La Stampa - 26.10.2019

(ff) #1

GIAMPIERO MAGGIO


C


ento giorni. È il tem-
po di chiusura stima-
to della A5 Torino-
Aosta per permette-
re l’abbattimento della frana
a ridosso dell’abitato di Quin-
cinetto e che, dal 2012, minac-
cia l’autostrada e, secondo i
tecnici, addirittura la linea fer-
roviaria. Un tempo lunghissi-
mo, che rischia di risultare
eterno in termini di gestione
della viabilità e di disagi alla
popolazione. Da valutare
eventuali riflessi sui collega-
menti Italia-Francia. Il tratto
chiuso sarà di appena un chilo-
metro e mezzo, ma la distan-
za tra il casello di Ivrea e quel-
lo di Pont Saint Martin, dove
dovrebbero entrare e uscire,
in entrambe le direzioni, au-
to, tir e tutti gli altri mezzi, è di
17 chilometri. Per questo mo-
tivo i Comuni interessati e la
Città Metropolitana (l’ultimo
vertice, con la Protezione civi-
le presente, si è riunito il 15 ot-
tobre) stanno studiando un si-
stema di viabilità alternativa.
Un compito che, ad oggi, non
si presenta semplice e soprat-
tutto di immediata soluzione.
Nel frattempo, l’altro ieri,
è stato approvato in giunta a
Quincinetto lo studio di fatti-
bilità: per arrivare all’abbat-
timento dei massi che minac-
ciano di scivolare a valle, ser-
virà essere rapidi. L’iter pre-
vede che ora lo studio passi
al vaglio del Consiglio e infi-
ne della Regione. Ma c’è una
data che non si potrà oltre-
passare: il 10 aprile 2020.
Entro quel giorno ci dovran-
no essere tutte le approvazio-
ni, il progetto dovrà essere
già in fase esecutiva per per-
mettere l’apertura del cantie-
re e la partenza delle opere.
«Pena, il definanziamento
da 4 milioni di euro stanziati
dal ministero per questo in-
tervento» sottolinea Andrea
Lazzari, il geologo che ha cu-

rato lo studio di fattibilità.
Come si procederà all’eli-
minazione della frana lo spie-
ga Lazzari. Per far brillare i
due mega blocchi da 5mila
metri cubi (ma l’ammasso di
roccia da eliminare supera i
30mila metri cubi) serviran-
no 500 grammi di gelatina
per metro cubo. In totale i tec-
nici prevedono di usare 2 ton-
nellate e mezzo di esplosivo.
«Dovremo stare attenti all’ef-
fetto scheggia - spiega Lazza-
ri - e in linea teorica rischia
anche la ferrovia. Abbiamo
previsto la messa in sicurez-
za degli operai nel cantiere e
la chiusura di un tratto da un
chilometro e mezzo di auto-
strada per un tempo precau-
zionale di cento giorni».
Una stima che prevede
un’approssimazione per ec-
cesso: «Speriamo di poter
contenere i tempi» conclu-

de Lazzari.
Il sindaco di Quicinetto,
Angelo Canale Clapetto sotto-
linea come «sia importante
portare a termine le opere e
mettere in sicurezza l’intera
area». C’è poi u n altro capito-
lo da valutare. In sé la frana
non rappresenta un’emergen-
za. Ma potrebbe ovviamente
diventarlo in caso di crollo
improvviso (improbabile,
perché i mega blocchi sono
costantemente monitorati) o
di gestione del traffico in ca-
so di chiusura autostradale.
Secondo fonti regionali della
Valle d’Aosta il capo diparti-
mento della Protezione civile
nazionale Angelo Borrelli «si
è reso disponibile alla dichia-
razione dello stato d’emer-
genza». Ma sul fronte pie-
montese, gli amministratori
non ne sanno nulla. —
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2,5


Le tonnellate
di esplosivo da usare
per eliminare
il pericolo frana

Uno dei Comuni maggior-
mente interessati dalla chiu-
sura del tratto autostradale
sarà Borgofranco. Il sindaco,
Fausto Francisca, è preoccu-
pato ma fa sapere che si sta la-
vorando con Città metropoli-
tana a soluzioni alternative.
Un primo effetto sarà l’espro-
prio di terreni (sta avvenen-
do in questi giorni) per per-
mettere l’allargamento del
tratto di provinciale tra Borgo-
franco e la frazione di Baio Do-
ra (il costo stimato è di 390 mi-
la euro).
l1 Sindaco, a che punto siete
con le operazioni di viabilità al-
ternativa?
«Direi che siamo messi bene.
Allargheremo la strada por-
tandola a nove metri permet-
tendo così il transito dei mez-
zi pesanti».
l2 Che tragitto faranno i mezzi
dopo la chiusura della A5 a
Quincinetto?
«Usciranno a Ivrea per rientra-
re a Pont Saint Martin e vice-
versa. Tutti i mezzi passeran-
no da Banchette per immet-
tersi sulla provinciale 69 e poi
rientrare sulla statale 26 oltre
l’abitato di Borgofranco».
l3 A Banchette sarà il caos. Ci
sono altre soluzioni in pista?
«C’è un’altra soluzione, ma
solo in caso di emergenza.
Prevede l’apertura di una
“bretellina” lunga cinquan-
ta metri in autostrada all’al-
tezza di Baio Dora. I mezzi
usciranno ed entreranno in
A5 da lì».G.MAG. —
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IL CASO


METROPOLI


4milioni
Il finanziamento
stanziato dallo Stato
per effettuare
l’intervento

30.000


I metri cubi di materiale
tra rocce e detriti
che compongono
il fronte franoso

3 DOMANDE A


FAUSTO FRANCISCA


SINDACO DI BORGOFRANCO


“Prevediamo

molti disagi

Ma gestiremo

l’emergenza”

In giunta a Quincinetto passa lo studio di fattibilità. Ora tocca alla Regione. Il via ai lavori entro il 10 aprile 2020. I progettisti: “Per le opere 4 milioni”


“Per eliminare la frana che minaccia la A5


dovremo chiudere l’autostrada cento giorni”


Coda al casello di Quincinetto dopo la chiusura cautelare, a luglio, della A5 per la minaccia della frana

moncalieri

Ponte verso corso Savona: il Comune
stanzia 600 mila euro per la sicurezza

In attesa della nuova circola-
zione a doppio senso sui due
ponti del Po, il Comune di
Moncalieri investe 600 mila
euro nella manutenzione
straordinaria della struttura
che oggi porta verso corso
Savona. Si tratta del ponte
che qualche mese fa era sta-
to chiuso parzialmente per
diverso tempo, a causa di
una criticità sui tiranti e cavi
sottostanti la carreggiata. I
controlli di sicurezza non ri-
levarono rischi di crolli e le
successive prove di carico a
circolazione interrotta die-
dero un quadro meno preoc-
cupante. Quel ponte era da

sistemare. E così pochi gior-
ni fa palazzo civico ha mes-
so a disposizione una cifra
importante per la riqualifi-
cazione della parte sotto-
stante la struttura. I lavori
non dovrebbero rendere
difficoltoso il transito dei
veicoli, anche perché prose-
gue spedito il conto alla ro-
vescia per la nuova viabili-
tà. I cantieri per gli adegua-
menti infrastrutturali stan-
no andando avanti: ossia la
regolamentazione dell’in-
tersezione tra via Goito e
via Martiri e la realizzazio-
ne delle corsie di innesto
sulla rotonda Boffa. M.RAM.

SABATO 26 OTTOBRE 2019LASTAMPA 55


METROPOLI


T1 PR

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