a Roma.
Roma, 12 novembre 2019
Caro nonno
Lamberto
hai lasciato le nostre mani e sei partito da solo
per il tuo lungo viaggio ma noi sempre ricorde-
remo il tuo amore ed i tuoi insegnamenti.
Lamberto e Chiara
Roma, 12 novembre 2019
Francesco e Francesca Nardella con i figli Anna,
Nicolò e Pietro piangono la scomparsa di
Beppo
indimenticabile mentore, zio ed amico ed ab-
bracciano con tenerezza infinita Tatta con i cu-
gini Aldo ed Alessandro.
Roma, 12 novembre 2019

Leonardo e Mimma di Donna piangono la
scomparsa di
Lamberto Magnoni
cognato e fratello e abbracciano Tatta, Aldo e
Alessandro.
Roma, 12 novembre 2019

Si è spenta ieri serenamente
Ada Poma Vallo
Ne danno il triste annuncio la figlia Maria Leti-
zia, con il marito Valerio, e il figlio Gabriele, con
la moglie Anna, insieme ai nipoti Maria, Leonar-
do, Irene e Guglielmo.
I funerali si terranno mercoledì 13 novembre al-
le ore 12 nella chiesa di Santa Emerenziana.
Roma, 12 novembre 2019

Nicola e Nino Piovani sono vicini a Anna e Aure-
lio nel dolore per la perdita del carissimo
Giuseppe Richichi
amico di una vita.
Roma, 12 novembre 2019
Profondamente commossi per la scomparsa
del
PROF.
Pino Richichi
esprimiamo affettuosa gratitudine per i Suoi in-
segnamenti di lavoro e di vita.
I colleghi cardiologi GISE Lazio
Roma, 12 novembre 2019

Sedici anni fa moriva
Franca Oddi
quelli che le vogliono bene la ricordano.
Roma, 12 novembre 2019

12 11 2002 12 11 2019

Carla Ianelli Bertuzzi
sei sempre nei nostri cuori.
Gigi Massimo Donatella
Bologna, 12 novembre 2019

2 0


Gli arresti
Le misure
cautelari
eseguite ieri dai
carabinieri a Tor
Bella Monaca

350


Gli acquisti
Ogni giorno
avvenivano 350
episodi di
spaccio nel
quartiere

200 mila


Il giro d’affari
Ogni mese
secondo gli
inquirenti gli
uomini del
Principe
vendevano
droga per 200
mila euro

Il maltempo prosegue oggi senza
tregua, su tutta la penisola:
provocherà a Venezia acqua alta
da record (picco di 145 cm
previsto stasera alle 23) e neve
abbondante sulle Alpi sopra i mille
metri. In molte città le scuole
rimarranno chiuse. Soprattutto in
Sicilia dove è allerta rossa, come in

Calabria e Basilicata. Gli
acquazzoni saliranno poi verso
Lazio, Toscana e quindi il Nordest,
con pioggia forte e possibili
nubifragi a Roma, Grosseto,
Bologna, Verona, Padova. Domani
lieve miglioramento, ma già da
giovedì sera tornerà l’acqua sul
Nordovest e sulla Sardegna.

L’emergenza


Maltempo, acqua alta record a Venezia


Allerta rossa in Calabria, Basilicata e Sicilia


LAPRESSE

CARABINIERI /ANSA

La sentenza


Da Alessandria


alla Siria


condannata


la jihadista Lara


I numeri


blitz antidroga

La Gomorra di Roma


Il Principe e i suoi lussi


nel regno dello spaccio


kSimboli
del potere
Qui sopra
Vincenzo
Nastasi e la
moglie: la torta
di compleanno
con le torri,
il rolex e le
banconote, in
mano la pistola.
In alto il blitz
di ieri dei
carabinieri: in
casa la scultura
di una pantera

pagina. (^18) Cronaca Martedì, 12 novembre 2019

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