Corriere della Sera - 26.10.2019

(coco) #1


CorrieredellaSera Sabato26Ottobre
ESTERI

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Lastoria


diMichele Farina


GliultimiscalatoridiUluru


Larocciasacraagliaborigeni


torna aessereproibita


C’


è il piacere degli ul-
timi: «Che panora-
ma, che batticuore»
ha dettoTomoyasu
Kato, 32 anni, arrivato daTo-
kyoper l’ascensione finale. E
c’è lafelicità di chi si è sempre
limitatoaguardarla da giù.
MinjaJean Uluru-Reid ha ica-
pelli grigi: «Quando ero bam-
bina civenivocon i miei geni-
tori — ricorda al SidneyMor-
ningHerald —.Enonc’era
nessuno. Questaèlanostra
casa, la nostra memoria. Sono
contenta che adesso non sali-
rà più nessuno».
Minja ha quella montagna
nel cuoreenel nome: Uluru,
nella lingua degli aborigeni,
vuole dire più o meno Grande
Sassolino.Èuna cima sacra,
uno scogliorosso che placi-
damente svetta 345 metri so-
pra il livello del deserto. I
bianchi lo chiamaronoAyers
Rock, in onore di uncerto po-
litico.Perilpopolo Anangu,
che ci vive intorno, il sentiero
verso la sommitàèqualcosa
che precede iltempo:è«il
cammino della creazione»
che percorserogli antenati, i
Mala, e che nonva percorso in
sensocontrario. Inveceper

tanti turisti, australiani e non,
è un’espressione di libertà, un
ricordo unicoelegittimo da
serbare nella memoria delte-
lefonino. Negli ultimi anni,
chi cièsalitol’ha fattosenza
curarsi di uncartello posto al-
la base dellaroccia, in cui gli
Anangu invitavano (in ingle-
se)iviandantianon salire.
« Pleasedon’tclimb ». Sono al-

dalla base alla groppa del mo-
nolite, mancofosse l’Everest
in alta stagione. Nessuno si è
sentitomale. Cosa non scon-
tata: almeno 37 persone sono
mortesulla montagna sacra
da quando i turisti hannoco-
minciatoasalirci. Chi scivo-
lando, chi per il mal di cuore.
Ora anche la piccola ferrata
sommitale sarà smantel-
lata. La prospettiva che
il divietoallontani i
turisti èremota (fino
a oggi solo il 15% dei
viaggiatori ha sfida-
to la volontà del po-
polo Anangu). «Ulu-
rucontinuerà a esse-
reun luogo straordi-
nario», ha raccontato la
guida RickPeterson,ex
soldatodelleforzespeciali
australiane checollaboracon
gli aborigeni. Domani alla ba-
se della montagna sacra siter-
rà unacerimonia. Ci saranno
gli anzianicome MinjaJean
Uluru-Reid, Barbara Nipper,
Johnny Dingo.Ecisarannoi
turisti che vivranno il brivido
di essereiprimi non-salitori
della nuova era.
Nel mondo ci sono luoghi
off-limits (e non solo per il
pericolo di non uscirne vivi).
In Bhutanèproibitoscalare
montagne sopra i seimila me-
triinossequioadeterminate
credenzereligiose.Echi non
crede, non ha il diritto di sali-
re?Illaicismo dell’alpinismo
(e del turismo)vorrebbecosì.
Ma Uluru non è di tutti. È dei
discendenti dei Mala. C’è il ri-
spetto che si deve alle persone
come Minja. C’è da riscoprire
il piacere e il mistero del limi-
te. E poi chi l’ha detto che non
basti guardare una montagna
per sentirsi in cima?
©RIPRODUZIONERISERVATA

Chiusura
Il cartello indica
la «chiusura
permanente»
della montagna
detta anche
Ayers Rock. A
sinistra, l’ultima
coda per
arrivare in cima
(Lukas Coch)

AUSTRALIA


Canberra


Sydney


AyersRockAyersRock


Daoggi Uluru , meglioconosciuto
come AyersRock ,
è chiuso
ai visitatori

meno 35 anni, daitempi del
premier Bob Hawke, che i po-
litici di Sydney promettono di
rendere legge quell’invito de-
gli Anangu (che dal 1985 han-
noottenutoformalecontrollo
del luogo sacro). Finalmente è
arrivato il giorno della «chiu-
sura permanente»,comereci-
ta un altrocartello intorno al
quale gli anziani hanno posa-

to per ireporter. Ieri il piacere
degli ultimi salitori ha ri-
schiato di trasformarsi in bef-
fa: alle sette del mattino i ran-
ger hanno chiuso il passag-
gio, acausa delventoforte (
nodi sulla cima). Alle 10 il de-
siderato via libera: ilvento era
calato, ilcaldo non era ecces-
sivo, ecosì una striscia difor-
miche umane sièsnodata

Daoggièvietatosaliresuunodeisimbolidell’Australia


Lacorsaall’ascensionefinale,lagioiadelpopoloAnangu

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