La Stampa - 26.10.2019

(ff) #1

MATTEO ROSELLI


FEDERICO GENTA


«Q


uel tombino?
È in condizio-
ni penose da
anni. In questi
giorni di maltempo, poi, le
foglie appiccicate sopra lo
hanno reso ancora più insi-
dioso, perché difficile da
scorgere». Dicono così alcu-
ni residenti appoggiati sulle
transenne all’angolo tra via
Alessandria e corso Brescia,
Bruno e Francesco. Anche
loro abitanti di Aurora, con
gli occhi fissi sulle strisce
dell’attraversamento pedo-
nale. Qui ieri pomeriggio,
pochi minuti dopo le 15, è
caduta una donna di 87 an-
ni, Edda Basso. A passi sicu-
ri si è diretta verso quella
trappola in mezzo alla stra-
da. È inciampata e ha battu-
to la testa. Ha perso subito
conoscenza. Poco dopo è
morta in ospedale.
A soccorrerla per primi so-
no stati alcuni passanti. Poi
sono arrivati i vigili urbani e
l’ambulanza. Il ricovero
d’urgenza al pronto soccor-
so del San Giovanni Bosco
non è bastato per salvarla:
tre ore più tardi i medici ne
hanno dichiarato il deces-
so. Secondo la prima rico-
struzione della polizia mu-
nicipale, la pensionata ave-
va già superato la prima cor-
sia di corso Brescia: ancora
due metri e avrebbe rag-
giunto il marciapiede. Il
tombino non è a filo con la
strada: l’asfalto intorno si
presenta più basso, proba-
bilmente il risultato di una
lunga serie di rattoppi.
Emma Basso, nonostante
l’età, non aveva nessuna dif-
ficoltà a camminare. Sbriga-
va da sola tutte le faccende,
anche se poteva sempre fa-
re affidamento sul figlio,
che ha un negozio di targhe
e coppe a poche centinaia
di metri dal luogo dell’inci-
dente e che non la perdeva
mai di vista. Abitava non
troppo distante dal luogo
dell’incidente, in un allog-

gio al piano terreno di via
Verona 11. «Era una donna
forte, per quanto solitaria -
racconta un inquilino del
palazzo, Mario Vallesio -
Certo quella casa era un po’
angusta: dentro la signora
Emma ci teneva almeno 20
gatti. E chissà che fine faran-
no adesso». Non tutti i vici-
ni erano felici della sua pas-
sione, «ma lei era fatta così:
aveva un amore infinito ver-
so gli animali - continua Val-
lesio - Prima gestiva una co-
lonia felina. E ancora oggi,
quando usciva di casa, si
portava sempre dietro un
sacchetto per dare da man-
giare ai piccioni».
Il presidente della Circo-
scrizione 7, Luca Deri,
aspetta l’esito degli accerta-
menti della polizia munici-
pale. E dice: «Se davvero le
indagini confermeranno
che la signora è morta per le
lesioni della caduta, qualcu-
no dovrà risponderne. Quel
tombino è di Fastweb, ma
la realizzazione risale a mol-
ti anni fa. E da anni nessuno
ripara quella strada. E que-
sta città, e soprattutto Auro-
ra, ha bisogno di maggiore
attenzione». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Era una donna
cortese e schiva, con
un amore smisurato
verso gli animali: in
casa aveva 20 gatti

1


Il tombino tra le strisce pedonali di corso Brescia, all’angolo con via Alessandria

Aurora, l’incuria innesca un tragico incidente

Il tombino diventa una trappola sulle strisce


Così una pensionata inciampa e muore


LUCA DERI


PRESIDENTE


CIRCOSCRIZIONE 7


MARIO VALLESIO


VICINO DI CASA


DELLA VITTIMA


IL CASO


Se gli accertamenti
confermeranno che
la donna è morta per
la caduta, qualcuno
dovrà risponderne

IL PUNTO


Quando


l’incuria


rende le strade


un incubo


«Cosa deve succede-
re per impedire que-
sta incuria nelle stra-
de? Che ci scappi il mor-
to?» Sono le parole pro-
nunciate da Dino Mazzo-
la, il padrone di Ugo, il ca-
ne finito in una buca in lun-
go Po Macchiavelli. L’uo-
mo era sotto choc e in an-
sia per le condizioni del
suo cane ma è stato tragica-
mente profetico. Siamo a
fine ottobre e le piogge dei
giorni scorsi hanno rimes-
so a nudo l’incuria di alcu-
ni punti della città. Il tema
è il solito, i fondi bastano
appena o non bastano pro-
prio, le manutenzioni so-
no programmate e quelle
straordinarie non ci stan-
no più nel bilancio. Ma a
volte sembrano mancare
le regole, anche quelle di
convivenza urbana. Ci so-
no vie dove i cantieri si sus-
seguono sempre con pro-
getti diversi: dalla fibra, al
teleriscaldamento, alle fo-
gnature. E dopo ogni can-
tiere la strada è peggio, pie-
na di rattoppi che trasfor-
mano i tombini in gradini.
Piccoli disagi per chi è gio-
vane e in forma, ostacoli in-
sidiosi per chi anziano, ma-
lato e deve affrontare diffi-
coltà superiori agli altri.
Piccoli disagi che forse si
potrebbero risolvere per-
seguendo i responsabili
dei rattoppi. L’incidente di
ieri sera necessita di un’in-
chiesta e comunque avreb-
be un’elevatissima dose di
fatalità, ma la fatalità non
deve mai diventare un ri-
schio calcolato. Altrimen-
ti, per chi è in difficoltà, le
strade diventano una rou-
lette russa. —

20 ottobre
Una donna si è fratturata
una costola cadendo in un
tombino che è ceduto sotto
il suo peso. È successo nei
giardini di corso Vercelli

I precedenti

4 ottobre
Un cagnolino è precipitato
in una buca, segnalata da
settimane, lungo la passeg-
giata pedonale di lungo Po
Machiavelli

2


30 settembre
Un motociclista è svenuto,
dopo essere scivolato con
la sua Vespa, tradito dai
detriti dei cantieri per le pi-
ste ciclabili di via Nizza

3


*


*


Un lettore scrive:
«La passeggiata in piazza D’Ar-
mi si trasforma sempre più in
una via crucis sotto il profilo
minzionale. Mi spiego. Da mol-
ti mesi la latrina sita sul lato cor-
so G. Ferraris è chiusa e quindi
inaccessibile e quella in corso 4
novembre (2 spazi) è rischio
“colera” in quanto uno spazio è
perennemente allagato causa
l’improprio uso che viene fatto
dalle persone del campeggio
camper nelle vicinanze e l’altro
è in condizioni simili ma a ri-
schio infezioni. Avvertiti via te-
lefono, gli addetti comunali
non provvedono a pulire la latri-
na. Per ultimo ma non meno im-
portante l’ultima latrina posi-
zionata davanti alla caserma

dei Carabinieri, anch’essa con
effluvi non di lavanda, veniva
pulita da una cooperativa, una
o due volte alla settimana, me-
morizzando i giorni si poteva
usare. Ma la sorpresa dei giorni
scorsi è che la zona con l'orina-
toio è stata occupata in pianta
stabile da un abusivo con sedie
e coperte che non permette di
accedere per la minzione salvo
decidere di essere osservati. I vi-
gili sono stati da me avvertiti ed

anche altri hanno telefonato
ma nulla è stato fatto».
GIUSEPPE MOSCA

Un lettore scrive:
«Non posso che aderire alle la-
mentele della lettrice che giove-
dì 24 ottobre, nota come la Pub-
blica Amministrazione molto
spesso vanifichi gli sforzi, e i co-
sti, fatti per dotarla di una seria
digitalizzazione, spesso in no-

me di una pelosa “riservatez-
za”. Il sottoscritto ha a che fare,
sono un malato oncologico,
con numerosi Ospedali nel cir-
condario Piemonte Liguria e
tutti, senza eccezione, accetta-
no di colloquiare e mandare do-
cumenti in via elettronica; o me-
glio, quasi tutti perché il Carle
di Cuneo, invece, rifiuta siste-
maticamente qualsiasi tentati-
vo di approccio alla Posta Elet-
tronica, (dicono per ordine del-

la Direzione!) e si costringe il
paziente a recarsi in reparto per
accedere a documentazione in-
dispensabile, talvolta percor-
rendo anche decine di chilome-
tri dalla propria abitazione».
SEGUE LA FIRMA

Una lettrice scrive:
«Stamattina ho aperto il bidone
dell’umido e ho trovato tutto
tranne l’umido. Ho accompa-

gnato mio figlio a scuola e c’era
l’ennesima auto che transitava
davanti all’ingresso nonostan-
te il divieto. Nel tragitto in bici
ho trovato l’ennesima auto che
occupava la pista ciclabile, e
più in là, l’ennesimo camion
che ha scambiato la pista per
una piazzola di carico. Mi sono
respirata l’irrespirabile grazie
ai tubi di scappamento delle au-
to. Mi hanno strombazzato clac-
son di autisti nervosi contro al-
tri autisti nervosi, quasi tutti
guidatori solitari. Poi apro La
Stampa e leggo l’ennesima let-
tera contro ciclisti e piste ciclabi-
li. Sogno o son desta? Provate
per una volta ad imbracciare
una bici, fa bene a chi la guida e
a tutta la collettività».
FEDERICA LAUDISA

Specchio ei tempi

«Il senzatetto che vive in una latrina» - «L’assurda privacy dell’ospedale di Cuneo»
«Provate a salire in bicicletta»

A NATALE RICORDIAMOCI DEGLI ANZIANI POVERI E SOLI - http://www.specchiodeitempi.org/tredicesime - [email protected] - info: 011.6568376

SABATO 26 OTTOBRE 2019LASTAMPA 45


CRONACA DI TORINO


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