la Repubblica - 16.10.2019

(coco) #1
dal nostro corrispondente
Antonello Guerrera

LONDRA — È l’azzardo finale di Bo-
ris Johnson. Sacrificare l’Irlanda
del Nord, lasciarla agli europei
per qualche anno, scaricare gli
unionisti nordirlandesi del Dup e
raggiungere così un accordo qua-
si miracoloso sulla Brexit in soli
due mesi. È un “all in”, tutto o nien-
te, come del resto è stata questa sa-
ga negli ultimi tre anni. Ma John-
son ha deciso di rischiare. Stamat-
tina potrebbe - ma il condizionale
è più di un obbligo - arrivare final-
mente una nuova bozza di accor-
do Brexit per poi essere bollinata
dal Consiglio europeo di domani
per infine andare ai voti a West-
minster. Dove si preannuncia un
voto drammatico, sul filo di lana.
Questo perché gli unionisti diffi-
cilmente accetteranno il doloroso
compromesso cui Johnson si sa-
rebbe piegato dopo giorni di nego-
ziati fiume a Bruxelles, che lui
spaccerà per un nuovo “fantaaaaa-
stic” accordo ma che invece è una
furbesca versione di un altro pia-
no contemplato da Theresa May, a
inizio 2018, e cioè una sorta di
“backstop” applicato soltanto
all’Irlanda del Nord.
Sì, perché Belfast, anche se sa-
rebbe ufficialmente fuori dall’Ue
dopo questo potenziale accordo
Brexit insieme al resto del Regno
Unito (e questa sarebbe una novi-
tà), in realtà sarà allineata alle nor-
me Ue commerciali e di qualità
per almeno qualche anno, i dazi
europei nei suoi confronti saran-
no rimborsati da Londra e la fron-
tiera Irlanda-Irlanda del Nord sarà
praticamente spostata nel Mar
d’Irlanda, spaccando così il Regno
Unito: le merci infatti dalla Gran
Bretagna a Belfast verranno filtra-
te prima della partenza in base ai
parametri dell’Unione europea, in
modo da non contaminare l’inte-
grità del mercato unico Ue e, allo
stesso tempo, scongiurare ogni
checkpoint lungo il confine tra Ir-
landa e Irlanda del Nord che po-
trebbe far sprofondare i due Paesi
in nuovi disordini e una guerra ci-
vile, nella peggiore delle ipotesi.
Insomma, una minestra riscal-
data della prima soluzione della
predecessora di Johnson, con la
differenza, solo teorica e piutto-
sto fasulla, che così a Belfast si ap-
plicheranno persino i nuovi accor-
di commerciali che il Regno Unito
potrà stringere con altri blocchi
dopo aver lasciato l’Ue e la sua
unione doganale. Non è vero, o al-
meno per l’Irlanda del Nord non lo
sarà per almeno diversi anni, ma è
l’unica carta che può giocarsi
Johnson per ottenere un accordo
prima dell’ossessiva data del 31 ot-
tobre.
Qualora riuscisse a farselo vidi-
mare dall’Ue, Boris dovrà farlo pas-
sare in Parlamento, molto proba-

bilmente sabato. Se non avesse i
voti dei nordirlandesi Dup, a quel
punto anche metà dei brexiter fon-
damentalisti e anch’essi unionisti
potrebbero ammutinarsi.
Ed ecco, dunque, che i voti dei
laburisti ribelli potrebbero essere
decisivi. Il leader Jeremy Corbyn

sa che la disfatta di Johnson è l’uni-
co modo per arrivare a Downing
Street, giammai darebbe il fianco
allo storico successo di chi lo umi-
lia pubblicamente con “pollastro
al cloro” e quindi ieri sera ha tirato
fuori i coltelli: chiunque voterà
per Boris sarà escluso per sempre

dalle liste del partito. Ma i deputa-
ti Labour delle circoscrizioni euro-
scettiche per sfinimento potrebbe-
ro cedere.
E a quel punto per Corbyn sarà
la fine politica. E per Johnson sol-
tanto l’inizio.

I punti


kIncontro
Il premier Boris
Johnson ieri a
Londra con il
segretario
generale della
Nato, Jens
Stoltenberg

ISABEL INFANTES / AFP

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regno unito

È suspense Brexit


Londra a un passo


dall’intesa Ue


Un’Irlanda del Nord europea per qualche anno


Il premier Johnson si piega e gioca l’ultima carta


hBackstop
Il “backstop” è
una clausola che
la Ue ha imposto
al precedente
governo May
nell’accordo di
uscita di Londra
dall’Ue firmato in
novembre. Serve
a proteggere
la fluidità
del confine tra
Belfast e Dublino

hLa bozza di
accordo
Per evitare
checkpoint sul
confine tra
Irlanda del Nord
e Irlanda
proteggendo
l’integrità del
mercato unico,
Johnson
potrebbe
accettare una
frontiera nel Mar
d’Irlanda. Per
Belfast regole Ue
per qualche anno

jL’allenatore^
Catalano, 48 anni
Pep Guardiola
guida il City

“ Alexa,


apri Sorgenia. ”


E illuminami.


. Mercoledì,^16 ottobre^2019 Mondo pagina^15

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