Il Sole 24 Ore - 21.10.2019

(coco) #1

Il Sole 24 Ore Lunedì 21 Ottobre 2019 21


Diritto dell’economia Norme & Tributi


Nel concordato i giudici riducono


i vincoli alla prosecuzione dell’attività


IMPRESE IN DIFFICOLTÀ


L’indicazione della quota
di soddisfazione dei creditori
non blocca la proposta

Il confronto con il fallimento
va basato sui ricavi effettivi
ottenibili dalla liquidazione

Pagina a cura di
Giovanbattista Tona

Il concordato con continuità aziendale
(articolo -bis della legge fallimen-
tare) guadagna spazio rispetto al falli-
mento. La giurisprudenza più recente
sta infatti neutralizzando gli ostacoli
all’applicazione di uno strumento che,
offrendo opportunità di risanamento
all’imprenditore, può dare risultati
utili anche ai creditori. Un orienta-
mento che anticipa la riforma conte-
nuta nel Codice della crisi, che entrerà
in vigore il  agosto .
È un trend che si riscontra su al-
meno tre capitoli differenti, esami-
nati qui di seguito.





Le garanzie per i creditori. La
questione ruota tutta attorno al
valore dell’attivo dell’impresa insol-
vente o in crisi e alle concrete possibi-
lità di realizzare liquidità sufficiente
a soddisfare le pretese creditorie con
una procedura liquidatoria, che essa
sia il fallimento o il concordato falli-
mentare. La Corte di appello di Firen-
ze (sentenza del  aprile ) ha so-
stenuto che la indicazione di una per-
centuale di soddisfazione garantita
ad ogni classe di creditori non è un
elemento vincolante della proposta,
nè può intendersi come promessa di
soddisfazione certa. È invece solo un
dato di valutazione ex ante che deve
consentire la verifica della proposta
e del piano da parte dell’attestatore,
del tribunale e dei creditori. E a questi
ultimi spetta formulare il giudizio di

convenienza della prosecuzione.
Di avviso contrario era stata la
Corte di appello di Roma, che, con
sentenza del  maggio , aveva
ritenuto necessario indicare una
percentuale vincolante per com-
pensare il fatto che nel concordato
con continuità i creditori lasciano
nelle mani del debitore quel patri-
monio che avrebbero potuto far li-
quidare in loro favore.
Ma la Cassazione (sentenza n.
 del  settembre ) aveva
già fatto da apripista all’orienta-
mento fiorentino, affermando che
la valutazione della convenienza
economica della proposta è riser-
vata ai creditori, mentre il tribuna-
le deve verificare che essa sia con-
forme a legge, che non sia implau-
sibile e infine, dopo l’ammissione,
che l’andamento dei flussi di cassa,
ed il conseguente indebitamento,
non siano tali da erodere le pro-
spettive di soddisfazione dei credi-
tori. E in tale ultimo caso può di-

sporre la revoca del concordato.
Il concordato con continuità non
implica quindi garanzie di percen-
tuali certe di soddisfacimento.





I vantaggi economici. La con-
venienza della prosecuzione
dell’attività rispetto al fallimento
nella capacità di garantire la soddi-
sfazione dei creditori deve essere va-
lutata in base a dati certi, come il va-
lore di realizzo che si può ottenere in
concreto dalla messa in liquidazione
dell’attività. I singoli creditori non si
possono quindi opporre al piano
concordatario solo basandosi sul
maggior valore dell’attivo rispetto ai
ricavi provenienti dalla eventuale
prosecuzione dell’attvità e risultanti
dall’attestazione del professionista.
Lo ha affermato il Tribunale di
Milano (sentenza del  novembre
), secondo il quale la maggiore
convenienza dello scenario falli-
mentare rispetto a quello attestato
da un piano di concordato con con-
tinuità va specificamente dimo-
strata, senza computare elementi
aleatori e incerti e detraendo il va-
lore immateriale e l’utile garantiti
dalla prosecuzione.





L’affitto d’azienda. La Cassa-
zione (sentenza / )
ha inolte sottolineato l’utilità che
può derivare ai creditori dal mante-
nimento dell’attività in qualsiasi for-
ma, ritenendo configurabile il con-
cordato con continuità anche qualo-
ra l’azienda sia già stata affittata o si
pianifichi debba esserlo.
Non è quindi rilevante se, al mo-
mento della domanda di concordato o
all’atto della successiva ammissione,
l’azienda sia esercitata da un terzo,
perché anche il contratto d’affitto - sia
ove contempli l’obbligo del detentore
di procedere all’acquisto dell’azienda
(affitto ponte), sia se non lo prevede
(affitto puro) - è funzionale a mante-
nere il valore del complesso aziendale
e favorirne l’impiego produttivo o la
successiva cessione.
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LE CAUSE DI PRELAZIONE

Posizioni distanti


su falcidia e degrado


dei crediti privilegiati


Non c’è concordia su come
trattare gli utili derivanti
dal proseguo dell’attività

La giurisprudenza di merito si inter-
roga e si divide sui limiti entro i quali
va rispettato l’ordine delle cause le-
gittime di prelazione nel concordato
con continuità.
L’articolo -ter della legge fal-
limentare consente il pagamento
parziale del credito, se il piano ne
prevede la soddisfazione in misura
non inferiore a quella realizzabile,
in ragione della collocazione prefe-
renziale, con il ricavato in caso di
liquidazione, avuto riguardo al va-
lore di mercato attribuibile ai beni
o ai diritti sui quali sussiste la causa
di prelazione.
Sulla scorta di questa previsione,
sono stati proposti piani che falci-
diavano e degradavano i crediti pri-
vilegiati, affermando che il privile-
gio doveva ritenersi sussistere solo
nei limiti del valore di liquidazione
del bene sul quale gravava; invece
superata questa soglia i crediti privi-
legiati potevano essere falcidiati e
degradati a crediti chirografari.
Questa interpretazione disattesa
dal Tribunale di Padova (sentenza
del  gennaio ) è stata invece
“promossa” dal tribunale di Milano
che, sul punto, ha modificato il pro-
prio orientamento.
I giudici veneti hanno ritenuto
che le norme sul concordato non
possono sottrarsi ad un’interpreta-
zione sistematica nella quale i prin-
cipi generali rimangono, in base agli
articoli  e  del Codice civile,
la garanzia patrimoniale in favore
del creditore costituita da tutti i beni
presenti e futuri del debitore e la pa-
rità di trattamento tra i creditori, fat-
te salve le cause di prelazione.
E così come nel concordato liqui-

datorio non è consentito che la pro-
ponente trattenga per sé alcuni beni,
dovendoli tutti destinare alla soddi-
sfazione dei creditori, nel concorda-
to in continuità una volta esclusa la
liquidazione dei beni strumentali è
necessario devolvere ai creditori
l’intero frutto della loro trasforma-
zione: e destinarlo nel rispetto del-
l’ordine dei privilegi.
Falcidia del credito e degrado del
privilegio possono quindi essere
consentite solo se il patrimonio del
proponente è incapiente. Ma nel ca-
so di continuità la capienza va valu-
tata tenendo conto dei possibili utili
derivabili dalla prosecuzione e non
solo dal valore statico dell’azienda
valutato al momento della proposta.
In passato anche il Tribunale di
Milano (decisione del  dicembre
), aveva affermato che il surplus
concordatario derivante dalla pro-
secuzione doveva considerarsi as-
soggettato al rispetto delle cause le-
gittime di prelazione.
Ma i giudici milanesi hanno poi
mutato orientamento e ora riten-
gono, come hanno ribadito nel de-
creto del  novembre , che le
regole di distribuzione del patri-
monio del debitore sancite dall’ar-
ticolo  del Codice civile non ri-
guardano il patrimonio posteriore,
composto anche dagli eventuali
utili della prosecuzione.
Nel caso esaminato veniva valu-
tato un concordato in continuità con
assuntore, laddove la prosecuzione
era stata garantita dagli investimen-
ti di un terzo. E il tribunale ha posto
il principio per cui i flussi della conti-
nuità, generati con l’apporto di un
finanziatore esterno, non possono
ritenersi assoggettati al rispetto del-
l’ordine delle cause di prelazione,
per la semplice ragione che questi
flussi, nella prospettiva fallimenta-
re, non esisterebbero.
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Mentre il concordato liquidatorio comporta la cessione di beni o
comunque l’interruzione dell’attività, nel concordato con continuità
l’esercizio dell’azienda (o di un suo ramo) prosegue ed è proprio
l’utile di gestione a creare il flusso di liquidità necessario a
soddisfare i creditori.

LE REGOLE

L’UTILE DI GESTIONE


La prosecuzione può avvenire anche ad opera di terzi in forza di contratto
di affitto o con la cessione dell’azienda in esercizio o ancora con il
conferimento di essa in una o più società, anche se di nuova costituzione.

LA PROSECUZIONE DA PARTE DI TERZI


Il tribunale deve procedere ad una verifica diretta del presupposto di
fattibilità del piano per poter ammettere il debitore alla procedura. In
caso di concordato con continuità aziendale, la rigorosa verifica della
fattibilità “in concreto” presuppone un’analisi inscindibile dei
presupposti giuridici ed economici.

L’OMOLOGAZIONE DEL GIUDICE


In caso di concordato con continuità aziendale, il piano deve
dimostrare la sostenibilità finanziaria della continuità stessa e
risultare idoneo ad evitare il rischio di un aggravamento del dissesto
ai danni dei creditori.

LA SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA DELLA CONTINUITÀ


QUOTIDIANO


DEL DIRITTO

PROCEDURE CONCORSUALI


La prededucibilità resiste
al susseguirsi degli iter

Un credito può rimanere
prededucibile nella successione
delle procedure. Lo ha chiarito la
Cassazione.
— Nicola Soldati
Il testo integrale dell’articolo su:
quotidianodiritto.ilsole24ore.com

QdD


Nel controllo di fattibilità giuridica del piano la valutazione del
tribunale non incontra particolari limiti. Il controllo della fattibilità
economica, ossia la realizzabilità nei fatti, può invece essere svolto
nei limiti della verifica della sussistenza, o meno, di una manifesta
inettitudine a raggiungere gli obiettivi, individuabile caso per caso in
riferimento alle specifiche modalità volte a superare la crisi.

LA FATTIBILITÀ GIURIDICA ED ECONOMICA


Se l’andamento dei flussi di cassa, ed il conseguente indebitamento,
risultano tali da erodere le prospettive di soddisfazione dei creditori, il
tribunale può anche revocare l'ammissione al concordato con continuità.

I FLUSSI DI CASSA INFERIORI ALLE ATTESE


L’Unità Operativa Dirigenziale 50.02.02. – “Attività Artigianali, Commerciali e Distributive.
Cooperative e relative Attività di Controllo. Tutela dei Consumatori” della Regione Campania,
ai sensi dell’art. 7 della L. 241/90 e ss.mm.ii., comunica che la Società “Ferrarelle S.p.A.”,
con Sede legale in Roma, alla Via Porta Pinciana, n. 4 e sede operativa in Riardo, Contrada
Ferrarelle, titolare della prosecuzione dell’attività di concessione per acque minerali natu-
rali, ricadente nel territorio dei Comuni di Riardo e Teano, ha formulato, con istanza datata
20/09/2017, trasmessa alla UOD 60.06.01 – Ufficio Speciale Centrale Acquisti, richiesta di par-
tecipazione al Bando di Gara (procedimento n. 2424/A/17) per l’individuazione dei soggetti
assegnatari della concessione per lo sfruttamento del giacimento in oggetto.
A seguito della citata partecipazione, la società Ferrarelle S.p.A. con Decreto Dirigenziale n.
82/2018 della Centrale Acquisti, è stata dichiarata aggiudicataria della concessione denomi-
nata “Ferrarelle II”, estesa per ettari 33.58.72 con le relative pertinenze minerarie ricadenti
nei territori dei Comuni di Riardo e Teano (CE), per gli appezzamenti di terreno riportati in
catasto:

COMUNE DI RIARDO
FOGLIO 16 PARTICELLE:
1 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 12 – 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 21 – 22 – 23 – 24 – 25 – 26 – 27 –
28 – 29 – 32 – 35 – 37 – 39 – 40 – 41 – 5055 – 5057 – 5058 – 5060 – 5062 – 5063 – 5065


  • 5067 – 5069 – 5071 – 5073 sub 1 – 42 – 43 – 45 – 49 – 53 – 55 – 56 – 57 – 58 – 59 – 60

  • 61 – 61 sub 1 – 61 sub 2 – 63 – 64 – 66 – 67 – 68 – 69 – 73 – 74 – 75 – 76 – 77 – 78 – 79

  • 80 – 81 – 82 – 83 – 84 – 85 – 86 – 87 – 88 – 5001 – 5001 sub 6 – 5001 sub 7 – 5001 sub
    8 – 5001 sub 11 – 5001 sub 12 – 5001 sub 13 – 5003 – 5004 – 5005 – 5012 – 5013 – 5014 –
    5019 – 5020 – 5021 – 5022 – 5023 – 5024 – 5025 – 5026 – 5027 – 5028 – 5029 – 5030 – 5031

  • 5032 – 5033 – 5034 – 5035 – 5036 – 5037 – 5038 – 5038 sub 1 – 5038 sub 2 – 5038 sub
    3 – 5038 sub 4 – 5039 – 5040 – 5040 sub 1 – 5040 sub 2 – 5040 sub 3 – 5044 – 5044 sub
    2 – 5046 – 5048 – 5048 sub 1 – 5049 – 5049 sub 1 – 5049 sub 2 – 5049 sub 3 – 5050 – 5050
    sub 1 – 5052 – 5052 sub 1 – 5053 – 5054 – 5054 sub 2 – 5055 – 5056 – 5057 – 5058 – 5059

  • 5060 – 5062 – 5063 – 5064 – 5065 – 5067 – 5068 – 5069 – 5071 – 5072 – 5073 –


FOGLIO 20 PARTICELLE:
5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10 – 12 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 20 – 21 – 22 – 25 – 27 – 28 – 29 – 31 –
32 – 33 – 34 – 35 – 36 – 37 – 38 – 40 – 41 sub 1 – 41 sub 2 – 42– 43 sub 1 – 43 sub 2 – 45


  • 46 – 47 – 48 – 49 – 50 – 51 – 52 – 53 – 54 – 58 – 59 – 60 – 62 – 63 – 64 – 65 – 66 – 67

  • 68 – 69 – 70 – 70 sub 1 – 71 – 74 – 75 – 76 – 79 – 80 – 81 – 83 – 84 – 85 sub 1 – 85 sub
    2 – 86 – 88 – 89 sub 1 – 89 sub 2 – 91 sub 1 – 91 sub 2 – 92 – 95 – 96 – 100 – 104 – 105 –
    107 – 108 – 109 – 119 – 120 – 121 – 124 – 125 – 127 – 128 – 130 – 131 – 132 – 132 sub 3 – 132 sub
    4 – 135 – 136 – 137 – 140 – 143 – 145 – 147 – 151 – 152 – 154 – 156 – 157 – 159 – 160 – 161 – 162

  • 170 – 173 – 174 – 177 – 178 – 179 – 180 – 181 – 182 – 183 – 184 – 185 – 186 – 188 – 190 – 191

  • 192 – 194 – 200 – 201 – 202 – 203 – 204 – 205 – 206 – 207 – 208 – 209 – 210 – 211 – 212 –
    213 – 214 – 215 – 216 – 217 – 218 – 219 – 220 – 224 – 225 – 226 – 227 – 228 – 229 – 230 – 231

  • 232 – 233 – 236 – 5001 – 5002 – 5003 – 5003 sub 1 – 5003 sub 2 – 5003 sub 3 – 5003 sub
    4 – 5003 sub 5 – 5006 – 5006 sub 6 – 5006 sub 8 – 5006 sub 9 – 5008 – 5010 – 5012 – 5013

  • 5016 – 5017 – 5017 sub 3 – 5017 sub 4 – 5017 sub 5 – 5019 – 5020 – 5021 – 5022 – 5024

  • 5024 sub 1 – 5024 sub 2 – 5024 sub 3 – 5028 – 5030 – 5032 sub 2 – 5034 – 5035 – 5036 –
    5037 – 5044 – 5046 – 5048 – 5050 – 5051 – 5051 sub 1 – 5051 sub 2 – 5052 – 5053 – 5056

  • 5057 – 5057 sub 1 – 5058 – 5059 – 5060 – 5061 – 5062 – 5062 sub 1 – 5062 sub 2 – 5063

  • 5064 – 5064 sub 2 – 5064 sub 3 – 5065 – 5067 – 5067 sub 1 – 5067 sub 2 – 5067 sub 3 –
    5068 – 5069 – 5070 – 5071 – 5072 – 5073 – 5073 sub 1 – 5073 sub 2 – 5074 – 5076 – 5078

  • 5078 sub 1 – 5078 sub 2 – 5078 sub 3 – 5079 – 5080 – 5084 – 5085 – 5086 – 5087 – 5088
    sub 1 – 5089 – 5089 sub 2 – 5090 – 5090 sub 1 – 5090 sub 2 – 5091 – 5096 – 5099 – 5101

  • 5102 – 5103 – 5104 – 5105 – 5106 – 5109 – 5111 – 5111 sub 1 – 5112 – 5112 – sub 1 – 5112 sub
    2 – 5115 – 5117 – 5119 – 5128 – 5131 – 5132 – 5133 – 5134 – 5135 – 5136 – 5137 – 5138 – 5139 –


FOGLIO 17 PARTICELLE:
1 – 2 – 4 – 6 – 7 – 8 – 9 – 11 – 12 – 13 – 14 – 21 – 23 – 24 – 25 – 26 – 27 – 28 – 29 – 64 – 96


  • 97 – 100 – 103 – 104 – 105 – 108 – 109 – 110 – 112 – 114 – 116 – 117 – 135 – 166 – 190 – 202

  • 204 – 205 – 258 – 259 – 279 – 281 – 282 – 283 – 285 – 286 – 295 – 319 – 341 – 342 – 343

  • 344 – 345 – 373 – 437 – 448 – 449 – 450 – 455 – 466 – 468 – 498 – 499 – 500 – 500 sub
    1 – 508 – 509 – 510 – 512 – 519 – 522 – 522 sub 3 – 522 sub 4 – 522 sub 5 – 537 – 542 – 543

  • 545 – 554 – 5006 – 5007 – 5008 – 5016 – 5022 – 5023 – 5041 – 5041 sub 1 – 5041 sub 2 –
    5041 sub 3 – 5041 sub 4 – 5041 sub 5 – 5053 – 5053 sub 1 – 5053 sub 2 – 5053 sub 3 – 5056

    • 5059 – 5060 – 5061 – 5065 – 5066 – 5067 – 5067 sub 2 – 5067 sub 4 – 5067 sub 5 – 5067
      sub 6 – 5067 sub 8 – 5067 sub 9 – 5067 sub 10 – 5067 sub 11 – 5090 – 5090 sub 1 – 5090
      sub 4 – 5090 sub 6 – 5102 – 5103 – 5109 – 5156 – 5162 – 5162 sub 1 – 5168 – 5169 – 5170 –
      5171 – 5172 – 5172 sub 2 – 5173 – 5174 – 5178 – 5179 – 5181 – 5182 – 5184 – 5193 – 5194 – 5195

    • 5195 sub 1 – 5211 – 5211 sub 4 – 5211 sub 5 – 5225 – 5227 – 5258 – 5260 – 5262 – 5264 –




FOGLIO 21 PARTICELLE:
50 – 77 – 79 – 80 – 81 – 85 – 87 – 88 – 89 – 90 – 91 – 92 – 93 – 94 – 95 – 96 – 96 sub
1 – 96 sub 2 – 96 sub 3 – 97 – 98 – 99 – 102 – 103 – 104 – 105 – 106 – 107 – 108 – 109 – 110


  • 111 – 112 – 113 – 114 – 121 – 125 – 129 – 132 – 154 – 157 – 158 – 162 – 163 – 164 – 165 – 169 –
    197 – 198 – 208 – 209 – 210 – 211 – 212 – 215 – 216 – 218 – 228 – 230 – 231 – 232 – 238 – 239

  • 240 – 242 – 243 – 244 – 245 – 246 – 247 – 248 – 251 – 252 – 257 – 258 – 264 – 265 – 334

  • 337 – 340 – 5019 – 5022 – 5032 – 5033 – 5034 – 5061 – 5061 sub 1 – 5061 sub 2 – 5061 sub
    3 – 5061 sub 4 – 5068 – 5069 – 5070 – 5078 – 5079 – 5080 – 5081 – 5082 – 5083 – 2130 –
    2131 – 2132 – 5145 – 5158.


COMUNE DI TEANO
FOGLIO 49 PARTICELLE:
1 – 2 – 4 – 5 – 7 – 8 – 10 – 11 – 12 – 13 – 16 – 16 sub 1 – 13 sub 1 – 27 – 28 – 29 – 32 – 36 –
37 – 39 – 40 – 46 – 50 – 56 – 60 – 61 – 64 – 66 – 68 – 73 – 83- 84– 86 – 101 – 104 – 105


  • 106 – 112 – 120 – 121 – 122 – 123 – 124 – 126 – 127 – 128 – 129 – 5001 – 5002 – 5003 – 5004

  • 5005 – 5006 – 5007 – 5008 – 5009 – 5010 – 5011 – 5013 – 5014 – 5015 – 5017 – 5018 –
    5019 – 5020 – 5021 – 5022 – 5023 – 5024 – 5025 – 5028 – 5030 – 5031 – 5032 – 5033 – 5034

  • 5041 – 5042 – 5046 – 5049 – 5050 – 5051 – 5052 – 5053 – 5054 – 5055 – 5056 – 5057

  • 5058 – 5059 – 5060 – 5061 – 5062 – 5063 – 5063 sub 1 – 5064 – 5064 sub 1 – 5064 sub
    2 – 5064 sub 3 – 5066 – 5067 – 5068 – 5070 – 5072 – 5074 – 5075 – 5076 – 5076 sub 4 –
    5076 sub 5 – 5076 sub 6 – 5076 sub 7 – 5079 – 5079 sub 3 – 5079 sub 4 – 5081 – 5081 sub
    3 – 5084 – 5086 – 5087 – 5088 – 5090 – 5092 – 5093 – 5094 – 5095 –


FOGLIO 19 PARTICELLE:
17 – 33 – 16 – 5052 – 19 – 5056 – 5058 – 5053 – 5040 – 5040 sub 1 – 5040 sub 2 – 5040
sub 3 – 5040 sub 4 –

Per quanto innanzi:
RENDE NOTO
che è indetta la conferenza di servizi decisoria in forma semplificata e in modalità asincro-
na, disciplinata dall’art. 14, comma 2, e art. 14 bis della legge 241/90 ai fini dell’acquisizione
dei nulla osta, pareri, assensi comunque denominati per l’approvazione del progetto sopra
indicato, la cui data di avvio è fissata per il giorno 21/10/2019.
Sono invitati a partecipare alla citata conferenza nei modi di seguito riportati, le Ammini-
strazioni ed Autorità, che hanno competenza e controllo sul territorio, ai sensi del disposto
normativo di cui all’art.14 e seguenti della L. 241/90 e ss.mm.ii..
Al fine di contenere i tempi di conclusione del procedimento, la U.O.D. 50.02.02 provvede
a trasmettere, alle citate Amministrazioni ed Autorità, copia della domanda, per la quale è
richiesta la concessione, corredata della documentazione ivi prevista e relative integrazioni
intervenute anche in sede di VIA, su supporto informatico.
Ai fini della indetta Conferenza dei Servizi si evidenzia che:
a) entro 15 gg dalla data di avvio della conferenza, le amministrazioni coinvolte pos-
sono richiedere, ai sensi dell’art. 2 c.7, legge n. 241/1990, integrazioni documentali o
chiarimenti relativi a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso
dell’amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche am-
ministrazioni (pertanto entro il 04/11/2019), da inviare a mezzo P.E.C. esclusivamente
all’indirizzo di posta elettronica certificata “[email protected]”.
In caso di richiesta di integrazioni documentali (art. 14 bis, comma 2, lettera b), l’am-
ministrazione procedente invia un’unica richiesta a chi ha presentato la domanda. In
questo caso, ai sensi del comma 7, dell’art. 2 della legge n. 241 del 1990, i termini
possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo non superiore a 30 giorni.
b) entro 90 gg (facendo salvo il periodo di sospensione) dalla data di indizione della con-
ferenza, le amministrazioni coinvolte devono rendere le proprie determinazioni relative
alla decisione oggetto della conferenza (pertanto entro il 18/01/2020 salvo il tempo di
sospensione);

c) la data di eventuale convocazione della riunione in modalità sincrona (art. 14 bis,
comma 2, lettera d), qualora richiesta dalle amministrazioni coinvolte è fissata al
28/01/2020.

Si rammenta che entro il termine perentorio di cui alla lett. b) le amministrazioni coinvol-
te sono tenute a rendere le proprie determinazioni, relative alla decisione oggetto della
conferenza. Tali determinazioni, congruamente motivate, sono formulate in termini di
assenso o dissenso e indicano, ove possibile, le modifiche eventualmente necessarie ai
fini dell’assenso. Le prescrizioni o condizioni eventualmente indicate ai fini dell’assenso
o del superamento del dissenso sono espresse in modo chiaro e analitico e specificano se
sono relative a un vincolo derivante da una disposizione normativa o da un atto ammi-
nistrativo generale ovvero discrezionalmente apposte per la migliore tutela dell’interesse
pubblico.
Fatti salvi i casi in cui disposizioni del diritto dell’Unione europea richiedono l’adozione
di provvedimenti espressi, la mancata comunicazione della determinazione di cui sopra,
ovvero la comunicazione di una determinazione priva dei requisiti indicati, equivalgono
ad assenso senza condizioni. Restano ferme le responsabilità dell’amministrazione, non-
ché’ quelle dei singoli dipendenti nei confronti dell’amministrazione, per l’assenso reso,
ancorché’ implicito.
Ogni atto di assenso comunque denominato, comunicazione, parere, dovrà pervenire esclu-
sivamente a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo e nei termini di cui sopra, pena
la mancata considerazione dello stesso, per consentire all’amministrazione procedente il
rispetto dei termini previsti per la conclusione del procedimento.
Scaduto il termine di cui alla lettera b), l’amministrazione procedente adotta, entro
cinque giorni lavorativi, la determinazione motivata di conclusione positiva della confe-
renza, con gli effetti di cui all’articolo 14-quater, qualora abbia acquisito esclusivamente
atti di assenso non condizionato, anche implicito, ovvero qualora ritenga, sentiti i privati
e le altre amministrazioni interessate, che le condizioni e prescrizioni eventualmen-
te indicate dalle amministrazioni ai fini dell’assenso o del superamento del dissenso
possano essere accolte senza necessità di apportare modifiche sostanziali alla decisione
oggetto della conferenza. Qualora abbia acquisito uno o più atti di dissenso che non
ritenga superabili, l’amministrazione procedente adotta, entro il medesimo termine,
la determinazione di conclusione negativa della conferenza che produce l’effetto del
rigetto della domanda.
Ai sensi degli artt. 7, 9 e 10 della L. 241/90 e ss.mm.il., “... i soggetti nei confronti dei quali
il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ...” e “ ... qualunque soggetto
portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in
associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio ...” dalla proposta progettuale in
discussione potranno, nel periodo predetto, prendere visione degli atti del procedimento
(art.10 L.241/90 e ss.mm.il.) e potranno partecipare alla conferenza di servizi, presentando
eventuali memorie scritte e documenti, pertinenti all’oggetto del procedimento, entro 15
gg dalla data di avvio della conferenza. Su tali osservazioni l’Amministrazione procedente
si esprimerà motivatamente. Le associazioni e/o i comitati hanno facoltà di intervenire nel
procedimento avendo diritto, unitamente ai soggetti di cui all’articolo 7 della L.241/1990
ss.mm.ii., a presentare osservazioni.
Tutti gli atti relativi alla richiesta per il rilascio della concessione sono depositati presso la
citata U.O.D. 50.02.02 sita nell’isola A/6 del Centro Direzionale di Napoli al 7° piano, stanza 9
dove è possibile prenderne visione, nei giorni e negli orari di apertura al pubblico (Martedì,
Mercoledì e Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00).
Si comunica che il Responsabile del Procedimento è il Dr. Gaetano Sammartino, Funzionario
della Unità Operativa Dirigenziale 50.02.02. e che per qualsiasi informazione ci si potrà
rivolgere allo stesso con ufficio ubicato presso la sopracitata U.O.D. contattabile ai seguen-
ti recapiti: e- mail: [email protected] (preferibilmente), telefono
081.7967722.
Nell’oggetto di ogni trasmissione a mezzo P.E.C. dovrà essere riportato il nome della con-
cessione mineraria individuata.
Ogni comunicazione avverrà utilizzando l’indirizzo di posta elettronica certificata
[email protected]”.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE DELLA U.O.D. 50.02.02
Dr. Geol. Gaetano Sammartino Arch. Michele Granatiero

GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive UOD 02 Attività artigianali, commerciali e distributive. Cooperative e relative attività di controllo. Tutela dei consumatori
AVVISO DELL’AVVIO DEL PROCEDIMENTO AI SENSI DELLA L. 241/90 e ss.mm.ii.
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