la Repubblica - 16.10.2019

(coco) #1

Le pagelle


Liechtenstein


dal nostro inviato
Enrico Currò

Vaduz — L’Italia è troppo sicura, ti-
tolava ieri mattina il Liechtenstei-
ner Vaterland: sperava che la Nazio-
nale B, sdoganata da Mancini al
Rheinpark, col solo Verratti super-
stite tra i titolari e promosso capita-
no, potesse scivolare sotto la piog-
gia, nello stadietto in riva al Reno at-
tiguo ai prati pieni di mucche e ca-
pre e cavalli. Invece l’atmosfera bu-
colica, rarità sperimentata alle iso-
le Far Oer, dove le pecore guardava-
no la partita degli azzurri allora
campioni del mondo dalla collinet-
ta accanto, non ha distratto le riser-
ve, che poi sono anche gli aspiranti
a un posto tra i 23 di Euro 2020. È fi-
nita con la prevista vittoria, la nona
consecutiva del ct, che ha così
uguagliato il proto-ct Vittorio Poz-
zo, eroe massimo della storia azzur-
ra con due Mondiali e un’Olimpia-
de: «Io mi accontenterei di vincere
l’Europeo», ha sorriso l’attuale suc-
cessore.
Un 5-0 a Vaduz non è straordina-
rio, però resta il più largo risultato
in trasferta dal 1930. Fino al 25’ del-
la ripresa l’Italia vinceva ancora 1-0.
E Sirigu, all’inizio della partita su di-
strazione difensiva e poi su una
puntata estemporanea, ha salvato
due volte sull’unico avversario di li-
vello medio, lo zigzagante Salano-
vic, che gioca nel Thun, campiona-
to svizzero. L’accensione, a metà
del secondo tempo, è stata frutto
anche dell’ingresso di El Shaarawy,
che non giocava dal fatale spareg-
gio con la Svezia e che si è aggrappa-
to con successo a questa prima oc-
casione, dimostrando che l’autoesi-
lio in Cina non è una discriminante
per Euro 2020: un cross perfetto
per Belotti e la zampata del 4-0, su
filtrante di Cristante, sono il suo
prodotto. Belotti, centravanti lotta-
tore, ha inseguito e trovato la dop-
pietta, su corner di Grifo e cross dal
fondo di Di Lorenzo: per ora sta vin-
cendo la sfida con Immobile. Ber-
nardeschi in versione Fregoli, con
tre ruoli cambiati, ha il merito di
avere sbloccato la serata con un si-
nistro piazzato, su percussione di
Biraghi.
La pastorale manciniana valeva
come giorno del ringraziamento
per chi è rimasto sotto il palcosceni-
co, durante le qualificazioni, ma an-
che come verifica e scalino di acces-
so alla nobiltà. Il risultato, infatti,
non conta per essere tra le 6 teste
di serie al sorteggio della fase finale
dell’Europeo, perché vanno scarta-
ti i punti ottenuti contro la peggio-
re del girone, ma serve per la lenta
ascesa nel ranking Fifa e per resta-
re tra le prime 10 europee, che sa-
ranno teste di serie al sorteggio del-
le qualificazioni al Mondiale 2022.
A proposito di sorteggi, il rischio

all’Europeo è che la Francia cam-
pione del mondo slitti in seconda fa-
scia: sarebbe una mina più che va-
gante, visto che Mancini ne ha riba-
dito il ruolo di favorita. E a proposi-
to di teste di serie, Mancini intende-
va valutare affidabilità e personali-
tà del semidebuttante Zaniolo e dei
debuttanti Di Lorenzo e Tonali. Za-
niolo, da mezzala, è stato spesso
precipitoso. Di Lorenzo è migliora-
to col passare dei minuti. Tonali ha
esordito per poco più di un quarto
d’ora, sufficiente però ad attestar-
ne la sicurezza. «A giugno per forza
di numeri qualcuno bravo dovrà re-
stare a casa. Io spero che tutti que-
sti giocatori possano avere altre
possibilità», ha detto il ct.
Il prossimo appuntamento, in ca-
sa della Bosnia a caccia della qualifi-
cazione, sarà certo più attendibile
a livello tattico. «Per gli accorgi-
menti non avremo tempo: solo i 12
giorni prima dell’Europeo». È il
cruccio del ct, che ha preannuncia-
to le future convocazioni di Castro-
villi, Sottil, Scamacca e Pinamonti.
La missione della Figc in Qatar per
le amichevoli di marzo dovrà resti-
tuirgli in qualità la quantità perdu-
ta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Italia (4-3-3)
Sirigu – Di Lorenzo, G. Mancini, Romagnoli, Biraghi
(43’ st Bonucci) – Zaniolo (18’ st El Shaarawy),
Cristante, Verratti – Bernardeschi (29’ st Tonali),
Belotti, Grifo. All. Mancini.

Liechtenstein (4-1-4-1)
B.Büchel – Rechtseiner, Kaufmann, Hofer, Göppel –
M.Büchel – Yildiz (38’ st Wolfinger), Polverino (12’
st N.Frick), Hasler, Salanovic – Gubser (18’ st
Y.Frick). All. Kolvidsson.

Arbitro: Treimanis (Let).
Note: ammoniti Rechsteiner, Tonali. Spettatori
5.082.

Liechtenstein 0

SPADA/LAPRESSE/LAPRESSE

Italia 5
2’ pt Bernardeschi, 25’ st e 47’ st
Belotti, 32’ st Romagnoli, 37’ st El
Shaarawy

di Enrico Currò

Italia


Sirigu dà sicurezza, Grifo stona un po’
Zaniolo il più atteso, ma eccede nel dribbling

Sport

Nove vittorie su nove


Mancini fa i record


anche con l’Italia B


Eguagliata la serie di Pozzo. Primo tempo grigio, poi arriva il 5-0


al Liechtenstein. Due reti di Belotti. Il ct: “Non ci sarà posto per tutti”


6 B. Büchel Para il parabile, cioè i
tiri centrali.

5 Rechsteiner Veterano addetto
a sparacchiare il pallone.

5 Kaufmann All’andata la sua
espulsione agevolò il 6-0 azzurro,
qui è puro spazzatore.

5 Hofer Marcatore non troppo
feroce.

4.5 Göppel S’impappina sul
possibile 1-0 e non è un caso:
tecnica sommaria.

5.5 M. Büchel Presidio difensivo
aggiunto, inchiodato lì.

5.5 Yildiz Secondo terzino destro,

suo malgrado. Dal 38’ st Wolfinger
sv.

6 Polverino Nostalgia un po’
canaglia: il capitano
lucano-campano sfiora il pari prima
dell’intervallo. Dal 12’ st N. Frick 5
Non si vede.

5 Hasler Non gioca nel Kansas
City: Alberto Sordi quando fa
l’americano, in pratica.

7 Salanovic Il migliore dei suoi:
spaventa un po’ Sirigu.

5.5 Gubser Si dedica alle sponde,
non potendo fare altro. Dal 18’ st Y.
Frick 5 Come il fratello.

5 All. Kolvidsson
Allenatore-motivatore, cerca lo
sprint. Poi basta.

6.5Sirigu In silenzio si è
guadagnato considerazione. Con
le due parate su Salanovic
ribadisce il perché.

6 Di Lorenzo Subito sorpreso
dal guizzo di Salanovic. Meglio
quando attacca. Un
retropassaggio da brividi e il cross
del 5-0.

6 G. Mancini Salvataggio a
corpo morto su Göppel, palleggio
disinvolto.

6.5Romagnoli In ballottaggio da
vice-Chiellini con Acerbi:
ingiudicabile in difesa, avvia senza
disagio l’azione e segna di testa.

6.5Biraghi Ripartito in salita dietro

kCome Pozzo Roberto Mancini, 54
anni, 9 vittorie consecutive. In azzurro
il 5-0 in trasferta mancava dal 1930

Velocissimo
L’esultanza di
Bernardeschi, in
gol dopo 110”.
Resiste il record
di Giaccherini, in
gol dopo 18”
contro Haiti nel
2013

La Spagna è all’Europeo
L’Italia resta a punteggio pieno nel
girone J. Finlandia, 3-0 all’Armenia:
vicina la 1ª storica qualificazione.
Classifica: Italia 24, Finlandia 15,
Armenia e Bosnia 10, Grecia 8,
Liechtenstein 2. Spagna all’Euro
2020 con l’1-1 in Svezia. La Svizzera
batte l’Irlanda (2-0) e spera ancora.

Il commento


Ma i giovani


per contare


devono


sbagliare meno


di Gianni Mura

A


volte la storia serve ad
abbellire la cronaca. Con la
nona vittoria consecutiva
Mancini uguaglia il record
stabilito 80 anni fa da Vittorio
Pozzo. Complimenti, anche per
l’arguzia mostrata alla vigilia nel
sottolineare che dalla parte di
Pozzo ci sono anche due Mondiali
e un’Olimpiade. Non c’è dubbio
che l’attuale ct stia lavorando
bene ma, come lui, non vedo l’ora
che l’Italia dei titolari si misuri
con squadre più forti di quelle che
ha avuto nel sorteggio europeo.
Ieri a Vaduz era di scena l’Italia
degli aspiranti, solo Verratti
dall’inizio rispetto all’Olimpico,
sabato. E per un’ora, contro il
Liechtenstein si badi, sia pur
reduce da due pareggi con Grecia
e Armenia, era spontaneo
augurare lunga vita atletica ai
titolari.
Vediamo perché. Faciloneria
iniziale, dopo neanche un minuto
potrebbe fare gol Salanovic, che
vale mezza squadra e sa trovare
la porta: chiedere a Sirigu, che ha
sempre risposto bene. La
faciloneria è cancellata dalla
rapidità dell’azione, tutta a base
di B: Belotti-Biraghi-
Bernardeschi. Questo gol
dovrebbe togliere l’ansia da
prestazione, la ricerca sempre
più affannosa del vantaggio
contro avversari bravi a
chiudersi, pur con tutti i loro
limiti: l’unico a giocare in una
squadra da professionista è
Salanovic nel Thun. Ma ieri nulla,
per oltre un’ora, e altri rischi per
Sirigu: su uno sciagurato
passaggio indietro di Di Lorenzo
alla fine del primo tempo, una
grande parata sul solito
Salanovic all’inizio del secondo.
Penso e credo che nell’intervallo
Mancini si sia fatto sentire, con
tutte le ragioni. Non è accettabile
che, con la prospettiva di una
promozione in pianta stabile nel
giro azzurro, una squadra più
giovane e fresca giochi con tanta
approssimazione, tanti controlli
sbagliati non per colpa della
pioggia, pochissime idee, forse
neanche tanta voglia. Il secondo
tempo è diverso, più efficace e
arrembante, grazie anche agli
ingressi (un tantino ritardati) di
El Shaarawy e Tonali, entrambi
da rivedere. Ecco quindi un 5-0
che non deve esaltare più di tanto
e punisce duramente il
Liechtenstein, che crolla negli
ultimi 20’ e incassa tre gol di
testa. I migliori: Sirigu per quel
che ha parato e Belotti per come
ha giocato, al di là dei gol,
mettendoci sempre l’anima.
Ordinato Cristante, buoni cross
Biraghi, così così Grifo, tenuto un
po’ ai margini del gioco,
Bernardeschi un bel gol e poco
altro, meglio a destra che a
sinistra comunque. Sufficiente
Romagnoli, che resta la prima
alternativa in difesa. Insufficiente
Zaniolo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

pagina. 38 Mercoledì, 16 ottobre 2019

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