Corriere della Sera La Lettura - 20.10.2019

(C. Jardin) #1

DOMENICA20OTTOBRE 2019 CORRIEREDELLASERA LALETTURA 21


JAMESLOVELOCK


Novacene.
TheComingAge
of Hyperintelligence
MITPRESS
ALLENLANE
Pagine 160 , $ 22, 95
Il libro usciràin italiano
perBollatiBoringhieri
a finemarzo del 2020

L’autore
Nato a Letchworth,in
Inghilterra,nel 1919 , il
chimico JamesLovelockè
famoso soprattutto per
l’ipotesiGaia,avanzatanel
1972 e poiapprofonditanel
libro del 1979 Gaia.Nuove
ideesull’ecologia (traduzione
di VaniaBassan Landucci,
Boringhieri,1980).Il libro
piùrecente di James
Lovelockpubblicato in Italia
è LarivoltadiGaia
(traduzionedi Massimo
Scaglione,Rizzoli,2006)
La ricerca
La retrodatazionedella
tettonica a placche,di cui
parlal’articolodi Silvia
Peppoloni,si devea uno
studiodelloscienziato russo
AlexanderV. Soboleve di
altriautoricheè apparsoil
15 lugliosullarivista
scientifica «Nature» con il
titolo Deephydrousmantle
reservoirprovidesevidencefor
crustalrecyclingbefore3.3
billionyearsago
(«Undeposito idrico
profondodelmantello
fornisce la prova di un riciclo
dellacrosta terrestre 3,3
miliardi di annior sono»)
L’immagine
Nellafoto in alto: un
paesaggiodellaBarberton
GreenstoneBelt,in
Sudafrica, la zona dove sono
state scoperte le gocce
d’acquainclusenelle
antichissimeroccedi olivina

i


Oggicom’ènoto Gaianon se la passa
molto bene,e Lovelock in questianniha
contribuito da par suo a lanciare l’allarme
sul pericolo del cambiamentoclimatico
conuna lungaseriedi interventi epub-
blicazioni.Ma acentoanni compiuti,e
dopooltre settant’annidi attività(la sua
primapubblicazionerisaleal lontano
1945),quelloche è stato definito «il gran-
de visionarioscientifico del nostro tem-
po» non ha smessodi riflettere sul desti-
no del nostro pianeta.
Oggic’è infattiuna nuova parola chiave
che lo affascina,e che dà il titolo al suo
nuovo libro scritto con il giornalistae di-
vulgatoreBryan Appleyarderecente-
mente pubblicato dall’editore AllenLane:
Novacene.TheComingAgeofHyperin-
telligence («Novacene. La prossimaepo-
ca dell’Iperintelligenza»).
Che cos’è il Novacene? Per Lovelock il
Novacene è l’era che seguiràl’attualeera
geologica, il cosiddettoAntropocene,
l’epoca in cui l’uomoha sviluppato tecno-
logiedall’impatto sostantivo sullaTerra e
sull’atmosfera (il premioNobelper la
chimica Paul Crutzen, che è stato tra i pri-
mi a utilizzare il terminein questo senso,
fa risalirel’iniziodi questaera alla fine
del XVIIIsecolo).
L’Antropocene, così come lo conoscia-
mo, non ci lasciascampo.Lovelockin
questosensola vede più omeno come
l’astronomoMartinRees, secondoil qua-
le questo potrebbeessere davvero Ilseco-
lofinale (titolo del suo librouscitonel
2003 e pubblicato l’annodopoin Italiada
Mondadori)dell’umanità.
Al tempostesso,conilpragmatismo
che lo contraddistingue,Lovelock ci invi-
ta «ad abbandonare l’ideaintrisadi poli-
tica e psicologiache l’Antropocene sia un
criminecontro la natura(...), molto sem-
plicemente, l’Antropocene èuna conse-
guenzadellavita sullaTerra. È un’espres-
sionedellanatura».Eciinvitaanchea
non dimenticare che l’era in cui l’attività
umanaha avutounimpattoprofondo
sullaTerra è anchel’era in cui «la nostra
conoscenzadel mondoe del cosmosi è
espansain modocolossale».Il libro No-
vacene si chiudeinfatticon un sorpren-
dente «gridodi gioiaper l’Antropocene»,
che per Lovelock tra tantiguai ci ha por-
tato, se non altro, sapere e consapevolez-
za.

L’ottimismodi Lovelock è, ancora una
volta, fortemente intrisodi anticonformi-
smo.Solo l’intelligenzaartificialee la co-
siddetta«singolarità»(ovverouno svi-
luppotecnologico al di là dellacompren-
sioneumana)possonodavvero salvare e
dare un futuro al nostro pianeta.La cen-
tralitàel’assunzionedel controllo sugli
esseriumanida parte dell’intelligenzaar-
tificiale,che moltivedonocome un incu-
bo distopico, è invece per Lovelock la mi-
gliore prospettiva possibileper il futuro.
I principaliprotagonistidel Novacene,
asuo avviso,non sarannopiù gli esseri
umani,ma quelliche Lovelockchiama
«cyborg»(in un sensoun po’ diverso da
come si usa abitualmente il termine):es-
seri superintelligentiin gradodi auto-
programmarsia partire dalleintelligenze
artificialicostruitedanoi. Questiesseri
sarannoin gradodi comprendere molto
piùrapidamentedegli esseriumaniche
ogni minaccia nei confronti di Gaia è an-
che una minaccia nei loro confronti,e sa-
prannoquinditrovare modiper porviri-
medio.La componentebiologicadimi-
nuiràla sua importanza.Ma gli esseri
umaninon spariranno:umaniecyborg
potranno,anzi dovrannocollaborare. «Il
caso vuoleche la temperaturapiù elevata
che consente di sopravvivere sia alla vita
organicache elettronicasul nostropia-
netasia di 50 gradicentigradi».Eforse
un giorno,chissà,le nuove macchineci
terrannoaccantoaloro, così come noi
facciamoconlepianteogli animalida
compagnia.Alla fine,scriveLovelock,
«averefattodagenitori eostetrichea
questicyborgci avrà redentodatuttoil
maleche possiamoaver fatto alla Terra».
Nessunasperanzaoprospettivaper
noi o per il nostro pianetapuò venire in-
vece, secondoLovelock,dallacolonizza-
zionedi altri corpi celesticome Marte,
prospettivache oggitantoaffascinaav-
venturierimilionaricome ElonMusk.«È
una sciocchezzacolossale»,spiegalo
studioso,«ho studiato Marte per anni,ed
è il luogopiù inospitaleper la vita che si
possaimmaginare. Elon Musksarà certa-
menteintelligente, come dimostrano
tuttiisoldi che ha fatto, ma pensaredi
andare ad abitare su Marte è una follia. Si
vede che odiala genteancora più di
quanto la odioio».
© RIPRODUZIONERISERVATA

Geologia Tettonicaaplacche


Poche gocce


cambiano


la storia


della Terra


di SILVIAPEPPOLONI

L


a tettonica delleplacche è il
motore geodinamico responsa-
bile dei fenomeniche hanno
luogosullaTerra. Da questo
fenomenodipendonola distri-
buzionedel vulcanismoe dei terremoti,
la formazionedellecatene montuose,
dellefosse oceanichee perfinola com-
posizionedell’atmosfera. Le placche in
cui è frammentatala rigidalitosfera ter-
restre, comprendente la crosta più lo
strato superiore del mantello (cioèdella
parte intermediatra la crosta e il nu-
cleo),scivolanocome «zattere» sull’aste-
nosfera, zona plastica e parzialmente
fusa del mantello. Le placche possono
collidere, scorrere l’unaaccanto all’altra
o allontanarsifra loro e con tali sposta-
mentimodificare, oggi come in passato,
l’estensionee la forma dei continentie
deglioceani.Questo processo non solo è
stato fondamentaleper la formazione
dellerisorsenaturalisul nostro pianeta
(acqua, giacimentiminerari,fonti geo-
termiche),ma in sua assenzanon si sa-
rebbero create nel tempole condizioni
per lo sviluppodellavita sullaTerra e
quindiper la stessa comparsadell’uomo.
Ad oggi,tra tutti i pianetidel sistema
solare, la tettonica delleplacche sembre-
rebbe presente solo sullaTerra e il suo
iniziovienefissato a circa 2,7 miliardi di
anni fa. Tuttavia,un recente studiopub-
blicato su «Nature» dimostrache tutto si
misein moto centinaiadi milionidi anni
primadi quanto ritenuto finora.
A sostenerloè un team internazionale
di ricercatori, che ha analizzato una serie
di gocciolinedi acqua marina,prove-
nientida un antico oceanopresente sul-
la Terra e rimaste incapsulate nell’olivi-
na, principalecomponente minerale
dellakomatiite, roccia formatasia parti-
re da un magmadell’Archeano(unità
geocronologica che va da 4 a 2,5 miliardi
di anni fa). La komatiite analizzataap-
partienealla FormazioneWeltevreden
dellacinturadi rocce verdi di Barberton
in Sudafrica. La roccia sarebbesoprav-
vissutaa un viaggioattraverso il mantel-
lo terrestre e riemersain superficieper
effetto dei movimentigeodinamici,su-
bendoin tal modoun ciclocompleto del
processo tettonico entro il primomiliar-
do di anni di esistenzadellaTerra e per-
mettendocosì di ricollocare l’iniziodella
tettonica delleplacche a circa 3,3 miliar-
di di anni fa.
Sarannonecessarieulteriorianalisi
per determinare con maggiorprecisione
il momento in cui le placche terrestri
hannocominciato a muoversi, ma è già
chiaro che una retrodatazionedel pro-
cesso di circa 600 milionidi anni non
potrà non influenzare lo sviluppodi
futuristudiin campogeologico e biolo-
gico, considerato lo stretto legameesi-
stente tra la tettonica delleplacche e
l’evoluzionedellavita sullaTerra.
© RIPRODUZIONERISERVATA

L’economistaaMilano


Rischiodi crisi globaleentroil 2028


Rifkinlanciail suo GreenNew Deal


N


ewDeal vuoldire
«nuovo corso»,ed è il
nomedelpianodi
riformesocioeconomiche
lanciato trail 1933e il 1937
dalpresidente degliStati Uniti
FranklinDelanoRooseveltper
contrastare gli effettidella
GrandeDepressione.Il Green
NewDeal è invece il progetto
di un pianodi riforme«verdi»
di cuisi discute negliStati
Unitie in Europa per
sviluppare un’economiae una
società«sostenibili»in tempi
di cambiamenticlimatici.Un
importante teorico
dell’economia,lo statunitense

Jeremy Rifkin,ne segnala
l’urgenzae prevedeil rischio
di crolloperla «civiltàdel
carbonio»entro il 2028,
proponendola suaricetta
politica ed economica per
evitare la crisi:lo fa nellibro
UnGreenNewDealglobale
(Mondadori).Rifkin,già
autore di saggicome Ilsecolo
biotech (1998)e LaTerza
rivoluzioneindustriale (2011),
ne parleràa Milano,martedì
22 ottobre, al Museodella
Scienzae dellaTe cnologia
(ore 19, ingresso libero finoa
esaurimento posti).( idabozzi )
© RIPRODUZIONERISERVATA

Il libro
UnGreenNew
Dealglobale di
JeremyRifkin
(traduzionedi
MassimoParizzi,
Mondadori,
pp.300, e 22)
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