la Repubblica - 28.10.2019

(Ben Green) #1
di Fabio Tonacci

Roma — Il caso non è chiuso. Inqui-
nata dalle bugie di Anastasiya, e
dall’iniziale reticenza di alcuni te-
stimoni oculari, la storia della mor-
te di Luca Sacchi appare ancora
monca. Imperfetta. I puntini si in-
travedono, ma va cercata una linea
plausibile che li colleghi tutti. E ci
sono domande che — a tre giorni
dall’arresto dei due 21 enni accusa-
ti di omicidio e rapina — attendono
una risposta. Cos’è successo davve-
ro in quella manciata di secondi
(una quarantina circa) in cui i due
hanno aggredito Sacchi? Dov’era
Anastasiya? Quanti soldi c’erano
nel suo zaino di pelle rosa? Ancora:
chi, nel gruppo dei “quattro amici
al pub” di cui Luca e la fidanzata fa-
cevano parte, ha condotto la tratta-
tiva con “quelli di San Basilio” per
la droga?

I dubbi sulla prima versione
Anastasiya Kylemnyk è la fidanza-
ta ucraina di Luca Sacchi. Ha 25 an-
ni, da quattro stava insieme a Luca,
fa la babysitter. Sentita dagli inve-
stigatori subito dopo l’omicidio, ha
raccontato una versione che fa ac-
qua da tutte le parti. Ha sostenuto:
1) che lei e Luca sono stati vittima
di una “semplice” rapina da parte
di sconosciuti, senza fare alcun ac-
cenno al tentativo di comprare un
notevole quantitativo di droga; 2)
di essere stata colpita alla nuca e al-
la schiena con una mazza da base-
ball da Paolo Pirino, il compare di
Valerio Del Grosso, allo scopo di ru-
barle lo zaino; 3) di aver visto Del
Grosso sparare alla testa a Luca,
nel momento in cui aveva immobi-
lizzato a terra Pirino.
In realtà chi le ha prestato i pri-
mi soccorsi, il titolare di un nego-
zio di tatuaggi che si trova nei pres-
si del pub John Cabot (quartiere
Colli Albani) non ha notato alcuna
ferita o contusione. Aveva le mani
sporche del sangue di Luca, per-
ché ha cercato di tamponare la la-
cerazione alla testa prodotta dal
proiettile della calibro 38 di Del
Grosso, e ha chiesto dove fosse un
bagno per lavarsele. Anastasiya è
stata poi portata via con un’ambu-
lanza, in codice giallo, perché in
stato di choc. Agli atti dell’indagi-
ne non ci sono referti medici, né lei
li ha mostrati. C’è anche un altro
elemento che avvalora l’ipotesi di
un’aggressione diretta solo su Lu-
ca, e non su Anastasiya. Il tempo.

Il video dell’aggressione
Il filmato più importante in mano
ai carabinieri del Nucleo investiga-
tivo di via in Selci e ai poliziotti del-
la Squadra mobile è stato registra-
to da una telecamera di sorveglian-
za che riprende l’arrivo della

Smart bianca di Del Grosso e Piri-
no. Non l’attimo dello sparo. Un mi-
nuto prima, fuori dal pub, si vedo-
no Anastasiya con lo zainetto sulla
spalla, Luca Sacchi e un terzo ami-
co, Domenico Costanzo. Stanno
parlando e passeggiando. Poi esco-
no dall’inquadratura, dove invece
piomba, dopo un paio di manovre
in controsenso rispetto al senso di
marcia, la Smart. Passano circa qua-
ranta secondi da quando gli aggres-
sori salgono di nuovo in macchina
e scappano via. Da qui in avanti,

quindi, si procede nel campo delle
ipotesi.
Un lasso di tempo così ridotto la-
scia presupporre un’azione fulmi-
nea diretta a “neutralizzare” Luca.
Nell’ultimo frame in cui la coppia
compare insieme, lo zaino, come
detto, ce l’ha Anastasiya sulla spal-
la. Potrebbe però averlo passato al
fidanzato un attimo dopo ed esser-
si allontanata. Elio, un abitante del-
la zona, a Repubblica dichiara infat-
ti di averla vista arrivare di corsa
dopo il colpo di pistola, quando Lu-

ca era già crollato a terra.

I complici di San Basilio
Chi c’era sulla scena del delitto?
Del Grosso e Pirino, quando giun-
gono per la seconda volta in zona
pub tra le 23.55 e mezzanotte, sono
da soli. I due intermediari, Valerio
Rispoli e Simone Piromalli, manda-
ti da Del Grosso in avanscoperta
due ore prima per accertarsi che il
gruppo di Anastasiya avesse vera-
mente il denaro “per la merce”, di-
cono a verbale di essere rientrati al

Il delitto
Luca Sacchi, 24 anni,
viene raggiunto da
un colpo di pistola
alla testa mercoledì sera
davanti al pub John Cabot nel
quartiere Appio Latino di
Roma. È insieme alla fidanzata
Anastasiya Kylemnyk, 25 anni,
ucraina. Morirà giovedì

Il testimone


“Il ragazzo colpito era solo a terra


Lei è arrivata un minuto dopo”


L’omicidio di roma

Nessuna rissa


Luca ucciso a freddo


Le verità nascoste


di Anastasiya


Gli arresti
Il giorno dopo
vengono fermati
Valerio Del Grosso
e Paolo Pirino, 21 anni. Del
Grosso, che ha sparato, viene
denunciato dalla madre.
I due dovevano consegnare
droga a Luca, Anastasiya e ai
loro amici in cambio di denaro

Gli interrogatori
La versione resa
da Anastasiya
presenta diverse
incongruenze: non risulta che
sia stata ferita e un testimone
dice che non era sul luogo del
delitto. Per questo i pm hanno
deciso di ascoltarla di nuovo:
la risentiranno in settimana

iDovrà tornare in procura
A destra, Anastasiya Kylemnyk,
25 anni. Sarà riascoltata dai pm
nei prossimi giorni

1


I punti
La giovane ucraina
sarà riascoltata

kLa coppia
Luca e Anastasiya

roma — «Ero in bagno, mi ero
appena acceso una sigaretta,
quando ho sentito un botto: ho
capito subito che era uno sparo. Mi
sono affacciato e ho visto un
ragazzo steso in terra. Era solo». Il
signor Elio abita in via Franco
Bartoloni e ha la finestra che si
affaccia sul punto dell’omicidio.
Ricorda così la notte del 23 ottobre.
Cosa ha visto quella sera?
«Hanno sparato per uccidere: uno
che spara in testa significa che
vuole uccidere, altrimenti avrebbe
sparato alle gambe: uno che fa così
è un assassino, un sicario».
Ci sono stati altri colpi?
«No. Solo uno, quello».
E quindi, cosa è successo?

«Mi stavo accedendo una sigaretta,
sto al secondo piano, la mia finestra
è esattamente davanti alla scena
del crimine. Ho sentito bum: mi
sono affacciato, è passata una
macchina grigia tipo Golf, una
cinque porte, ha girato (tra via
Bartoloni e via Mommsen, ndr), e
subito dopo ho visto il corpo di quel
ragazzo per terra a faccia in su, con
la mano destra aperta verso il cielo
e la mano e il braccio sinistro verso
terra».
Com’era posizionato?
«Verso di me, parallelo al bar. Il
proiettile è finito nel pub forse
perché cadendo il ragazzo si è
girato. Intorno a lui non c’era nes-
suno. Sono corso a chiamare mia

moglie, siamo tornati, ancora non
c’era nessuno: sarà passato alme-
no un minuto».
E la ragazza?
«L’ho vista arrivare da via Bartoloni,
non stava vicino a lui, non ho
sentito strilli, non ho sentito urla
per il furto di una borsa, non c’è
stata nessuna colluttazione, non ci
sono state botte, c’è stato solo lo
sparo. Quando è arrivata si è messa
a urlare, lo abbracciava, gli teneva
la testa, lo tamponava, urlava
disperata: “Chiamate
l’ambulanza!”. Intanto si era
avvicinato un tipo e diceva:
“Respira, respira ancora, sta
respirando. È vivo”. Dieci minuti
ancora ed è arrivata l’ambulanza».

di Rory Cappelli

2


kLo sparatore
Valerio Del Grosso, 21 anni

La ragazza aveva


detto di essere stata


colpita da una mazza


ma non risulta ferita


Il giallo dello zaino


pieno di soldi, forse


passato al fidanzato


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pagina. (^16) Cronaca Lunedì, 28 ottobre 2019

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