Libero - 16.10.2019

(Tuis.) #1

Accordo vicino fra Londra e Bruxelles


La Brexit varca il confine irlandese


■Unione europea e Regno Uni-
to sono a un passo dal raggiungi-
mento di un accordo sulla Brexit,
dopo che il premier britannico
Boris Johnson ha fatto significati-
ve concessioni alle richieste
dell’Ue relative al confine irlande-
se. Lo scrive ilGuardian, citando
fonti comunitarie e britanniche,
secondo cui la bozza dell’accordo
potrebbe essere pubblicata oggi
se Downing Street darà il via libe-
ra definitivo.
Sempre secondo il quotidiano
britannico, le squadre negoziali si
sono accordate in linea di princi-
pio sul fatto che ci sarà un confine
doganale nel Mare d’Irlanda, co-
sa che era stata respinta da There-
sa May come un accordo che nes-
sun premier britannico avrebbe


potuto accettare.
Quindi «l’Irlanda del Nord sarà
de iure nel territorio doganale del
Regno Unito ma de facto
nell’Unione europea», ha riferito
una fonte diplomatica provando
a spiegare questa ipotesi di accor-
do. In questo modo, Johnson po-
trebbe ancora vantarsi di aver fat-
to uscire l’intero Regno Unito
dall’Ue.
Tuttavia, se l’accordo dovesse
essere raggiunto, Johnson dovreb-
be ancora riuscire a farlo approva-
re dal Parlamento, dove ci sono il
Partito democratico unionista
nordirlandese Dup e i tory brexi-
teers, lo European Research

Group.
La notizia che l’accordo sareb-
be a un passo è stata data anche
daBloomberg, citando funzionari
europei. «I negoziatori britannici
ed Ue a Bruxelles stanno chiuden-
do la bozza di accordo, ottimisti
sul fatto che ci sarà una svolta pri-
ma della fine della giornata», ha
scritto l’agenzia.
Nella mattinata di ieri, da en-
trambe le parti erano state diffuse
dichiarazioni ottimiste. Per Mi-
chel Barnier, capo negoziatore
dell’Ue, un’intesa «è ancora possi-
bile questa settimana»; e anche il
negoziatore britannico Steve Bar-
clay, arrivando al Consiglio affari

generali in Lussemburgo, aveva
reputato un accordo «molto possi-
bile». Barnier aveva chiarito tutta-
via che un testo dovrà essere sul
tavolo entro stamattina, se va sot-
toposto al vaglio dei leader Ue al
vertice, in tempo per la seduta
speciale del Parlamento di Lon-
dra di sabato.
se non si riuscisse a raggiunge-
re un accordo prima del vertice di
giovedì e venerdì, infatti, i nego-
ziati potrebbero riprendere la
prossima settimana e a quel pun-
to andrebbe programmato un
nuovo summit speciale, da tener-
si in tempo affinché Boris John-
son riesca ad attuare la Brexit en-
tro la scadenza del 31 ottobre.
M.D.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

CARLO NICOLATO


■Qualche sito indipenden-
tista già paragona la repres-
sione degli indipendentisti
catalani a quella curda, la
Spagna alla Turchia, Erdo-
gan al governo Sanchez. E si
chiede se l’Europa che si indi-
gna con Ankara e prende di
conseguenza provvedimen-
ti, non debba fare lo stesso
con Madrid, che oltretutto è
parte integrante della comu-
nità.
Sebbene il paragone sia
un po’ azzardato qualche ele-
mento in comune c’è, a co-
minciare dai dissidenti incar-
cerati e per finire con gli scon-
tri e le vittime. Certo, in Siria
si parla di invasione, bombar-
damenti e morti, qua di poli-
zia che non invade ma inter-
viene per contenere le prote-
ste e spara proiettili di gom-
ma. Morti per fortuna non ce
ne sono ancora stati, ma feri-
ti sì, in almeno un paio di ca-
si, anche gravi. Un uomo, col-
pito da un proiettile di gom-
ma al viso durante le manife-
stazioni di lunedì, ha perso
un occhio, mentre un altro
avrebbe perso un testicolo
durante gli scontri avvenuti
all’aeroporto El Prat. Lo so-
stengono quelli del gruppo
Solidarity Alert che fa capo al
Cup (Candidatura di unità
popolare) anche se si atten-
de ancora la conferma uffi-
ciale della Clinic de Barcelo-
na nel quale le vittime sono
state sottoposte a un inter-
vento chirurgico d’urgenza.


VENERDÌ SCIOPERO

In totale, in due giorni di
scontri si contano 170 feriti,
tra i quali 131 manifestanti e
40 poliziotti, e tre arresti. Un
po’ troppo per un Paese che
si vanta di essere tra i più civi-
li e avanzati dell’Unione Eu-


ropea. E la situazione non
può che peggiorare se non
addirittura degenerare visto
che secondo la piattaforma
Tsunami Democratic le pro-
teste proseguiranno per tut-
ta la settimana, mentre ve-
nerdì è previsto uno sciope-
ro generale della Catalogna
indetto dalle sigle Intersindi-
cal-CSC e Intersindical Alter-
nativa de Catalunya (IAC ).
La Generalitat catalana in-
tanto ribadisce di non essere
a conoscenza dei piani di
Tsunami Democratic ma il
presidente Quim Torra ha co-
munque fatto sapere di con-
dividere in pieno la rabbia
della gente. La Generalitat
ha chiesto al governo spagno-
lo l’immediato indulto per i 9
capi dell’indipendentismo
condannati, mentre Torra
presiederà questa mattina

anche una seduta ecceziona-
le del Parlamento riunito in
plenaria. Il presidente è però
finito a sua volta sotto accusa
da parte degli stessi Mossos
d’Esquadra, la polizia catala-
na, che lo ritengono respon-
sabile di non aver preso le lo-
ro difese negli scontri verifi-
catisi all’aeroporto di Barcel-
lona e di non essersi interes-
sato dei tre agenti rimasti feri-
ti. Anzi, alla fine sotto inchie-
sta ci sono finiti i Mossos stes-
si per un manifestante inve-
stito accidentalmente da un
furgone d’ordinanza. La
Guardia Civile ha invece am-
messo di aver utilizzato 14
proiettili di gomma, sempre
all’aeroporto, in quanto, so-
stengono, non hanno avuto
alternative per difendersi dal-
la violenta aggressione. In
tutto ieri al Prat in seguito ai

ritardi dovuti ai disordini di
lunedì sono stati cancellati
45 voli.

I LEADER DELLA RIVOLTA

L’ex-vicepresidente Jun-
queras condannato a 13 an-
ni ma in cella già dal novem-
bre 2017, dichiara che «è ine-
vitabile un nuovo referen-
dum per l'indipendenza», do-
po quello dell'autunno 2017.
E aggiunge: «Credo nella de-
mocrazia, il carcere e l'esilio
ci rendono più forti».
Fra i leader catalani ripara-
ti all'estero, il presidente
Puidgemont, che dal Belgio
cerca di promuovere la cau-
sa con il suo “Consiglio della

repubblica” fondato nella
sua residenza. Per lui è stato
rinnovato un mandato di cat-
tura internazionale e, non
può rientrare in Spagna.
Quindi ci proverà di nuovo
con le istituzioni europee e
ha annunciato a sorpresa
che chiederà la restituzione
dei suoi diritti politici ed eco-
nomici come deputato al Par-
lamento europeo. Non sa-
pendo bene che posizione
prendere e come reagire,
l’Europarlamento si è tutela-
to da eventuali noie riattivan-
do il divieto di accesso ai
suoi edifici per l’ex presiden-
te catalano. Una vergogna
nella vergogna.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

■L’Assemblea Nazio-
nale francese ha approva-
to ieri in prima lettura la
riforma della legge sulla
bioetica. Il provvedimen-
to contiene anche il dirit-
to - per le coppie di don-
ne e per le donne single -
di fare ricorso alla pro-
creazione medicalmente
assistita (Pma).
A favore della nuova
norma si sono espressi
349 deputati, i contrari so-
no stati 114, gli astenuti


  1. Ora la riforma della
    legge bioetica passerà al
    Senato, che la discuterà a
    gennaio e dove l’approva-
    zione è quasi scontata, vi-
    sto che la Camera alta del
    parlamento francese ha
    meno poteri dell’Assem-
    blea Nazionale. L’esten-
    sione della Pma a tutte le
    donne continua a essere
    contestata soprattutto tra
    i partiti di destra in quan-
    to introduce di fatto un di-
    ritto alla maternità per le
    coppie di lesbiche poiché
    la donna che non ha por-
    tato avanti la gravidanza
    sarà riconosciuta come
    genitore analogamente al-
    la madre biologica. Il 6 ot-
    tobre scorso una manife-
    stazione ha riunito deci-
    ne di migliaia di opposito-
    ri alla nuova norma, che
    la considerano un primo
    passo verso l’introduzio-
    ne, anche in Francia, del-
    la pratica dell’utero in af-
    fitto, chiamata «gestazio-
    ne per altri».
    ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Proteste per l’indipendenza negata


Gli spagnoli sparano ai catalani


e mirano agli occhi e ai testicoli


Per liberare l’aeroporto di Barcellona dai manifestanti, Madrid usa le maniere forti


L’Europa finge di non vedere e nega i diritti di parlamentare a Carles Puigdemont


In alto, un manifestante ferito a un occhio e trasportato verso
l’ospedale a Barcellona; sopra, le forze dell’ordine spagnole sparano
proiettili di gomma contro la folla(LaPresse)

FRANCIA


L’utero in affitto


diventa un diritto


per le lesbiche


Il premier britannico Boris Johnson
all’uscita da Downing Street (LaPresse)

(^12) mercoledì
16 ottobre
2019
ESTERI

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