CorrieredellaSera Giovedì17Ottobre2019 33
«Callcenter,dieciannidilavoroemaiassunta»
H
o lavorato per 10 anni in una grande azienda dicall center.
Sede madre a Milano. Io sono stata in una filiale in
provincia di Napoli. In 10 anni mi hanno fatto firmare 120
contratti a progetto. Chiamandoli,come dice la signora
Fornero,contratti dicollaborazionicoordinative econtinuate.
Questicontratti sono tutto, tranne che dicollaborazione.
Turni di lavoro da seguire,rese ore/attivazioni da mantenere,
pause da rispettare. Pressioni psicologichecontinue da parte
dei famositeam leader che gestiscono le sale deicall center.
Mai avuto uncontratto degno di nota, una malattia, una
tredicesima, una maternità pagata. Mai avutoregolari
contributi (solo 4 mesi all’anno). Ogni anno il primoottobre
fannovenire in azienda una sfilza di sindacati del lavoro per
far firmare a tutti noi lap (lavoratori a progetto) una
conciliazione.Paradossalmente, questaconciliazioneconsiste
nel fatto che siamo stai noi a chiamare loro per una
controversia (cosa nonvera), e dobbiamo firmare che non
abbiamo nulla a pretendere degli anni passati, che non
rivendichiamo nulla né soldi né assunzioni.
Se non firmi, non ti rinnovano ilcontratto. Io ne ho firmate
cinque, nella speranza di un’assunzione mai arrivata.
Quest’anno ho detto basta, mi sono rivolta a un avvocato e
sono acasa.
LinaD.
Leletterefirmate
connome,cognome
ecittàelefotovanno
inviatea
«LodicoalCorriere»
CorrieredellaSera
viaSolferino,28
20121Milano
Fax:02-62827579
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letterealdocazzullo
@corriere.it
AldoCazzullo-«Lo
dicoalCorriere»
«LodicoalCorriere»
@corriere
LODICO
ALCORRIERE
RispondeAldoCazzullo
THOENICONTROMESSNER
ILDERBYDELL’ALTOADIGE
NAPOLI
«Persolidarietànonho
compratolalavatrice»
Provounasincerapenanel
vederequei400operaidi
Napolipraticamentelasciatia
casadaunaastuta
multinazionalee,comespesso
accade,acausadelleazionidi
governiinespertieincapacidi
attuarepoliticheprotettivedei
postilavoro.Siccome
attraversoquesta
disavventuracisonopassato
anch’io,misonochiestocome
cittadinocosapotevofareper
offrireilmiosostegnoaqueste
famiglie.Bene,ierimisiè
rottalalavatriceesono
andatoadacquistarneuna
nuova,maquandoilvenditore
diquestaimportantecatena
mihaoffertoquellamarca,io
hodetto«NoGrazie»,questa
propriono.Dargliancheimiei
soldimiparedavverotroppo!
MarchesiPippo,Roma
INPOLONIA
«La“PadovadelNord”
èsitoUnesco»
Apropositodellalettera
pubblicatadallettoreSantino
Vernacircailmancato
riconoscimentoUnescodella
cittàdelSanto,desiderofar
saperecheinPolonia,la
cittadinaZamocz,
soprannominata«laPadova
delNord»,ètutelata
dall’organizzazionemondiale,
mentrel’originalePadova,non
loè.
LuigiSabbadin,Padova
FISCO
«Megliodarepiùtempo
perpagarelemulte»
Holettouncasosignificativo
chehacolpitouncittadinocon
unacartellaesattorialedopo
cinqueannidalpagamento.
Purtroppononèunaeccezione
masiripetespessoascapito
dipersonecheadempionoal
propriodovere.Questaregola
deicinquegiornimipare
vessatoriaenonvedoquale
problemacisarebbe
nell’allungareilperiododi
pagamentodacinquea
dieci/quindicigiorni.Mail
legislatorehaunaminima
ideadiqualiproblemisorgono
inquesticinquegiorniper
ottemperareneitermini?È
unacorsacontroiltempo,
ancheperchélaraccomandata
nonsemprevieneconsegnata.
Bisognaprovvederealritiro,
andareinpostaapagarlae
sperarediaverconteggiato
correttamenteigiorni,
altrimentisiincappa
nell’inconvenientechetiviene
notificatoentro5anni,prima
chevadainprescrizione.È
questoilFiscoAmico
sbandieratodalGoverno?
GiorgioSecondi,Milano
diDaniloTainoStatisticsEditor
Ansiaesfiducia
neitreBigdellaUe
● Piùomeno
CaroAldo,
dell’Italiaedegliitalianigli
altoatesiniamanosoloi
soldi:quellianchesespediti
inAltoAdigepoteteessere
sicurichecontinuerannoa
prenderli.Questaèla
premessaalladeliberadella
ProvinciadiBolzanocheha
dichiaratofuorileggei
terminiAltoAdigee
altoatesinochedovranno,per
legge,esseresostituitida
ProvinciadiBolzanoo,udite
udite,dalterminetedesco
Südtirol:Südtirolintedesco
sì,AltoAdigeinitalianono.
Domandinaimpertinente,
SudTiroloinitaliano?
RobertoBellia
VermezzoconZelo
CaroRoberto,
I
nomi sono importanti;
soprattuttoquando un
popolo, una piccola pa-
tria, deve decidere quale
nome darsi,come chiamarsi,
e in definitivacome pensare
sé stessa. In provincia di Bol-
zano vige il bilinguismo:
abolire la parola Alto Adige è
unaforzatura.Restoconvin-
toche le giovani generazioni
si sentano ormai italiane, per
quantodilinguatedesca; e
quindi non diventeranno
mai austriache.
Lacosa più interessante di
questa diatriba è che hacoin-
voltodue grandi altoatesini,
o sudtirolesi:Reinhold Mes-
sner e Gustav Thoeni.
Thoenièstatol’eroedella
mia infanzia. Ed è stato il più
grande sciatoreitaliano di
ognitempo,con le sue quat-
trocoppe del Mondo, la ri-
monta leggendaria nella se-
conda manche nello slalom
speciale ai Mondiali di Sankt
Moritz, l’impresa dellaStreif
di Kitzbühel: era la prima
volta che faceva la discesa li-
bera, arrivò pari meritocon il
dominatoreKlammer,egli
austriaci—proprio loro—
loretrocessero per una que-
stione di millesimi. Alberto
Tomba eraforse ancora più
forte. Ma Thoeni era grande
anche per stile, classe, edu-
cazione, comportamento;
cose che purtroppo non pos-
siamo dirediTomba. «Ho
gareggiato e vinto per l’Italia,
emisono trovatosempre
moltobene» ha dettoGu-
stav, difendendo il nome Al-
toAdige.Eineffetti anche
grazie alle sue vittorie la pro-
vincia di Bolzanoèentrata
nella nazione; e una genera-
zione di italiani imparòa
sciare. Ma questa nonèuna
buona ragione per criticare
Messner, che invecepreferi-
sceilnome Sudtirolo.
Reinholdèungrandissimo,
uno scalatore da leggenda, e
un uomo franco, abituatoa
parlar chiaro, attento all’am-
biente, innamorato della sua
terra.Equindi anche lui ha
senz’altro le sue ragioni.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Q
uel che tiene assieme le opinioni di
italiani, francesi etedeschi è una
doppiaconvinzione: pensano che le
cose siano uscite dai binari per quel che
riguarda lo sviluppo delle loro società; ma
dubitano checambiamenti significativi
siano in arrivo.Uno studio-sondaggio
condotto dallacompagnia di assicurazioni
Allianz ha intervistato un migliaio di
persone in ciascuno dei tre maggioriPaesi
dellazona euro e ha riscontrato un grande
desiderio di riforme: l’indice della
necessità dicambiamento sviluppato da
Allianz è oggi superiore a 60 , in una scala
dove 50 è il desiderio di status quo e tutto
ciò che è sopra è bisogno di riforma. Il 59%
dei francesi, il 58% degli italiani e il 46%
deitedeschi ritengono che le società in cui
vivonovadanoverso il peggioramento. Ma
l’indice della fiducia sul futuro è sotto al
livello 50 in ciascuno dei trePaesi. I
cittadini sono insomma accumunati da
ansia sul presente e sfiducia nellacapacità
riformista dei rispettivi sistemi politici.
Poi, i punti di vistacambiano. Il 79% degli
italiani ritiene che la maggiore debolezza
delPaese stia nella scarsa stabilità politica;
le disuguaglianze arrivano soloterze, citate
dal 75% , mentre per il francesi e itedeschi
sono il primo problema (in entrambi icasi
al 71% ). In Italia le misure politiche più
richieste sono la riduzione della
disoccupazione ( 71% ) e la promozione
della crescita economica ( 64% ), mentre
per il 71% deitedeschi e il 66% dei francesi
la prima necessità è garantire le pensioni.
Guardando laUee l’euro, francesi e italiani
sono più negativi che positivi (ma non li
vogliono abbandonare): in Francia, solo il
19% giudica positiva la partecipazione alla
Ue, contro il 40% che lavede male, e il 26%
promuovela moneta unica mentre il 42%
la boccia; in Italia, il 24% è proUee il 27%
pro euro, mentre icontrari sono
rispettivamente il 36 e il 46%. In Germania
c’è invece una maggioranza positiva netta
in entrambi icasi. Cosa dovrebbe fare la
prossima CommissioneUe? Il 56% dei
tedeschi e il 52% dei francesi indicano
prioritaria la protezione dell’ambiente e
del clima; gli italiani spingono, nell’ordine,
la crescita economica ( 61% ) e ilcontrollo
dell’immigrazione ( 51% ). Curioso che in
Francia e Germania le opinioni negative
sulla globalizzazione superino le positive,
rispettivamente del 17 e del 28% , mentre in
Italia la differenza netta è positiva per
quasi il 10%.
©RIPRODUZIONERISERVATA
PREZZIDIVENDITAALL’ESTERO: Austria €2,50 ; Belgio €2,50 ; Cipro €2,50 ; Croazia HrK19 ; Francia €2,50 ; Germania €2,50 ; Gran Bretagna GBP2,20 ; Grecia €2,50 ;
Lussemburgo €2,50 ; Malta €2,50 ; Olanda €2,50 ;Portogallo/Isole €2,50 ;Repubblica Ceca 89CZK ; Slovenia €2,50 ; Spagna/Isole €2,50 ; Svizzera CHF3,50.
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+ IoDonna + Cor. Como €1,32 + €0,50 + €0,18. In Campania,Puglia,Materaeprov. ,
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CorVen. €1,00 + €0,50 + €0,50 ; sab. Corsera + IoDonna + CorVen. €1,00 + €0,50 + €
0,50. In TrentinoAltoAdige , non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorTrent.
o CorAltoAd. €1,00 + €0,50 ; ven. Corsera + 7 + CorTrent. o CorAltoAd. €1,00 + €0,50 +
€0,50 ; sab. Corsera + IoDonna + CorTrent. o CorAltoAd. €1,00 + €0,50 + €0,50. A
Bolognaeprov. non acquistabili separati: l/m/m/g/d Corsera + CorBo €0,66 + €
0,84 ; ven. Corsera + 7 + CorBo €0,66 + €0,50 + €0,84 ; sab. Corsera + Io Donna + CorBo
€0,66 + €0,50 + €0,84. A Firenzeeprov. non acquistabili separati: l/m/m/g/d Cor-
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«Questoèsolo
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percorso
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inviatada
Doretta
Montagna.
(Inviatelefoto,
scattatedavoi,
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OLIMPIADI2026
«Sinominiinfretta
l’amministratore
delegato»
Trascorsiquattromesi
dall’aggiudicazione
dell’organizzazionedeiGiochi
olimpici2026,ilConièancora
allaricercadiunCeo
(amministratoredelegato).
Mancanoseiannialle
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