Libero - 16.10.2019

(Tuis.) #1

DANIELA MASTROMATTEI


■La doccia fredda per i fuma-
tori arriva dal Comitato naziona-
le di bioetica (Cnb) con una «mo-
zione contro il tabagismo» che
“raccomanda” di vietare le siga-
rette anche nei parchi e sulle
spiagge. Mi pare di sentirli in co-
ro quelli che la mattina ancor pri-
ma di aprire gli occhi hanno già
afferrato sul comodino il pac-
chetto di bionde e l’accendino:
«Ma con tutte le cose che ci sono
da fare, assai più urgenti per mi-
gliorare il pianeta e questa socie-
tà, i sapientoni del benessere de-
vono proprio venire a rompere
le scatole a noi».
Ma se non si può fumare
all’aperto, dove allora? Voglia-
mo costruire dei minuscoli am-
bienti come i bagni pubblici vo-
lanti per fare pipì, che quando
servono non si trovano mai. Del-
le stanzette riservate ai “drogati”
della paglia, ovviamente senza fi-
nestre, altrimenti sarebbe come
“spippettare” all’esterno. Non si
possono lanciare veti estremi
senza suggerire delle soluzioni
alternative. Personalmente non
sono in grado di valutare i danni
del fumo passivo. Ma se il tabac-
co è nocivo lo è pure il grasso
animale. Per non
parlare dello zuc-
chero e dei dolci
(tutti) - ormai bolla-
ti come veleno - i
quali sembrano uc-
cidere quanto la se-
dentarietà. Che vi-
ta è senza qualche
vizio?
Tuttavia, demoniz-
zare le sigarette ve-
re e quelle elettroni-
che è un esercizio
superfluo. La gente continuerà a
fumare come e forse più di pri-
ma: di solito più si vieta qualco-
sa, più il desiderio cresce.
Insomma, il Cnb intende ri-
chiamare nuovamente «l’atten-
zione della società sulle conse-
guenze negative individuali e col-
lettive che ingenera il consumo
di tabacco, tanto più in quell’otti-
ca che, pur muovendo dal rispet-
to della libertà individuale, pre-
suppone che ognuno di noi deb-
ba essere ben consapevole di
non recare con i propri atti “dan-
no ad altri”, considerando in par-
ticolare le implicazioni per la sa-
lute del fumo passivo».


SIGARETTE ELETTRICHE

Nell’elenco delle raccomanda-
zioni si legge: «Al fine di evitare i
gravi danni cagionati dal fumo
passivo alla popolazione, esten-
dere i divieti di fumo a luoghi
esterni, dove si ritrovano anche
bambini e donne in gravidan-
za». Si invita ad allargare le limi-
tazioni imposte nel nostro Paese
anche alle sigarette a tabacco ri-
scaldato e a quelle elettroniche.
Tra i luoghi dove dovrebbe es-
sere severamente vietato aspira-
re una bionda ci sono «giardini
pubblici, luoghi di spettacolo
all’aperto, spiagge attrezzate, sta-
di, campi sportivi, ristoranti
all’aperto». Procediamo a passo
svelto verso lesmoking area,fa-
mose in Giappone, dove gruppi
di persone accerchiano un uni-
co posacenere avvolti in una nu-
vola di fumo denso.
Dalla «mozione contro il taba-
gismo», approvata nel corso del-
la Plenaria del 27 settembre scor-


so, arrivano avvertimenti pure
per governo e Parlamento: «Pro-
muovere informazioni corrette
sui pericoli dell’uso del tabacco
per sé e per gli altri; ricerche per
la valutazione ed applicazione
di misure restrittive», come l’au-
mento dei prezzi, e «informare
adeguatamente gli utenti che il
preteso beneficio di svezzamen-
to che deriva dall’uso delle siga-
rette elettroniche non trova alcu-
na prova scientifica e non è sce-
vro di rischi per il fumatore e per
chi gli sta accanto».

MISURE RESTRITTIVE

A rendere necessaria l’adozio-
ne di misure più restrittive sul ta-
bacco, sottolineano gli esperti,
che avevano già nel 2003 affron-
tato la questione in un documen-
to, è la considerazione che «la
mortalità e morbilità correlate

all’uso di tabacco non sono dimi-
nuite, anzi aumentate». Questo
anche perché «le azioni di educa-
zione sanitaria e prevenzione in-
traprese non sono sufficienti».
Si chiede infine, «considerato
l’utile che lo Stato ricava dalla
vendita di sigarette e affini», che
venga data la possibilità al Servi-
zio Sanitario Nazionale di rim-
borsare i farmaci per il tratta-
mento del tabagismo e disponga
di maggiori risorse per la cura
della dipendenza.
E come se non bastasse anche
la manovra del governo rischia
di segnare un ritorno allo Stato
etico. Dopo la sugar tax, la tassa
sulle bevande gassate che i Cin-
que Stelle vorrebbero imporre,
si parla pure di un nuovo balzel-
lo sugli imballaggi da plastica,
un aumento delle accise sui «vi-
zi» come i giochi e il fumo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

■Le specie riconosciute come invasive a livello
europeo sono 49, di cui 33 già presenti in Italia. La
più famosa è la tartaruga d’acqua, in vendita in mol-
ti negozi di animali con il nome di Testuggine palu-
stre americana, Trachemys scripta. Per mettersi in

regola è opportuno denunciare i nostri animaletti
esotici mediante un modulo, reperibile anche onli-
ne. Verrà approntato così il Registro di detenzione
delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale
e nazionale.

La raccomandazione del Comitato di bioetica


NIENTE FUMO ALL’APERTO


Dopo i luoghi chiusi, «il divieto va esteso a parchi, stadi, campi sportivi e spiagge»


Risposta a Scurati


Non facciamo figli solo perché costano troppo


EMILIA URSO ANFUSO


■Agli italiani piace il sesso orale. Sia farlo
sia riceverlo. Secondo il recente rapporto Cen-
sis-Bayer - pubblicato lo scorso anno – stu-
diando i comportamenti di un campione di
1.860 persone nella fascia di età dai 18 ai 40
anni, cunnilingus e fellatio sono praticati
dall’80,7% degli italiani. In alcuni casi la prefe-
renza sembrerebbe determinata dalla scelta
di concedersi ma non troppo: mancanza di
tempo e voglia, secondo alcuni sessuologi, fa-
rebbero protendere – in special modo l’univer-
so femminile – a una sessione di fellatio piutto-
sto che a una maratona di sesso in camera da
letto o in altre sedi. Eppure non è sempre così:
regalare piacere con la bocca non è poi tanto
male, anzi. La capacità di generare momenti
di pura felicità eleva all’ennesima potenza
l’autostima, ed è così per entrambi i sessi.
Più recentemente si è scoperto che tra i gio-
vanissimi la pratica del sesso orale è cresciuta
in maniera esponenziale, tanto che a preferir-
la è oltre l’80% di ragazze e ragazzi, che vivono
questo tipo di intimità senza troppo coinvolgi-
mento emotivo: quasi al pari di una stretta di
mano o poco più. Certi adulti staranno inorri-
dendo leggendo questi dati, ma se si approfon-
discono le ragioni di questa tendenza, appari-
rà tutto molto meno morboso e peccaminoso.
Oggi si tende a non anticipare troppo il pri-
mo rapporto completo, e dedicarsi a sistemi
alternativi rende possibile la scoperta del pro-
prio corpo e di quello dell’altro, da vivere non
più come un momento sacrale di coinvolgi-
mento amoroso, quanto una via di mezzo tra
scoperta e condivisione. Una sorta di rito ini-
ziatico del terzo millennio.
Questa tendenza tra i giovani è generalizza-
ta a livello internazionale. Già da alcuni anni
si sta studiando questo tipo di fenomeno, tan-
to che negli USA è motivo di ricerche che con-
fermano come la scelta cada in maniera pre-
ponderante sulle effusioni intime piuttosto
che sui rapporti completi. I modelli sociali so-
no cambiati nel corso degli ultimi trent’anni, e
se negli ’80 gli adolescenti che avevano già
avuto rapporti completi erano circa il 50% og-
gi la percentuale è al ribasso. Una maggiore
consapevolezza dei rischi legati alle malattie
sessualmente trasmissibili è tra i motivi di que-
sto cambiamento. Non è un caso se a preferi-
re lo scambio di coccole labiali, siano persone
di ogni età con un livello maggiore di scolariz-
zazione. La conoscenza fa la differenza, anche
in questo caso.
Se però analizziamo le evoluzioni sociali de-
gli ultimi decenni, possiamo affermare che la
sessualità, oggi, è vissuta in maniera molto
più libera rispetto a un tempo: il piacere non è
considerato come elemento esclusivo all’in-
terno della coppia, quanto un diverso modo
di passare del tempo insieme piacevolmente,
specialmente quando si è ancora minorenni.
Attenzione però, è anche bene soffermarsi
sui rischi che fellatio e cunnilingus, praticati
tra persone conosciute da poco possono pro-
vocare sulla salute. Molte persone ritengono
che favorire gli scambi intimi attraverso la boc-
ca protegga da ogni rischio di contagio. Nulla
di più sbagliato. Gonorrea, Sifilide, Clamidya
e HIV si possono contrarre se non si proteggo-
no le mucose labiali con gli stessi metodi usati
per i rapporti completi: i preservativi. Questa
soluzione è sconosciuta ai più, eppure dovreb-
be essere un’informazione da diffondere attra-
verso campagne di sensibilizzazione a livello
nazionale. Indossare un preservativo sulla lin-
gua protegge dal rischio di trasformare il pia-
cere fisico in una vera tragedia. Meglio preve-
nire. D’altronde l’incontro – per fini sessuali -
tra persone sconosciute è anch’esso un tema
che bisognerebbe approfondire e comprende-
re meglio. Le APP di incontri, disponibili per
Smartphone, nascono come funghi e le utiliz-
zano in egual misura giovani e adulti. L’ap-
proccio sessuale è immediato, ma i rischi non
sono certo da sottovalutare. Occhio!
©RIPRODUZIONE RISERVATA

segue dalla prima
VITTORIO FELTRI

(...) opta per un bilocale onde non svenarsi, visto
che le retribuzioni non consentono spese folli. In
due stanze la comunanza di tre soggetti non è il
massimo della vita, figuriamoci se gli sposi posso-
no concedersi il secondo bebè. Dove lo mettono,
sul terrazzino? In epoche lontane le famiglie usava-
no accatastarsi in pochi metri quadrati. La maggio-
ranza era abituata ad ammonticchiarsi in due vani
o tre, ora non più. Sono mutate le consuetudini e
nessuno più si adatta a campare come zingaro.
Non solo. Attualmente le donne giustamente vo-

gliono e devono sgobbare per contribuire al man-
tenimento del nucleo. E se una signora ha una
occupazione non è in grado di accudire a una ple-
tora di fanciulli. Quindi il contenimento della pro-
le entro un numero esiguo di soggetti è un obbligo
imposto dal modus vivendi e non dalle bischerate
evocate da Scurati. Con gli stipendi correnti, con le
esigenze della modernità, con questi chiari di luna
è fuori luogo pretendere che i giovani siano all’al-
tezza di riempire le culle. Io ho avuto quattro par-
goli e mia moglie si è ammazzata di lavoro, ma la
mia attività ha consentito di crescerli tutti alla gran-
de. Cosa che non a tutti è permessa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo studio


Ecco le ragioni


per cui i giovani optano


per il sesso orale


LA MOZIONE


■ I divieti di fumare vanno estesi
anche a luoghi esterni come parchi
e spiagge. È la proposta del Comita-
to Nazionale di Bioetica (Cnb), pre-
sentata in una “mozione contro il
tabagismo”. Per evitare gravi dan-
ni cagionati dal fumo passivo alla
popolazione - si legge nell’elenco
di raccomandazioni - estendere i
divieti di fumo a luoghi esterni, do-
ve si ritrovano anche bambini e
donne in gravidanza.

AL GOVERNO
■ Raccomandazioni del Comitato
a Governo e Parlamento: «Promuo-
vere una informazione corretta sui
pericoli dell’uso del tabacco per sé
e per gli altri (fumo passivo)».

La scheda


IN ITALIA AUMENTA IL NUMERO DI SPECIE ALIENE, SOGGETTE A RIGIDI LIMITI DI LEGGE


Animali esotici: ecco come denunciarli


19
mercoledì
16 ottobre
2019

ATTUALITÀ

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