Corriere della Sera - 26.10.2019

(coco) #1


40 Sabato26Ottobre2019 CorrieredellaSera


Spettacoli


FestadiRomaIn arrivo «Il peccato» del regista russo, kolossal da 14 milioni di euro


Itormenti di Michelangelo


Konchalovskij: «Le visioni di un artista grezzo


in un Rinascimento maleodorante, oltre il mito»


diPaoloMereghetti


FranciaeCina:


sipuòridere


dellemalattie


Commedie


R


idere della malattia e
del finisvitae non è
semplice né
frequente. Ci hanno
provato duecommedie
presentate allaFesta (in
arrivo anche in Italia)con
risultati piacevolmente
riusciti. Lemeilleurresteà
venir (Il meglio deve
ancora arrivare) di
Matthieu Delaporte e
Alexandre de LaPatellière
parte da un equivoco: due
amici che più diversi non
si potrebbe — timido e
pedante Arthur (Fabrice
Luchini), superficiale e
vitalissimo César (Patrick
Bruel) — siconvincono
reciprocamente che
all’altrorestino pochi mesi
di vita e si ingegnano per
renderlifelici. Con
inevitabilicomplicazioni
con le loro vite private
perché uno non ha mai
digerito il divorzio e l’altro
ha tagliato i ponticon la
famiglia. Ma anchecon
unacascata di battute e
ironie che non risparmia-
no nessuno, nemmeno il
Dio da invocare e che
dovrebbe abbracciarefede
cattolica ed ebraica, viste
le complicate origini dei
due amici. Senza mai una
caduta ditono o una
scivolata nelcattivo gusto,
anche per merito di due
attori in sintonia. Su un
tema simile si muove
anche la sino-americana
LuluWangcon The
Farewell–Unabugia
buona doveuna nipotina
si chiede se dire alla
nonna che lerestano
pochi mesi di vita. Qui i
toni dacommedia sono
più stemperati ma la
regista sa evitare ogni
tentazione melodramma-
tica per arrivare a un finale
sorprendente. Anche
perché la storia che
racconta èvera.
©RIPRODUZIONERISERVATA

ROMAScendendodal ponteg-
gio della Cappella Sistina, a
Michelangelo, dilaniatodal
tormentocreativo, rimaneva
la fronte sudicia dicolori, ica-
pelli impregnati di sudoree
della polvere del marmo, del-
lefoglie d’oroedell’azzurro
dei lapislazzuli.Eilfondale
del film (allaFesta del cine-
ma, nelle sale dal 28 novem-
bre,kolossal d’autorecostato
14 milioni), è un Rinascimen-
toinedito, maleodorante,
lontano dal rassicurantecli-
ché apollineo: «Siamo abitua-
ti a un XVI secolo edulcorato –
diceAndrejKonchalovskij –
dovenonc’è mai l’aspetto ol-
fattivo, che fa parte della vita.
Noncercavoesotismi ma na-
turalezza, la puzza di ambien-
ti inospitali, era un’epoca san-
guinosa e crudele ma piena di
bellezza. Io non sono italiano,
nonvolevo che il film suonas-
se falso. Michelangelo oggi è

come Mozart, un cioccolatino
al marzapane. Il ‘500 fu unPa-
radiso e un circofetente»
Ilpeccato (sottotitolo Ilfu-
rorediMichelangelo ) è il film
del maestro russo che ha per
protagonista AlbertoTestone,
attore poco notoche dice: «È
come esserestatoinvestito
dal treno, un’esperienza ma-
gica, ogni giorno una lezio-
ne». «L’ho scelto – aggiunge il
regista – perché aveva imper-
sonatoPasolini, che somiglia
a Michelangelo anche se non
ha il nasorottocomeTestone
e il pittore. Mi hanno fattove-
dere tantivolti di famosi atto-
ri italiani;volevo uno che so-
migliasse all’originale per
quantopossibile,conlasua
espressionecorrucciata, e poi
è insicuro, nervoso, mercuria-
le com’era Michelangelo».
Dice che i protagonisti sono
tre: l’artista, il marmo e icar-
raresi, iveri cavatori dei bloc-
chi di marmo che havoluto
nella loro nudaverità. Hanno
vistoalcune sequenzeal
Cremlino, ConteePutin, che

gelo siconosce tutto e mi so-
no attenutoallaverità, parlo
di un essereumano nervoso,
difficile, egoista, avido di de-
naro,terribile macapacedi
unatenerezza straordinaria».
Nelle immagini il travaglio
creativo è in bilico tra eternità
e salvezza, barbarie e bellezza,
grazia divina. La scultura esa-
sperata nelletorsionienei
volti accigliati etesi, la pittura
come saetta infuocata, assog-
gettando la natura dicorpi
scorticati alla possanza delle
sue mani, sporche dal lavoro.
«È un uomo che non ha nulla
di bello, era grezzo, maledu-
cato,eppureloamiamo. Se
amate qualcunocosì avoi non
conosciuto,èlìche si trova
Dio». Eccoil ponteggio per
decorarelaCappella Sistina,

ricostruitaadimensione na-
turale, l’impresa titanicain
cui l’autoredispone quella
materia dicorpi, muscoli e
nervi,rovesciando prospetti-
vee verosimiglianze in una ar-
chitettura visionaria, figure
sospese nel vuotoche in pre-
cario equili-
brio annuncia-
no lavenuta di
Cristo. Ilregi-
sta racconta il
furoredi«un
artista in pe-
renne ricerca».
Eccole sagome di Adamo
ed Evastravoltedal peccato.
«Non esiste un peccatoche io
non abbiacommesso», dice
Michelangelo nel film.
ValerioCappelli
©RIPRODUZIONERISERVATA

SetA destra, Alberto Testone nei panni di Michelangelo Buonarroti (1475-1564) durante le riprese de «Il peccato» diretto da Andrej Konchalovskij

Autore
Il regista Andrej
Konchalovskij
(82 anni): tra i
suoi film «Dom
Durakov-La
casa dei matti»
(2002) e
«Paradise» del
2016

Oggi


●Alla Festa del
Cinema di
Roma è attesa
oggi Viola
Davis (Oscar

2017 per
«Barriere»).
Film di
chiusura:
«Tornare» di
Cristina
Comencini

poi ha fatto omaggio del film
al Papa. È lo sguardo di un ar-
tistasuunaltroartista, nello
scartotra l’umano e il divino:
«Nonc’è una linea cronologi-
ca, le biografie al cinema sono
noiose. Sono visioni, mostra-
no momenticaotici della sua
vita. Sapevo di essere sotto la
lentedei critici, di Michelan-

L’exBeatle


PaulMcCartney
indifesadeglianimali
diventauncartoon

Paul McCartney diventa uncartone
animato (nellafoto). L’ex Beatle, 77
anni, è il personaggiocentrale di un
nuovo video musicale afavore
dell’organizzazione animalistaPeta
(Peoplefor theEthicalTreatment of
Animals). Nel filmato SirPaul canta
«Lookingfor changes», la suacanzone
di protesta del 1993. «Macca», che ha
donato i diritti del brano, ha spiegato:

«Gli esperimenti sugli animali non
sono etici, sono unfallimento
colossale e uno spreco ditempo e
denaro.Possiamo e dobbiamofare di
meglio». Nel video si vede una
protesta di antivivisezionisti.L’artista
suona il basso mentre un gatto, un
coniglio ed una scimmia devono
sottoporsi a deitest. SirPaul è
vegetariano dal 1975.
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