Corriere della Sera - 26.10.2019

(coco) #1


CorrieredellaSera Sabato 26 Ottobre 2019
ECONOMIA


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Lanuovalinea


Enel Green Power avvia


aCatania la produzione


dei pannelli solari 3Sun


Coniuga l’amorfo e il cristallino, due tipi di-
versi di silicioconun’efficienza superioreal
20,5% e una potenza nominale pari a 400W. È
stata inaugurata ieri a Catania la nuova linea di
produzione di 3Sun, la fabbrica di Enel Green
Powerper la fabbricazione dei pannellifoto-
voltaici bifacciali di tipo HJT.
A dare il via alla produzione sono stati il pre-
sidente dellaRegione Sicilia, Nello Musumeci,
il sindaco di Catania, SalvoPogliese, l’ammini-
stratoredelegatodiEnel GreenPower, Anto-
nio Cammisecra e ilresponsabile di 3SUN, An-
tonello Irace. Sicompletacosì, ha ricordato
Enel ieri, il progetto di riconversionetecnolo-
gica della fabbrica 3Sun 2.0, partito nel secon-
do trimestredel 2018esuddiviso in trefasi,
con l’obiettivo di portare «La fabbrica del sole»
di Enel GreenPower a operare inregime di ci-
clocontinuo, 24 orealgiorno per 365 giorni
l’anno e a produrre 1.400 pannelli al giorno per
untotale di circa 500 mila pannelli l’anno. Con
un investimentocomplessivo di circa 80 milio-
ni di euro, il polo di eccellenzacatanese per lo
sviluppo ditecnologie rinnovabili del Gruppo
Enel diventa l’impianto di produzionefotovol-
taica più automatizzato al mondo.
«Abbiamo creduto e investito in questo pro-
getto altamente innovativo — ha spiegato ieri
Antonio Cammisecra, amministratore delega-
todi Enel GreenPower—facendo risaltare
un’eccellenza industriale italiana nel panora-
ma globale, soprattutto in un settorecompeti-
tivocome quello dell’energia solare». La «bi-
faccialità» permetterà dicatturare la radiazio-
ne solareanche dalla superficie posterioree
ottenere una maggiore produzione di energia
superiore al 30%. Inoltre, mentre i precedenti
moduli garantivano un ciclo di vita finoa25
anni,inuovi pannelli hanno unarobustezza
tale daconsentireuna durata superiorea35
anni,con alte prestazioni anche in situazioni
climatiche estreme. «Ci auguriamo di fare da
volanoatutta l’industria del settore» ha ag-
giunto Antonello Irace,responsabile 3Sun.


C.D.C.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ilprogetto


Antonio
Cammisecra,
( inalto )
amministratore
delegato di
Enel Green
Power e
Antonello Irace,
responsabile
3Sun. Ieri
l’inaugurazione
della nuova
linea di
produzione di
3Sun, la
fabbrica dei
pannelli
fotovoltaici
bifacciali

Utili,lebanchebattonol’industria


Rapporto Mediobanca «Principali società»: nel 2017-18 IntesaeUnicredit superanoi«big» dell’energia


diMassimoGaggi


Ora Facebook


ci ripensa, pagherà


per icontenuti


dei giornali


NegliUsa


L’esperimento è limitato ma può
avere un impatto significativo sul
mondo dell’informazione: accusata
da anni dai media di sottrarre loro
ossigeno,Facebook istituisce una
sezione interamente dedicata alle
notizie, News, gestita da personale
giornalistico assunto dal gigante delle
reti sociali, e alimentato daicontenuti
forniti da 200testate americanecon
le quali l’azienda ha stretto accordi.
Dentro ci sono tutti i big dellacarta
stampata (dal New York Times al Wall
StreetJournal ) e dei siti (da BuzzFeed

ad Axios ).Per ora la sperimentazione
sarà limitata a 200 mila utenti
americani. Se i risultati saranno
positivi, nel 2020 Newsverrà esteso al
resto degliUsa e, poi, ad altriPaesi.
Mark Zuckerberg dice di avere a
cuore le sorti del giornalismo di
qualità e di sentire laresponsabilità,
visto che Internet ha distrutto il
business model della stampa.Robert
Thompson, editore dei quotidiani di
Rupert Murdoch, da sempre molto
durocon Facebook, riconosce la
buonavolontà del suofondatore.

Più che di pace, però, i giornali
preferiscono parlare di tregua.
Zuckerberg quicambiarotta almeno
su due fronti: accetta di pagare i
contenuti giornalisticiforniti dagli
editori,cosa sempre rifiutata in
passato. E l’offerta informativa non è
più affidata agli algoritmi ma a
giornalisti incarne ed ossa che creano
in Facebook unaredazione, anche se
gli algoritmi identificheranno poi le
preferenze degli utenticome avviene
nel mondo digitale.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Facebook
Il fondatore
Mark Zuckerberg

Eni supera Eneletorna al
primo postonella classifica
dei più grandi gruppi indu-
striali delPese contenuta nel-
la 54esima edizione dell’inda-
gine sulle «Principali società
italiane»realizzata dall’Area
studi Mediobanca.
La graduatoria delle società
Top20 per fatturato2018 è
quindi guidata dai big ener-
getico-petroliferi pubblici.
Eni, grazie soprattuttoall’au-
mento del prezzo del greggio,
raggiungericavi per 75,8 mi-
liardi scavalcando Enel, che è
stata prima nel biennio 2016-
17 e che si attesta a 73 miliar-
di, mentreterza è Gse, società
che svolge attività dicompra-
vendita di energia elettrica,
con32,3 miliardi. La ricerca
sottolinea che si tratta degli
unici gruppi italianiconpiù
di 30 miliardi di giro d’affari.
Undato che si può leggere in-
sieme a unconfrontorealizza-


to di recente sempre dall’Area
studi Mediobanca sui big del-
la manifattura: in Germania le
Top10 presentano ricavi medi
per 82 miliardi, in Francia per
38 einItalia la dimensione
media è di 8 miliardi. La pri-
ma azienda manifatturiera e
la quarta nelleTop20 italiane
dell’industriaèFcaItalycon
27,2 miliardi, seguita daTele-
com Italiacon 18,7. Nella clas-
sificaentrano Api,Kuwait e
A2A mentre esconoVo dafone
Italia, Wind TreeSalini Im-
pregilo.
A Enelva invece ilrecorddi
utilirealizzati nel biennio
2017-2018 (8,6 miliardi), men-
tre seconda è Eni (7,5 miliar-
di), seguita daPoste(2,1 mi-
liardi), LuxotticaeSnam (1,9
miliardi). E sui profitti un da-
to può in parte rappresentare
una sorpresa: l’industria in
quantoautili nel biennio è
superata dalle banche. Intesa

Sanpaolo ne harealizzati per
11,3 miliardi,Unicredit 9,3.
Come si spiega in una fase di
tassizeroonegativi?Idue
maggiori istituti di credito
italiani nei due anni hanno
compensato la scarsa dinami-
cità del margine d’interesse
con l’aumento del saldo delle
commissioni e hanno benefi-
ciato dicomponenti straordi-
nari che si aggirano per en-
trambi sui 2 miliardi.
Nove delleTop20 apparten-
gono al settoreenergetico,
cinqueainfrastruttureeser-
vizi, sei alla manifattura. Otto
sono acontrollo pubblico, sei
straniero.Percompletareil
quadrodei big italianiva te-
nutoconto però del fatto che
alcuni gruppi a proprietà ita-
liana figurano solo per le atti-
vità che hanno sede nel no-
stroPaese. Così sevenisse
compreso l’interoperimetro
del fatturato, Exor sarebbe al

primo postoeFerreroalno-
no. Chi sono infine i maggiori
«datori di lavoro»? Guida la
classificaPosteItalianecon
oltre 134 mila dipendenti, se-
guita daFerrovie con 83 mila,
Exor (le attività in Italiacom-
prese nell’indagine)con80
mila,Telecomcon48mila e
Leonardocon circa 30 mila.
Per quanto riguarda le ban-
che, il podio pertotale attivo è

invariato:Unicredit è in prima
posizionecon828 miliardi,
Intesa Sanpaolo secondacon
778,6 miliardi, seguita da Cdp
(che non è una banca maredi-
ge i bilanci secondo i prospet-
ti del settorecreditizio)con
370 miliardi.
I dipendenti del credito so-
nocalati del 3,1%con una per-
dita di quasi 9 mila posti di la-
voro. Negli ultimi 10 anni il ta-
glio occupazionaleèstatodi
circa 51 mila unità,con una ri-
duzione del 17,4%, in larga
partedovuti all’incentivazio-
ne all’esodo. Nel 2018 sono
stati chiusi quasi 2 mila spor-
telli, che hannoregistrato una
diminuzione del 7,3% da circa
26 a 24 mila. Se ilconfronto si
estendeainizio decennio la
contrazioneèdel 27,5%. La
raccolta per sportellovale cir-
ca 65 milioni.
SergioBocconi
©RIPRODUZIONERISERVATA

L’indagine


●L’indagine
«Le principali
società
italiane» viene
realizzata
dall’Area studi
Mediobanca da
54 anni

●Eni ed Enel
guidano la
classifica
dell’industria,
Unicredit e
Intesa quella
delle banche,
Generali e
Poste vita la
graduatoria dei
gruppi
assicurativi

Fonte: Area studi Mediobanca Corriere della Sera


Letop10dell’industria(fatturato 2018 in € mld)
Eni
Enel
Gse
FCA Italy
Telecom Italia
Edizione
Leonardo
Ferrovie dello Stato italiane
Saras
Prysmian
Esso Italia

75,8
73,1
32,3
27,2
18,7
12,6
12,2
11,6
10,3
10,1
9,5
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