La Stampa - 26.10.2019

(ff) #1
ANTONIO LO CAMPO
CLAUDIA LUISE

T


orino lancia la sfida
di una nuova econo-
mia dello spazio. Lo
fa partendo da due
piccoli satelliti realizzati in cit-
tà, in collaborazione con la Na-
sa. E da un progetto con Borsa
Italiana denominato “Open
Space - Spazio Aperto”: nato
sotto la Mole, verrà presentato
a Milano l’8 novembre.
Argotec, la startup torinese
da alcuni anni protagonista a
livello internazionale per il set-
tore spaziale, 50 dipendenti,
età media 28 anni, ha presen-
tato ieri i suoi programmi all'U-
nione industriale. «Con Open
Space promuoviamo una nuo-
va economia dello spazio, ac-
cessibile a tutti - spiega David
Avino, Managing Director di
Argotec -. Le protagoniste di
questa sfida saranno le impre-
se esterne al settore spaziale,
che da noi supportate potran-
no portare il proprio prodotto
nello spazio con grandi oppor-
tunità di business». Aggiunge:
«Con il progetto Open Space
stimoleremo l'interesse di un
pubblico di imprese, istituzio-
ni e media. È un nuovo filone
della Space Economy che rien-
tra nella nuova frontiera del
futuro, che è proiettata nello
spazio».
Argotec ha già siglato con-
tratti con Nasa, Esa e Asi, lavo-
ra a stretto contatto con gli
astronauti e ha già realizzato
la prima macchina da caffè spa-
ziale (con Lavazza) per gli
astronauti della Stazione Spa-
ziale, ora si lancia in orbita il
mini-satellite ArgoMoon: «Po-
trebbe partire già a fine 2020
con il nuovo razzo Sls della Na-
sa - spiega Avino - Dei 13 mini-
satelliti che verranno lanciati,

il nostro è l'unico europeo». Sa-
rà una missione in stile “Arma-
geddon”.
I prodotti da sviluppare e
lanciare in orbita saranno: me-
dicinali, food, capi di abbiglia-
mento, sistemi di illuminazio-
ni, soluzioni elettroniche e
meccaniche oltre al segmento
del lusso che può essere coin-
volto in vista di prossimi viag-
gi turistici. Dall'esperienza La-
vazza si sono raccolti risultati
sia in termini di immagine ma
soprattutto per la creazione di
due brevetti nuovi, uno dei
quali fa risparmiare il 40% di
acqua a ogni erogazione. Con
questo nuovo sviluppo le
aziende coinvolte sono già 25,
tra multinazionali e gruppi ita-
liani: «Le aziende possono ot-
tenere notevoli vantaggi por-
tando il proprio business oltre
l'atmosfera terrestre, per ogni
dollaro speso nello spazio ce
ne sono dai 7 ai 10 che ritorna-

no in applicazioni terrestri» ag-
giunge Avino. Un focus parti-
colare merita il cibo. Argotec,
infatti, ha lanciato uno spinoff
legato a questo settore che si
chiama ReadyToLunch e ripor-
ta sulla Terra le tecniche di con-
servazione ideate per lo spa-
zio. Il cibo che sta mangiando
l'astronauta Luca Parmitano
in orbita è fatto da Ready To-
Lunch: una dieta sana gustosa
e completa che può essere
adattata all'alimentazione de-
gli sportivi grazie a prodotti
pratici e capaci di sostenere im-
portanti performance fisiche.
«L'aerospazio è un'eccellenza
di Torino, un settore molto for-
te al quale dobbiamo dare sup-
porto anche utilizzando le ri-
sorse europee», ha concluso il
presidente degli industriali to-
rinesi Dario Gallina con l'auspi-
cio che il prossimo Open Spa-
ce si faccia a Torino. —
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BERNARDO BASILICI MENINI


C


ollaudi bloccati,
agenzie di pratiche
auto in ginocchio, e
migliaia di mezzi in
attesa di revisioni che non ar-
rivano. Le notizie, alla Moto-
rizzazione di Torino, non so-
no mai buone. Nelle ultime
settimane, per alleviare la gra-
ve situazione degli uffici tori-
nesi (che hanno il personale
ridotto all'osso) è arrivato il
via libera ad appoggiarsi al
presidio di Vercelli. Una solu-
zione che fa i conti con diversi
problemi che sono spuntati
nel frattempo. «A Torino le
prenotazioni per i collaudi so-
no a zero. Non è proprio possi-
bile effettuarle, collegandosi
al portale», spiega Alessan-
dro Zanatta, presidente pro-
vinciale dell'Unione Naziona-
le Autoscuole-Studi di Consu-
lenza Automobilistica.
Questo vuol dire che tutti i
mezzi che hanno bisogno del
collaudo per effettuare la revi-
sione, al momento, non pos-
sono prenotare i test necessa-
ri per circolare. Si parla di
una serie di casi ben precisi:
auto che sostituiscono la bom-
bola del gpl, moto che cambia-
no i pneumatici installando-
ne altri con misure diverse,
mezzi depotenziati, furgoni
che devono essere trasforma-
ti da autocarri in autovetture,
e via dicendo. Un insieme che
in città, secondo Unasca, rac-
coglie migliaia di casi: se an-
dranno in strada, lo faranno
fuori dalle regole. I numeri
del problema li danno le agen-
zie di pratiche auto. «Ho un
centinaio di collaudi fermi,
da fare, ma ci sono colleghi
che ne hanno anche
400/500» protesta Paolo Ro-
si, dell'agenzia Rosi.

Due soluzioni ci sarebbero.
Ma, spiegano gli operatori di
settore, non sono sufficienti a
smaltire la domanda. «Volen-
do si può andare a Vercelli –
prosegue Rosi - Ma lì non rie-
scono mica ad assorbire tutti i
collaudi di Torino e provin-
cia». E comunque per le agen-
zie è quasi impossibile: «Non
abbiamo il personale né il
tempo per portare dieci auto
a Vercelli ad ogni singola se-
duta. Poi, se per caso ci fosse
un solo documento fuori rego-
la, tutta la trafila va fatta due
volte» continua. La seconda
possibilità è quella di rivolger-
si ai centri di revisione priva-
ti. Ma anche qui il cerotto è
troppo piccolo per la ferita.
«Primo, devono comunque es-
sere presenti i tecnici della
motorizzazione – spiega Ro-
berta Nerattini, titolare di
un'agenzia di pratiche auto –
Secondo, i centri hanno già il

loro lavoro da sbrigare, quin-
di non hanno la possibilità di
prendere anche le pratiche de-
gli altri». Roberta se la cava
meglio di altri, con “sole” 70
pratiche ferme visto che «mio
marito ha un centro di revisio-
ni e mi dà una mano», ma an-
che per lei la situazione è pe-
sante. «Le pratiche si accumu-
lano, le revisioni sono blocca-
te. È un carnaio, e non riu-
sciamo a venirne fuori», di-
ce. Di nuovo Unasca parla di
un quadro talmente pesante
che «alcuni clienti hanno fat-
to esposti ai carabinieri».
All'orizzonte non ci sono
grosse prospettive di miglio-
ramento. Se non l'arrivo, a no-
vembre, del nuovo direttore,
visto che adesso ce n'è uno ad
interim, dopo il pensiona-
mento del precedente. Starà
al successore mettere mano
alla situazione critica. —
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LA CITTÀ DAI DUE VOLTI


IL CASO/1


Argotec, la start up torinese presenta Open Space: in orbita due satelliti


“Cibo, vestiti e medicinali dopo il caffè”. Gallina: “È un’eccellenza”


La sfida di Torino


“Lanciare nello spazio


una nuova economia”


Gli uffici della sede Argotec di Torino

REPORTERS


IL CASO/2


Manca personale, sistema al collasso. Non funziona neanche il portale


Le agenzie di pratiche auto: “Migliaia i veicoli da mettere in regola”


Motorizzazione ferma


“Collaudi e revisioni


mandati a Vercelli”


La sede della Motorizzazione di Torino

SABATO 26 OTTOBRE 2019LASTAMPA 49


CRONACA DI TORINO


T1 PR

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