Panorama - 16.10.2019

(Darren Dugan) #1
16 ottobre 2019 | Panorama 15

ta» con un capitano dell’esercito svizzero, Patrick
Haari. Di una notte brava in un locale gay, durante
la quale monsignor Ricca fu picchiato. Di un giorno
dell’agosto 2001, quando fu sorpreso in ascensore in
atteggiamenti intimi con un adolescente. Di un vali-
gione contente una pistola, preservativi e film porno.


Sempre nel 2013, Bergoglio aveva inaugurato
il Consiglio dei cardinali, il C9, organo che dove-
va affiancarlo nelle riforme ecclesiali. E chi aveva
coinvolto Francesco? L’arcivescovo di Tegucigalpa,
in Honduras, Óscar Rodríguez Maradiaga, impli-
cato in uno scandalo finanziario. Costui avrebbe
convinto la vedova di un facoltoso amico a investire
i suoi risparmi in un fondo londinese, gestito da
un musulmano (a proposito di ecumenismo). Il
mediatore però sparì con il bottino. La donna fece
appello al Pontefice, che la ricevette in Vaticano.
Francesco, tuttavia, non l’hai mai aiutata. E non
ha mai rimosso Maradiaga.
Su un aspetto gli osservatori non sono concordi:
Francesco vuole rivoluzionare la Chiesa adesso?
Oppure - e in questa direzione sono da leggere le
mire sul conclave - vuole mettere le prime pietre di
un edificio che sarà ultimato dopo di lui?
Ureta assicura che «Bergoglio è consapevole di
essere il rappresentante di una minoranza, che ha
preso il potere con un’abile manovra». Un «capo-


lavoro tattico», lo definirebbe Matteo Renzi. Fatto
sta che «Francesco cerca di completare le riforme il
più presto possibile, anche a costo di rischiare uno
scisma». E nonostante si rincorrano i malumori per
il sinodo amazzonico, che potrebbe sdoganare preti
sposati e teologia della liberazione «in salsa verde»,
scatenando gravi reazioni.
Altri analisti, come il vaticanista Sandro Ma-
gister, insistono invece da tempo sul principio,
enunciato con chiarezza dal Papa nell’Evangelii
gaudium, secondo cui «il tempo è superiore allo
spazio». Ciò significherebbe, stando all’esortazione
apostolica, che si può «lavorare a lunga scadenza,
senza l’ossessione dei risultati immeditati». Dare
priorità al tempo vuol dire «iniziare processi» che
si concluderanno nel futuro: tanto, il conclave è
blindato. «Questo però non è scontato», ammoni-
sce don Bux. «O diciamo che la Chiesa è una realtà
solo umana e allora gli stratagemmi politici sono
sufficienti a plasmarla, oppure riconosciamo che
c’è una variabile sovrannaturale, con cui prima o
poi bisogna fare i conti».
Questa «Chiesa in uscita» è in realtà più arroc-
cata che mai. Assediata dagli scandali. Scossa dalle
lotte di potere. Ma nel disegno di Bergoglio resta
una legittima domanda: lo Spirito Santo ha preso
la tessera del suo partito? I
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«BERGOGLIO È CONSAPEVOLE DI ESSERE IL RAPPRESENTANTE


DELLA MINORANZA, CHE HA PRESO IL POTERE CON UN’ABILE MANOVRA»


Qui accanto,
monsignor Gustavo
Zanchetta,
ex vescovo di Orán,
coinvolto in abusi
sessuali, e difeso
da Papa Francesco.
A sinistra, Juan
Carlos Maccarone,
nominato ausiliare
a Buenos Aires
da Bergoglio
e anche lui coinvolto
in uno scandalo
sessuale.
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