Corriere della Sera - 26.10.2019

(coco) #1


CorrieredellaSera Sabato26Ottobre2019
SPETTACOLI


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Ilnuovobrano


«Setipotessidire»
Vascocanta
l’infernodellamente

L’inferno diVasco. Ilrockertorna e non
si fa sconti.Con «Se ti potessi dire», il
nuovo brano, affronta il suo dark side.
Autobiografico e crudo, iltesto svela
pensiericon cuiVascoforse nonaveva
maifatto iconti così pubblicamente.
«Se ti potessi dire quante volte ho
voluto morire — è l’incipit — quante
voltecamminando sul filo sono
arrivato vicino all’inferno... della

mente... che esiste veramente». Più
che di fiamme, l’inferno vaschiano è
fatto di «abitudini di cui non vado
fiero» e «rimpianti», ma non c’è
desiderio di riavvolgere il nastro:
«Rifarei esattamentecosì, stessi errori,
stesse passioni e le stesse delusioni».
Alla fine non c’è un tunnel senza uscita
perché l’obiettivo è «vivere per amare,
sognare, rischiare». Ultima e definitiva

l’ha definitaVasco. E hagettato nel
panico ifan quasicome quando
annunciò il ritiro darockstar... Ultima
in senso cronologico e definitiva per il
senso, ha poi chiarito. Un singolo
senza annunci di album.Daqualche
anno la produzione diVasco segue i
ritmi più libericoncessi dalle
piattaforme digitali. (A. Laf.)
©RIPRODUZIONERISERVATA

Cannavacciuolo,uno chefall’opera


Debuttoinunteatrolirico.«Declamolamiaricetta,vadointvmapreferiscosemprestareincucina»


I


l fisico datenorecel’ha:
«Io ho il fisico da cuoco
—corregge lui ridendo e
se potesse sfodererebbe
la suacelebre paccaam-
mazza-cuochi —. Io non sono
grasso, ho il fisicoche deve
avereuno che sta semprein
cucina». Domenica 10 novem-
bre Antonino Cannavacciuolo
debutta alTeatroCoccia di
Novara con Met-
ticiilcuore ,
nuovoformat di
cucina applicata
al canto,
un’Opera Live
Cooking cheve-
de alcentro del-
la scena la cuci-
na dello chefeungruppo di
personaggi pronti a prendere
lezioni da lui: Samantha, una
riccasignora che si divide tra
centri benessere e il suo Suv,
regolarmente parcheggiato in
doppia fila; Narciso, un aspi-
rantefood bloggercon il vizio
di non staccarsi mai dal suo
smartphone; Furio, un inge-
gnere di mezza età che attra-
verso la cucina spera di ricre-
arsi una nuovavita; Rudy, stu-
dente fuoricorso.

Se icantanti si stanno alle-
nando (anche)acucinare,
Cannavacciuolo sarà sul palco
a declamare la sua ricetta più
celebre: «Le linguineconca-
lamaretti spillo e salsa di pane
di segale: è il piatto che mi ha
fattoconoscere; il mio menù
cambia ma questa ricettaèlì
da 20 anni». La popolarità
della cucina — e anche la sua
—èesplosa grazie alla tv:
«Prima il nostro eraconside-
ratounlavorodiserie B, an-
che se i grandi alberghi aveva-
no una tradizione di ristora-
zione di alto livello,con gran-
di chef che erano già star. La
televisione ha allargato la pla-
tea. Ma per quanto mi riguar-
da laconsiderosemplice-
menteunmezzo: il successo
mi ha permesso di investire
nel mio lavoro, nelle attrezza-
tureincucina, sul personale
daformare». Qualèlacosa
che la irrita di più in cucina?
«Il menefreghismo. Se sbagli
con il cuore mivabene, ma se
sbagli perché vuoi fare il fur-
bo divento una furia».
L’accusa agli chef che fanno
tv è che stanno poco in cucina
ma lui — che ha in ballo Ma-

sterChef , FamilyFoodFight e
ChefAcademy — rispedisce le
critiche al mittente: «Io sto
semprenel mio ristorantea
Villa Crespi (a Orta San Giulio,
in provincia di Novara). Chef
Academy l’ho giratoa10mi-
nuti da lì; mi organizzosem-

precosì, in modo da poter tor-
nare sempre in cucina: perché
è lì che devo stare. E poic’è la
percezione distorta generata
dalle tantissimerepliche:
sembra che sei da tre mesi in
tv, ma hairegistratosolo per
duegiorni». Gorgonzola, pa-

sta,caffè: Cannavacciolo ha
fatto iltestimonial per diversi
prodotti, ma anche in questo
caso la manata arriva puntua-
le: «La mia è sempre una scel-
ta mirata, trovoprodotti che
mi piacciono.Per dire: le pen-
toleapressione Lagostina si
usano dall’800, sono indi-
struttibili».
Il suo ristorante ha appena
conquistato ilterzo posto nel-
la classificadei migliori al
mondo (il Tripadvisor Trave-
lers’ Choice): «È una soddisfa-
zione che mi sono già dimen-
ticato, l’obiettivo è sempre fa-
remeglio, nel nostro lavoro è
una sfida tutti i giorni: più sali
e più i giudizi diventano seve-
ri, è un attimo passare dal mi-
gliorealpeggiore; basta una
manciata di sale in più e ti di-
cono che non sai cucinare».
La sua ricetta umana qual è?
«Ascoltare sempre. I clienti e
la squadra dei miei cuochi.
Magari pensi che un’idea sia
buona, ma poi devi sentire se
il gustoche hai immaginato
piaceanche agli altri. Non
puoi essere solo io, io, io...».
RenatoFranco
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ilprofilo


●Antonino
Cannavacciuo-
lo è nato a Vico
Equense
(Napoli) 44
anni fa.
«MasterChef»
è stato il


programma
che gli ha dato
la popolarità


●Con Joe e
Lidia Bastianich
(foto) sarà
protagonista
anche di
«Family Food
Fight» a marzo
su Sky


«Tenore»
Antonino
Cannavacciuolo
debutta il 10
novembre al
Teatro Coccia di
Novara con
«Mettici il cuore»
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