la Repubblica - 16.10.2019

(coco) #1
di Carlo Moretti

Il nuovo lavoro di Franco Battiato
si intitola Torneremo ancora, pro-
prio come l’inedito dall’afflato bud-
dista e dalle ampie orchestrazioni
che lo apre. Per il resto, nel disco
che esce venerdì si ascoltano nuo-
ve interpretazioni di alcuni dei tito-
li più noti del grande cantautore si-
ciliano realizzate due anni fa a Pa-
lermo durante le prove del tour
con la Royal Philarmonic Orche-
stra di Londra, versioni sinfoniche
di grande atmosfera di successi co-
me Prospettiva Nevski, I treni di To-
zeur, L’era del cinghiale bianco.
L’album suona come un commia-
to dalla musica: «Franco non potrà
più fare concerti e difficilmente po-
trà in futuro dedicarsi alla scrittu-
ra e alla realizzazione di altre can-
zoni», conferma il suo manager,
Francesco Cattini. L’inedito conte-
nuto nell’omonimo album è dun-
que da considerarsi l’ultimo brano
scritto e interpretato dal grande
cantautore siciliano, ormai da due
anni lontano dalle scene a causa
delle sue condizioni di salute, peg-
giorate dopo la caduta sul palco, la
rottura del femore e poi del bacino.
«Franco non ha mai scritto di get-
to o lasciato inediti nel cassetto, ha
sempre composto e realizzato le
sue canzoni pensando a un proget-
to con una scadenza», dice Cattini.
Il brano inedito era stato scritto da
Battiato per Andrea Bocelli su ri-
chiesta di Caterina Caselli, «ma poi

non se ne fece più nulla», ricorda
Cattini. «Era il 2016, Franco l’aveva
scritto con Juri Camisasca e inciso
nel demo che abbiamo utilizzato
per il suo cantato dopo che la parti-
tura è stata risuonata a maggio a
Londra dalla Royal Philarmonic Or-
chestra. Franco ha potuto ascolta-
re il risultato il 10 agosto scorso,
quando siamo andati a trovarlo nel-
la sua casa a Milo: si è emozionato».
Risolta la fase acuta dei suoi pro-
blemi, Battiato ora può muoversi,
fa passeggiate, ha ripreso a dipin-
gere, «ma la musica non è più il suo
primo interesse», dice Francesco
Messina, suo amico e collaborato-
re, autore delle copertine dei suoi
album a partire da quella per L’era
del cinghiale bianco. «Per questa di
Torneremo ancora mi ha lasciato
come al solito libero di fare, la sua
unica indicazione è stata: “Pensa al
vuoto”. Avevo questa foto scattata
con lo smartphone sulla spiaggia
di Grado, fuori stagione, si vedono
persone vestite a passeggio sulla
battigia liberata dalla bassa marea,
come sospese tra terra e cielo: la
cromìa gli è piaciuta subito. Poi ci
siamo accorti che, come in L’era
del cinghiale bianco, c’è un raggio
di luce che attraversa il cielo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervista


Pilar Fogliati


“Grazie ai tassisti


ho scoperto


cos’è il successo”


di Silvia Fumarola

roma — Ha spirito di osservazione e
un talento naturale, ma si capisce
che Pilar Fogliati, 26 anni, conosce
bene le ragazze romane di cui imita
il modo di parlare. Le radical chic
del centro «che hanno frequentato
le scuole francesi, un po’ nobili, che
vanno a Capalbio e hanno un casale
della nonna dove vendono tessuti
indiani», quelle di Roma Nord, dei
Parioli, «ma la ragazza di Guidonia
col piccolo negozio di calzature uo-
mo-donna-bimbo è la mia preferi-
ta». Il video girato per gioco a Corti-
nametraggio è diventato virale, ol-
tre 4 milioni di visualizzazioni insie-
me a un altro, di pochi giorni fa: Pi-
lar, la cagionevole Emma della fic-
tion Rai Un passo dal cielo, è l’attri-
ce del momento e la regina del web.
Seduta in un bar a Corso Trieste,
«siamo a Roma nord» dice ridendo,
si guarda intorno. È alta, sottile,
grandi occhi verdi senza trucco. L’e-
leganza naturale è di famiglia:
«Mamma e papà sono belli, non ho
meriti. Mi piace far ridere, sono
pop: adoro la commedia, la caratte-
rizzazione dei personaggi ». È tra le
protagoniste di Extravergine su Fox-
Life, condurrà con Achille Lauro E x-
tra Factor su Sky, Giovanni Verone-
si l’ha invitata a Maledetti amici miei
(giovedì su Rai2).
Pilar, da dove cominciamo?
«Dalla telefonata di Carlo Verdone
che per me è un premio. Si è
complimentato e ha voluto
incontrarmi. È il mio mito, recito
tutti i suoi personaggi.
Chiacchieravamo e mi fa: “Posso
provare a fare il padre della radical
chic che abita in centro?”. Ho capito
che se ti diverte fare una cosa, ti
diverte tutta la vita. Abbiamo iniziato
a parlare da padre e figlia, con quel
birignao».
Giù la maschera: quell’ambiente
lo conosce bene.
«Ho frequentato la scuola
americana, poi il San Giuseppe De
Merode a piazza di Spagna e il Sacro
Cuore a Trinità dei Monti. Conosco
l’alta borghesia romana, le
aristocratiche e le nobilastre, come
le chiamo io. Ma abitavo in
campagna».
Piccola storia familiare, partiamo
dal nome Pilar.

«Mia nonna è argentina, lì si prega
Maria, Nostra Signora del Pilar. A
casa siamo tre sorelle e un fratello,
mio padre è imprenditore nel campo
della sicurezza sul lavoro, mamma si
è occupata di Bioetica, ora di cure
palliative. È una donna speciale».
Che hanno detto quando ha
deciso di recitare?
«Mi hanno lasciato libera, ma a un
patto: “Se vuoi fare l’attrice lo fai
seriamente. Studi”. Sognavo di
recitare dal liceo, ma non l’ho mai
detto. Frequentavo per passione una
scuola di teatro, con allievi dai 12 agli
80 anni. L’insegnante Claudio
Jankowski mi ha preparato per
l’esame all’Accademia nazionale
Silvio D’Amico: l’ho passato al primo
tentativo».
Questo le ha dato fiducia?
«Se mi avessero bocciato non so se
avrei ritentato. La Silvio D’Amico mi
ha aperto la testa, ho frequentato
persone diverse, cinefili, super bravi
a teatro. Tanti fuorisede. Ero curiosa
ma sa come succede, no? Lo
snobismo è reciproco: alcuni con me
erano più snob degli snob; mi sentivo
inferiore, anche snobbata. E
guardavo con occhi diversi quelli del
mio ambiente».
Secondo lei perché il video sulle
ragazze romane è diventato virale?

«Perché ci piacciono le categorie. Io
dico “quelli di Capalbio”, vacanze,
idee, gusti, tutto per gruppi. I miei
amici dopo il video mi chiedevano:
ma io dove sto? Abitudine italiana. In
America non importa di chi sei figlio,
non ti chiedono: da dove vieni?».
Quando ha capito di avere
successo?
«Grazie ai tassisti. Salivo sul taxi e mi
dicevano: ahò, ma tu sei quella delle
ragazze di Roma nord. Che bello.
Agli inizi mi avevano etichettato: “Ha
la faccia da film francese”. Io che
adoro il nazionalpopolare, siamo
matti? Viva la tv».
Fa molti provini?
«Certo, è la parte più dura del lavoro.
La cosa più difficile non sono i sì e i
no, ma il tempo libero da gestire tra
un lavoro e l’altro. L’attesa. Ho girato
subito Fuoco amico TF45 con Bova e
Forever Young con Bentivoglio. Poi
sono arrivate le serie Rai: Che Dio ci
aiuti, Non dirlo al mio capo e Un passo
dal cielo con Daniele Liotti».
Con “Extravergine” trionfa
l’ironia.
«Lodovica Comello è una trentenne
che non ha mai fatto sesso, un’Alice
nel paese delle sexy meraviglie. Io
interpreto una sua amica, Samira,
parlo milanese. Roberta Torre ha
inventato un linguaggio da fumetto.
Poi ho girato per Rai 1 Al posto delle
stelle di Matteo Aleotto, commedia
sentimentale con Alessandro Roja in
cui sono una fricchettona. Gli
spettatori della fiction chiedono di
andare a dormire sereni, li capisco».
Ha un modello?
«Monica Vitti. E amo Paola Cortellesi.
Sto cercando la mia strada: per ora
seguo quella che mi diverte di più. Mi
è piaciuto fare la radio con Veronesi,
i n Non è un paese per giovani
abbiamo sempre improvvisato.
Andare al suo show di Rai 2 è stato un
altro regalo, interpreto vari
personaggi nel pubblico».
Le ragazze di Roma nord fanno
matrimoni “boho chic”, lei che piani
ha?
«Sono fidanzata. Lui tifa per me».
Sua madre che dice?
«Le piacciono gli uomini alti e
perbene. Meno male, rientra nella
categoria».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

f


Spettacoli

“Torneremo ancora”


Le sinfonie


di Battiato


“Quest’album


è il suo saluto”


g


Carlo Verdone


ha voluto incontarmi


Abbiamo iniziato


a parlare come padre


e figlia di Roma nord


con il birignao


radical chic


kLe ragazze
Pilar Fogliati nel video in cui
imita le ragazze romane:
milioni di clic sul web

jL’artista
Franco Battiato
74 anni
Torneremo
ancora è ilsuo
nuovo album

kSerie tv Pilar Fogliati, 26 anni, nella serie Extravergine, su Fox Life e Fox. L’attrice è anche nella fiction di Rai 1 Un passo dal cielo


MARCO PIOVANOTTO

pagina. 36 Mercoledì, 16 ottobre 2019

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