Il Sole 24 Ore - 21.10.2019

(coco) #1

Il Sole 24 Ore Lunedì 21 Ottobre 2019 9


Opportunità .professioni


Intervista. Ciro Monetta (presidente Inrl)


«Equo compenso anche per noi»


C’


è l’equo compenso sia per
gli incarichi affidati da
privati che per quelli pub-
blici al centro del pro-
gramma di Ciro Monetta, da poco
eletto alla guida dell’Istituto naziona-
le revisori legali (l’associazione di ca-
tegoria), con un cambio della guardia
dopo  anni.
Presidente, le tariffe per la revi-
sione e certificazione dei bilanci dei
Comuni sono state riviste a inizio
anno. Non è presto per chiedere un
adeguamento?
In effetti il decreto parametri ha ade-
guato compensi che fino allo scorso
anno si potevano considerare irrisori.
Ora sono accettabili, ma c’è ancora
molto da fare. Soprattutto per i Comuni
più piccoli: le responsabilità e il lavoro
sono di fatto molto simili rispetto alle
medie città, ma i compensi sono deci-
samente ridotti. Sotto i  abitanti ad
esempio, il compenso annuo è di .
euro lordi. Pochi, soprattutto perché si
rischia allo stessi modo di subire rilievi
della Corte dei conti.

Volete l’equo compenso anche
verso i privati?
Anche in questo caso i parametri di
riferimento, che pure esistono, non
sono più adeguati. Soprattutto per-
ché c’è una giungla per gli incarichi.
Noi abbiamo l’obbligo di comunicare
al Mef ogni anno il numero di incari-

chi e i compensi, ma di fatto non c’è
un vero controllo, soprattutto sulla
qualità del lavoro in relazione al
compenso pattuito.
Come se ne esce?
Vogliamo chiedere di utilizzare anche
per i privati il metodo del sorteggio,
per la scelta del revisore. Oggi l’estra-
zione si svolge su base regionale nelle

Prefetture e funziona benissimo: l’al-
goritmo distribuisce equamente gli
incarichi ed evita l’incetta.
In quali altri campi chiedete di po-
ter intervenire?
Credo che i tempi siano maturi per ot-
tenere la rappresentanza tributaria
nei giudizi presso le commissioni
provinciali e regionali. Non si capisce
il perché di questa esclusione. E infatti
stiamo preparando una proposta di
legge che apra anche ai revisori.
Secondo le ultime stime i revisori
legali iscritti al Registro del Mef so-
no oltre mila: altri mila sono
quelli degli Interni. C’è davvero po-
sto per tutti?
Va precisato che i due registri sono in
gran parte sovrapponibili. In più tra
gli mila commercialisti presenti, la
maggior parte esercita l’attività di re-
visore solo in via residuale. Con il Co-
dice della crisi di impresa, poi, non ve-
do problemi: si stimano oltre mila
incarichi di revisore solo nelle srl.
—V.Uv.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Attività emergenti


Per i revisori legali è boom di iscritti (e di reiscritti)


Il Codice della crisi traina il numero degli abilitati a certificare i bilanci , anche con il rientro di professionisti


cancellati: in palio oltre mila nuovi incarichi dalle Srl che saranno obbligate ad assoggettarsi al controllo


Valeria Uva

I


l Codice della crisi di impresa re-
gala nuovo fascino alla professio-
ne di revisore legale.
Dopo una prima operazione
di ripulitura del Registro dei
professionisti abilitati all’audit
contabile tenuto dal Mef che nei
mesi scorsi aveva portato alla can-
cellazione di circa mila posizioni
inattive (facendo scendere a
mila il totale degli iscritti), ora
l’elenco si è di nuovo ripopolato, ri-
tornando a superare quota mila
secondo le stime dell’Inrl (Istituto
nazionale dei revisori legali).
A riportare in su l’asticella proba-
bilmente ha contribuito l’arrivo dal
prossimo dicembre dell’obbligo di
nominare per la prima volta un revi-
sore in decine di migliaia di Srl, im-
posto proprio dalla riforma delle
procedure fallimentari: negli ultimi
mesi, infatti, si è registrata un’ondata
di ritorno delle iscrizioni.

Non si tratta di new entry: tra i
giovani la professione è poco cono-
sciuta. A iscriversi, di nuovo, sono
soprattutto professionisti senior, ri-
masti a lungo inattivi, e poi cancellati
d’ufficio per morosità. Lo ha confer-
mato anche il Mef con una nota di ri-
sposta al Consiglio nazionale dei
commercialisti che chiedeva indica-
zioni sulla possibilità per i soggetti
cancellati per morosità di iscriversi
di nuovo senza aspettare i sei anni
che la legge impone per chi è sanzio-
nato con la cancellazione.
Ebbene il Mef (nota di risposta n.
 del  giugno scorso) ha riba-
dito che non solo l’operazione è pos-
sibile in qualsiasi momento sempli-
cemente saldando l’arretrato ma ha
anche fatto sapere che già a giugno
scorso in moltissimi lo avevano fatto
(ed erano rientrati).
Tanto appunto da far di fatto an-
nullare in breve tempo “l’effetto pu-
lizia” dello scorso anno, facendo ri-
tornare gli abilitati a quota mila.

Quella del registro Mef dei revisori
legali (e del suo gemello tenuto dal
ministero degli Interni per gli incari-
chi nei Comuni cui accedono in
mila) è una popolazione piuttosto
eterogenea: più della metà (circa
mila persone) sono anche abilitati
alla professione di commercialista,
spesso svolta in via prioritaria.
Ma si trovano anche altre catego-
rie, ad esempio avvocati e consulen-
ti del lavoro. Del resto la laurea in
giurisprudenza (o scienze politi-
che) è tra quelle che abilitano alla
professione (dopo il tirocinio di 
mesi e il superamento dell’esame ad
hoc). Alta anche la quota di profes-
sionisti non iscritti ad alcun Ordine,
quasi uno su tre.
Oltre alle persone fisiche, sono
presenti  società di revisione. Tra
queste sicuramente le cosiddette Big
four della consulenza (Deloitte, Ey,
Kpmg e Pwc) ma l’analisi svolta dal
Mef ha evidenziato che il % delle
società ha meno di  dipendenti.

Per i revisori il Codice della crisi
rappresenta una buona opportunità:
anche dopo l’innalzamento delle so-
glie di legge, infatti, l’Inrl calcola che
siano circa mila le società che de-
vono dotarsi di un organo di control-
lo o di un revisore a partire dal pros-
simo  dicembre perché superano
almeno uno dei tre parametri (tra ri-
cavi, dipendenti e attivo patrimonia-
le) previsti per legge. Una nuova
competenza che si aggiunge alle altre
che godono di una riserva di legge.
Inoltre, questa è una delle poche pro-
fessioni già armonizzate a livello eu-
ropeo, per cui chi è abilitato può ope-
rare in automatico in tutta Europa.
Certo restano diversi nodi da scio-
gliere (si veda anche l’intervista qui
sotto): dal tema dei compensi a quel-
lo del cumulo degli incarichi. All’ap-
pello manca ancora un regolamento
per definire le modalità di vigilanza
del Mef su quantità e qualità del-
l’operato degli iscritti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

CIRO
MONETTA
Ad agosto eletto
presidente
dell’Istituto
nazionale
dei revisori legali

I RICERCATORI E LE PUBBLICAZIONI «GONFIATE»

—Continua da pagina 

I


n un documento che è stato messo
a punto nei giorni scorsi e che Il Sole
 Ore ha avuto modo di visionare,
l’Anvur, Agenzia nazionale di valu-
tazione del sistema universitario e
della ricerca, guidata da Paolo Miccoli
prova a smentire, punto per punto, la
tesi di un “doping citazionale” dei no-
stri scienziati rispetto ai loro omolo-
ghi internazionali lanciata da Plos
One e ripresa dai media generalisti.
Il primo argomento dell’Anvur ri-
guarda l’inadeguatezza dell’indicato-
re Inwardness, “reo” di considerare
come autocitazioni dell’Italia tutte le
citazioni che provengono dal Paese di
uno dei coautori di un lavoro scritto
anche da un italiano. «Così - si legge
nel documento - se un italiano scrive
un articolo con un collega francese,
tutte le citazioni di altri francesi, che
magari non hanno nulla a che fare con
l’autore italiano, sono considerate au-
tocitazioni per l’Italia». Ma tali non
sono. E non considerano - prosegue -
che solo nei settori concorsuali biblio-
metrici (quelli per cui è possibile cal-
colare il numero di citazioni nelle
banche dati internazionali), a cui ap-
partiene il % dei docenti italiani,
vengono utilizzati gli indici citaziona-
li. Ciò significa che il % del nostro
corpo docente non avrebbe alcun in-
teresse ad autocitarsi.
In difesa della nostra produzione
scientifica interverrebbe poi l’anda-
mento complessivo dell’Inwardness

utilizzata da Plos One, che risulta in
aumento un po’ per tutti i Paesi. Sen-
za contare - aggiunge l’Anvur - che
nel frattempo è cresciuta anche la
quota di riviste italiane presenti in
banca dati. Soprattutto per le scienze
umani e sociali.
E si arriva così al terzo punto pro-
pugnato dall’Agenzia italiana: esclu-
dere le autocitazioni e pesare lo stes-
so la qualità della nostra ricerca. An-
vur lo fa ricorrendo ai dati Scopus e al
Field Weighted Citation Impact consi-
derato al netto delle autocitazio-
ni. Ebbene, come dimostra il grafico

in pagina, l’impatto citazionale trico-
lore manifesta una crescita continua
negli ultimi  anni, in linea con
quanto accade in Francia e Germania.
Se si vuole intravedere un problema
nella nostra produzione scientifica -
conclude l’Anvur - è meglio allora
guardare alla nostra presenza (o me-
no) nelle riviste top mondiali. E qui
effettivamente fatichiamo, a diffe-
renza ad esempio di Svizzera e Regno
Unito. Ma è una debolezza antica, che
necessiterebbe - questa sì -di contro-
misure moderne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Eugenio Bruno


I NUMERI DELLA PROFESSIONE

152mila
Revisori legali iscritti al Registro Mef
Secondo le ultime stime effettuate dopo
la cancellazione di circa 17mila inattivi o
morosi, seguita da un’ondata di
reiscrizioni subito dopo il varo del
Codice della crisi di impresa.
Di questi circa la metà sono
commercialisti iscritti all’Ordine

24mila
Professionisti registrati in Lombardia
Questo è il totale degli iscritti al Registro
revisori legali residenti in Lombardia, la
regione più affollata. Segue il Lazio con
20mila professionisti e la Campania con
17mila iscritti.
Sono 464 le società di audit contabile
abilitate, solo una su dieci con più di
dieci dipendenti

2.480 euro
Compenso annuo minimo
Onorario base annuo lordo
per la revisione legale dei
bilanci di un Comune con meno di 500
abitanti stabilito dal decreto di
adeguamento tariffario del 2018.
La fascia più alta per Comuni
oltre i 500mila abitanti è di 27.850 euro
l’anno

36 mesi
Durata del tirocinio
Servono tre anni di tirocinio per essere
ammessi all’esame da revisore legale,
un anno in più rispetto al praticantato
da commercialista. Per mantenere
l’iscrizione al registro servono anche
20 crediti formativi universitari
specifici all’anno

19952000 2010 2018

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L’andamento delle citazioni al netto delle autocitazioni
PAESI BASSI REGNO UNITO FRANCIA GERMANIA
ITALIA STATI UNITI SPAGNA

Fonte: Anvur

Il confronto

CITARSI ADDOSSO NON È UN VIZIO ITALIANO


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sprudenza
e scienze
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