Corriere della Sera La Lettura - 20.10.2019

(C. Jardin) #1

DOMENICA20OTTOBRE 2019 CORRIEREDELLASERA LALETTURA 17


In unaltro contesto e con altre vittime,sullaquestio-
nedelloschiavismonellastoriadegliStatiUniti si assi-
ste a unrovesciamento analogo.Mossoprobabilmente
dallestessepulsioni. 1619 Project è il titolodi unadeva-
stanteinchiestadel«NewYorkTimes»incuil’intera
storianordamericana,infatti,vienerilettaa partire dal
punto di vistadeglischiaviafricanichevennero depor-
tatinegliStatiUniti e sullacuiforzalavoro in cateneven-
necostruitala grandemitologiadellasupremaziastatu-
nitense.Loschiavismocomemacchiaoriginariae inde-
lebile,coniprotagonistidellademocraziaamericana,
compresiipadrifondatoriGeorgeWashingtoneTho-
masJefferson,chesonostatiproprietaridi schiavimen-
trenellaCostituzioneamericanavenivanoesaltate
l’eguaglianzae la libertà.

1619 è l’annoprecedente all’arrivo deiPadriPellegrini
sullecoste delMassachusettsdopoduemesidi naviga-
zionesullanave«Mayflower», 1620 appunto. Nel 1619
un’imbarcazionepiratascoprìinvece nellastiva di unva-
scelloportoghese 33 africaniprovenientisembradal-
l’Angola,incatenaticomeschiavi.Erasolol’iniziodi una
migrazioneforzatacheavrebbedeportatonel tempo
circa dodicimilionidi uominie donnemessiin schiavi-
tù e provocò la morte di circa duemilionidi vittimedu-
rante il trasporto di carneumanadauncontinente a un
altro. Scrive il «NewYork Times»:«Noinonsiamofigli
di unalottadi indipendenza,madi una“schiavocrazia”
cheancoraadessoplasmala nostravitasociale».
Forzature, esagerazioni,troppaenfasiretorica, certo.
Il termine«schiavocrazia»èeccessivo,provocatorio,
estremo.Madopounaspaventosaguerracivilechein-
sanguinògliStatiUniti e portò all’abolizionedellaschia-
vitùvolutadalpresidente AbrahamLincoln,ancorane-
glianniSessantadelXXsecolo,praticamente ieri,i dirit-
ti civilideinerinonavevanoavuto pienoriconoscimen-
to,escenecomequelleterribilidelfilm Mississippi
Burning descrivevanounarealtàdrammaticadel pro-
fondoSud.
Quellocheconta,però, èl’attodirovesciamentodi
prospettive: rileggere l’interastoriaamericanaa partire
dal 1619 con gliocchidi unoschiavo in catenecostretto
in unastiva con i suoifratellisfortunati.Capire checosa
è statala storiaamericanaa partire daunessere umanoi
cuifratellieranoproprietàdi grandiuominicarichidi
gloriae rispettatiin tutto il mondopuressendoproprie-
taridi schiavi.Mettersineipannidi chihasubito, di chi
hapagato il prezzo piùelevato, di chinonhamaiavuto
alcunavoce in capitolo,di chiè stato vittimadell’oppres-
sionerazzialee a cuiè stato negato il diritto di parola.
Oraquellaparoladiventadi nuovonelladisponibilitàdi
chinonhamaipotuto raccontare e perciòè tuttala sto-
riaamericanaa essere riscritta.Certamente contestata,
maforseanchearricchita,plurale,e dunquepiùveritie-
ra.
Mentre le frangeintollerantie fanatichedel«politica-
mente corretto»voglionosottoporre a censurail passa-
to e cancellarnele tracce perdecreto amministrativo, le
vittimechefinalmentescrivonola storia,al contrario,
dannoqualcosainpiù,arricchisconoerendonopiù
screziato il quadro d’assieme.I fanaticivorrebbero anni-
chilire l’ Iliade ,Pat Barker rompeil «silenziodelleragaz-
ze»elasciascorrereladrammaticanarrazionedella
schiava Briseide.
Nonè unasvoltaindolore, i detentoridelmonopolio
dellaparolasoffronoerecriminanoperla rotturadi
quelmonopolio.Esserecostrettiamettersineipanni
dellevittimeè complicato, produce resistenze e malu-
mori.Male vittimechevoglionoraccontarelastoria
hannomessoin moto unprocessoirreversibile.E que-
stasvoltacontagiatuttii campi.

Pochihannonotatochenellarecentedeliberadel
Parlamento europeosullapresunta(madescriverlacosì
èdavverounaforzatura)equiparazionetranazismoe
comunismo,iPaesipromotori sonostatituttivittime
delcomunismo.Chinonè stato vittimapuòpensare che
le ideeincuihacreduto, daquestapartedel Murodi
Berlino,traledemocraziecherispettanola libertà
d’espressionee i dirittifondamentali,godanodi unasu-
perioritàmoralee sianostate dettate daintenzionige-
nerose.Male vittimeconosconosolola terribileoppres-
sionesubita,nonle buoneintenzioni.Circolava trai co-
munistial potere nell’EstEuropala battutasecondola
qualeperfareunabuonafrittataoccorresserompere
molteuovainnocenti.Sele uovapotesseroparlare, ri-
scriverebbero la storiadallaparte dellevittimeinnocen-
ti.Odierebberoinomidegliaguzziniancoraonorati
nellatoponomastica sopravvissutaallacadutadeiregi-
micomunisti.Ci direbbero: guardate chela storiadel-
l’Europaè unastoriachehafacce molto diversee chein
unabuonapartedellaMitteleuropachiamatastupida-
mente, protestava il grandescrittore cecoMilanKunde-
ra,«Europadell’Est»,la datadellaliberazionedalnazi-
smohaconosciuto in seguito il precipitare in unnuovo
totalitarismo:bastaleggereilibridiSándorMáraiper
capirlo.
Levittimefinalmente parlano.Nonnelvittimismola-
mentoso,manellarivendicazionedi undiritto allaparo-
la calpestato. Briseideesce dalle«retrovie dellastoria»e
conquistail centro delcampoaperto. Bisognaascoltar-
la,percapire ciòchesiamostati.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Il mare come spazio per i commerci, per gli
incontridi civiltà.E come teatro di battaglie
che hannosegnato passaggi dellastoria,il
declinoo la svoltadi case regnanti.Un
racconto, quellodi GiulianoDa Frè ( Storia

dellebattagliesulmare , Odoya, 2014),che ci
accompagnanell’evoluzionetecnologica, da
Salaminaa Lepanto fino alle Falkland,1982,
con la potenzanavale britannica impegnata
contro l’Argentinadelladittatura.

{


Un po’ di Salaminaalle Falkland

Cambusa
di Nicola Saldutti

L’intervista
Pat Barker, autrice del libro Il
silenziodelleragazze
(Einaudi
Stilelibero), che rielaborae
trasfigurale vicende
dell’ Iliade di Omero dal
punto di vistadellaschiava
Briseide,è stataintervistata
da AnnachiaraSacchi: la
conversazioneè apparsasu
«la Lettura»#406dell’
settembre scorso
Idossier
Al quattrocentesimo
anniversariodel primo
approdo di africani venduti
come schiavi nellecolonie
inglesid’America (perla
precisionein Virginia),
nell’agosto 1619, «la
Lettura»#402ha dedicato
un ampiodossier,
comprendente articoli dello
storico TizianoBonazzi e del
romanziere Marco Missiroli,
interviste allo scrittore Paul
Beatty (di Marco Bruna)e
allo studioso Marcus Rediker
(di VivianaMazza).Per
questaricorrenzastorica il
«NewYork Times»ha
avviato un’ambiziosa
iniziativadenominata Project
1619
,che intenderiscrivere
la storia degliStatiUnitidal
punto di vistadei neri,prima
portatiin America con la
forza per lavorare come
schiavi, quindisottoposti a
pesantidiscriminazioni
anchesul pianogiuridico
fino agli anniSessanta
del XX secolo
Lamozionecontroversa
Il 19 settembre scorsoil
Parlamento europeo, per
l’ottantesimoanniversario
del patto Molotov-
Ribbentrop di spartizione
dell’Europa orientaletra
l’UnioneSovietica e il Terzo
Reich, ha approvato una
mozioneche alcunihanno
sbrigativamente presentato
come un’equiparazionetra
nazismoe comunismo. In
realtà il documento, molto
ampioe piuttosto
farraginoso, condannatutte
le ideologietotalitariee
deplorala tendenza
dell’attualegovernodi
Mosca a rivalutare l’operadi
Stalin,pur ricordandoche
propriola Russia è statala
primavittimadel
bolscevismo. Inoltre la
mozionesottolinea che per
moltipopolil’arrivo
dell’Armatarossa vittoriosa
nel 1945non segnòun
autentico momento di
liberazione,ma l’avvio di
un’altra oppressione


i


ILLUSTRAZIONE


DIBEPPEGIACOBBE

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