la Repubblica - 16.10.2019

(coco) #1
STEFAN WERMUTH/AFP

di Matteo Pinci

Saluti nazisti e saluti militari, le brac-
cia tese di Sofia e quelle di Parigi pie-
gate sulla fronte a rendere omaggio
ai soldati turchi. La notte più buia
della storia recente del calcio euro-
peo ha costretto l’Uefa ad accende-
re i riflettori: gli episodi di razzismo
dei tifosi bulgari nei confronti degli
inglesi Rashford e Sterling, “colpevo-
li” di avere una pelle più scura di lo-
ro, ma pure la sceneggiata dei calcia-
tori della Turchia dopo il pareggio
contro la Francia, non resteranno
impuniti.
Nonostante il ridimensionamen-
to grottesco tentato dal ministro tur-
co Kasapoglu («Il doppiopesismo
dell’Occidente deve finire, il saluto
ai soldati è un gesto di pace»), gli epi-
sodi di lunedì notte hanno rischiato
di esplodere in altrettanti casi diplo-
matici. La ministra dello Sport fran-
cese Roxana Maracineanu ha chie-
sto «sanzioni esemplari» contro i
giocatori turchi, il premier britanni-
co Boris Johnson auspica una «rapi-
da azione della Uefa» dopo quel «vi-
le atto razzista» subito dalla squa-
dra inglese in Bulgaria. La questio-
ne a Londra è arrivata addirittura in
Parlamento, dove la ministra ombra
dei laburisti, Rosena Allin-Khan ha
fatto una interrogazione urgente
sull’episodio di Sofia, proponendo
misure drastiche: «Le multe non ba-
stano — ha detto la parlamentare —
ora serve comminare le sconfitte a
tavolino o l’espulsione delle squa-
dre dalle manifestazioni, se i gioca-
tori escono dal campo devono avere
il pieno sostegno di Parlamento e Fe-
derazione». Parole destinate a cade-
re nel vuoto da un punto di vista for-
male: l’Uefa non interloquisce con i
governi nazionali ma con le federa-
zioni. E il presidente Ceferin ha an-

che difeso le proprie scelte: «Certe
opinioni sulle nostre iniziative per
la lotta al razzismo sono lontane dal-
la realtà. Anche i governi devono fa-
re di più». Eppure la pressione inter-
nazionale un risultato lo ha prodot-

to. Se fino a ieri mattina l’orienta-
mento di Nyon era di non sanziona-
re il saluto militare dei turchi (già
ostentato contro l’Albania venerdì
scorso), oggi la posizione è diversa.
Ieri l’Uefa ha nominato un «ispetto-
re etico per avviare indagini discipli-
nari in merito a potenziali comporta-
menti politici provocatori» dei gio-
catori turchi. Il delegato dovrà fissa-
re paletti destinati a fare giurispru-
denza: entrare nell’interpretazione
di un’esultanza e stabilire se quel
comportamento tradisca il divieto
di azioni politiche nei tornei Uefa.
I saluti nazisti di Sofia hanno inve-
ce ribaltato la Federcalcio bulgara,
che ha subito la perquisizione della
procura e incassato le dimissioni
del presidente Mihajlov. Eppure le
accuse per la discriminazione raz-
ziale dei suoi tifosi compaiono nel
documento Uefa insieme alle conte-
stazioni alla federazione inglese per
lo scarso numero di steward: uno
sbilanciamento evidente. Gianni In-
fantino, n.1 della Fifa, avverte: «Sia-
mo pronti ad estendere le sanzioni
europee a livello mondiale, ma do-
vremo anche pensare in modo più
ampio a cosa possiamo fare per risol-
vere il problema. I razzisti vanno
espulsi dagli stadi». Ora tocca all’Ue-
fa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Sterling
Bersaglio dei
razzisti, ieri ha
twittato: “Tifosi
idioti, dispiace
per la Bulgaria”

Infantino
Il presidente
Fifa: “Servono
misure più forti
per fermare
il razzismo”

kIncappucciati I saluti nazisti dei tifosi bulgari contro l’Inghilterra


Parigi e Londra


chiedono sanzioni: i due


episodi diventano anche


un caso diplomatico


I protagonisti


Demiral
Lo juventino
primo turco
sotto la curva
a Parigi con la
mano alla fronte

i saluti militari turchi e il razzismo in Bulgaria

Il lunedì nero del calcio


L’Uefa adesso si muove


NIKOLAY DOYCHINOV/AFP

Pescara Il club al razzista: “Non più nostro tifoso”
Il Pescara ha “daspato” un tifoso. Il soggetto aveva criticato il
“No to racism” del club (“Basta con questo razzismo, così
perdete un tifoso, fate voi”). Il club ha risposto: “Facciamo noi?
Bene, signore e signori, Andrea non è più un nostro tifoso”.

Lazio Chiusa la Curva Nord per saluti romani
I saluti romani dei suoi tifosi durante il match col Rennes
costeranno alla Lazio la chiusura della Curva Nord contro il
Celtic. Lo ha comunicato l’Uefa al club. “Penalizzazione
forte, perseguiremo penalmente e civilmente i responsabili”.

Tour de France Tutto nel centro-sud, una crono
Presentato il percorso del Tour de France 2020: 4 arrivi in salita,
decisiva la crono in salita alla Planche des Belles Filles, i soli 36 km
contro il tempo, al penultimo giorno. Via il 29/6 da Nizza,
percorso tutto concentrato nel centro-sud, infine Parigi il 19/7.

Emerson, l’autore del gol in
Polonia, simbolo della svolta
tattica manciniana, fa l’ala sinistra,
a cominciare dall’assist dell’1-0.
Dal 43’ st Bonucci sv Una
presenza in più verso quota 100.

5.5Zaniolo Il più atteso: da
mezzala tende all’eccesso in
dribbling. La stoffa non manca, la
precisione sì. Esce con la spalla
dolorante. Dal 18’ st El Shaarawy 7
Quarantena finita, la voglia si
vede. Assist del 3-0, quarto gol di
classe, intraprendenza.

6.5Cristante Regista circospetto
nei panni di Jorginho, geometrico.
Imbecca El Shaarawy.

6.5Verratti Capitano alla
presenza numero 36 in 7 lunghi
anni: passaggio obbligato per
accendere l’azione.

6.5 Bernardeschi Stilista non
sempre efficace. Stavolta fa subito
gol e cambia tre ruoli: ala destra,
esterno-interno sinistro, mezzala
destra. Duetta con Verratti. Dal
29’ st Tonali 6 Al centro senza
tremori.

7 Belotti Combatte e trova il
solito tesoretto: i gol col
Liechtenstein, ai quali è abbonato.

6 Grifo L’italiano di Germania
stona un po’, sia a sinistra alla
Insigne sia a destra alla Chiesa.
Batte il corner del raddoppio.

6.5All. Mancini Diluisce il record di
Pozzo nell’autoironia: non è da
queste serate che si giudica un ct.

5.5Arbitro Tremainis Ignora due
rigori per l’Italia.

. Mercoledì,^16 ottobre^2019 pagina^39

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