ANDREA MORIGI
■Oltre alla fascia di territo-
rio di circa mille kmq, che il
presidente della Turchia, Re-
cep Tayyip Erdogan si vanta
di aver liberato «dall’occupa-
zione del gruppo terroristico
separatista» in Siria, gli Stati
Uniti si sono lasciati indietro
anche 50 testate nucleari,
ospitate nella base militare
turca di Incirlik, a circa 250
km dalla città siriana di Alep-
po. Riprendersele ora sareb-
be rischioso, poiché signifi-
cherebbe rompere le relazio-
ni d’amicizia fra Washington
e Ankara, che proseguono
dalla fine del secondo conflit-
to mondiale. Quindi è proba-
bile che resteranno sulla car-
ta, anche se il Pentagono li
sta mettendo a punto, i piani
di trasferimento dell’arsena-
le atomico.
L’AVVERTIMENTO
All’inizio di settembre,
Erodgansi era lamentato di
non poter disporre di armi di
distruzione di massa. I gover-
ni che lo hanno preceduto,
benché formati in un perio-
do in cui l’influenza delle for-
ze armate laiche e kemaliste
era decisiva, nel 1980 aveva-
no firmato il trattato di non
proliferazione. Peccato che
«abbiamo Israele nella regio-
ne che possiede centinaia di
armi nucleari e con queste
spaventa i vicini. Per questo
motivo Israele è intoccabile.
Nessuno può toccarli», aveva
detto il presidente turco,
«mentre a noi dicono che
non possiamo averle».
E ora tiene in ostaggio le
bombe americane. In caso di
sanzioni economiche, che ie-
ri sono state autorizzate dalla
Casa Bianca, il deposito tur-
co potrebbero fungere da de-
terrente. Furono utilizzate a
quello scopo durante la Guer-
ra Fredda, per tenere a bada
le mire del Patto di Varsavia.
Quindi, per ora, agli Stati
Uniti conviene cercare di per-
suadere gli alleati della Nato
piuttosto che affrontarli. Que-
sto è il senso della missione
del vice presidente Usa, Mike
Pence, che partirà per Anka-
ra entro oggi, accompagnato
dal consigliere per la sicurez-
za nazionale Usa Robert
O’Brien e dall’inviato Usa
per la Siria James Jeffrey, per
chiedere un cessate-il-fuoco
nell’offensiva contro i curdi
siriani.
In preparazione al viaggio,
organizzato in quattro e quat-
tr’otto dal presidente Donald
Trump, ieri il ministro degli
Esteri turco, Mevlut Cavuso-
glu, ha avuto un colloquio te-
lefonico con il segretario di
Stato Usa, Mike Pompeo. Al
centro della telefonata gli ulti-
mi sviluppi dell’operazione
militare «Fonte di Pace». I
due ministri degli Esteri han-
no anche parlato della minac-
cia di sanzioni americane nei
confronti dell’economia tur-
ca. Washington ha annuncia-
to il raddoppio dei dazi
sull’acciaio turco e misure
contro tre ministri di Ankara.
LE MISURE
La Casa Bianca ha autoriz-
zato il congelamento delle
transazioni finanziarie che
coinvolgono gli Stati Uniti e
riguardano i ministeri turchi
di Difesa, Interno e Energia.
Bloccato l’ingresso negli Usa
ai ministri della Difesa, Hulu-
si Akar; dell’Interno, Suley-
man Soylu, e dell’Energia, Fa-
tih Donmez. Saranno blocca-
te inoltre tutte le attività che i
ministri americani hanno
con il governo di Ankara,
proibite le relazioni commer-
ciali o finanziarie e vietato
l’ingresso negli Usa ai funzio-
nari turchi legati a queste atti-
vità. Infine, sono stati raddop-
piati del 50% i dazi sull’accia-
io turco ed è stato imposto
uno «stop immediato» ai ne-
goziati relativi all’accordo da
«100 miliardi di dollari» con
la Turchia.
Se ne riparlerà il prossimo
13 novembre a Washington,
in occasione della visita uffi-
ciale di Erdogan alla Casa
Bianca, durante la quale è
previsto un incontro con
Trump.
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Il ricatto di Erdogan
In mano ai turchi 50 bombe atomiche Usa
Trump annuncia sanzioni contro Ankara, ma deve pensare alle armi tattiche americane ospitate nella base militare di Incirlik
L’INVASIONE SUI CARRI STATUNITENSIMilitari turchi alla guida di carri
armati M60, di produzione Usa, si apprestano a entrare nel villaggio di
Tukhar, nei dintorni di Manbij, nella parte nordest della Siria; sopra, un
militare siriano con il fucile e la bandiera nazionale, nel villaggio di Tal
Tamr, nei pressi della città curda di Ras Al Ain, alla frontiera con la
Turchia. Le truppe di Damasco si sono ormai dispiegate nelle zone
abbandonate dai militari statunitensi per contrastare l’offensiva della
Turchia contro i curdi(LaPresse; Getty Images)
■Il consiglio d’amministrazione della casa automobili-
stica tedesca Volkswagen ha annunciato il rinvio della
decisione di costruire un nuovo impianto di produzione
in Turchia, vicino a Smirne, a causa delle tensioni provo-
cate dall’offensiva militare avviata da Ankara nel nord
della Siria contro la popolazione curda. Lo ha annuncia-
to ieri un portavoce del gruppo automobilistico tedesco
che ha spiegato come la società stia seguendo da vicino
la situazione e sia preoccupata per l’evoluzione attuale.
Molti ritengono che la Bulgaria possa a questo punto
sostituire la Turchia nella pianificazione di un nuovo sta-
bilimento, riferisceDpa.
Recentemente VW aveva comunicato di essere nella
fase finale delle trattative e di avere costituito una società
per la costruzione di un nuovo impianto di produzione
in Turchia, con un capitale azionario di circa 164 milioni
di euro. Commentando le ipotesi il premier del Land
della Bassa Sassonia, Stephan Weil - che in virtù della
quota del 20% detenuta dall’istituzione pubblica siede
nel consiglio di sorveglianza di VW - ha dichiarato: «Fin-
tanto che le condizioni sono quelle attuali non posso
immaginare un coinvolgimento di Volkswagen con un
investimento in Turchia». Si tratta del primo caso di boi-
cottaggio da parte di un’industria, dall’inizio dell’invasio-
ne turca, iniziata una settimana fa.
M.D.
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Boicottaggio
La Volkswagen rinvia
la produzione a Smirne
Direzione Generale
http://www.stradeanas.it l’Italia si fa strada
AVVISO DI GARA
IL DIRETTORE APPALTI E ACQUISTI
Paolo Veneri
Anas S.p.A. informa che ha indetto la gara a procedura aperta
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per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria della
pavimentazione suddiviso in 20 lotti. Importo complessivo:
€ 520.000.000,00 (di cui € 24.960.000,00 per oneri per la sicurezza).
Il testo integrale del bando è stato pubblicato sulla GURI n. 121 del
14/10/2019 ed è disponibile sul sito http://www.stradeanas.it. Il
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13
mercoledì
16 ottobre
2019
ESTERI