Corriere della Sera La Lettura - 20.10.2019

(C. Jardin) #1

DOMENICA20OTTOBRE 2019 CORRIEREDELLASERA LALETTURA 9


biaticon suamoglie,unasortadimusaprotettrice, l’ho
incontrato.
L’appuntamentoerafissatoperle 18 inAvenida
GetúlioVa rgas671,ungrandeedificiosotto la piazzadi
LargodeSãoSebastião;il caldosembravadarefinal-
mente treguadopounagiornatatersae afosissima.Joa-
chimmiaccompagnògenerosofinoal civico. Mifeci an-
nunciare dallaportieraanzianae corpulentasedutanel-
la guardiola.Settimopiano,il Maestro miaspettava, dis-
sedopoaverpronunciatoilmiocognomealcitofono.
Quandoarrivaisullasogliadell’ingresso,lagovernante
midissedientrareeaccomodarmisuldivanettoche
avevo difronte.Accanto c’eraunapoltrona,poco oltre
untavoloe unaportafinestra,il ventilatore sbuffava aria
davantia me,il condizionatore refrigerava dall’alto,un
gattogrigioattraversavalastanzaincurante,assoluta-
mentepadronedellospazio.Il tempodiguardarmiin
giro, scorgere i quadriallepareti,unlibro diBorgesap-
poggiato sultavolino,e arrivò dallecamere Pollyanna,la
mogliedelpoeta,unadonnaesile,i capellilunghiliscie
unvisopallido.Apparvefragileedeterminataquando
disse che suo maritoeramolto stanco inquelperiodo,
stavafacendounacuraperriacquistarelamemoria,
«solounavisita,nessunaintervista»,avvertì.Pocodopo
scomparve comeunfantasma.
Avevo giàtirato fuoridallozainetto il taccuino,la pen-
naeraal sicuro neltaschinodellacamicia.Ancoraqual-
chetramestiochepercepiie immaginainellacamerada
letto,quindiunaportasi aprìe si chiusesubito dopo,e
dallimite delcorridoiosbucò ThiagodeMelloincami-
cia,pantalonie ciabatte candidamente bianchi,capelli
argentati,il visocuriosoe placato diunuomomolto an-
ziano,Thiagohacompiuto 93annia marzo,sottobrac-
cioallamoglie.
Sisedette sullapoltrona,poisi girò dallamiaparte e
cominciòlui,curioso,a farmidomande.Dadovevenivo,
cosafacevo.Glidissicheero inBrasileperscrivere dei
reportagenarrativi,ero arrivato daunasettimana;«una
bellavita!»,sorrise,afferrandoil miobraccioaffettuosa-
mente con la manosinistra.
Nonesiste scrittore brasilianochecomeluisiastato
sempre artisticamente inempatiacon la selva, daglian-
niremoti trascorsinelvillaggioPorantimdoBomSo-
corro,dentro laforestaamazzonica; nonc’è poetalati-
noamericanochepiùdiluiabbiavissuto incomunione
con la cosmologiaindigena.Bastaascoltare questiversi
fulminanti:
Ilsilenziodellaforestaèsonoro:
lecanzonidegliuccellinotturni
nefannoparte,nesononati
sonolasuavocecalda.

Oppure:
Mipiaceconversareconlestelle
sentirelastoriadelvento
eapprenderelesillabedall’acqua.

Quandoglichiesidiraccontarmidelsuomondo,ri-
sposeprofeticoeaulico:«Ricordoquandomiamadre
miallattava;il primoricordoèquandohovistoperla
prima voltadallafinestrail RiodelleAmazzoni,loscor-
rere delfiume,vivere è conoscere la gente dentro lo stes-
soflussocomenoiinquesto momento».
Continuòa raccontare chela suapoesianoneraacca-
demica,nascevadall’esperienzaquotidiana:«Neimiei
versic’è la miavitaperessere rivissutaedessere usata,la
vitamiae delmiopopolo;nonsonounpoetadell’illu-
sione»,dissequasiperdendositraisuoipensieri,lo
sguardorivolto versol’alto.«Hosempre avuto curiosità
dileggere, sonostato precoce, giàa 15anniconoscevo
molto benele opere diquellocheconsidero il maggiore
poetabrasiliano,MáriodeAndrade,hoscoperto la poe-
siacomevocazione.Hoiniziato a studiare medicina,ma
dopoil secondoannohocapito chela miavocazioneera
la letteratura».
Adessoparlava a ruota libera,incontenibile,e quando
glidissicheaveva scritto unacosabellissima—cioèche


Quando,sedicenne,ReginaldDwayneBetts
(1980)fucondannatoa 8 annidicarcereper
avercommessounarapina,pensòchelasua
vitafossenaufragatainuncopionesenza
lietofine.Invece,cominciòastudiareea

scriveree,scontatalapena,sièlaureatoin
LeggeaYale.Nellaraccolta Felon (Norton,
pp. 96 ,$ 25 .60)raccontalasuaredenzionee
ilmodoincuièpossibileaffrancarsidalla
ciecaripetizionedelpassato.

Lapoesiaredentrice

{


Stanze
diAngelaUrbano

i poetitrasformanole stelleinparole—rilanciòdicen-
dochela poesiaè unareligionelaica: «Ilpoetanonsolo
trasformale stelleinparole,maanchela vitainparole,
lapoesianondeveserviresololabellezza,possodire
connaturalezzadiconsacrarelapoesiaallavitadelle
persone,anchesela miapoesiahasoprattutto uncarat-
teresociale».

Nato comepoetalirico,dopol’esordiocon Silêncioe
Palavra fuconsacrato nel 1951 daimaggioripoetibrasi-
liani,trai qualiÁlvaro Lins,TristãodeAtaíde,Manuel
Bandeira,SérgioMilliete JoséLinsdoRego;mapresto
deMellodiventò unpoetacivile.Durante l’avvento della
dittaturamilitare, nel1964,fuarrestato, andòinesilioin
Cile,poiinArgentina,Portogallo,Franciae Germania.
L’opera FazEscuro,maseuCanto:porqueamanhãvai
chegar («Èbuio,macanto perchéarriveràla mattina»),
riflette il contesto autoritariodiquelperiodo,assumen-
dounachiaraopposizioneal regimemilitare brasiliano.
ProprioinCile,doverestò finoalgolpee allamorte di
SalvadorAllende,diventòamicodiPabloNeruda.«Ci
siamofrequentatimolto con Pablo—racconta—è im-
portanteperipoeticonoscerealtripoeti.Loavevoin-
contratoquandolavoravoall’ambasciatabrasilianain
Cile,poimifeceroun’intervistasuunquotidianoimpor-
tanteedissiperchéavevosceltodiviverelì, dissiche
l’avevo fatto peri suoipoeti,perl’ammirazioneversoPa-
blo.Tre giornidoporicevettiunasuatelefonata;così ini-
ziòlanostraamicizia».Negliannisonodiventatiuno
traduttore dell’altro,e Nerudaglihadedicato lapoesia
ThiagoaSantiago ,mahatradotto anchealtripoeti,gra-
toperquellachedescrive come«labellezzachehotro-
vato nellapoesialatinoamericana»,voci di classicicome
MarioBenedetti,ErnestoCardenal,CesarVa llejo,Ni-
colásGuillén,e persinoT.S. Eliot, nellaversioneporto-
ghesede Laterradesolata.
Lasuaoperapoetica, quellacheraccoglietuttala sua
produzione,èraccoltain Ventogeral ,malapiùcono-
sciuta, soprattutto all’estero, è Osestatutosdohomem
(«Lostatuto dell’uomo»)del1964,unasortadidichiara-
zionepoetica deidirittiumani,14 articolisullaliberazio-
nedell’uomoscritticonunalinguavertiginosamente
utopica e dissacratoria,liricamente eversiva.
Comepresidente dellagiuntamondialedeipoeti,nel
2005 halanciato daL’Avanal’appelloinversi«Aipoeti
delmondo,unfigliodell’Amazzoniaindifesadell’uma-
nità»,chefinisce con questiversi:
Salviamoleacqueeleterrefertili
salviamoleforesteelecittàdell’uomo
elescuoleelefabbriche
salviamoitramontieleaurore
salviamoilmiracolodellavitanell’universo.

«Daquandosonoarrivatii bianchiè stato sempre così
—midissepoco primadiandarmene—i popoliindi-
genisonosempre statiminacciati,braccati.Hosempre
pensato cheil Brasilee glialtriPaesicopertidalverde
dellaforestaamazzonica, dovrebbero rinunciare allaso-
vranità,peressere amministratidaunorganismointer-
nazionale».
Thiagononsapeva chetrail 1°gennaioe l’agosto di
quest’annoci sonostati71.497incendi,l’82%inpiùdel
2018,anchequinellaregionediAmazonas,unadelle
piùcolpite.Roghiedeforestazione,animalibruciati,
terre arse.
Oranonpiù,mafinoa tre annifa Thiago,al risveglio,
tutte lemattine,faceva unapasseggiatadentro lafore-
sta,e pronunciava i suoiversia vocealta,mentre cam-
minava nelfolto, passodopopasso,recitava le sueparo-
le ai pesci,aglialberi,agliuccelli,e sillabava al vento.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Daeternidade
Da eternidadevenho.Dela faço
parte,desdeo começoda vida
dos que me fizeramser
atè chegarao que sou.
Transportocom a minhavida
a eternidadeno tempo.
Meninodeslumbradocom as àguas,
os ventos,as palmeiras,as estrelas,
prolongueisem sabera eternidade
que nesteistantenavega
no meu sanguefatigado
Santiago,’

Traduzione
per
«laLettura»
diBarbara
Cafferata
eFranca
Mancinelli

Trattoda:
Thiago
deMello,
DeUma
VezPor
Todas
(Bertrand
Brasil,
1996)

Dall’eternità
Dall’eternitàvengo.Sonoparte
di lei, dall’iniziodellavita
di coloroche mi hannofattoessere
fino a diventarequelloche sono.
Trasportocon la mia vita
l’eternitànel tempo.
Bambinoabbagliatodall’acqua,
dal vento,dallepalme,le stelle,
ho prolungatosenzasaperlol’eternità
che in questoistantenaviga
nel mio sangueaffaticato
Santiago,’
L’Ego-Hub

Il calvario di Alicia


Notti in miniera


a quattordici anni


di ANTONIOCARIOTI

L


a vitadeiminatoriè duraovunque.MainBolivia,nelleprofonditàdelmonte
Cerro Rico, è unveroinferno,odiososoprattutto perle ragazzinecheci lavo-
rano,esposte nonsoloa unambiente altamente malsano,maancheal ri-
schiodisubire brutaliviolenze. Labambinad’argento chedàil titoloall’impres-
sionante reportagedelgiornalistaspagnolobasco AnderIzagirre (traduzionedi
SaraPuggioni,Piemme,pagine203, e 17,50)è unaquattordicennechel’autore
chiamacon il nomefittiziodiAliciaQuispe:tutte le nottiscendeinminieraa
spingere carrelli,rovinandosila salute, matuttaviamantienela forzadiimmagi-
nare perséunavitadiversa.
Attraversole vicendediAlicia,Izagirre descrive la situazionedell’areadiPotosí,
inteoriariccadimetallicomeargento, stagno,zinco e piombo,mainrealtàpove-
rissima,poichéla grandemaggioranzadellamanodoperaè gestitadacooperative
dietro il paravento dellequalisi celanocondizionispaventosedisfruttamento e di
nocivitàdellavoro. Migliaiadiminorennisonoimpiegatinelleminiere, dovequa-
si tutticontraggonola silicosio altre malattie.Laproduttivitàè bassa,l’alcolismo
dilaga,gliincidentimortalisonofrequentie un’oligarchiadi
exminatorisi arricchisce grazieai vantaggigarantitidaleggii
cuiobblighivengonospessoignorati,nonostante glisforzidel
presidente exsindacalistaEvo Morales,incarica dal2006,per
riprendere il controllodellasituazione.D’altrondela Bolivia,
ricordaIzagirre, havissuto inpassato tragedieterribili,con
sanguinariregimimilitarial cuiserviziooperava ancheil cri-
minalenazistaKlausBarbie,poiestradato e condannato in
Francia.Laviaperdare unfuturo adAliciae a tante altre come
leirestalungae accidentata.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Bolivia Unlibroreportagedi AnderIzagirredenuncia
lo sfruttamentodeiragazzininellaregionedi Potosí
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