Corriere della Sera La Lettura - 20.10.2019

(C. Jardin) #1

DOMENICA20OTTOBRE 2019 CORRIEREDELLASERA LALETTURA 13


Libia
Egitto

Marocco

Algeria

Tunisia

Scozia

Catalogna

Corsica

Bosnia
Erzegovina

Kosovo

Alto Adige

Macedonia
del Nord

Grecia

Bulgaria

Macedonia
greca

Donbass

Crimea

Ossezia

Georgia

Abkhazia

Germania

Kurdistan

Turchia


Siria
Iraq

Iran


Armenia


LA MAPPA
DEL KURDISTAN

Irlanda

Islanda

Regno
Unito

Portogallo

Spagna

Francia

Olanda

Belgio

Svizzera

Italia

Rep. Ceca
Slovacchia

Austria
Slovenia
Croazia

Ungheria

Polonia

Bielorussia

Russia

Turchia

Cipro Libano

Israele

Siria

Iraq

Arabia
Saudita

Iran

Armenia

Irlanda
del Nord
Schleswig-
Holstein

Serbia

Romania

Serbia

Romania

Serbia

Romania

Transnistria
Moldavia

Ucraina

Azerbaigian

Nagorno-
Karabakh

Giordania

L’Ego-Hub

frontiere. E con esse,societàdiviseche
nonavevanopiùereditàbenidentifica-
bili.Frontierechedividevanoblocchi
multietnici,senzacreareperaltrouna
culturadellamultietnicità.Frontiere che
ponevanoil problemad’affermarele
nuoveidentitànazionali,creandoten-
sionieconflitti.Potevamorivederle,
queste frontiere, perriflettere megliole
etnie.Invece no:la sfidaè rendere le so-
cietàmultietnichepiùfunzionali.E
quindiprevenire i conflitti».


Lei vienein visitain Italia,il 28 otto-
bre, propriomentre si riapre la grana
Alto Adige,che gli austriacanti vorreb-
bero ribattezzare Sud Tirolo. Il rispet-
to delleminoranzecominciadal ri-
spetto dei nomi?

«Lastoriadiunaregionepuòessere
vistainmodidiversi.Sachealleprevi-
sionimeteo,sullatv austriaca, dividono
il Tiroloin tre parti?QuelloNord, quello
Este quelloSud...Il SudTiroloè Italia,
nonAustria,anchese perloro è parte di
un’unica regione.In Italia,il terminemi-
noranzaetnica haunsuonoproblemati-
coefatichiamoavederelaprospettiva
austriaca. Maè importante capirla.E l’at-
tenzioneva sullapolitica dellamemoria.
Susimbolicomele bandiere o glistem-
mi,cherichiamanounacertanarrativa
divisiva. Cito uncaso:a Bolzanoc’è il bel-
l’esempiodelMonumento dellaVittoria,
contestualizzato in unmuseo.Cen’è uno
simile,a Riga,checelebrail soldato so-
vieticomentreliberailettonidaitede-
schi.Cenesonoa dozzine,di questimo-
numentieuropei:vannotutticontestua-
lizzati.Lastoriahamolte prospettive: se
leggoilnostroRisorgimentoscolastico
e poi il Denis MackSmith, leggo due co-
semoltodiverse.Edevofarleconvive-
re».
C’è chi è più bravo a farle convivere
in Europa?Il Regno Unito? La Svizze-
ra?

«Difficiledarevoti. AncheinGran
Bretagnaci sonotensionilegate alladi-
versità:l’IrlandadelNordriaffioranel
dibattito sullaBrexit e l’usodelgaelico è


ancoraunaquestioneirrisolta.In Svizze-
ra nonparlerei di minoranze: semplice-
mente, convivonogruppilinguisticidi-
versi.In Italiaci sonobuonirisultati:noi
portiamoinVa lGardenagliinsegnanti
ucraini,a visitare le avanzatissimescuo-
le elementariladine,dove si studianotre
lingueprimadi passare all’inglese.Cer-
to,inAltoAdigebisognafareancora
progressi,investire di piùperinsegnare
il tedesco agliitalianie viceversa.Mante-
nere l’identitàdelleminoranze, unaric-
chezzaperl’Italia,masenzaisolarle:non
creiamobolledove le minoranze vivono
senzainteragire col Paesein cuirisiedo-
no».
Che cosa trasformaun popoloin
una minoranzanazionale?Il numero
degliabitanti?La lingua?La cultura?
L’etnia?
«Tuttii Paesivoglionomonopolizzare
la definizionediminoranza.Alcunila
negano:la Francia,la Turchia,la Spagna
dichiaranochedaloro i corsi,i curdi,i
catalanisonocittadiniugualiaglialtri.
Sevoglioaprire unamissioneOsce a Pa-
rigi,i francesinonsonoaffatto contenti
(maanchesemettessimounufficioin
Italia,so giàchedovremmoandarci cau-
ti).ConAnkaraè difficileavviare undia-
logo,finchénonriconosce i curdi nep-
pure comeminoranza.E quandoricevo i
catalani,daMadridmiripetonosempre
chela Catalognarispondesoloallalegge
interna.Altripoihannounadefinizione
riduttivaomoltoselettiva,comead
esempioi bulgario i greci.Altriancora,i
romeni,sonopiùflessibili.Il mioprimo
predecessore, Maxvan derStoel,diceva:
io soriconoscere unaminoranzaquan-
dola vedo.Ci sonoelenchidi minoranze
al Consigliod’Europa,mava tenutala di-
stanzadaunapproccioformale:sesi
vuoleprevenire unconflitto, meglionon
fossilizzarsiindefinizioniprecostituite
chepossonosancirlo».

Comesi prevengonoi conflitticon le
minoranze?
«Nonc’èunaregola.Bastonarechi
nonrispettala democraziao mantenere

unospazioperdialogarci?Itedeschila
chiamano Fingerspitzengefühl ,la sensi-
bilitàdellapuntadelledita,capire qualè
il limite. Laprevenzioneconsenteri-
sparmienormiallacomunitàinterna-
zionale,maè mercedifficiledatrattare.
Il problemaè chenonsappiamomaise
il conflitto nonci siastato permerito no-
stro o se nonci sarebbestato comunque.
Sonomoltii focolaichepossonoincen-
diare unaminoranza.L’economiaconta
sempre: dove c’è unasituazioneavanza-
ta —pensoallaminoranzadanesenello
Schleswig-Holsteintedesco, chestabe-
nissimo—,la tolleranzaversoi possibili
soprusisubìtièmoltopiùelevata.Nei
Balcani,invece, lo sviluppoinzonede-
presseportaacomunitàchiuseinsé
stesse,chenoncomunicanoeallafine
emigrano.Poicontal’educazione.Ab-
biamofermatoleguerreinBosniaein
Macedoniacon gliaccordi di Daytone di
Ocrida,cheseparavanole comunitàga-
rantendounaseried’istituzioni.Ve nt’an-
ni dopo,bosniacie serbisonoancorase-
parati.E nellescuolealbanesidellaNord
Macedonia,il macedoneè parlato a ma-
lapena.Bisognapartiredal basso,co-
minciare dagliasili».
Emagariricordarelastoria. Che
pensadellepolemichesul Nobela Pe-
ter Handke?
«Dalmondodellaculturamiaspetto
messaggidi tolleranza.Gente chebutta
benzinasulfuoco,sitrovasempre.
Quandofacevolaspolafraileaderdi
Belgradoe di Pristina,cominciavanore-
golarmentearaccontarmila storia:il
Trecento, imonasteri,la GrandeAlba-
nia...C’eraRichardHolbrooke, l’inviato
Usa, cheli troncavaconunafrase: no
bullshit,no historicallectures ,perfavo-
re niente lezioncine».
La Bosniaè l’unico caso di Paese eu-
ropeo che ha federatoimusulmani.
Che spazioc’èper le minoranzeisla-
miche?
«Contala compatibilitàculturale.La
sharia noncoincidecoivalorigiuridici
europeieleminoranzedevonoassu-
mersila responsabilitàdinonpreten-
derla.Cisonogliungheresid’Ucraina
chenellescuoleenegliufficipubblici
seguonoancorail fusoorariodiBuda-
pest:questoèunesempiodimancato
adattamento,unviveresemprenel-
l’astratto. Il sindacodiRotterdam,Ah-
medAboutaleb,è d’originemarocchina.
Una voltamiraccontò comegliolandesi
l’avessero aiutato a integrarsi,senzache
rinunciasseallasuacultura,e aggiunse:
agliarabicherifiutanod’adattarsial
mondocheli ospita,io nonhonessun
problemaa dire chese nedevonotorna-
re a casa loro. I migrantidi oggisaranno
le minoranze nazionalidi domani:è be-
neprepararsia prevenire i futuriconflit-
ti, educandoliallaresponsabilità».

Voi spessomonitorate le elezioni...
«Sonotantissime,vannoselezionate:
in Irlandaè inutilemonitorare, in Azer-
baigianno.Serve soprattutto a dissuade-
re chifroda.Mail vero lavoro si fa sorve-
gliandole campagneelettorali,nonsolo
il giornodelvoto».
C’è una crisipiù dimenticata e per-
ciò più pericolosa?
«L’Ucrainaèsempreunincrociofra
mondoexsovieticoeambizionieuroa-
tlantiche. Mandai io i primi due osserva-
tori Osce: oggisonomille,perchéin
Donbassèsempremeglioesserci,ora
cheimedianonneparlanopiù.Pattu-
gliamopomped’acquae condutture del
gas,facciamorispettare le tregue...C’è la
situazionedeitataridiCrimea,ingran
parte salafiti:nonci sonostate violenze,
manellescuoleil tatarononvienepiù
insegnatoeallalungaquestocreaten-
sioni.Poi abbiamoproblemicon tutte le
comunitàrussofonenell’exPatto di Va r-
savia,sonoancoraaccesele tensioniin
TransnistriaeinOssezia,nelNagorno-
Karabakhe in Abkhazia...NeiBalcaniil
lavoro nonè finito, le scarseprospettive
diMacedoniadelNordeAlbaniad’en-
trareinEuropaavrannoripercussioni
negative. Perchéi Balcani,diceva Chur-
chill,produconosemprepiùstoriadi
quantanepossanodigerire. Elemino-
ranzenonsi smettemai diconoscerle.
Sachemicapitò unavoltacon unamba-
sciatore dell’exJugoslavia?».
Dica...
«Miregalòuncddi canzonipopolari,
dicendomi:sonoinunalinguamolto
particolare usatain Istria.L’ascoltai:era
il triestino!Elocapivobenissimo.In
fondo,anchenoifriulanisiamounami-
noranza.Miopapàmiproibiva il furlan ,
maoggiio lo parlo.È la miaidentità».
©RIPRODUZIONERISERVATA

SSS


di MAURIZIOSCARPARI

L


e protestea Hong Kong esprimo-
no il malessere profondodi una
comunitàcheha sfruttatoappie-
no il ruolostrategicochela storiale ha
riservato.Gliabitantidell’isolas’in-
terroganosulpropriofuturo. Tuttoè
cambiatonel1997,annodelritorno
allasovranitàcinese.La situaziones’è
fattacriticaquandoXi Jinpingha av-
viatoil pianod’espansionesulle«vie
dellaseta»e DonaldTrumpha vintole
elezionipromettendoun rafforzamen-
to dellasupremaziaamericanae un
contenimentodelleambizionicinesi.
Hong Kong è tra le primecittàal
mondoperqualitàdellavitae reddito
pro capite,mastavivendounapesan-
te fase recessiva.La richiestadi libere
elezioniavanzatadaimanifestatiè
inaccettabile,nontantoperil governo
dell’isola,quantoperquellodelconti-
nente.Puravendounostatutospecia-
le, infatti,Hong Kong è Cina,e in Cina
è al potere il Partitocomunista.Il con-
frontoa livellointernazionaleè ben
piùrilevantedeldestinodi Hong
Kong,il cuiruoloeconomico-finanzia-
riopotrebbevenire ulteriormenteridi-
mensionatoda Pechinopurdi mante-
nere il controllopoliticodell’isola,
evitandopericoloseripercussionisul
continente.La richiestadeimanife-
stantidi un interventoamericanoin
difesadeidirittidemocraticie l’avvio
da partedelCongressoUsadi un pro-
cessolegislativovoltoa legittimare
un’ingerenzastatunitensenegliaffari
dell’isolarappresentanounaminaccia
peril futuro di Hong Kong e alimenta-
no unaguerra freddadestinataa coin-
volgere il mondointero.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Tesi


PERHONGKONG


LAMINACCIAUSA


Lamappa
L’infograficaquisopra
mostraalcunifocolaidi
tensionecheinteressano
minoranzenazionali,
dall’EuropaalMedio
Oriente.Traqueste:la
situazionedelleminoranze
ungheresitraSerbia,
Romaniae il confinetra
quest’ultimae l’Ucraina;la
presenzadeicurditraSiria,
Iran,Iraq,Armeniae
Turchia;letensioniinAlto
Adige;l’emergenzacatalana,
inSpagna,riesplosanei
giorniscorsi;lafrantuma-
zioneprovocatadallaBrexit
nelRegnoUnitoe la
questionedelleminoranze
danesiinGermania,
nelloSchleswig-Holstein
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