La Stampa - 26.10.2019

(ff) #1

LE STORIE


RAFFAELLA LANZA


La campionessa


di Vercelli che avvicina


i ragazzi alla scherma
P. 33

intervista al ministro (PD) della cultura alla vigilia del voto regionale


Franceschini: con il M5S


per governare a lungo


In Umbria il primo passo


A Narni Di Maio, Conte, Speranza e Zingaretti assieme per la prima volta


Er nemico


la nuova rivolta araba


I giovani libanesi


che parlano


alle coscienze


DOMANI ALLE URNE


L’onda peronista


sull’Argentina


vicina al collasso


PARLA LA MINISTRA


ANDREA ROSSI


Pisano: “Internet


ai 6 milioni di italiani


ancora senza”
P. 7

Paolo Pirino, fermato con Valerio Del Grosso per l’omicidio di Luca Sacchi, viene portato nel carcere di Regina Coeli a Roma


Il duello Juve a Lecce senza Ronaldo


Conte ospita il Parma e snobba Agnelli
CAIRATI E ODDENINO — PP. 34-

EMILIANO GUANELLA
BUENOS AIRES

Da qualche giorno il Libano è per-
corso da un’ondata di contestazio-
ni che non si ferma a Beirut ma si è
estesa nel Nord del Paese, a Tripo-
li, e nel Sud a Tiro. Queste manife-
stazioni antisistema sono guidate
da giovani che non hanno vissuto
gli anni della guerra civile. È la ge-
nerazione post Taëf, dove nel
1989, le diverse formazioni libane-
si hanno messo fine al conflitto ini-
ziato nel 1975. Sono ragazzi libe-
ri, pieni d’inventiva e determinati
a porre fine a un sistema politico
completamente corrotto. Non è la
prima volta che tutte le confessio-
ni scendono in piazza. – P. 13

Fiction “La mia Imma Tataranni


porta al Nord i valori del Sud”


MICHELA TAMBURRINO — PP. 24-25 NELLA FOTO MARIOLINA VENEZIA


L’ITALIA CHE CAMBIA


FABIO POLETTI


Ospedale, università,


laboratori: oggi l’Expo


è un grande cantiere
P. 15

Alberto Fernandez e Cristina
Kirchner hanno chiuso la loro cam-
pagna elettorale in scioltezza, con-
vinti che la partita sia chiusa. Ab-
bracciati dal palco di Mar del Pla-
ta, sanno bene che con i 17 punti
di vantaggio accumulati nelle pri-
marie di agosto solo un terremoto
politico potrebbe cambiare il cor-
so delle cose. Chi ha dovuto rincor-
rere, invece, è il presidente in cari-
ca, ma sempre più «uscente» Mau-
ricio Macri, che ha visitato 30 città
in 30 giorni in un Paese grande
quanto mezza Europa. – P. 10

LE POSE E I TATUAGGI DI CHI COPIA LA CAMORRA


SOGNANDO GOMORRA


L’INCHIESTA USA DIVENTA PENALE


L’effetto-Russiagate


sul governo italiano


Sanremo Cambia il regolamento:


la giuria voterà anche sulle cover
LUCA DONDONI — P. 25

A PAGINA 9 GRIGNETTI E IZZO – P. 8


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FEDERICO GEREMICCA — P. 23 RIOTTA E SEMPRINI — P. 5


STAMPA
PLUS ST+

Sono rimasto vittima del mio allarmismo: ieri ho lavorato
da casa, immaginando Roma paralizzata dallo sciopero,
cioè soqquadri babilonici, finché non l’ho guardata dalla
finestra, le sue strade erano più vuote e i suoi cassonetti
non più pieni, i turisti scorrevano sciabattanti come sem-
pre. Ho deciso di unirmi a loro. Sono andato a Santa Ma-
ria degli Angeli, dove le terme di Diocleziano e la basilica
cattolica condividono il sublime degli spazi e della memo-
ria, e le colonne originali si distinguono dalle successive
al tatto, perché le prime sono erose, ruvide, e le altre lisce.
Ho rischiato, dal superlativo del pessimismo, di lasciarmi
trasportare nel superlativo dell’estasi, di una città che
quanto a riciclo di sé, della sua enormità trimillenaria,
avrebbe da insegnare al mondo. Roma è così, non invo-

glia mai alla moderazione: se non ci si è nati, o la si infama
per i vizi o la si glorifica per le virtù. Dopo quindici anni
che ci vivo, avrei dovuto impararne il beffardo distacco
dai latrati della cronaca quotidiana. E poi i libri e i film e i
talk, l’inesausto intrattenimento di Roma nelle mani del-
la criminalità, il Dandi e i suoi figliastri, le suburre, la ma-
fia, i congressi orgiastici di doppiopetti e porporati, fino
alla paralisi annunciata come un giudizio universale. Ec-
co, siamo quel cane da guardia che tutta la notte stava a
fa’ bubbù, pure se la strada era sgombra e tranquilla, e
una cagnola gli chiese perché sveji la gente se nun ce sta
gnente? «Lo faccio pe’ nun perde er posto. Der resto, cara
mia, spesso er nemmico è l’ombra che se crea pe’ conser-
va’ un’idea: nun ce mica bisogno che ce sia». —

MATTIA
FELTRI

TAHAR BEN JELLOUN


BUONGIORNO


Alla vigilia del voto in Umbria, il mi-
nistro dei Beni culturali, Dario Fran-
ceschini, in un’intervista a «La Stam-
pa», lancia la coalizione Pd-M5S:
«È il primo passo, poi avanti insie-
me in tutte le Regioni». BERTINI,
MARTINI E L’ANALISI DI PANARARI – PP. 2-

Alle 3 di stanotte


INDIETRO
DI UN’ORA

entra in vigore l’ora
solare. Ricordatevi
di mettere
le lancette
dell’orologio

IL RUOLO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


QUELLA FOTO


SENZA RENZI


FLAVIA PERINA


L’


estetica racconta sempre più delle parole, talvolta persi-
no dei fatti. E per capire che cosa succede a Roma (ma
non solo) sarà bene guardare gli autoscatti di Valerio Del
Grosso e Paolo Pirino, i presunti assassini di Luca Sacchi.

La madre denuncia il figlio: presi gli assassini di Luca Sacchi


MASSIMO PERCOSSI/ANSA PIERO BOTTINO
Alessandria, così

il visore 3D ti insegna


a evitare gli incidenti
P. 33

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SABATO 26 OTTOBRE 2019


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