Il Sole 24 Ore - 21.10.2019

(coco) #1

Il Sole 24 Ore Lunedì 21 Ottobre 2019 7


Primo Piano


ESECUZIONE


Il mandato
d’arresto europeo

I PRINCIPALI STRUMENTI DEL «TERZO PILASTRO»

È la richiesta di un’autorità
giudiziaria di uno Stato Ue
di arrestare una persona in
un altro Stato membro per
esercitare l’azione penale,
eseguire una pena o una
misura di sicurezza. Deve
riguardare atti che
costituiscono reato in
entrambi i Paesi (fanno
eccezione quelli più gravi).
Previsto dalla decisione
quadro 2002/584/Gai, in
Italia è stato introdotto
dalla legge 69/2005 (di cui
ora la legge di delegazione
europea prevede la
modifica). Nella Ue ha
sostituito l’estradizione
che richiede tempi lunghi.
In Italia serve il via libera
della Corte d’appello.

COLLABORAZIONE


L’agenzia
Eurojust

L’Unità di cooperazione
giudiziaria è un organismo
Ue istituito nel 2002 per
rafforzare la cooperazione
nella lotta contro forme
gravi di criminalità,
soprattutto organizzata e
che interessano più di uno
Stato. L’obiettivo è rendere
più efficaci indagini e azioni
penali (compreso il
mandato d’arresto
europeo) attraverso il
coordinamento delle
autorità giudiziarie
nazionali. L’intervento va
dallo scambio di
informazioni alla creazione
di squadre investigative
comuni. I membri sono 27,
uno per Stato (Pm, giudici o
funzionari di polizia).

RICERCA DELLE PROVE


L’ordine europeo
di indagine

Dal 2017, l’acquisizione di
prove in materia penale
avviene attraverso l’ordine
europeo di indagine che ha
preso il posto delle
rogatorie tra i Paesi Ue
(escluse Danimarca e
Irlanda, che non hanno
aderito alla direttiva
2014/41). L’ordine viene
trasmesso dall’autorità
giudiziaria di un Paese a
quella di un altro, senza la
mediazione dei governi.
L’attuazione delle indagini
non è automatica: l’autorità
che riceve l’ordine può
sottoporlo a verifica e
rifiutarsi di eseguirlo.
L’ordine è reclamabile in
base alle regole del Paese
che lo riceve.

Valentina Maglione
Bianca Lucia Mazzei

A


rriva la super Procura europea che
indagherà sui reati che
danneggiano gli interessi finanziari
dell’Unione: dalle frodi Iva alle
truffe sui contributi Ue.
La legge di delegazione europea
 (pubblicata in Gazzetta ufficiale venerdì
scorso e in vigore dal  novembre) dà al Governo
nove mesi di tempo per adeguare le norme
nazionali. L’obiettivo è arrivare pronti
all’appuntamento del  novembre , data a
partire dalla quale la Procura europea potrà
cominciare a operare.
Ma è tutta la giustizia penale a diventare
sempre più europea. In base alla legge di
delegazione , il Governo dovrà anche
rendere più stringente il mandato d’arresto
europeo e adeguare le regole nazionali sul
sequestro dei conti bancari per facilitare il
recupero transfrontaliero dei crediti.
E cresce anche l’utilizzo degli strumenti
esistenti: dagli interventi di “facilitazione” della
cooperazione tra autorità giudiziarie fatti
dall’agenzia Eurojust (dal  al  i casi
seguiti sono saliti del %) ai mandati d’arresto
europei (+% di provvedimenti emessi dal  al
), fino agli ordini europei di indagine penale,
che hanno debuttato due anni fa.

La Procura europea
La nuova super Procura - prevista dal
regolamento Ue / - è stata pensata per
migliorare il contrasto alle frodi contro la Ue e ai
reati connessi, come corruzione e riciclaggio,
anche in collegamento con l’agenzia Europol. Ma
la Commissione europea ha proposto di allargare
l’ambito d’azione anche ai reati di terrorismo.
La Procura Ue è strutturata in un ufficio
centrale, che ha sede a Lussemburgo ed è guidato
dal Procuratore capo, in carica per sette anni: è
stata nominata Laura Codruța Kövesi, già a capo
della direzione nazionale Anticorruzione
rumena. A seguire le indagini saranno i
«procuratori europei delegati», vale a dire Pm
operativi nelle procure nazionali che però
dipenderanno dalla Procura del Lussemburgo.
«È un cambio di prospettiva rivoluzionario per
l’organizzazione giudiziaria italiana», rileva
Francesco Lo Voi, procuratore capo a Palermo ed
ex membro di Eurojust. «Sono necessarie
modifiche ordinamentali rilevanti. Ritengo
inoltre che non potrà essere una riforma a costo
zero perché i Pm europei avranno bisogno di
personale e di risorse e dovranno avvalersi della
polizia giudiziaria».

Sequestro dei beni e mandato d’arresto
Per facilitare il recupero dei crediti civili e
commerciali transfrontalieri, il regolamento Ce
/ ha introdotto una procedura
(l’ordinanza europea di sequestro conservativo
su conti bancari) che permette a un giudice di un
Paese Ue di congelare il conto detenuto dal
debitore in un altro Paese Ue (eccetto Danimarca

Il nuovo ente diventerà operativo entro la fine del  e avrà sede a Lussemburgo


ma a svolgere le indagini in concreto saranno i Pm delegati nei territori nazionali


Il sistema europeo


della giustizia penale


Super Procura Ue


contro frodi Iva


e truffe comunitarie


I NUMERI
DELLA COOPERAZIONE

Al debutto
anche una
procedura
snella per
il sequestro
di conti
bancari
detenuti
all’estero

INDAGINI INTERNAZIONALI

Droga e ’ndrangheta:


già ottenuti risultati


con maxi operazioni


Si chiama «Pollino» la più importante
operazione di contrasto al crimine
internazionale realizzata in Europa.
L’indagine è stata portata avanti dalle autorità
giudiziarie e di polizia di cinque Paesi (Italia,
Paesi Bassi, Germania, Belgio e
Lussemburgo) e da una squadra investigativa
comune sostenuta da Eurojust, l’agenzia
europea per la cooperazione intraUe, e da
Europol (l’ufficio europeo di polizia).
Conclusasi a fine , dopo quattro anni di
indagini avviate da una segnalazione a
Eurojust della polizia fiscale olandese,
l’operazione ha preso di mira la ramificazione
della ’ndrangheta in Europa e ha portato al
sequestro di quattro tonnellate di cocaina e di
centinaia di chilogrammi di altre sostanze
stupefacenti. Il  dicembre, giorno
dell’azione, sono stati arrestati  membri
dell’organizzazione.
Nel  Eurojust ha seguito oltre .
casi e nei primi sei mesi del  più di ..
I crimini più frequenti sotto il tiro dell’agenzia
sono frode, riciclaggio e traffico di droga.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

e Regno Unito). È uno strumento rapido e
incisivo soprattutto perché non prevede
un’informazione preventiva al debitore,
evitando così che utilizzi o occulti i fondi. La
legge di delegazione dà al Governo sei mesi per
adeguare le regole nazionali.
La legge prevede anche il rafforzamento del
mandato d’arresto europeo. La disciplina attuale
(legge / ) andrà modificata trasformando
in facoltativi alcuni motivi di rifiuto obbligatorio
alla consegna del ricercato da parte delle autorità
italiane. Fra questi, il caso in cui il mandato
riguardi l’esecuzione di una pena per cittadini
italiani che devono già scontarla in Italia. «È uno
strumento che funziona molto bene» dice il
procuratore di Napoli Giovanni Melillo.
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QdD


L’aumento


Più richieste


di arresto


transnazionali


I Paesi


Italia quinta


per mandati


emessi


I reati


Frodi in testa


negli interventi


di Eurojust


Mandati d’arresto emessi

16.14 4


16.63 6


17.49 1


Casi seguiti da Eurojust

0 10.000 20.
2015

2016


2017


4.17 3


4.89 6


5.60 8


0 10.000 20.
2015

2016


2017


6.65 4


2018


I Paesi Ue con più mandati
emessi nel 2017

2.


2.


1.


0 1.500 3.
Germania

Polonia

Ungheria

1.


Romania

1.


Italia

1.


Francia

787


Repubblica Ceca

783


Austria

Crimini contro gli interessi
nanziari dell'Unione

I crimini più seguiti
da Eurojust nel 2018

1.


1.


901


0 1.000 2.
Frode

Riciclaggio

Trafco di stupefacenti

541


Reati di bande criminali

344


Trafco di esseri umani

227


Corruzione

219


Crimini informatici

191


Terrorismo

159


Fonte: elaborazione del Sole 24 Ore del
Lunedì su dati della Commissione Ue
e di Eurojust



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