Il Sole 24 Ore - 21.10.2019

(coco) #1

4 Lunedì 21 Ottobre 2019 Il Sole 24 Ore


Primo Piano


MANOVRA 2020:
CHE COSA FARE
Fino a dicembre
restano in vigore
le misure 2019
attualmente
esistenti. Per
i nuovi nati nel
2020 si potrà fare
domanda del
bonus bebè senza
il vincolo dei
25mila euro di Isee

LE RISORSE
DISPONIBILI SUBITO

Lo strumento


Partenza


con un fondo


da 2 miliardi


Verso la manovra:


la riforma del welfare


Potenziate le misure esistenti in attesa del Family act che disegnerà l’assegno universale


Esteso a tutti i nati nel , senza soglia Isee, il contributo da  a  euro per  mesi


Famiglia, misure in due step


Subito bonus bebè per tutti


Pagina a cura di
Michela Finizio
Valentina Melis

D


oppio binario delle misure per sostenere la fa-
miglia e combattere la denatalità. Il governo sta
mettendo a punto un pacchetto da attuare in
due step: il primo con la legge di Bilancio 
e il secondo tramite un disegno di legge colle-
gato alla manovra, presentato come «Family
act» dalla stessa ministra Elena Bonetti. Il primo dispone una
serie di novità in arrivo subito, con l’inizio del prossimo anno.
Il secondo vuole essere una riforma strutturale del welfare
per le famiglie, da approvare e necessariamente poi attuare.
Fin da subito il governo ha deciso di ritoccare con la mano-
vra questi aiuti alle famiglie:
 sarà confermato e potenziato il bonus nido, il contributo
da . euro per tutti i bambini che frequentano l’asilo nido,
pubblico o privato, incrementabile fino a mila euro per i
redditi medio-bassi;
 sarà potenziato ed esteso a tutti, per  mesi, il bonus
bebè per ciascun figlio, un assegno da  a  euro mensi-

li - graduati in base alla situazione economica del nucleo


  • per i nati da gennaio ;
     il congedo obbligatorio per i papà sarà rifinanziato ed este-
    so fino a sette giorni.
    Resteranno in vigore il premio alla nascita (bonus mamma
    domani) di  euro una tantum per le neo-mamme e le altre
    prestazioni sociali e fiscali in vigore. Le novità inserite in ma-
    novra, ovviamente, andranno discusse in Parlamento e po-
    tranno subire modifiche. Ma intanto così il governo definisce
    le coperture finanziarie: dal  verrà costituito un fondo
    unico per la famiglia da due miliardi di euro, in cui confluiran-
    no, fra le altre, sia le risorse destinate a strumenti attualmente
    in vigore, sia  milioni aggiuntivi, assegnati nel Documento
    di programmazione finanziaria inviato a Bruxelles. Sul piat-
    to, quindi, ci sono già i  milioni di euro del bonus bebè
    stanziati per il ; i  milioni di euro annuali impegnati
    a regime per il bonus nido a partire dal ; i  milioni
    annuali del premio alla nascita. Questo fondo, nel disegno del
    Family act, in un secondo momento andrà potenziato e servi-
    rà per finanziare il progetto di un nuovo assegno unico uni-
    versale (si veda l’articolo in basso).
    Da subito, le famiglie potranno beneficiare del nuovo bonus
    nido, che attualmente conta . beneficiari: resta confer-
    mato l’aiuto mensile da , per chi dimostra di frequenta-
    re un nido, con la possibilità per chi ha un reddito sotto una
    certa soglia (da definire) di ottenere un rimborso della retta
    più elevato, fino a  euro. C’è da considerare, comunque,
    che le famiglie meno abbienti spesso già fruiscono di rette
    scontate, se non addirittura azzerate.
    Per i nuovi nati da gennaio , inoltre, la formula del bonus
    bebè sarà rivista: viene eliminato il requisito dell’Isee fino a
    mila euro che limitava la platea dei beneficiari e l’assegno
    mensile sarà fruibile fino a dicembre . Se il trend demogra-
    fico viene confermato, quindi, i potenziali beneficiari saranno
    circa mila (in linea con i bebè del ).
    Facendo qualche calcolo, per esempio, i genitori di un bambino
    nato a gennaio  - salvo impedimenti al cumulo dei benefici

  • potranno percepire  euro di premio alla nascita,  euro
    di bonus bebè (a  euro mensili) più, ipotizzando la frequenza
    di un nido dai tre mesi di età, . euro di bonus nido. Cifre che,
    per i nuclei con i redditi più bassi, potrebbero arrivare fino a un
    totale di . euro, fruendo della misura massima dei bonus.
    Il Family act, in un secondo momento, riformerà l’intero
    welfare familiare con l’obiettivo di introdurre un assegno
    universale strutturale per ciascun figlio, dalla nascita all’età
    adulta, potenziato con il riordino di misure esistenti e nuovi
    investimenti. Il disegno dell’assegno unico, che probabil-
    mente andrà a sostituire le misure esistenti, sarà messo a
    punto in un disegno di legge collegato alla manovra. Resta
    da chiarire come questo progetto si concilierà con il già
    avanzato iter parlamentare del Ddl  (primi firmatari Gra-
    ziano Del Rio e Stefano Lepri, del Pd: si veda anche il pezzo
    qui sotto) che va nella stessa direzione e approderà alla Ca-
    mera tra una settimana dopo l’esame in commissione Affari
    sociali, avvenuto nei mesi scorsi.
    © RIPRODUZIONE RISERVATA


È affidato a un
fondo da due miliardi
il finanziamento
delle misure per la
famiglia previste dal
Governo per il .
Il fondo è alimentato
in buona parte da
risorse già stanziate
negli anni scorsi (per
bonus nido, bonus
bebè e premio alla
nascita). L’assegno
unico previsto dal
 richiederà nuovi
stanziamenti e
riordino di misure
esistenti.

L’


assegno unico per la famiglia,
che il Governo intende intro-
durre dal  con il Family
act, parte da una scommessa:
rimpiazzare una serie di misure esi-
stenti e ridestinare le risorse a quella
nuova, attraverso scelte politiche forti.
Tra gli istituti nel mirino del riordino
ci sono, ad esempio, le detrazioni Irpef
per figli a carico che valgono , mi-
liardi e gli assegni al nucleo familiare
per i lavoratori dipendenti per , mi-
liardi. Solo attingendo da questi fondi,
infatti, sarebbe possibile garantire un
assegno universale, senza soglie di
reddito, dalla nascita all’età adulta dei
figli, in via strutturale.
L’annuncio governativo si intrec-
cia - e bisognerà vedere in quale mo-
do - con la via finora prospettata dal
disegno di legge Del Rio (Ac ), che
prevede un assegno unico da  eu-
ro al mese per ciascun figlio mino-
renne a carico, che diventano  euro
per il maggiorenne a carico, fino a 
anni (con un incremento del % di
ambedue le prestazioni se il figlio ha
una disabilità). Anche il Ddl targato
Pd prevede la sostituzione delle vec-
chie misure a favore di questo asse-
gno, eliminando: le detrazioni fiscali
per minori a carico; gli assegni al nu-
cleo familiare; l’assegno ai nuclei con
almeno tre figli minori; il bonus bebè
da  euro all’anno per chi ha un
Isee fino a mila euro; il fondo di so-
stegno alla natalità per favorire l’ac-
cesso al credito dei genitori di bambi-
ni fino a tre anni; il premio alla nasci-

ta da  euro previsto dal .
E si arriva così a  miliardi di ri-
sparmio: una buona base, certo, ma
comunque insufficiente, perchè in
base alle stime di spesa emerse du-
rante le audizioni in commissione Af-
fari sociali alla Camera, per finanzia-
re l’assegno unico prospettato nel Ddl
sarebbe comunque necessario trova-
re risorse aggiuntive.

I fondi necessari per l’assegno uni-
co dipenderanno comunque da quan-
to ampia sarà la platea dei beneficiari:
bisognerà vedere, cioè, se ci sarà o me-
no una soglia Isee per accedere o un
limite di reddito sopra il quale la pre-
stazione si ridurrà o verrà meno.
Quanto all’eliminazione delle de-
trazioni per carichi di famiglia, biso-
gna considerare che si tratta di un be-
neficio oggi usato da oltre  milioni di
contribuenti, che hanno uno sconto
dell’Irpef da versare, perchè hanno il
coniuge o i figli a carico. Per questi
contribuenti, quindi, sostanzialmente
aumenterebbe l’Irpef, a fronte del
nuovo assegno unico. Bisogna verifi-
care se i beneficiari della nuova misura
andranno a guadagnarci, nel passag-
gio dal vecchio al nuovo sistema, op-
pure no. Non a caso, il disegno di legge
Del Rio prevede di adottare strumenti
di «integrale compensazione» nel ca-
so in cui il beneficio complessivo per
la famiglia fosse inferiore rispetto ai
benefici complessivi fruiti prima del-
l’entrata in vigore dell’assegno unico.
Un altro cambiamento, rispetto al
passato, potrebbe riguardare gli asse-
gni al nucleo familiare (che oggi ri-
guardano , milioni di beneficiari tra
lavoratori e pensionati). Oggi questi
assegni sono finanziati sia dallo Stato,
sia da una quota di contributi a carico
dei datori di lavoro. Se si abbandonas-
se questo sistema, la nuova misura
potrebbe essere interamente a carico
della fiscalità generale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

I FONDI NECESSARI PER LA RIFORMA

Per l’assegno unico serve


un riordino da 15 miliardi


Family Act


PAROLA CHIAVE


È il disegno di riforma degli
aiuti per le famiglie
proposto dalla ministra per
le Pari opportunità e la
Famiglia Elena Bonetti:
prevede misure di sostegno
economico, risorse per
costruire nuovi asili nido,
incentivi alle aziende per
favorire il rientro al lavoro
delle madri e il lavoro agile

1.
11.4%

IL CONFRONTO EUROPEO


Spesa per prestazioni sociali pro capite in parità
di potere di acquisto. Anno 2016.
Spesa per la famiglia e % sul totale

Dal 1° gennaio 2020
In manovra

Medio periodo
Nel family act

LE MISURE IN ARRIVO


Tempistiche e strumenti legislativi delle misure
annunciate dal Governo

Potenziamento del bonus
nido: confermato il
contributo da 1.500 euro per
tutti i frequentanti (asili
nido), che andrà a crescere
in base al reddito ƒno a 3mila
euro per i redditi
medio-bassi
Risorse straordinarie
per la costruzione di nuovi
asili nido da destinare a
bandi speciali per costruire
e riqualiƒcare spazi
ƒnalizzati a servizi e nidi

Potenziamento del bonus
bebé, esteso a tutti: assegno
universale mensile per 12
mesi per tutti i nuovi nati
da gennaio 2020, esentasse
e modulato in base al
reddito da 80 a 160 euro
mensili per ciascun ƒglio,
anche per autonomi e
partite Iva

Family bond per servizi
di cura innovativi e progetti
comunitari

Detrazione ƒscale
per le malattie croniche
e patologie gravi
Incentivi ƒscali alle aziende
per favorire il rientro al lavoro
della donna dopo la maternità
Contributi per la formazione
professionale delle donne -
anche a distanza -
in maternità
Credito d’imposta per
le attività educative (sport,
musica e teatro) dei ƒgli

Congedo obbligatorio
per i papà riƒnanziato
ed esteso ƒno a 7 giorni

Assegno universale
strutturale per ciascun ƒglio,
dalla nascita all’età adulta,
potenziato tramite il riordino
delle spese esistenti e nuovi
investimenti. (dal 2021)
Credito d'imposta
per il lavoro agile

Assegno di cura e detrazioni
ƒscali per i caregiver

Fonte: dipartimento politiche per la Famiglia

Fonte: Eurostat
Social protection
statistics

Olanda
413
4.0%

Italia
486
6.2% Regno Unito
766
9.9%

Svezia
1.
10.3%

Media Ue
690
8,7%

Grecia
204
4.0%

Spagna
324
5.3%

Francia
774
7.6%

Germania

In sintesi

MISURA
IN VIGORE

RISORSE
ANNUALI
Detrazioni
per i figli a carico 8,
Assegni
al nucleo familiare *

5,


Ai nuclei
con almeno tre figli 0,
Bonus bebè 0,
Bonus nido 0,
Fondo di sostegno
alla natalità 0,
Premio alla nascita 0,
Detraz. del 19% per
le spese di istruzione 0,
Totale 15,

Le spese attuali

Le voci di spesa per la famiglia
che attendono il riordino in vista
dell’assegno unico (in mld di euro)

(*) per lavoratori dipendenti e pensionati

G


a


a


l


y


x


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l


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