Corriere della Sera - 26.10.2019

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LIBERITUTTI

Sabato26Ottobre2019 CorrieredellaSera


Moda


Specialitàsiciliana
Ilgestodi«spruzzare»ilVinoperpetuosulpanettone
Il glamour fra moda e pasticceria. Dolce&Gabbana
e Fiasconaro, una linea di panettoni pensata in
tandem: gli ingredienti e la qualità del prodotto
sono del pasticciere Nicola Fiasconaro, l’eleganza
del packaging — allegre scatole di lattacon disegni
e colori mediterranei — viene da D&G.Dal 14
novembre al 2gennaio, nella boutique milanese di
Corso Venezia7, sarà venduta,con i pezzi della

linea giàcollaudata Fiasconaro-D&G, una nuova
specialità. È il panettone al VinoPerpetuoVecchio
Samperi. Un lievitato arricchito dacanditi di
arancio ecedro uniti all’uvetta, esaltati dallo
speciale nettare dellacantina De Bartoli di
Marsala. Acorredo, una boccetta da 30 ml di Vino
Perpetuo, da spruzzare sullafetta di panettone.
Gusto e profumo. ( m.fu. ) ©RIPRODUZIONERISERVATA

Gli abitidatè dell’italianaRich


«ALondralamiaopportunità»


DaTrevisoalRegnoUnito,doveviveda20anni.LasvoltaèarrivataconKate


«K


ate, duchessa di
Cambridge, in-
dossava un mio
abito polka dot ,
a pois, nellafotoufficiale per
il compleanno del principe
Carlo... Quando l’ho saputo,
ho pensatoche davveroLon-
draèuna città che tioffre
un’opportunità». Alessandra
Rich ordina untèmoltobri-
tish al bar Craccoin Galleria a
Milano. E racconta la sua sto-
ria di nuovadesigner delRo-
yal set sulTamigi che, oltre a
Kate, havestito Pippa Middle-
ton al battesimo del principi-
no Louis e alcune invitate alle
nozzeRoyal di HarryeMe-
ghan.Un’avventura di moda
che parte, a sorpresa, dall’Ita-
lia.
«VivoaLondra da più di
vent’anni ma arrivo dalla pro-
vincia di Treviso, avevostu-
diato lingue e letteratura stra-
niera, anche negliStatiUniti,
poi duranteunviaggio in
Olandaconobbi alla fiera d’ar-

teTefaf il mio attuale marito
Steven, mercanted’arte. Così
mi sono ritrovata a Londra, a
farelagallerista anch’io». La
passione per la moda è arriva-
ta dopo, dieci anni fa. «Avevo
voglia di fare qualcosa di mio,
così ho iniziato a immaginare
unacollezione di abitivenduti
da Harrods. Dopo tre stagioni
ditest ho presentato la prima
collezioneaParigi, sfilatein
case privateper quello che è
una sorta di club di invitate
che negli anni sono diventate
nostre appassionate».
EKate,com’èarrivata a
quell’abito a pois? «Non è pas-
sata dallo showroom, l’ha ac-
quistatoautonomamentein
uno dei 140 negozi multimar-
cache ci distribuiscono nel
mondo, da Londra all’Austra-
lia e fino a HongKong. Anche
in Italia: da LuisaViaRomaa
Firenze, da Gente aRoma per
esempio. Mentrelasorella
Pippa ha scelto l’abito azzurro
per il battesimo del nipote

Louis, nello showroom.
Epiù che per sentirsi
bella, credo l’abbia scel-
toperché si sentiva be-
ne,comoda: era ai pri-
mi mesi di gravidanza.
Scelgo setecomasche e
tutto, daitessuti ai botto-
ni, è fatto in Italia. Solo i
pizzi sono francesi».
Silhouettemorbide,
gonne allungate. «Sono tea
dress ,vestiti per l’ora deltè
che per tradizione sono sem-
prestati pudichi,congonna
longuette, spesso a piegheco-
mecerte gonne che indossava
la principessa Diana, e spesso
fiorati, abbottonati fino alcol-
lo. Ma in ogni mio abitoc’è un
guizzoeccentrico, un detta-
glio inatteso: uno spacco a
sorpresa o una scollatura im-
prevista. Ec’è sempre un’ispi-
razione Anni 40».ALondra
Alessandra Rich ha «casa e
bottega», abitazione e
showroom nellacentralissi-
ma MountStreet.
Checosa le ha insegnato il
mondo dell’arte? «Il gusto
dei dettagli: nei quadri an-
tichi, nelle miniaturec’è
sempreunparticolare
tuttodascoprire». Il fu-
turo? «Credo che dopo
tantostreetwear ci sia
nell’aria nuovavoglia
difemminilità.Ei
miei abiti sono molto
femminili, lo stile
che amo».
Meghan, come
vorrebbevestirla?
«Con uncapo tinta
unita, nessun pois e
nessuna fantasia,
per lei».
EnricaRoddolo
©RIPRODUZIONERISERVATA

Classico Un «Tea dress» di Alessandra Rich


Chiè


●Nata in
provincia di
Treviso 52 anni
fa, Alessandra
Rich vive da
vent’anni a
Londra. Il suo
marchio è nato
nel 2010 con
una piccola
collezione
venduta da
Harrods

●È distribuita
in 140 negozi
multimarca nel
mondo, Italia
compresa

Ilprogetto


EVeneziariunisce


inunnuovomarchio


isuoilaboratoristorici


T


elai storici e mosaici
d’oro, legni intagliati
e merletti. Eccellenze
artigianevanto diVe nezia.
Parola d’ordine: preservarle
ma anche farle dialogare
tra di loro econ l’oggi. Ci
hanno pensato in Laguna
alla settima Venice Fashion
Week : debutto di Alto
ArtigianoVenezia , un
marchio/associazione che
riunisce quattro storici
laboratori:Tessitura
Bevilacqua,Fornace
Orsoni, Lunardelli e Vidal,
custodi del sapere delle
manifattureveneziane.
Idea che segue il virtuoso
esempio straniero di Arts
et Métiers parigini e della
CraftWeek londinese. Ma
nulla di museale. Anzi. C’è

un altrovolto del progetto,
quello green. Coinvolti due
creativi portabandiera:
Tiziano Guardini (con gli
scampoli Bevilacqua una
capsule donna) ePatric
McDowell (borsecon i
mosaici di Orsoni).Un
progetto analizzato nelcorso
della Giornata della moda
sostenibile , evento itinerante
(debutto lo scorso gennaio a
Pitti), ideato daconsolato e
ambasciata british in Italia;
in Laguna l’ambasciatore Jill
Morris a porre l’accento: «sul
cambiamento internazionale
in atto del sistema moda, in
cui sostenibilità, artigianato,
e diversità uniscono lerealtà
dei diversiPaesi».
GianLucaBauzano
©RIPRODUZIONERISERVATA

Kate Middleton,
la moglie del
principe
William,
con l’abito
a pois di
Alessandra
Rich

MaxVerstappen


Aston Martin Red Bull Racing driver

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