Amica Italia – Marzo 2019

(alfred) #1

316-AMICA


P

er questa raffinatasignoradagli occhi leggermenteaman-
dorla-ilbisnonnoeraunaltodignitariodelVietnamnonché
espertocalligrafo-ilveropoteredell’arterisiedenell’audace
libertàespressiva.Perfarequestomestiereserveunapassio-
netotale:loammettelastessaAlmineRech.«Nelmiocampo
vincechisiassumeunrischio.Mipiaccionogliartistichela-
voranoconl’astratto,perchésonodispostiadifenderelaloro
idea»,raccontaadAmica.Unradicalismonetto, chenonammettecompro-
messi.Il suo lavoro consiste, oltre arappresentarealcunestar assolutetra
cui JeffKoons,RichardPrince,Julian Schnabel,in uno scoutingdi talenti
emergenti.Lisceglie.Lifasbocciare.Liportaallaribalta.«Miinteressachi
nonhapaura.Quellichenonsipieganopercompiacereivoleridelpubblico
pagante.Uominiedonnechesannoimporrelalorovisione».Comehafatto
lei, con quelleregole non scritte che sopravvivono,anche in un mondoper
suanaturasensibilealmutamento,comedovrebbeesserequellodell’arte.
Artecheèdasemprealsuofianco:dapiccola,Alminepasseggiaperilgiar-
dino delle Tuileriescon isuoi genitori -ilpadre, lo stilista pariginoGeorge
Rech, èquello che lei stessadefinisce“un pittore della domenica”-eside-
lizia con idipinti impressionisti del Museodell’Orangerie. Dipingeanche
lei,ritrattidiamiciefamiliari,paesaggi.Ilsuostilesimil-Hockneypiace.Si
iscriveallascuolad’arte,manellevestidipittricesisenteadisagio.Troppa
inquietudine,troppasolitudine.«Chièartistanonscegliediesserlo.Tivoti
aun’esistenza in solitaria,nel tuo studio.Ionon ero pronta»,spiega.Pro-
segue gli studi, virandoverso il cinemaelastoria dell’arte. Sin dall’inizio
dellacarriera,iniziaatracciareilsuostileradicale.Ègiàsposataconl’uomo
d’affari Xavier de Fromentquandofonda,assiemeaCyrille Putman(figlio
di Andrée,sacerdotessadella decorazionefrancesed’interni)la Galerie
Froment-Putman.Cyrillediverràilsuosecondomarito.

UniniziolUminosoIn questo spaziodi un Maraisancoralontano
dall’essereun quartiere“à la page” (siamoin rue Charlot, nel 1989), lancia
la primascommessa: puntatutto su un’installazioneluminosadiJames
Turrell,unquarantennechefapartedelmovimentocalifornianoLightand
Space.Rechèattrattadalminimalismo,Turrellèperfetto:haespostoinun
paiodimusei,mamaiinunagalleriainEuropa.Intantoc’èchilechiedese
nonhapauradiandareinbancarotta.Mal’intuitononlatradisce.Turrellsi
afferma.L’operavienevenduta.Daquelmomento,Rechnonsmettepiùdi
usare questa sua arma, lucidaesicura. «Tra me el’artista deveesserci un
colpodifulmine.Succedetuttonellaprimavisitaall’atelier:capiscosubi-
tosepossolavorarciono»,confessaRech.
DopoTurrell,seguonoJohnMcCrackeneUgoRondinone:hafattodellari-
cercadeigiovanitalentiunasuapriorità.Nel1997apreilsuoprimospazio
dasola.ÈinrueLouiseWeiss,nelXIIIarrondissement.Ilmatrimoniocon
PutmanèfinitoequellostessoannoincontraBernard.Sonosedutiaccanto,
auna cena di gala: la raffinatareginadel minimalismoeilriservatopoeta,
erede (l’unico legittimo) di Picasso,siparlano.Lui le chiedeil numerodi
telefono.Lei gli rispondedi visitarela sua galleria:èamore. Igusti in cam-
pod’artesonoquantomaidiversi,mailfeelingèistantaneo.Stannoancora
insieme.Enonlitiganopiùsufigurativismocontroastrattismo:oggi
acquistanooperesiapubblicamente-perlaFundaciónAlmineyBer-

conjacqueline
Alle spalledellagallerista
ecollezionistad’arte,
un ritratto di Jacqueline,
l’ultimamogliedi Picasso
(dalla serieJacqueline:
ThePaintingsPabloCouldn’t
PaintAnymore,1 996,
di MartinKippenberger).

“Miinteressano ipittori


egliscultoriche


nonhanno pauraenon


sipieganoalvolere


delpubblicopagante.


Uominiedonne


chesanno imporrela


propriavisione.


Tranoi deveesserci


uncolpodifulmine.


Chedisolitoavviene


durantelaprima


visitaalloroatelier”


alminerech
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