Esclusivo / Gli afari del Vaticano
apa Francesco è stato du-
rissimo. «L’illecita difusio-
ne del documento» con cui
l’Espresso ha dato conto
dell’inchiesta della magistratura vaticana
su operazioni immobiliari efettuate dalla
Segreteria di Stato, «è paragonabile a un
peccato mortale». E così all’inferno - pri-
ma ancora che l’indagine bis sulla fuga di
notizie cominciasse davvero - ci è inito il
comandante della Gendarmeria Domeni-
co Giani. Anche se del tutto estraneo al “le-
ak”, qualche giorno fa il superpoliziotto è
stato costretto a dimettersi e lasciare l’uf-
icio che guidava da tredici anni.
Ora l’Espresso ha ottenuto una nuova
documentazione riservata del Vaticano.
Che dimostra come i peccati commessi si-
ano assai più gravi di quelli dei whist-
leblower e che i peccatori - al netto della
rilevanza penale ancora tutta da dimo-
strare - vadano cercati ai piani alti dei sa-
cri palazzi.
Le carte analizzate sono tante. C’è la de-
nuncia del Revisore generale e le accuse
arrivate dallo Ior. Report riservati dell’af-
fare immobiliare da 200 milioni di dollari
per l’acquisto di un palazzo da 17 mila me-
tri quadri a Londra. E soprattutto le 16 pa-
gine integrali del decreto di perquisizione
del Promotore di giustizia con cui sono
stati indagati dipendenti della Segreteria
di Stato e pezzi da novanta come don Mau-
ro Carlino (l’ex segretario del cardinale
Angelo Becciu) e il direttore dell’Autorità
P
NEL MIRINO DELLE INCHIESTE
SPECULAZIONI IMMOBILIARI
DALLA SEGRETERIA DI STATO
DAL 2012 AL 2019. “USATI 500
MILIONI DESTINATI AI POVERI”.
IL RUOLO DI CREDIT SUISSE
di informazione inanziaria Tommaso Di
Ruzza, che mostrano come la Santa Sede si
trovi di fronte a uno scandalo che ha pochi
precedenti nella storia recente. E che po-
trebbe portare a una drammatica crisi di
sistema.
Lo tsunami è devastante. I pm del papa
Gian Piero Milano e Alessandro Diddi ri-
tengono aver individuato «gravi indizi di
peculato, trufa, abuso d’uicio, riciclag-
gio e autoriciclaggio» in merito a compor-
tamenti di ecclesiastici e laici inluenti,
mentre un’altra relazione del Revisore ipo-
tizza «gravissimi reati quali l’appropria-
zione indebita, la corruzione e il favoreg-
giamento». I business initi nella lente de-
gli investigatori riguardano non solo l’era
di Angelo Becciu alla Segreteria di Stato,
ma pure quella del nuovo Sostituto agli Af-
fari Generali, l’arcivescovo venezuelano